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Il processo seguito e le azioni di miglioramento del Ciclo di gestione delle performance

Nel documento PIANO DELLA PERFORMANCE ASL CN1 (pagine 102-105)

7.1 Fasi, soggetti e tempi del processo di redazione del Piano

Il processo di redazione del Piano della performance si inserisce nell’ambito del più ampio processo di pianificazione strategica e programmazione operativa dell’Azienda.

Il punto di partenza è costituito dagli obiettivi strategici di indirizzo definiti nel Piano Socio Sanitario Regionale, documento che esplicita le linee politiche, organizzative ed amministrative di tutela e di promozione della salute della collettività regionale.

In coerenza con tale Piano vengono individuati dalla Regione, ed assegnati alla Direzione Generale d’Azienda, gli obiettivi annuali.

La Direzione Generale, in armonia con gli atti di programmazione sanitaria regionale ed in relazione alle proprie strategie, definisce il Piano della performance, integrato ed aggiornato annualmente.

Le strategie sono quindi declinate in obiettivi strategici ed obiettivi operativi; tali obiettivi e i relativi indicatori e standard, vengono assegnati attraverso un processo di negoziazione, ai dirigenti ed al personale responsabile di unità organizzativa in posizione di autonomia e responsabilità.

Altro documento strategico che fornisce input al processo di predisposizione del Piano della performance è Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione 2016-2018 (PTPC) e del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità (PTTI) dell’ASL CN1, adottato con deliberazione n. 24 del 28/01/2016. Con l’adozione del PTPC, l’Amministrazione intende perseguire un duplice ordine di finalità: in primo luogo, contrastare e prevenire, nell'ambito della materia disciplinata dalla normativa in materia, il fenomeno dell'illegalità; in secondo luogo, ma

non per ordine di importanza, creare un contesto fortemente orientato ai valori della legalità, della trasparenza, dell’integrità e dell’etica, attraverso un percorso di cambiamento culturale che conduca a considerare tali valori come naturale connotazione di ogni azione e decisione aziendale e parte integrante della qualità dei servizi, delle prestazioni e delle relazioni tra l’Amministrazione e i cittadini/utenti.

Il Piano della performance, deliberato dal Direttore Generale, verrà pubblicato e pubblicizzato entro il 31/03/2016. In realtà, l’approvazione formale del Piano rappresenta la conclusione di un percorso che si è articolato nei seguenti passi logici:

definizione della programmazione triennale;

individuazione delle aree strategiche individuate nel Piano delle Azioni e tradotte in obiettivi

specifici per il 2016;

verifica delle risorse economiche assegnate;

negoziazione degli obiettivi specifici con i Direttori di Dipartimento, di SC/SSD/SS/SSA,

coniugando un approccio top-down con una logica bottom-up.

L’adozione del Piano costituisce un punto di partenza e non di arrivo, dal momento che la Direzione Generale, individuati gli obiettivi e formalizzati gli impegni, intende realizzare non soltanto un controllo susseguente, ma anche e soprattutto quello concomitante alla gestione: a tale scopo saranno effettuate verifiche parziali ed a consuntivo sul grado di raggiungimento degli obiettivi individuati.

7.2 Coerenza con la programmazione economico-finanziaria e di bilancio

Un sistema di obiettivi è effettivamente sostenibile solo se è garantita la congruità tra le risorse effettivamente disponibili e le azioni da porre in essere per il raggiungimento degli obiettivi prefissati a livello aziendale o di singola struttura.

Pertanto, secondo quanto previsto dall’art. 5, comma 1 e dall’art. 10, comma 1, lett. a), del D. Lgs 150/2009, come ribadito dalla delibera n. 6 del 17/01/2013 dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (A.N.AC.), la definizione degli obiettivi nell’ambito del Piano della performance deve avvenire in maniera integrata con il processo di programmazione economico-finanziaria e con il bilancio aziendale. Si tratta di un principio di fondamentale importanza, perché un sistema di obiettivi è effettivamente sostenibile solo se è garantita la congruità tra le risorse effettivamente disponibili e

le azioni da porre in essere per raggiungere gli obiettivi fissati.

L’integrazione ed il collegamento tra la pianificazione della performance e il processo di programmazione e di bilancio viene realizzata tramite:

un parallelo percorso annuale di programmazione economico-finanziaria e di pianificazione

delle performance;

un coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti nei due processi: dal servizio di Bilancio e

Contabilità alla struttura di Sviluppo e Controllo Strategico, all’Organismo Indipendente di Valutazione e alle singole Strutture aziendali sanitarie e non sanitarie;

l’utilizzo di strumenti integrati dei due processi, quali in primi il supporto della contabilità

analitica per centri di costo.

Il fine è quello di creare un valido strumento che costituisca la base economico-finanziaria per la valutazione delle scelte strategiche aziendali ed il ribaltamento degli obiettivi economici (e non solo) alle varie strutture aziendali.

L’elaborazione del bilancio di previsione deve avvenire nella seconda metà dell’anno precedente quello di riferimento, in modo da poter essere adottato entro il 31 dicembre, salvo diverse disposizioni regionali.

In particolare, oltre al sistema autorizzativo per l’acquisto di beni e servizi posto in essere nei confronti degli uffici ordinatori sulla base delle risorse effettivamente disponibili che costituisce un limite alla spesa, vanno considerati anche gli obiettivi di carattere economico-finanziario che ogni anno costituiscono un’ampia parte degli obiettivi assegnati dalla Regione alla Direzione aziendale. Viene inoltre redatta una relazione accompagnatoria che motivi gli scostamenti più rilevanti sui costi e sulla produzione rispetto all’esercizio precedente alla luce delle scelte strategiche aziendali. Considerato che l’equilibrio economico-finanziario è un pre-requisito per l’accesso della Direzione Generale alla corresponsione della quota incentivante ai sensi della normativa regionale e nazionale, nell’ambito della relazione socio-sanitaria aziendale annuale (l.r. 18/2007 art. 17) è previsto un capitolo che documenta i risultati di bilancio ottenuti commendandoli con riferimento alle azioni strategiche avviate.

7.3 Azioni per il miglioramento del Ciclo di gestione della performance

di miglioramento continuo delle prestazioni, i necessari correttivi.

Il Piano verrà comunque revisionato in funzione dell’assegnazione degli obiettivi regionali, di eventuali disposizioni sul nuovo assetto organizzativo delle Aziende Sanitarie Regionali, nonché degli obiettivi emersi anche a seguito del confronto con tutti gli stakeholder.

Nel documento PIANO DELLA PERFORMANCE ASL CN1 (pagine 102-105)

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