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– RAPPORTI E COMUNICAZIONI CON I GENITORI

Nel documento LICEO STATALE “GANDHI” (pagine 20-0)

Le famiglie hanno il diritto–dovere di seguire le fasi dello sviluppo scolastico dei propri figli. A tal fine hanno il diritto-dovere di mantenere un costante rapporto con la Comunità scolastica. Uno degli aspetti di tale rapporto consiste nel motivare sempre le assenze degli alunni in modo da consentire un intervento tempestivo da parte dell’Istituto nei casi in cui l’assenza rappresenti un segnale di difficoltà dell’allievo. La necessità di intervenire nell’interesse dell’allievo spiega il rigore con cui, nel presente regolamento, sono disciplinate le assenze e i ritardi.

Art. 38 – COMUNICAZIONI ALLE FAMIGLIE

Sarà cura dell’alunno comunicare alla famiglia le circolari e gli avvisi disposti dalla scuola

Comunicazioni alle famiglie potranno essere inoltrate a mezzo del servizio postale, telefono o fax, sms, a norma del presente Regolamento.

Art. 39 – INCONTRI SCUOLA/FAMIGLIA

Al fine di rendere effettivo il diritto-dovere di partecipazione delle famiglie, nel quadro di una proficua collaborazione con l’istituzione scolastica, sono previsti due incontri in orario pomeridiano le cui date saranno comunicate alla famiglia attraverso gli allievi e/o pubblicate sul sito.

Al termine degli scrutini conclusivi dell’ultimo quadrimestre, le famiglie riceveranno una comunicazione scritta a mezzo posta, sia nell’eventualità che l’alunno sia stata promosso con debito/i che nell’eventualità non sia stata ammesso a frequentare la classe successiva.

I docenti incontrano le famiglie, nel caso sia i docenti stessi che le famiglie lo ritengano utile e/o necessario, previo appuntamento in orario antimeridiano e/o nelle ore messe a disposizione.

Art. 40 – ACCESSO DELLE FAMIGLIE AGLI UFFICI

Ogni componente dell’istituzione scolastica determina autonomamente l’orario di ricevimento dei genitori al quale gli stessi devono rigorosamente attenersi per poter effettuare un servizio efficiente ed ordinato. Degli orari di ricevimento sarà data notizia con pubblicazione negli appositi spazi all’uopo destinati e/o pubblicate sul sito.

In casi straordinari ed urgenti, il genitore che abbia assoluta necessità di comunicare con la Dirigenza scolastica potrà richiedere di essere ricevuto.

Eventuali atteggiamenti offensivi, al di fuori dei casi in cui costituiscano reato punibile a norma di legge, determineranno l’immediato invito a lasciare i locali dell’Istituto. Ove il soggetto persista e rifiuti di ottemperare all’invito, sarà richiesto l’intervento della Forza pubblica.

21 TITOLO IV – ATTREZZATURE DIDATTICHE

Art. 41 – UTILIZZO DI LABORATORI E PALESTRA

Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza nonché ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici in modo da non arrecare danni alle persone e al patrimonio della scuola.

Laboratorio Informatico/linguistico

La cura e il buon funzionamento del laboratorio sono affidati al senso di responsabilità degli utenti.

All’inizio dell’anno scolastico viene designato un docente responsabile, che coordina l’uso del laboratorio e sovrintende alle attività dell’assistente tecnico, i cui compiti riguardano il funzionamento dei laboratori, la manutenzione e acquisizione dei materiali, e l’aggiornamento inventariale.

Il responsabile del laboratorio integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la parte relativa alla sicurezza.

Ogni docente avrà cura di predisporre copia della pianta dell’aula con l’indicazione dei posti occupati dagli studenti: tali posti vanno mantenuti per tutto l’anno, ed ogni variazione va prontamente riportata sulla pianta stessa.

Ogni eventuale spostamento deve essere sempre annotato sul registro delle presenze.

Chiunque utilizzi il laboratorio linguistico deve apporre la propria firma nel registro delle presenze.

Ogni docente risponde dell’utilizzo della consolle nelle sue ore di lezione, e cura che gli studenti lascino in ordine l’aula. Al termine della lezione il docente deve preoccuparsi dello spegnimento del laboratorio.

Il docente che evidenzia difetti di utilizzo deve segnalarlo al responsabile del laboratorio: in ogni caso deve evidenziare sul registro delle presenze eventuali guasti, mancanze, difetti, affinché i colleghi possano predisporre in modo adatto la propria attività.

Ogni guasto o manomissione degli strumenti va immediatamente segnalato o al responsabile o all’aiutante tecnico. In caso di furti o danni non accidentali non segnalati all’inizio della lezione verrà ritenuta responsabile la classe che per ultima in ordine di tempo ha occupato il laboratorio, ed eventualmente, all’interno di essa, lo studente o il gruppo di studenti che occupavano la postazione presso la quale è stato segnalato il fatto.

E’ vietato agli studenti portare in laboratorio cappotti, giacconi, zaini, o altri oggetti che potrebbero ostacolare le attività, o provocare cadute accidentali.

E’ tassativamente vietato bere o mangiare all’interno del laboratorio.

Palestra

La cura e il buon funzionamento della palestra sono affidati al senso di responsabilità degli utenti.

All’inizio dell’anno scolastico viene designato dal D.S.G.A., su proposta del Dirigente, un docente responsabile, che coordina l’uso della palestra e sovrintende alle varie attività.

Gli alunni non potranno accedere alla palestra e alle relative attrezzature, senza la presenza del proprio insegnante o degli operatori scolastici addetti. Pertanto i discenti sono tenuti a restare nelle rispettive aule fino all’arrivo del docente.

Al termine delle lezioni, gli insegnanti o gli operatori scolastici, addetti a tale servizio, accompagneranno i discenti nelle rispettive aule;

Le lezioni meramente teoriche, che devono prevedere anche discussioni di educazione stradale, saranno svolte nelle stesse aule con l’ausilio di strumenti audiovisivi.

Ogni docente risponde al responsabile dell’uso del materiale e delle attrezzature nelle sue ore di lezione e cura direttamente l’uso degli attrezzi da parte degli alunni.

Cura che ogni attrezzo sia disposto ordinatamente negli appositi spazi prima che le classi lascino la palestra.

22 Durante le ore di lezione gli alunni sono tenuti a presentarsi in palestra con indumenti adeguati (tuta, calzoncini e maglietta).

E’ vietato bere e mangiare all’interno dalla palestra.

L’Istituto non risponde per eventuali furti, danni o smarrimenti di oggetti lasciati incustoditi dagli studenti.

In caso di infortunio verificatosi durante le ore di lezione o durante attività integrative pomeridiane che prevedano comunque la presenza di docenti di Educazione Fisica, lo studente infortunato deve dare immediata comunicazione dell’infortunio al docente, che provvederà alle opportune segnalazioni.

La palestra può essere concessa in uso, al di fuori degli spazi orari riservati all’Istituto, a Società sportive senza fine di lucro previa concessione da parte della Provincia e la stipula di una specifica convenzione d’uso che libera l’Istituto da ogni responsabilità per l’uso della palestra.

Art. 42 – UTILIZZAZIONE DELLA FOTOCOPIATRICE

La fotocopiatrice è a disposizione del personale della scuola per uso didattico, compatibilmente con le norme che regolano il diritto d’autore.

La fotocopiatrice e/ il ciclostile sono altresì utilizzabili:

per tutte le necessità della presidenza e della segreteria;

per la migliore diffusione e conoscenza delle disposizioni di servizio, degli atti e comunicati degli organi collegiali e di ogni altra informazione relativa al funzionamento ed alla vita della scuola, incluse le notificazioni delle assemblee sindacali autorizzate in orario di lavoro;

per la riproduzione di materiale di interesse professionale per gli insegnanti da utilizzare anche per uso personale;

nell’ambito delle attività di aggiornamento contemplate dal C.C.N.L.;

per ogni altro impiego con esplicita autorizzazione del Dirigente scolastico.

L’uso degli strumenti di riproduzione è affidato esclusivamente al personale incaricato; gli utenti di questi strumenti indicheranno su un apposito registro il numero di copie prodotte e gli altri dati richiesti.

TITOLO V – ATTIVITÀ PARASCOLASTICHE Art. 43 – ATTIVITÀ PARASCOLASTICHE

(Viaggi di istruzione, visite didattiche, attività culturali etc.)

Le attività di tipo culturale e professionale che si svolgono nell’orario scolastico sono obbligatorie per tutti gli studenti. Essi rappresentano un momento fondamentale didattico e culturale, al quale gli allievi devono partecipare anche nel momento della relativa programmazione.

Su indicazione del Consiglio di Istituto, previa delibera del Collegio docenti, i Consigli di classe decidono i tempi, modi e termini di svolgimento delle visite guidate e dei viaggi di istruzione, costituenti attività integrative dei curricoli di studio.

Nelle riunioni di programmazione di ottobre, i consigli di classe elaborano un progetto di massima per i viaggi di istruzione e le visite guidate. Le famiglie e gli allievi hanno il diritto–dovere di partecipare attivamente con proposte e suggerimenti alle decisioni di cui al presente articolo. Il coordinatore consegna al Dirigente scolastico il progetto e il verbale di approvazione del consiglio di classe onde consentire il tempestivo svolgersi delle fasi organizzative successive.

Soltanto le visite guidate a mostre o manifestazioni di carattere professionale possono essere approvate in ogni tempo dell’anno scolastico, con analoga procedura (progetto, approvazione del Consiglio di Classe e del Consiglio di Istituto).

23 Per poter realizzare un viaggio d’istruzione è necessaria, di norma, la partecipazione di almeno i due terzi della classe.

L’incarico di accompagnare le classi viene conferito dal Dirigente scolastico, tenuto conto, possibilmente, delle preferenze e delle disponibilità offerte dai docenti.

I docenti designati possono chiedere ed ottenere di essere esonerati per gravi e documentati motivi.

Il docente accompagnatore, che è responsabile della classe secondo quanto previsto dalle normative vigenti, e tra l’altro dalle norme del codice civile, come integrate dalle norme che regolano il rapporto di lavoro dei dipendenti dello Stato e dalle norme del Contratto Collettivo, dovrà informare immediatamente il Dirigente scolastico se nel corso dell’attività programmata si siano verificati fatti che possano richiedere l’applicazione di sanzioni disciplinari, fermo il dovere di denunciare all’autorità di pubblica sicurezza fatti che possano costituire illeciti penali.

In ogni caso il docente accompagnatore sarà tenuto a consegnare al coordinatore relazione scritta della attività espletata, fornendo ogni notizia utile circa le ricadute didattiche.

TITOLO VI – ORGANI COLLEGIALI

Art. 44 – DISPOSIZIONI GENERALI SUL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI

La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con un preavviso non inferiore ai cinque giorni.

L’avviso di convocazione deve indicare gli argomenti da trattare nella seduta.

Eventuali documenti sui quali dovranno svolgersi le discussioni poste all’O. d. G. dovranno essere portati a conoscenza dell’assemblea, a cura dei diretti interessati e/o degli organi o dei soggetti proponenti nei cinque giorni che precedono la riunione. Il Dirigente scolastico garantisce l’osservanza dei predetti termini e l’assolvimento degli adempimenti.

Di ogni seduta viene redatto processo verbale, firmato dal presidente e dal segretario, steso su apposito registro con pagine numerate.

Alle riunioni del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Classe possono partecipare, su invito degli stessi, tutte le persone, associazioni o enti, con modalità autonomamente stabilite dagli organi stessi.

Ciascun organo collegiale programma le proprie attività con quelle degli altri organi collegiali e con modalità autonome.

Le elezioni per gli organi collegiali di durata annuale hanno luogo possibilmente nello stesso giorno ed entro il secondo mese dell’anno scolastico e comunque nel rispetto delle norme e dei regolamenti vigenti.

Art. 45 – ASSEMBLEE DEI GENITORI

I genitori hanno il diritto di riunirsi in assemblee di classe e di Istituto, utilizzando i locali della scuola, negli orari che verranno di volta in volta concordati con il Dirigente scolastico. Il registro o i registri dei verbali verranno consegnati in presidenza a cura dei rappresentanti di classe dei genitori e archiviati al termine dell’anno scolastico per disposizione del Dirigente scolastico. Le assemblee si svolgono al di fuori dell’orario delle lezioni. Alle assemblee può partecipare il Dirigente scolastico e i docenti, rispettivamente della classe o dell’Istituto, con diritto di parola.

24 Art. 46 – CONVOCAZIONE DEI CONSIGLI DI CLASSE E DEL COLLEGIO DEI DOCENTI

Il Consiglio di classe è presieduto dal Dirigente scolastico o dal Coordinatore all’uopo delegato all’inizio di ciascun anno scolastico; è convocato dal Dirigente scolastico e su richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi membri.

Il Collegio dei docenti si riunisce ogni qualvolta il Dirigente ne ravvisi la necessità, oppure quando ne faccia richiesta motivata almeno un terzo dei suoi componenti o il Consiglio di Istituto.

Le riunioni del Collegio hanno luogo, di regola, in orario di servizio in ore non coincidenti con l’orario di lezione.

I supplenti, anche se temporanei, sono tenuti a partecipare.

Il Collegio può operare sia in forma plenaria, obbligatoria quando ciò sia richiesto da norme che presuppongono tale modalità ovvero quando la trattazione di argomenti di carattere generale lo esige, sia in forma articolata in Commissioni, Dipartimenti, Gruppi di lavoro o altro.

Art. 47 – CONSIGLIO DI ISTITUTO

I lavori del Consiglio di Istituto sono disciplinati da un separato regolamento che qui si riporta.

Le competenze del C.I. sono stabilite dall’art. 6 Decreto Presidenziale 31 Maggio 1974 n. 416 e successive modificazione e disposizioni ministeriali.

Il Presidente rappresenta il Consiglio: ne convoca e presiede le riunioni. In caso di assenza e impedimento le sue funzioni sono esercitate dal vice-presidente.

Il C.I. è convocato: su iniziativa del Presidente; su richiesta del Dirigente scolastico; su richiesta della Giunta Esecutiva; su richiesta di 1/3 dei componenti; su richiesta di 1/3 dei docenti della Scuola; su richiesta del Collegio dei docenti; su richiesta di ½ dei non docenti dell’Istituto; su richiesta dell’assemblea dei genitori e/o degli studenti; su richiesta dei rappresentanti dei genitori di almeno 5 classi.

Le riunioni del C.I. si svolgono in orario compatibile con gli impegni di lavoro dei componenti il C.I.. Trascorsi 30 minuti dall’ora stabilita senza la presenza di metà più uno dei componenti il C.I., la riunione viene rinviata.

Le riunioni del C.I., ai sensi della legge n. 748 dell’11/10/1977 art. 2, sono aperte a tutte le componenti della scuola e ai consiglieri di circoscrizione con facoltà di intervento, su invito specifico del Presidente. Il C.I. invita alle proprie sedute rappresentanti della Provincia, del Comune, dei sindacati quando ritenga che gli argomenti all’o.d.g. vengano meglio chiariti ed approfonditi con la loro partecipazione. Le sedute sono aperte anche ad altri C.I., ad associazioni con finalità culturali, sportive, ricreative, assistenziali, previo invito del C.I. Il Presidente del Consiglio può accertare il diritto di presenza alle riunioni.

L’avviso di convocazione del C.I., firmato dal Presidente, deve contenere l’o.d.g., e deve pervenire ai componenti almeno 5 giorni prima della riunione. Comunicazione deve essere data a tutte le componenti della scuola, agli alunni, ai genitori, al personale docente e non docente mediante pubblicazione all’albo dell’Istituto.

In caso di particolare urgenza, valutata a discrezione del Presidente e del Presidente della G.E. , il C.I. può essere convocato con un preavviso di 24 ore a mezzo telefonico e telegrafico. Tutti gli atti e documenti preparatori predisposti dalla G.E. dovranno essere disponibili alla consultazione dei Consiglieri almeno due giorni prima della data stabilita per la riunione stessa.

E’ dovere del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti iscritti nell’o.d.g. nella successione in cui compaiono. Prima che inizi la discussione di un argomento ognuno dei consiglieri può presentare una mozione d’ordine nel senso che la discussione non debba svolgersi (questione "pregiudiziale") oppure che la discussione debba subire un rinvio (questione "sospensiva"). La questione sospensiva può essere posta anche durante la discussione. La mozione d’ordine determina la sospensione sull’argomento all’o.d.g. Sulla

25 mozione d’ordine possono parlare un membro a favore e uno contro, per non più di cinque minuti ciascuno.

Sull’argomento dell’eccezione si pronuncia poi il Consiglio.

I lavori del Consiglio e gli argomenti all’o.d.g. sono predisposti dalla Giunta esecutiva. Il Consiglio può votare a maggioranza il mutamento dell’ordine dei punti da discutere o inserirne di nuovi con delibera a maggioranza. Il Presidente regola l’andamento della discussione previa l’iscrizione dei membri a prendere la parola. Anche sulle modalità di conduzione dei lavori si possono presentare mozioni d’ordine che devono essere messe subito in discussione con un intervento a favore e uno contro per la durata massima di due minuti. Dal momento in cui inizia la votazione su un argomento sottoposto al giudizio del Consiglio, nessuno può più prendere la parola. Ogni proposta è approvata quando sia stata votata favorevolmente dalla metà più uno dei votanti. In caso di parità prevale il voto del Presidente.

I verbali delle riunioni del C.I. saranno redatti dal segretario su apposito registro depositato presso il Presidente della G.E., a disposizione di tutte le componenti della scuola. Ciascun verbale dovrà contenere l’o.d.g. della riunione, la sintesi delle discussioni, il testo delle delibere presentate, l’esito delle votazioni, il nominativo dei componenti il C.I. in ordine agli interventi compiuti, nonché le dichiarazioni che i componenti chiedono espressamente che vengano iscritte. Copie delle delibere sarà esposta all’albo della scuola entro cinque giorni dalla data di approvazione. Il verbale viene letto e approvato all’inizio della seduta successiva.

Le proposte di delibera devono essere discusse, votate, verbalizzate su un testo scritto, consegnato al segretario. Le delibere del C.I. si intendono approvate quando sia favorevole la maggioranza dei voti validamente espressi. Ai sensi dell’art. 6 D.P.R. del n. 416/1974 la G.E. darà esecuzione alle delibere approvate dal C.I. Per le delibere di spesa darà assenso, accertata la copertura finanziaria dei capitoli di bilancio interessati e la disponibilità di fondi; tutte le delibere che comportano oneri per la scuola dovranno stabilire anche i capitoli di spesa sui quali tali oneri dovranno essere addebitati.

Il C.I. può costituire al proprio interno per materie specifiche e di particolare importanza, delle commissioni di lavoro, che svolgono la loro attività secondo le direttive e i tempi stabiliti dal C.I. Dette commissioni sono composte da rappresentanza di ciascuna componente. I risultati dei lavori sono esposti dal coordinatore al C.I.

I componenti il C.I. i quali non intervengono, senza giustificati motivi, a tre sedute consecutive, decadono dalla carica e vengono surrogati con le modalità previste dal D.P.R. 416 /1974.

La G.E. è convocata dal suo Presidente ogni qual volta è indetta la riunione del C.I., o su richiesta di almeno due dei suoi membri. La convocazione può essere telefonica con un preavviso di almeno 48 ore e l’orario dovrà essere compatibile con gli impegni di lavoro dei suoi componenti. Le riunioni della G.E. sono valide con la presenza di almeno quattro dei suoi componenti.

Il C.I. si prefigge di mantenere contatti con il Collegio dei Docenti, con il personale non docente, con i Consigli di Classe, con il Comitato dei Genitori a mezzo del Dirigente scolastico, che curerà il raccordo tra le diverse componenti e le loro articolazioni all’interno dell’Istituto e sul territorio, anche delegando le relative funzioni ai collaboratori che agiranno in raccordo con le funzioni strumentali di volta in volta competenti.

26 DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE

Il presente Regolamento sostituisce ogni norma di regolamento precedentemente in vigore e troverà applicazione in ogni ambiente del Liceo Polispecialistico Statale " GANDHI" di Casoria, in ogni sua pertinenza, sede o succursale, come in ogni altro ambiente ove si esplichi l’attività dell’Istituto.

Nel corso degli esami che si svolgano nell’Istituto il presente Regolamento trova applicazione anche nei confronti di alunni ed operatori esterni.

Al presente Regolamento verrà data ampia diffusione a cura del Dirigente scolastico anche con la sua pubblicazione sul sito Web della scuola.

A tal fine sono chiamate a collaborare tutte le componenti della comunità scolastica, specie e tra l’altro coloro che rivestono ruoli ufficiali: Direttore amministrativo, docenti coordinatori, funzioni strumentali, coordinatori dei Dipartimenti, coordinatori di classe, rappresentati delle famiglie, rappresentanti degli studenti, rappresentanti del Comitato studentesco e delle eventuali Associazioni degli studenti.

Copia del presente Regolamento verrà pubblicata all’Albo dell’Istituto, dove resterà affisso per un tempo non inferiore a quindici giorni, nel corso dei quali è fatto obbligo di prenderne conoscenza a tutti i soggetti della comunità scolastica.

Il Regolamento entra in vigore al quindicesimo giorno dalla data di pubblicazione all’Albo. Ogni interessato ha il diritto di estrarre copia del Regolamento direttamente dal sito della scuola.

E’ fatto obbligo di osservare il presente Regolamento a tutti coloro che fanno parte della comunità scolastica.

Non è ammessa l’ignoranza delle disposizioni in esso contenute, a meno che non si provi l’assoluta impossibilità a venirne a conoscenza.

Al fine di consentire la responsabile partecipazione di ciascuno alla vita della comunità scolastica, ogni classe riceverà copia per estratto del Regolamento di Istituto. In particolare, una copia del Regolamento verrà consegnata, a cura del Dirigente scolastico, ai rappresentanti di classe e di Istituto degli alunni e delle famiglie, ai presidenti delle rispettive associazioni e e/o comitati, fermo restando il diritto di ciascuno ad estrarne copia

Al fine di consentire la responsabile partecipazione di ciascuno alla vita della comunità scolastica, ogni classe riceverà copia per estratto del Regolamento di Istituto. In particolare, una copia del Regolamento verrà consegnata, a cura del Dirigente scolastico, ai rappresentanti di classe e di Istituto degli alunni e delle famiglie, ai presidenti delle rispettive associazioni e e/o comitati, fermo restando il diritto di ciascuno ad estrarne copia

Nel documento LICEO STATALE “GANDHI” (pagine 20-0)

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