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3 4 1 1966-1969 Dal primo 8 tracce sperimentale in Regia Musica al progetto di “Charlie”

Nella seconda metà degli anni Sessanta lo stabilimento acquista due nuovi stru- menti che diverranno da questo momento i principali Record per l’incisione musica. Nella cronologia Ampex il modello 4P a transistor AG440-460 è com- mercializzato a partire dal gennaio del 1967. I due nuovi Record fanno ingresso nello stabilimento intorno al 1967 (Ampex4P/1-2 ). I Record 3P pre- cedentemente in uso (Ampex3P/1-2 ) vengono da questo momento utilizzati di rado, ma tenuti in Regia Musica assieme agli altri strumenti per la lettura dei nastri dell’archivio musicale le cui incisioni siano state effettuate con queste macchine.

56 SbroScia 2012; grande 2012.

57 Ovvero le “ciliegine” nel nomignolo affibbiato a causa di colore e forma delle mano-

pole (SbroScia 2012). Si tratta probabilmente del mod. Langevin EQ 252 A, commer-

cializzato a partire dal 1963 ca.

58 Di tipo Dual Concentric da 15”, con un cono concentrico ad alta frequenza posto

entro un cono a bassa frequenza, con risposta in frequenza: 23-20.000 Hz e potenza 50W.

59SbroScia 2012 riferisce della presenza nello stabilimento di amplificatori McIntosh

sia da 35W sia da 60W. Poiché, si è detto alla n. 58, il modello Gold ha una potenza di 50W, è presumibile che si trattasse, in questo caso, di amplificatori da 60W.

Nel 1969 Shelley si mette al lavoro sul progetto di un nuovo 8P per la Regia Musica. Ne dà testimonianza un nastro test 1-inch CCIR61, datato 25-6-1969, siglato da Shelley e numerosi schemi di progetto per nuovi circuiti oscillanti per le elettroniche di cancellazione e per il bias di un record multipista62. Il 18/2/70 Shelley esegue un test comparativo sui valori di tensione del nastro e sui brakes di deck Ampex 440 e 300 testati con nastri da ¼”, ½” e 1” (quest’ultimo deck è indicato da Shelley come «standard 8P Ampex»)63. Sebbene non ve ne sia la certezza assoluta64, questi progetti, che si infittiscono tra l’aprile e l’agosto dello stesso anno, testimoniano dei primi esperimenti su un nuovo Record 8P (che entrerà in esercizio dalla fine del 1970, come nuovo 8P della Regia Musica, poi ribattezzato “Charlie”). Il progetto del nuovo 8P è in fase di concezione quando una brusca accelerazione si impone tra la fine dell’estate e l’autunno/inverno dello stesso anno. Presso lo stabilimento entra in post-produzione Zabriskie Point (1970, di Michelangelo Antonioni). In vista dell’incisione a Roma i Pink Floyd, tramite il proprio fonico di missaggio musica Alan Parsons, consegnano ai fonici dello stabilimento alcune specifiche sull’incisione cui l’International Recording non è ancora attrezzata. Parsons necessita di un’incisione su record 8P, già in uso negli studi di Londra. Poiché non c’è il tempo di procedere in sicurezza a terminare e testare il nuovo 8P in costruzione, Alberto Sbroscia ottiene l’assenso da Shelley a procedere alla costruzione di un 8P di emergenza, ottenuto allacciando le elettroniche di registrazione dei due Record AG440-4,

61CCIR, ovvero Comité Consultatif International pour la Radio (oggi ITU-R) era l’equi-

valente europea della NAB (National Association of Broadcasters). Si tratta di enti che, tra altri compiti, definiscono in questo periodo gli standard di equalizzazione dei nastri.

62 Due carte contenute nelle cartelle di progetto di Shelley, non datate e non firmate,

ma con calligrafia riconoscibile in quella del direttore tecnico, contengono frammenti del progetto di un circuito oscillante per n. 8 “er. amp.”, che sta per eraser amplifier (plausibilmente un amplificatore 8 canali per il gruppo elettroniche di cancellazione) e per un bias oscillator multipista. Si segnala anche la presenza di trasparenti di progetto per il lato rame dei circuiti, questi ultimi datati 23/4/1969.

63 Il 18/2/1970 si testano, assieme ad altri parametri, i valori di cui si è detto su un deck

denominato “440” e di un deck denominato “300”. Si tratta probabilmente di un tra- sporto Ampex 300 e di un trasporto AG 440-8, introdotto da pochi mesi sul mercato e che è l’unico compatibile con la descrizione proposta. Il fatto è confermato anche da

SbroScia 2012, che ricorda di aver utilizzato questo trasporto per il suo Ampex 8P di

emergenza utilizzato per le incisioni di Zabriskie Point.

64 A questa data lo stabilimento ha già acquistato la NIS Film (cfr. infra §3.6.3) e,

sebbene la probabilità sia remota, Shelley potrebbe qui riportare test relativi a strumen- ti del nuovo stabilimento, fatto che potrebbe essere definitivamente confermato solo avendo un quadro altrettanto dettagliato del set-up tecnologico della NIS; un compito che cade fuori dai limiti che qui mi sono imposto.

e al trasporto e gruppo testine 8P Ampex su nastro da 1”. La nuova macchi- na così assemblata (Record8p ) è testata e tarata a due giorni dall’arrivo del complesso negli studi di via Urbana. Contestualmente all’incisione dei Pink Floyd, che avviene la notte65 i due AG440-4 vengo- no utilizzati nel turno mattutino dal fonico Federico Savina, impegnato su una parallela lavorazione. Nel corso delle due settimane di incisione dei Pink Floyd, Sbroscia smonta le elettroniche dei record Ampex al termine del turno pomeridiano, le allaccia al trasporto 8P e le tara; all’alba, finito il turno con i Pink Floyd, Sbroscia procede a ri-assemblare i due Record 4P e a tararli66.

Dopo questa esperienza Shelley dà avvio alla costruzione di un nuovo 8P con elettronica a transistor su trasporto da 1”. Ma, al contrario di quel che si poteva supporre dai test sui trasporti di cui si è detto, secondo quanto riferisce SbroScia 2012, Shelley non utilizzerà il deck dell’AG440-8, né il deck 300, ben-

sì un deck 350, previa modifica dell’asse del capstan e del pinch roller67. Accanto al nuovo record “Charlie” permarranno in Regia Musica i due AG440, i due Ampex 2P, e un solo ampex mono (il mod. 351, mentre il secondo 350 mono della Regia Musica viene dismesso). Nuovi filtri atti a elimi- nare il soffio del nastro, il cui impiego è dirimente su questo tipo di strumenti, aprono, dalla seconda metà degli anni Sessanta in poi, l’epoca dei multipista. L’introduzione di sistemi di noise reduction è infatti prerequisito essenziale al loro sviluppo. “Charlie” fu il primo record multipista IR a utilizzare il Dolby A NR (noise reduction). Questa importante innovazione68, così come le modi-

65 In questa occasione Alan Parsons sarà coadiuvato dal fonico IR Giorgio Agazzi. 66 In questa occasione inoltre, su disegno di Shelley, Sbroscia lavorò una notte intera

alla costruzione di attenuatori “di emergenza” per i dodici canali della console Westrex, realizzando filtri esterni che hanno il compito di attenuare il segnale per ca. 40dB consentendo alla strumentazione – calibrata sul livello sonoro delle grandi orchestre o di incisioni pop-rock caratterizzate da dinamiche più dolci – di reggere il livello sonoro della band.

67 Vale a dire una rotellina ricoperta di gomma o di altro materiale flessibile che ha la

funzione di tenere premuto il nastro contro il capstan.

68 Poiché è di fatto da questo momento che comincia l’era del Dolby. Si noti però

che le cronologie attestate in letteratura sono talvolta errate: se è vero che la Dolby commercializzò il noise reduction ti tipo A partire dal 1966 la sua introduzione nella post-produzione cinematografica in Italia – esclusivamente sui record di incisione mu- sica – è lenta e progressiva. Solo più tardi il Dolby A sarà applicato al sonoro cinema- tografico, con una prima introduzione sperimentale sul magnetico pistato 4P 35mm e 6P 70 mm. Con riferimento ai settaggi del processore Dolby CP200, i formati 03, 04, 09, 14, 17, 23, 24, 41, 42, 43 fanno uso del Dolby A-Type NR. Solo successivamente il NR verrà introdotto anche sul Dolby SVA. A partire dalla seconda metà degli anni ’80, l’evoluzione del Dolby A – il Dolby SR, che fa tesoro dell’esperienza ormai pluriennale

fiche successive a questa data, non cadono nei limiti di trattazione di questo lavoro. Tuttavia, è significativo rilevare come il ciclo di obsolescenza delle mac- chine cominci da questo momento a diventare più breve, di fatto dimezzandosi. “Charlie” non ha che quattro anni scarsi di esercizio quando gli è affiancato un nuovo 16P (su nastro da 2” e trasporto Ampex 300 modificato)69, già pie- namente in funzione nel 1974. Cinque anni più tardi, nel 1979-80, un accordo procurato da Federico Savina con la CAM70, che rileva le attrezzature di uno studio canadese71, porterà a una nuova e radicale sostituzione della strumen- tazione della Regia Musica e alla definitiva dismissione di “Charlie” e degli Ampex ormai divenuti obsoleti, introducendo un nuovo record Lyrec 24P e due Studer 2P per i master in stereofonia e sostituendo nuovi ascolti JBL ai Tannoy e agli amplificatori McIntosh che, alla data della definitiva dismissione, hanno servito la Regia Musica per ventidue anni.