• Non ci sono risultati.

Ambiente: 15 linee guida per la rivoluzione verde delle citta’ italiane

28 SETTEMBRE 2018

– Una roadmap in 15 mosse per la riconversione green delle citta’ italiane dove vive la gran parte della popolazione e dove si concentrano i maggiori problemi ambientali. Le citta’, infatti,

consumano il 75% delle risorse naturali, producono il 50% dei rifiuti, sono responsabili di oltre il 70% delle emissioni di Co2, molte sono ancora prive di efficienti sistemi di depurazione e fognature e hanno acquedotti che perdono in media circa il 40% di acqua, soffrono di scarsa qualita’ dell’aria, hanno il 70% del patrimonio edilizio con un’eta’ superiore ai 40 anni, con consumi energetici enormi e non vedono arrestarsi il consumo di suolo.

La prima Conferenza Nazionale delle Green City, organizzata dal Green City Network (il network promosso dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile), in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ha presentato le Linee guida per le Green City in Italia, un pacchetto di misure articolate sui principali temi ambientali per rendere piu’ green le citta’ italiane, puntando a migliorare la qualita’ ecologica, il benessere dei cittadini, l’inclusione sociale e per promuovere lo sviluppo locale e nuova occupazione.

Alle Linee Guida per le Green City aderiscono gia’ numerose citta’ del Nord, Centro e Sud Italia e, tra queste, metropoli come Roma, Milano, Firenze, Bologna, Napoli, Palermo.

“Le linee guida – sottolinea Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile – vogliono essere un contributo per rilanciare con forza nelle citta’ le priorita’ della qualita’

ecologica, della sostenibilita’, della resilienza, alla luce degli sviluppi della green economy e del suo pilastro, la circular economy. La green city deve essere una citta’smart che valorizza l’innovazione, punta al risparmio e all’uso efficiente delle risorse, persegue la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico, tiene alla qualita’ urbanistica e architettonica, progetta la rigenerazione urbana e la riqualificazione edilizia, mira a una mobilita’ sostenibile, tende all’economia circolare”.

Le Linee Guida per le Green City sono suddivise in quattro obiettivi generali (assicurare un’elevata qualita’ ambientale, utilizzare le risorse in modo efficiente e circolare, adottare misure per

contrastare il cambiamento climatico, promuovere l’eco-innovazione, la green economy e il miglioramento della governance) che comprendono 15 linee guida supportate da misure concrete per realizzare la ‘rivoluzione verde’ delle citta’.

Ecco le linee guida: puntare sulla qualita’ urbanistica e architettonica delle citta’; garantire un’adeguata dotazione di infrastrutture verdi urbane e periurbane; assicurare una buona qualita’

dell’aria; rendere piu’ sostenibile la mobilita’ urbana puntando con decisione a ridurre il numero delle auto private in citta’; puntare sulla rigenerazione urbana e rafforzare la tutela del suolo;

estendere la riqualificazione, il recupero e la manutenzione del patrimonio edilizio esistente.

Ancora: sviluppare la prevenzione e il riciclo dei rifiuti verso un’economia circolare; gestire l’acqua come risorsa strategica; abbattere le emissioni di gas serra; ridurre i consumi di energia; sviluppare la produzione e l’uso di energia da fonti rinnovabili aumentandone notevolmente l’impiego;

adottare misure per l’adattamento al cambiamento climatico che riducano, per quanto possibile, la vulnerabilita’ e l’esposizione delle citta’; promuovere l’eco-innovazione valorizzando il vasto patrimonio di tecnologie informatiche ormai disponibile; sviluppare la green economy; migliorare la governance.

<a

Le città dell’Emilia-Romagna protagoniste della prima Conferenza Nazionale delle Green City a Bologna

28 Set 2018

L’Emilia-Romagna dice sì alle città del futuro che mettono al centro lo sviluppo sostenibile puntando su ecoinnovazione e rigenerazione urbana per

contrastare il cambiamento del clima. Ferrara, Forlì, Parma, Ravenna, Rimini e Bologna le città della regione protagoniste della prima Conferenza nazionale delle Green City che oggi ha presentato le Linee guida per le Green City in Italia: in 15 punti tutte le misure per rendere più verdi e sostenibili le città, migliorare la qualità ecologica, il benessere dei cittadini, l’inclusione sociale, promuovere sviluppo locale e nuova occupazione.

All’iniziativa, organizzata a Bologna dal Green City Network, rete promossa dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile e dalle Regioni Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia, hanno partecipato, tra gli altri, il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo e il presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, Edo Ronchi.

“La lotta all’inquinamento- afferma il presidente Bonaccini- rappresenta una scelta prioritaria per la nostra Regione, solo pochi giorni fa a San Francisco entrata nel direttivo di vertice di

Under2Mou, l’alleanza internazionale di oltre 200 Paesi e governi territoriali che si batte contro i

economy, occasione di sviluppo e crescita sostenibili e innovazione. Vanno in questa direzione le misure che abbiamo varato: incentivi per la mobilità elettrica, su ferro e il trasporto pubblico locale, col bus gratis per i pendolari abbonati al servizio ferroviario regionale, così come il consumo di suolo a saldo zero con la legge regionale sull’urbanistica. In particolare- conclude il presidente-, vogliamo aumentare di molto i fondi destinati alla rigenerazione e recupero di spazi urbani, cui abbiamo destinato quest’anno 38 milioni di euro ma che ritengo vadano portati a oltre 100 milioni, anche attraverso l’utilizzo dei fondi europei, che in Emilia-Romagna spendiamo tutti e bene, fino all’ultimo centesimo”.

“Le città hanno un ruolo determinante nel rispondere alla sfida del mutamento climatico: devono farsi il vero motore della transizione ecologica verso un modello di sviluppo più sostenibile- sottolinea l’assessore Gazzolo-. Le Linee Guida delle Green City sono una bussola puntata verso il futuro che fa leva sulle buone prassi già diffuse anche in tante aree urbane, anche nella nostra regione, e ambisce a diffonderle per farne un vero patrimonio collettivo a disposizione di tutti.

Solo con il contributo delle città- prosegue Gazzolo- si possono raggiungere gli obiettivi fissati dell’agenda 2030 dell’Onu: per questo, grazie alla collaborazione avviata dalla Regione con la Fondazione dello Sviluppo sostenibile, mettiamo a disposizione di amministratori locali,

professionisti e anche dei singoli cittadini uno strumento utile per valutare scelte e politiche dal punto di vista della sostenibilità e tracciarne una sorta di marchio di qualità ‘green’”.

“Le linee guida- precisa Ronchi- vogliono essere un contributo per rilanciare con forza nelle città le priorità della qualità ecologica, della sostenibilità, della resilienza, alla luce degli sviluppi della green economy e del suo pilastro, la circular economy. Puntare sulle green city, oggi più che mai, è dunque la scelta decisiva non solo per il benessere dei cittadini ma per avere città in grado di attrarre e mantenere attività economiche, investimenti, ricerca e per generare nuova e buona occupazione, in particolare per i giovani”.

venerdì 28 settembre 2018

SOSTENIBILITA

Green City, ecco le linee guida

Roma, 28 set. - Una roadmap in 15 mosse per la riconversione green delle città italiane dove vive la gran parte della popolazione e dove si concentrano i maggiori problemi ambientali. Le città, infatti, consumano il 75% delle risorse naturali, producono il 50% dei rifiuti, sono responsabili di oltre il 70% delle emissioni di CO2, molte sono ancora prive di efficienti sistemi di depurazione e fognature e hanno acquedotti che perdono in media circa il 40% di acqua, soffrono di scarsa qualità dell’aria, hanno il 70% del patrimonio edilizio con un'età superiore ai 40 anni, con consumi energetici enormi e non vedono arrestarsi il consumo di suolo. La prima Conferenza Nazionale delle Green City, organizzata dal Green City Network (il network promosso dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile), in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ha presentato le Linee guida per le Green City in Italia, un pacchetto di misure articolate sui principali temi ambientali per rendere più green le città italiane, puntando a

migliorare la qualità ecologica, il benessere dei cittadini, l’inclusione sociale e per promuovere lo sviluppo locale e nuova occupazione. Alle Linee Guida per le Green City aderiscono già numerose città del Nord, Centro e Sud Italia e, tra queste, metropoli come Roma, Milano, Firenze, Bologna, Napoli, Palermo. "Le linee guida - sottolinea Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile - vogliono essere un contributo per rilanciare con forza nelle città le priorità della qualità ecologica, della sostenibilità, della resilienza, alla luce degli sviluppi della green economy e del suo pilastro, la circular economy. La green city deve essere una città smart che valorizza l’innovazione, punta al risparmio e all’uso efficiente delle risorse, persegue la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico, tiene alla qualità urbanistica e architettonica, progetta la rigenerazione urbana e la riqualificazione edilizia, mira a una mobilità sostenibile, tende

all’economia circolare". Le Linee Guida per le Green City sono suddivise in quattro obiettivi generali (assicurare un’elevata qualità ambientale, utilizzare le risorse in modo efficiente e

circolare, adottare misure per contrastare il cambiamento climatico, promuovere l’eco-innovazione, la green economy e il miglioramento della governance) che comprendono 15 linee guida supportate da misure concrete per realizzare la 'rivoluzione verde' delle città. Ecco le linee guida: puntare sulla qualità urbanistica e architettonica delle città; garantire un’adeguata

dotazione di infrastrutture verdi urbane e periurbane; assicurare una buona qualità dell’aria;

rendere più sostenibile la mobilità urbana puntando con decisione a ridurre il numero delle auto private in città; puntare sulla rigenerazione urbana e rafforzare la tutela del suolo; estendere la riqualificazione, il recupero e la manutenzione del patrimonio edilizio esistente.Ancora: sviluppare la prevenzione e il riciclo dei rifiuti verso un’economia circolare; gestire l’acqua come risorsa strategica; abbattere le emissioni di gas serra; ridurre i consumi di energia; sviluppare la

produzione e l’uso di energia da fonti rinnovabili aumentandone notevolmente l’impiego; adottare misure per l’adattamento al cambiamento climatico che riducano, per quanto possibile, la

vulnerabilità e l’esposizione delle città; promuovere l’eco-innovazione valorizzando il vasto

AMBIENTE 28/09/2018

Ambiente: 15 linee guida per la rivoluzione verde delle città italiane.

Roma, 28 set- Una roadmap in 15 mosse per la riconversione green delle città italiane dove vive la gran parte della popolazione e dove si concentrano i maggiori problemi ambientali. Le città, infatti, consumano il 75% delle risorse naturali, producono il 50% dei rifiuti, sono responsabili di oltre il 70% delle emissioni di Co2, molte sono ancora prive di efficienti sistemi di depurazione e fognature e hanno acquedotti che perdono in media circa il 40% di acqua, soffrono di scarsa qualità dell’aria, hanno il 70% del patrimonio edilizio con un'età superiore ai 40 anni, con consumi energetici enormi e non vedono arrestarsi il consumo di suolo.

La prima Conferenza Nazionale delle Green City, organizzata dal Green City Network (il network promosso dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile), in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ha presentato le Linee guida per le Green City in Italia, un pacchetto di misure articolate sui principali temi ambientali per rendere più green le città italiane, puntando a migliorare la qualità ecologica, il benessere dei cittadini, l’inclusione sociale e per promuovere lo sviluppo locale e nuova occupazione.

Alle LineeGuida per le Green City aderiscono già numerose città del Nord, Centro e Sud Italia e, tra queste, metropoli come Roma, Milano, Firenze, Bologna, Napoli, Palermo.

"Le linee guida - sottolinea Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile – vogliono essere un contributo per rilanciare con forza nelle città le priorità della qualità ecologica, della sostenibilità, della resilienza, alla luce degli sviluppi della green economy e del suo pilastro, la circular economy. La green city deve essere una città smart chevalorizza l’innovazione, punta al

risparmio e all’uso efficiente delle risorse, persegue la mitigazione e l’adattamento al

cambiamento climatico, tiene alla qualità urbanistica e architettonica, progetta la rigenerazione urbana e la riqualificazione edilizia, mira a una mobilità sostenibile, tende all’economia circolare".

Le Linee Guida per le Green City sono suddivise in quattro obiettivi generali (assicurare un’elevata qualità ambientale, utilizzare le risorse in modo efficiente e circolare, adottare misure per

contrastare il cambiamento climatico, promuovere l’eco-innovazione, la green economy e il miglioramento della governance) che comprendono 15 linee guida supportate da misure concrete per realizzare la 'rivoluzione verde' delle città.

Ecco le linee guida: puntare sulla qualità urbanistica e architettonica delle città; garantire

un’adeguata dotazione di infrastrutture verdi urbane e periurbane; assicurare una buona qualità dell’aria; rendere più sostenibile la mobilità urbana puntando con decisione a ridurre il numero delle auto private in città; puntare sulla rigenerazione urbana e rafforzare la tutela del suolo;

estendere la riqualificazione, il recupero e la manutenzione del patrimonio edilizio esistente.

Ancora: sviluppare la prevenzione e il riciclo dei rifiuti verso un’economia circolare; gestire l’acqua come risorsa strategica; abbattere le emissioni di gas serra; ridurre i consumi di energia; sviluppare la produzione e l’uso di energia da fonti rinnovabili aumentandone notevolmente l’impiego;

adottare misure per l’adattamento al cambiamento climatico che riducano, per quanto possibile, la vulnerabilità e l’esposizione delle città; promuovere l’eco innovazione valorizzando il vasto patrimonio di tecnologie informatiche ormai disponibile; sviluppare la green economy; migliorare la governance.

Sezioni

Città sempre più sostenibili: "La lotta all'inquinamento è una priorità, aumenteremo i fondi"

Nelle 15 Linee guida tutte le misure per rendere più verdi e sostenibili le città, migliorare la qualità ecologica, il benessere dei cittadini, l’inclusione sociale, promuovere sviluppo locale e nuova occupazione

L’Emilia-Romagna dice sì alle città del futuro che mettono al centro lo sviluppo sostenibile puntando su ecoinnovazione e rigenerazione urbana per contrastare il cambiamento del clima.

Ferrara, Forlì, Parma, Ravenna, Rimini e Bologna le città della regione protagoniste della prima Conferenza nazionale delle Green City che oggi ha presentato le Linee guida per le Green City in Italia: in 15 punti tutte le misure per rendere più verdi e sostenibili le città, migliorare la qualità ecologica, il benessere dei cittadini, l’inclusione sociale, promuovere sviluppo locale e nuova occupazione. All’iniziativa, organizzata a Bologna dal Green City Network, rete promossa dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile e dalle Regioni Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia, hanno partecipato, tra gli altri, il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo e il presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, Edo Ronchi.

"La lotta all'inquinamento - afferma il presidente Bonaccini - rappresenta una scelta prioritaria per la nostra Regione, solo pochi giorni fa a San Francisco entrata nel direttivo di vertice di

Under2Mou, l'alleanza internazionale di oltre 200 Paesi e governi territoriali che si batte contro i cambiamenti climatici e per l'abbattimento delle emissioni in atmosfera. Una scelta a salvaguardia della salute delle persone e del pianeta, ma anche, voglio essere chiaro, e penso alla green

economy, occasione di sviluppo e crescita sostenibili e innovazione. Vanno in questa direzione le misure che abbiamo varato: incentivi per la mobilità elettrica, su ferro e il trasporto pubblico locale, col bus gratis per i pendolari abbonati al servizio ferroviario regionale, così come il consumo di suolo a saldo zero con la legge regionale sull'urbanistica. In particolare- conclude il presidente-, vogliamo aumentare di molto i fondi destinati alla rigenerazione e recupero di spazi urbani, cui abbiamo destinato quest'anno 38 milioni di euro ma che ritengo vadano portati a oltre 100 milioni, anche attraverso l'utilizzo dei fondi europei, che in Emilia-Romagna spendiamo tutti e bene, fino all'ultimo centesimo".

“Le città hanno un ruolo determinante nel rispondere alla sfida del mutamento climatico: devono farsi il vero motore della transizione ecologica verso un modello di sviluppo più sostenibile - sottolinea l’assessore Gazzolo -. Le Linee Guida delle Green City sono una bussola puntata verso il futuro che fa leva sulle buone prassi già diffuse anche in tante aree urbane, anche nella nostra regione, e ambisce a diffonderle per farne un vero patrimonio collettivo a disposizione di tutti.

Solo con il contributo delle città- prosegue Gazzolo- si possono raggiungere gli obiettivi fissati dell’agenda 2030 dell'Onu: per questo, grazie alla collaborazione avviata dalla Regione con la Fondazione dello Sviluppo sostenibile, mettiamo a disposizione di amministratori locali,

professionisti e anche dei singoli cittadini uno strumento utile per valutare scelte e politiche dal punto di vista della sostenibilità e tracciarne una sorta di marchio di qualità ‘green’”.

“Le linee guida - precisa Ronchi - vogliono essere un contributo per rilanciare con forza nelle città le priorità della qualità ecologica, della sostenibilità, della resilienza, alla luce degli sviluppi della green economy e del suo pilastro, la circular economy. Puntare sulle green city, oggi più che mai, è dunque la scelta decisiva non solo per il benessere dei cittadini ma per avere città in grado di attrarre e mantenere attività economiche, investimenti, ricerca e per generare nuova e buona occupazione, in particolare per i giovani”.

Documenti correlati