Capitolo 4. ANALISI PUSHOVER
4.2. Procedura
è generalmente condotto in relazione ad mediante il moltiplicator
L’analisi viene condotta a passi successivi ed ogni step sarà quindi contraddistinto dal corrispondente valore del moltiplicatore della forza.
Figura 4-1. Schematizzazione dell
Durante il processo di
ed a forze statiche equivalenti che vengono amplificate, che questa collassa o
non raggiunge il valore limite prefissato. La spinta si ottiene quindi
di forze o di spostamenti prestabilito. In sostanza l’analisi di spinta è una tecnica di soluzione incrementale
struttura in cui la forzante è rappresentata dal sistema di spostamenti o forze applicato.
L’analisi di spinta conse del sistema studiato, detto
nalisi pushover, in altri contesti chiamato di analisi
è generalmente condotto in relazione ad una crescita proporzionale dei carichi mediante il moltiplicatore
α
:α
=
F f
ene condotta a passi successivi ed ogni step sarà quindi contraddistinto dal corrispondente valore del moltiplicatore della forza.
. Schematizzazione dell’analisi pushover e dei differenti profili di carico
Durante il processo di spinta la struttura sarà soggetta a carichi verticali costanti ed a forze statiche equivalenti che vengono amplificate, a partire da zero, e
che questa collassa o fino a quando un parametro di controllo di deformazione alore limite prefissato.
quindi applicando in modo incrementale monotono un profilo di forze o di spostamenti prestabilito. In sostanza l’analisi di spinta è una tecnica
incrementale - iterativa delle equazioni di equilibrio statico della struttura in cui la forzante è rappresentata dal sistema di spostamenti o forze
L’analisi di spinta consente di definire un legame forza-spostamento caratteristi del sistema studiato, detto curva di capacità.
62 ANALISI PUSHOVER
nalisi path–following, una crescita proporzionale dei carichi,
(2.1)
ene condotta a passi successivi ed ogni step sarà quindi contraddistinto dal corrispondente valore del moltiplicatore della forza.
e dei differenti profili di carico.
sarà soggetta a carichi verticali costanti a partire da zero, e fino a un parametro di controllo di deformazione
in modo incrementale monotono un profilo di forze o di spostamenti prestabilito. In sostanza l’analisi di spinta è una tecnica delle equazioni di equilibrio statico della struttura in cui la forzante è rappresentata dal sistema di spostamenti o forze
In corrispondenza di ogni punto della curva è possibile parametri strutturali
piani, le deformazioni e
Nel caso di sistemi SDOF
libertà) l’analisi di spinta è particolarmente intuitiva.
Un sistema SDOF può essere idealizzato come una massa concentrata sorretta da element
collegato ad un elemento (privo di massa e rigidezza) responsabile dello smorzamento
β
. La configurazione deformata (o campo disistema è definita quindi da un unico parametro che può identificarsi con lo spostamento relativo della massa rispetto al suolo (spostamento orizzontale in Figura 4-2).
Figura 4-2.
Un caso evidente di struttura riconducibile ad un sistema SDOF è quello delle pile da ponte che possono considerarsi, con buona approssimazione, pendol rovesci ossia oscillatori semplici in cui la totalità della massa (impalcato e fusto della pila) è concentrata in testa mentre la rigidezza del sistema può attribuirsi ad un elemento di massa nulla (il fusto della pila stessa). In questi semplici casi, l’analisi di spinta consiste nell’applicare alla massa del sistema uno spostamento
D o una forza F
corrispondenza di ogni punto della curva è possibile
quali lo spostamento globale, lo spostamento relativo tra i deformazioni e le sollecitazioni nei vari elementi strutturali
sistemi SDOF (Single Degree of Freedom, cioè sistemi a un grado di
l’analisi di spinta è particolarmente intuitiva.
Un sistema SDOF può essere idealizzato come una massa concentrata sorretta da elementi privi di massa con rigidezza laterale
collegato ad un elemento (privo di massa e rigidezza) responsabile dello . La configurazione deformata (o campo di
sistema è definita quindi da un unico parametro che può identificarsi con lo spostamento relativo della massa rispetto al suolo (spostamento orizzontale
. Schematizzazione di sistema ad un grado di libertà (SDOF).
Un caso evidente di struttura riconducibile ad un sistema SDOF è quello delle pile da ponte che possono considerarsi, con buona approssimazione, pendol rovesci ossia oscillatori semplici in cui la totalità della massa (impalcato e fusto della pila) è concentrata in testa mentre la rigidezza del sistema può attribuirsi ad un elemento di massa nulla (il fusto della pila stessa). In questi semplici casi, ’analisi di spinta consiste nell’applicare alla massa del sistema uno spostamento F la cui intensità viene gradualmente incrementata nella valutare importanti globale, lo spostamento relativo tra i vari elementi strutturali.
Single Degree of Freedom, cioè sistemi a un grado di
Un sistema SDOF può essere idealizzato come una massa concentrata m di massa con rigidezza laterale complessiva k e collegato ad un elemento (privo di massa e rigidezza) responsabile dello . La configurazione deformata (o campo di spostamento) del sistema è definita quindi da un unico parametro che può identificarsi con lo spostamento relativo della massa rispetto al suolo (spostamento orizzontale d
Schematizzazione di sistema ad un grado di libertà (SDOF).
Un caso evidente di struttura riconducibile ad un sistema SDOF è quello delle pile da ponte che possono considerarsi, con buona approssimazione, pendoli rovesci ossia oscillatori semplici in cui la totalità della massa (impalcato e fusto della pila) è concentrata in testa mentre la rigidezza del sistema può attribuirsi ad un elemento di massa nulla (il fusto della pila stessa). In questi semplici casi, ’analisi di spinta consiste nell’applicare alla massa del sistema uno spostamento la cui intensità viene gradualmente incrementata nella
64 ANALISI PUSHOVER
direzione dell’unico grado di libertà disponibile. Il valore iniziale della forza o dello spostamento non ha ovviamente importanza. Le espressioni che definiscono la forzante (intesa in senso generalizzato come forza o spostamento) possono esprimersi come:
F =
α
f (2.2)D=
δ
d (2.3)Dunque, fissato arbitrariamente il valore di d o f , il fattore moltiplicativo
α
oδ
viene gradualmente incrementato da zero fino ad un valore finale che permetta di investigare il campo di risposta di interesse per il sistema in esame. Ad ogni valore diα
oδ
corrisponde quindi un valore di D o F che rappresenta lo spostamento o la forza applicati alla massa del sistema.Il comportamento del sistema è definito da un legame forza-spostamento in cui la forza coincide con il taglio alla base Fb e lo spostamento con quello della massa
c d :
⁃ nel caso di analisi a forze imposte ( F è la forza applicata ad m): Fb =F e c
d =D essendo D lo spostamento di prodotto da F ;
⁃ nel caso di analisi a spostamenti imposti ( D è lo spostamento applicato ad m ): dc =D e Fb =F essendo F la reazione vincolare risultante.
Nel caso di sistemi MDOF (Multi Degree of Freedom, cioè sistemi a più gradi di libertà), l’approccio è simile con la differenza che la struttura viene “spinta” applicando un profilo di forze o di spostamenti orizzontali in corrispondenza di ciascun piano (Figura 4-3) e che, per descrivere il comportamento dell’intero sistema in termini di legame forza-spostamento, è necessario scegliere un solo parametro di forza ed un solo parametro di spostamento. La scelta di tali parametri non è univoca e può dar luogo a differenti legami forza-spostamento ossia a differenti legami costitutivi del sistema SDOF equivalente detti curva di capacità.
Solitamente, come parametri di forza e di deformazione, si selezionano il taglio alla base e lo spostamento del baricentro dell’ultimo piano dell’edificio anche se,
in realtà, questa scelta non ha un preciso fondamento teorico ma è più probabilmente un retaggio delle originarie applicazioni di questa tecnica alle pile da ponte delle quali si monitorava, per ovvie ragioni, lo spostamento in sommità. In effetti lo spostamento in sommità non sembra essere sempre un parametro affidabile.
Figu
In una analisi di spinta si impone alla struttura, in modo incremen di forze F=
(
F F1 2 ...F ...Fvettore di forma f moltiplicato per un fattore di scala
dove f =
(
f f1 2 ...fj ...fn Per descrivere il comporta spostamento(
Fb÷dctaglio alla base e lo spostamento
in sommità dc.
in realtà, questa scelta non ha un preciso fondamento teorico ma è più abilmente un retaggio delle originarie applicazioni di questa tecnica alle pile da ponte delle quali si monitorava, per ovvie ragioni, lo spostamento in sommità. In effetti lo spostamento in sommità non sembra essere sempre un parametro
Figura 4-3. Applicazione dell’analisi di spinta ad un telaio.
In una analisi di spinta si impone alla struttura, in modo incremen
)
... j ... n T
F F F F a livello di piano che possono essere definite da un
f moltiplicato per un fattore di scala :
α
=
F f
)
... j ... n T
f f f f e Fi =
α
fi è la forza di piano i-esima.Per descrivere il comportamento del sistema attraverso un legame scalare forza
)
b c
F d (detto curva di capacità) si scelgono co
lo spostamento d del piano j-esimo, come ad esempio quello j
α
in realtà, questa scelta non ha un preciso fondamento teorico ma è più abilmente un retaggio delle originarie applicazioni di questa tecnica alle pile da ponte delle quali si monitorava, per ovvie ragioni, lo spostamento in sommità. In effetti lo spostamento in sommità non sembra essere sempre un parametro
Applicazione dell’analisi di spinta ad un telaio.
In una analisi di spinta si impone alla struttura, in modo incrementale, un profilo o essere definite da un
(2.4)
esima.
legame scalare forza- tto curva di capacità) si scelgono comunemente il
66 ANALISI PUSHOVER