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I prodotti di qualità della regione FVG sono cinque (4 DOp e 1 IGp) e rappresentano il 2,3% dei prodotti certifi- cati italiani (133 DOp e 80 IGp). Tra i riconoscimenti DOp si annoverano: un prodotto di origine vegetale (olio Ter- geste), due di carne (prosciutto di S. Daniele, come già ricordato nel paragrafo dedicato al settore zootecnico; i Salamini italiani alla cacciatora), uno caseario (Monta- sio). Il prosciutto di Sauris, invece, possiede il riconosci- mento IGp (tabella 13). Vi sono, inoltre delle denomina- zioni riconosciute dal MIpAAF in protezione transitoria, ai sensi dell’art. 5 del Reg. CE 510/2006: la Brovada DOp, la Mela del Friuli Venezia Giulia DOp (aggiornato al 15 febbraio 2011).

Da un punto di vista delle tradizioni gastronomiche, la regione si caratterizza per una cucina che, nel corso della storia, ha risentito in generale delle influenze del vicino Veneto, della Slovenia e della mitteleuropa. Così, a seconda della zona geografica, si può chiaramente di- stinguere una cucina genericamente definita friulana, una cucina carnica, legata ai sapori e alle tradizioni della

montagna, una cucina triestina che si fonde con le ca- ratteristiche dei piatti austriaci e ungheresi, una cucina goriziana che risente delle influenze slave.

La regione FVG presenta un totale di 151 prodotti agro- alimentari tradizionali (figura 12). Si tratta di specialità regionali iscritte nel registro nazionale istituito presso il MIpAAF (decima revisione, con Decreto del 16 giugno 2010), le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura sono inscindibilmente legate agli usi e alle tradizioni del territorio da almeno 25 anni.

I prodotti appartenenti alla categoria delle carni fresche e loro preparazione costituisce il 29% della quota totale delle specialità riconosciute. In questa categoria si ri- corda ad esempio:

 il musetto: una variante del cotechino, prodotto tradi- zionale del FVG, storicamente conosciuto come il più classico insaccato friulano e spesso consumato assie- me alla brovada (rape inacidite e conservate sotto vi- naccia). Viene prodotto su tutto il territorio regionale. Tabella 13: Elenco delle denominazioni per la regione Friuli Venezia Giulia, iscritte nel Registro delle denomina- zioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette

N° Denominazione Cat. Tipologia Numero regolamentoCEE/CE/UE Data pubblicazione sulla GUCE/GUUE Provincia

1 Montasio D.O.P. Formaggi Reg. CE n. 1107 del 12.06.96 GUCE L. 148 del 21.06.96 Gorizia, Pordeno-ne, Trieste, Udine

2 Prosciutto di S. Daniele D.O.P. Prodotti a base di carne Reg. CE n. 1107 del 12.06.96 GUCE L. 148 del 21.06.96 Udine

3 Prosciutto di

Sauris I.G.P.

Prodotti a base di carne

Reg. UE n. 320 del

19.04.10 GUUE L. 98 del 20.04.10 Udine

4 Salamini italiani alla cacciatora D.O.P. Prodotti a base di carne Reg. CE n. 1778 del 07.09.01 GUCE L. 240 del 08.09.01 Gorizia, Pordeno-ne, Trieste, Udine

5 Tergeste D.O.P. Oli e grassi Reg. CE n. 1845 del

22.10.04 GUCE L. 322 del 23.10.04 Trieste Fonte: MIPAAF (Regolamento CE n. 510/2006 del Consiglio del 20 marzo 2006) (aggiornato al 15 ottobre 2010)

Tabella 14: Alcuni prodotti tradizionali raggruppati per tipologia - regione FVG 2010

Tipologia Prodotto

Carni (e frattaglie) fresche e loro preparazione speck affumicato, agnello istriano, insaccati affumicati, lujanie, salame friulano, bresaola

Formaggi formadi frant, frico, sot la trape, formaggio asino, formaggio fagagna, tabor

Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati aglio di resia, asparago bianco,asparago verde in agrodolce, brovada, radic di mont, fagioli borlotti di carnia, blave di mortean, patate di ribis e godia, mela zeuka, lidrìc cul pòc

Paste fresche biscotto esse, cjalzons, gubana, strucchi, pinza triestina, gnocchi de su- sini, putizza, marmellata di olivello spinoso e mele

Preparazione di pesci, molluschi, crostacei e tecniche

particolari degli stessi sardoni in savor, trota affumicata di san daniele, pedocio di trieste, sar-doni salati, pesce di valle Prodotti di origine animale (miele, prodotti lattiero-

caseari, di vario tipo escluso il burro) miele di acacia del carso, ricotta affumicata di malga, miele friulano di tarassaco, miele di maresca del carso, miele friulano di castagno Bevande analcoliche, distillati e liquori succo di mela, sliwowits, distillato di prugna, grappe alle erbe ed ai pic-

coli frutti

Grassi (burro, margarina, oli) olio dei colli orientali, olio del carso, ont (burro fuso di malga) Condimenti aceto di mele, salsa balsamica, asperum

Fonte: Elaborazioni INEA su dati MIPAAF

 l’agnello istriano: allevato sul Carso triestino e go- riziano. Si tratta di una razza istriana (o carsolina) che viene allevata sotto la madre e macellata pre- valentemente per il periodo pasquale a partire dalle 4-5 settimane di vita. La razza ovina istriana viene allevata nelle zone carsiche di Italia, Slovenia e Cro- azia; il numero dei capi allevati si è progressivamen- te ridotto dal secondo dopoguerra, pertanto si tratta di una realtà di allevamento di nicchia.

Tra i prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati (23%):

 l’asparago verde in agrodolce: è un asparago verde intero, lungo circa 16 cm, conservato in vaso di ve- tro con il liquido di governo. Il liquido di governo è a base di acqua, aceto di vino, zucchero e sale. Nella soluzione vengono aggiunte delle spezie che danno un caratteristico gusto ed aroma. La zona interessa-

ta alla produzione è la pedemontana pordenonese, in particolare quella tra la Val Cosa e la Valcellina.  il lidric cul pòc: si tratta di un ortaggio della fami-

glia delle composite, di colore verde chiaro che viene venduto con parte del fittone (pòc) che ha una lun- ghezza non superiore ai 3 cm. La zona di produzione si estende su tutta la pianura friulana.

Nella categoria delle paste fresche e prodotti della pa- netteria, biscotteria, pasticceria e confetteria (11%) vi è ad esempio:

 il biscotto esse: è un prodotto dolciario da forno dal- la forma particolarmente strana, ad “esse”, prodot- to realizzato nell’area della Carnia.

 la gubana: un dolce di pasta lievitata a base di frutta secca, cotto a forno, di forma tonda col caratteristico aspetto a chiocciola compatta. La zona di produzio-

ne è localizzata nelle Valli del Natisone e Cividale del Friuli.

Nella categoria dei formaggi (9%) ricordiamo:

 il formaggio Asìno: l’Asìno classico con pasta com- patta di colore biancastro senza occhiatura o con occhiatura fine; gusto sapido e leggermente piccan- te, pronunciato. Ottenuto esclusivamente da latte bovino crudo o termizzato, eventualmente aggiun- to di lattoinnesto naturale o di fermenti selezionati autoctoni della zona di produzione. L’Asìno morbido invece si presenta con una pasta cremosa, spalma- bile, di colore bianco latte e senza occhiatura; gusto più delicato. La zona di produzione è limitata ai co- muni di Clauzetto, Vito d’Asio e Spilimbergo.

Altri esempi di prodotti tradizionali sono riportati in fun-

zione della categoria nella tabella 14.

per alcuni prodotti tipici regionali sono state presentate al ministero nuove richieste di certificazione come DOp o IGp: Asparago bianco DOp, Succo di mela del Friuli DOp, Formaggio Asìno IGp, pitina IGp (salume tipico della montagna pordenonese e precisamente della Valcellina, è ottenuta da un impasto di carne di ovino o caprino o selvaggina ungulata e pancetta di suino, affumicata e stagionata). per la trota friulana la regione FVG sta valutando la creazione di una IGp o di una DOp. Invece, tra i fiori e le piante ornamentali la richiesta è stata avanzata per il Ciclamino friulano e la violetta di Udine IGp. Altri prodotti regionali per i quali è stato avviato l’iter della certificazione sono la putizza o prensitz, la sardina di lampara del golfo di Trieste, il prosciutto cot- to di Trieste.

Figura 12: Prodotti tipici regionali per categoria di prodotto 2010 (%)

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