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ART.2.9 - PRODOTTI DI MATERIE PLASTICHE

LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADE COMUNALI ANNO 2014

ART.2.9 - PRODOTTI DI MATERIE PLASTICHE

GENERALITA’

Per la definizione, la classificazione e le prescrizioni sulle materie plastiche in generale, si farà riferimento alla normativa UNI di classifica C.D.U. 678.5.8. (Materie plastiche). Per le prove si farà riferimento alla normativa UNI di classifica C.D.U.

678.5/8.620.1 (Prove sulle materie plastiche). Per i prodotti finiti si farà infine riferimento alla normativa UNI di classifica C.D.U.

678.5/.8.002.62./.64 (Prodotti semifiniti e finiti di materie plastiche).

1. TUBI E RACCORDI DI CLORURO DI POLIVINILE (PVC) a) Generalità

Saranno fabbricati con mescolanze a base di cloruro di polivinile, esenti da plastificanti ed opportunamente stabilizzate. Saranno inoltre conformi alle prescrizioni delle seguenti norme di unificazione:

UNI 7441-75 - Tubi di PVC rigido (non plastificato) per condotte di fluidi in pressione. Tipi, dimensioni e caratteristiche.

UNI 7443-75 - Tubi di PVC rigido (non plastificato) per condotte di scarico di fluidi. Tipi, dimensioni e caratteristiche.

UNI 7445-85 - Tubi di PVC rigido (non plastificato) per condotte interrate di convogliamento di gas. Tipi, dimensioni e caratteristiche.

UNI 7447-87 - Tubi di PVC rigido (non plastificato) per condotte di scarico interrate. Tipi, dimensioni e caratteristiche.

UNI 7448-75 - Tubi di PVC rigido (non plastificato). Metodi di prova.

I tubi dovranno essere costituiti da policloruro di vinile esente da plastificanti e da cariche inerti; con le sole quantità indispensabili di stabilizzanti e lubrificanti necessari per la lavorazione.

I tubi dovranno essere fabbricati per estrusione, avere costituzione omogenea e compatta, mantenere sezione circolare, costante per tutta la loro lunghezza e, se in barre, presentarsi diritti a vista.

Il taglio delle estremità dei tubi dovrà risultare perpendicolare all'asse e rifinito in modo da consentire il montaggio ed assicurare la tenuta del giunto previsto.

Le superfici dovranno essere perfettamente lisce, esenti da ondulazioni, da striature cromatiche notevoli, da porosità e bolle, da fessurazioni e simili difetti.

Gli spessori ed i diametri dei tubi, misurati in qualsiasi punto dei tubi stessi, dovranno risultare uniformi, salvo le tolleranze ammesse nel prospetto IV della norma UNI 7443.

Sopra ogni singolo tubo dovrà essere impresso in modo evidente, leggibile ed indelebile, il nominativo della Ditta costruttrice, il diametro esterno, l'indicazione del tipo e della pressione di esercizio.

- Collanti speciali per tubazioni di PVC

I collanti speciali da utilizzare per la sigillatura dei giunti di tubazioni di PVC, dovranno rientrare nelle categorie dei sigillanti elasto-plastici o elasto-plastici a basso recupero elastico oppure siliconici.

I sigillanti del tipo elasto-plastici o plastici (da utilizzare per giunti a bicchiere di tipo stretto, sottoposti a limitato movimento) dovranno essere del tipo monocomponente, con o senza solvente (acqua inclusa), e costituiti da elastomeri a base acrilica o butilica oppure da mescole speciali di elastomeri e bitume. Dovranno possedere ottima adesività, resistenza all'acqua, resistenza alle basse ed alte temperature (-20°C – +70°C) nonché all'azione dei raggi ultravioletti. I sigillanti di tipo siliconico (da utilizzare per giunti a bicchiere di tipo largo) dovranno essere del tipo monocomponente a base di polimeri siliconici di consistenza liquida o pastosa che, a contatto con l'umidità atmosferica, si trasformano in gomme elastiche ad alto recupero.

Oltre a risultare di facile applicazione in una vasta gamma di temperature (-50°C – +150°C) ed avere ottima resistenza agli agenti atmosferici, i sigillanti siliconici dovranno possedere i seguenti requisiti:

- fuori polvere a 20°C e 60% U.R. (minuti 10 - durezza Shore A a 20°C (punti) 25–35 - allungamento a rottura minino (%) 500

- recupero elastico minimo (al 50% di compressione per 1 anno) (%) 95 - carico di rottura minimo (per sezione 2x3 mm.) (kgf/cmq) 20 b) Tubi di P.V.C. per cavidotti

Dovranno essere, in rapporto alle prescrizioni, del tipo 301 (temperatura massima permanente di fluidi convogliati: 50°C) o del tipo 302 (temperatura massima permanente dei fluidi convogliati: 70°C.

I diametri esterni (32-40-50-75-110-125-160-200 mm), gli spessori (con minimo di 1,8 mm per il tipo 301 e di 3,2 mm per il tipo 302) e le relative tolleranze dovranno essere conformi al prospetto II di cui al punto 5, della UNI 7443-75.

I bicchieri potranno essere sia del tipo da incollare, sia con anello di elastomero; dimensioni e spessori dovranno corrispondere alle prescrizioni di cui al punto 6, della UNI citata.

Come caratteristiche più salienti i tubi dovranno presentare perfetta tenuta idraulica (prova 3.3 UNI 7443-75), ottima resistenza alla pressione interna (per 1 h a 60°C con ∼= 1700 Kgf/cm², prova 3.8) temperatura di rammollimento non inferiore ad 80°C, tasso di rottura TR all’urto accettabile (prova 3.11).

La designazione dei tubi dovrà comprendere: la denominazione, la indicazione della categoria e del tipo, il diametro esterno D, l’indicazione della pressione nominale, il riferimento alla norma UNI 7441-75.

La marcatura dei tubi dovrà comprendere: l’indicazione del materiale (PVC), della categoria e del tipo, il diametro esterno D, l’indicazione della pressione nominale, il marchio di fabbrica, l’indicazione del periodo di produzione, la sigla I.I.P., indicante il

“Marchio di conformità rilasciato dallo Istituto Italiano dei Plastici.

c) Tubi di PVC per condotte di scarico interrate.

Dovranno essere del tipo 303 UNI 7447 e saranno adibiti alla condotta di fluidi la cui temperatura massima non risulti superiore a 40°C.

I diametri esterni, gli spessori e le relative tolleranze dovranno essere conformi al prospetto II di cui al punto 5 della UNI 7447.

I tubi, se non idoneamente protetti, ammetteranno un ricoprimento massimo sulla generatrice di 4,00 m mentre quello minimo sarà di 1,00 m sotto superficie con traffico fino a 12 t e di 1,50 m sotto superficie con traffico fino a 15 t.

Per le caratteristiche, la designazione e la marcatura si rimanda a quanto riportato nel precedente punto.

d) Tubi di PE ad alta densità

Le forniture dei tubi e dei raccordi di polietilene ad alta densità (PE a.d.) dovranno corrispondere per tipo, dimensioni, requisiti alle seguenti Norme di Unificazione:

- UNI 8451 - "Tubi di polietilene ad alta densità (PE a.d.) per condotte di scarico all'interno dei fabbricati - Tipi, dimensioni e requisiti"

- UNI 8452 - "Raccordi di polietilene ad alta densità (PE a.d.) per condotte di scarico all'interno dei fabbricati - Tipi, dimensioni e requisiti".

Dovranno essere di tipo 312 di cui al Prospetto I della Uni 7611, rispondere alle prescrizioni igienico sanitarie del Ministero della Sanità (nel caso di trasporto di acqua potabile) ed essere conformi, per diametri, pressioni nominali, spessori e relative tolleranze al Prospetto II di cui al punto 5. della UNI citata, parzialmente riportato nella Tab. I.

La prova di tenuta idraulica alla pressione interna dei tubi verrà effettuata con le modalità di cui al punto 4.3. della UNI 7615. Il valore della pressione da mantenere durante la prova sarà di 1,5 volte la pressione normale, dovrà essere raggiunto in circa 30s e mantenuto per un tempo non minore di 2 min. La resistenza del materiale alla prefissata sollecitazione di 150 kgf/cm2 (15 Mpa) sarà saggiata mediante ulteriore prova di pressione interna, su provetta, da eseguirsi con le modalità di cui al punto 4.5. della norma citata.

Gli altri requisiti, che dovranno essere conformi a quanto riportato dal Prospetto IV della UNI 7611, saranno verificati sempre con riferimento alla UNI 7615.

La designazione dei tubi dovrà comprendere: la denominazione; l’indicazione del tipo; il valore del diametro esterno D; l’indicazione della pressione nominale PN; il riferimento alla norma.

TAB. I - Tubi di PE per condotte in pressione - Diametri esterni, pressioni nominali, spessori e relative tolleranze.

Diam Pressione nominale PN (bar) *

2,5 4 6 10 16

Spessore s mm (tolleranza +)

40 2,0 (0,4) 2,3 (0,5) 3,7 (0,6) 5,6 (0,8) 50 2,0 (0,4) 2,9 (0,5) 4,6 (0,7) 6,9 (0,9) 63 2,0 (0,4) -2,5 (0,5) 3,6 (0,6) 5,8 (0,8) 8,7 (1,1) 75 2,0 (0,4) 2,9 (0,5) 4,3 (0,7) 6,9 (0,9) 10,4 (1,3) 90 2,2 (0,5) 3,5 (0,6) 5,1 (0,8) 8,2 (1,1) 12,5 (1,5) 110 2,7 (0,5) 4,3 (0,7) 6,3 (0,9) 10,0 (1,2) 15,2 (1,8) 125 3,1 (0,6) 4,9 (0,7) 7,1 (1,0) 11,4 (1,4) 17,3 (2,0) 140 3,5 (0,6) 5,4 (0,8) 8,0 (1,0) 12,8 (1,5) 19,4 (2,2)

160 3,9 (0,6) 6,2 (0,9) 9,1 (1,2) 14,6 (1,7) 22,1 (2,5) 180 4,4 (0,7) 7,0 (0,9) 10,2 (1,3) 16,4 (1,9) 24,9 (2,7) 200 4,9 (0,7) 7,7 (1,0) 11,4 (1,4) 18,2 (2,1) 26,6 (3,0) 225 5,5 (0,8) 8,7 (1,1) 12,8 (1,5) 20,5 (1,3) 31,1 (3,4) 250 6,1 (0,9) 9,7 (1,2) 14,2 (1,7) 22,8 (1,5) 34,5 (3,7) 280 6,9 (0,9) 10,8 (1,3) 15,9 (1,8) 25,5 (2,8) - - 315 7,7 (1,0) 12,2 (1,5) 17,9 (2,0) 28,7 (3,1) - - 355 8,7 (1,1) 13,7 (1,6) 20,1 (2,3) 32,3 (2,5) - - 400 9,8 (1,2) 15,4 (1,8) 22,7 (2,5) 36,4 (3,9) - - 450 11,0 (1,3) 17,4 (2,0) 25,5 (2,8) 41,0 (4,3) - - 500 12,2 (1,5) 19,3 (2,2) 28,3 (3,1) - - - - 560 13,7 (1,6) 21,6 (2,4) 31,7 (3,4) - - - - 630 15,4 (1,8) 24,3 (2,7) 35,7 (3,8) - - - - 710 17,4 (2,0) 27,4 (3,0) 40,2 (4,3) - - - - 800 19,6 (2,2) 30,8 (3,3) - - - - 900 22,0 (2,4) 34,7 (3,7) - - - - 1000 24,4 (2,7) 38,5 (4,1) - - - -

* I valori della pressione nominale sono riferiti alla temperatura di 20°C. Per impieghi a temperature superiori e fino a 80°C la pressione di esercizio sarà diminuita come da prospetto III della UNI 7611.

La marcatura dei tubi dovrà comprendere: l’indicazione del materiale (PE ad); l’indicazione del tipo; il valore del diametro esterno D; l’indicazione della pressione nominale PN; il marchio di fabbrica; l’indicazione del periodo di produzione.

ART. 2.10 - MATERIALI DIVERSI SPECIALI

a) Griglie e chiusini per pozzetti stradali (caditoie)

Le griglie potranno avere, in rapporto alle prescrizioni, la superficie superiore sagomata ad inginocchiatoio (ossia piatta e con una leggera pendenza verso il cordolo del marciapiede), ovvero concava (secondo la sagoma della cunetta stradale) con sbarre trasversali oppure parallele nella direzione della carreggiata. Nel caso di sbarre trasversali la distanza massima tra le stesse non dovrà essere superiore a 25 mm per le classi A15 e B125 di cui alla Tab. III-33 della UNI EN 124 ed a 42 mm per le altre classi. In tutti i casi la luce netta delle griglie dovrà essere non inferiore a 125 cm2 (per pendenza della carreggiata fino al 5%) e convenientemente superiore per maggiori pendenze.

Gli eventuali cestelli per la selezione e raccolta dei detriti solidi dovranno essere realizzati in lamiera di acciaio zincata, con fondo pieno e parete forata, uniti mediante chiodatura, saldatura, ecc.. Saranno di facile sollevamento e poggeranno di norma su appositi risalti ricavati nelle pareti dei pozzetti.

1. MATERIALI PER GIUNZIONI a) Elastomeri per anelli di tenuta

Le speciali gomme con cui verranno formati gli anelli di tenuta potranno essere del tipo naturale (mescole di caucciù) o sintetico (neoprene, ecc.); dovranno comunque possedere particolari caratteristiche di elasticità (rapportate alle caratteristiche geometriche e meccaniche dei tubi) per attestare le quali il fabbricante dovrà presentare apposita certificazione da cui si rilevino i seguenti dati:

a) il carico e l’allungamento a rottura delle mescolanze di gomma vulcanizzata, allo stato naturale e dopo invecchiamento artificiale;

b) il grado di durezza, espresso in gradi internazionali IRH (International Rubber Hardness) determinato secondo le modalità previste nella norma UNI 7318;

c) l’allungamento residuo percentuale da prova di trazione, effettuata su anello con le modalità di cui al punto 3.4 della UNI 4920;

d) la deformazione permanente a compressione, eseguita a temperatura ordinaria (20± 5°C) ed a 70 ± 1°C, con le modalità di cui al punto 3.5 della UNI citata;

e) l’esito delle prove di resistenza al freddo e di assorbimento di acqua, eseguite come ai punti 3.6 e 3.7 della UNI citata.

La Direzione Lavori potrà richiedere comunque un’ulteriore documentazione dalla quale risulti il comportamento degli anelli nelle prove di resistenza alla corrosione chimica, resistenza all’attacco microbico e resistenza alla penetrazione delle radici.

Le mescolanze di gomma naturale saranno di prima qualità, omogenee ed esenti da rigenerato o polveri di gomma vulcanizzata di recupero. Per l’impiego su tubazioni destinate a convogliare acqua potabile tali mescolanze non dovranno contenere elementi metallici (antimonio, mercurio, manganese, piombo e rame) od altre sostanze che possano alterare le proprietà organolettiche.

Le guarnizioni con diametro interno fino a 1.100 mm dovranno essere ottenute per stampaggio e dovranno presentare omogeneità di materiale, assenza di bolle d’aria, vescichette, forellini e tagli; la loro superficie dovrà essere liscia e perfettamente stampata, esente da difetti, impurità o particelle di natura estranea.

Sulle dimensioni nominali delle guarnizioni saranno consentite le tolleranze di cui al punto 2.3 della UNI 4920. Le categorie saranno caratterizzate dal diverso grado di durezza; ogni categoria sarà indicata a mezzo di apposito contrassegno colorato e presenterà valori del carico unitario di rottura “RI” e dell’allungamento a rottura “A1” non inferiori a quelli prescritti.

Ogni guarnizione dovrà inoltre riportare in modo indelebile:

- il nome ed il marchio del fabbricante;

- il diametro interno dell’anello ed il diametro della sezione in mm;

- il trimestre e l’anno di fabbricazione nonchè il diametro interno dei tubi su cui dovrà essere montata (per ogni mazzetta con un massimo di 50 elementi).

ART. 2.11 – OPERE IN ACCIAIO

Nelle opere in acciaio, questo dovrà essere lavorato diligentemente con maestria, regolarità di forme e precisione di dimensioni, secondo i disegni che approverà la Direzione dei Lavori, con particolare attenzione nelle saldature.

I fori saranno tutti eseguiti col trapano e i tagli dovranno essere limati, senza sbavature. Saranno rigorosamente rifiutati tutti quei

pezzi che presentassero imperfezioni.

Ogni pezzo ed ogni opera completa in acciaio dovranno essere portati a piè d'opera a minio sintetico.

Per ogni opera in acciaio, l'Appaltatore avrà l'obbligo di presentare i disegni esecutivi completi di particolari e le relazioni di calcolo, alla Direzione Lavori.

L'Appaltatore sarà obbligato, in ogni caso, a controllare gli ordinativi ed a rilevare sul posto le misure esatte delle diverse opere, essendo esso responsabile degli inconvenienti che potessero verificarsi per l'omissione in tale controllo

In particolare si prescrive:

a) ringhiere e parapetti saranno costruite a perfetta regola d'arte, secondo disegni preventivamente sviluppati nei dettagli.

b) ferramenta, telai, staffaggi e strutture per ancoraggio, bulloneria, ecc. - saranno di forti spessori, zincate a caldo;

c) lattoneria per serramenti, cassonetti, grigliati, ecc. - saranno in lamiera zincata perfettamente piana e verniciata a fuoco o preverniciata con eliminazione della pellicola protettiva a opere montate;

d) tasselli, piastre e dispositivi di fissaggio saranno di tipo adeguato all'uso e attentamente verificati in funzione dei carichi e delle condizioni di posa.

Le opere strutturali in acciaio dovranno essere eseguite nel pieno rispetto delle norme vigenti ed in panicolate dovranno essere rispettate le prescrizioni previste da:

- legge 5 Novembre 1971, n0 1086

- D.M 14 Febbraio 1992: “Norme tecniche per l'esecuzione delle opere in cemento armato e precompresso e per le strutture metalliche”.

- norma UNI 7070/72 - norma UNI 7806 - norma UNI 5737/65 - norma UNI 5588/65 - norma UNI 6592/69 - norma UNI 5132

- CRN - UNI 10011/88 - "Costruzioni in acciaio – Istruzioni per il calcolo, l'esecuzione, il collaudo e la manutenzione".

- CNR - UNI 10022/84 - "Costruzioni in profilati di acciaio formati a freddo"."

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