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4 Analisi e discussione

4.1 Produzioni • Produzione

Le prime produzioni realizzate dagli allievi consistono nella rappresentazione delle conoscenze riguardo alle diverse parti dell’albero e alle relative funzioni. Le produzioni analizzate in questa sezione sono state svolte principalmente grazie all’utilizzo di due strumenti: la scrittura e il disegno. Il grafico 4.1 mostra la predilizione degli allievi di un approccio più visivo, in quanto la maggior parte (12/14) ha scelto di adoperare il disegno come mezzo di trasposizione del suo sapere. Gli scolari sperimentano l’utilizzo di diverse quantità di disegni. La scelta prediletta degli allievi (7/14) consiste in due o più disegni, seguita da una buona parte della classe (5/14) la quale ha utilizzato solamente un disegno. Una minor parte (2/14) ha preferito avvalersi della scrittura. Questa considerazione dimostra che l’aspetto grafico-visivo è particolarmente apprezzato dagli allievi per rappresentare il loro sapere.

Grafico 4.1 Strumenti utilizzati per la raccolta concezioni

Le opere sono molto diverse tra loro (v. Allegato 4.1) riguardo alla tipologia di strumenti utilizzati, il numero di disegni, l’organizzazione grafica, la presenza di parole chiave o frasi complete. Le produzioni presentano alcune particolarità grafiche: la maggior parte (9/14) predilige un foglio orientato in senso orizzontale, mostra la formazione spontanea di capitoli (8/14), e l’utilizzo di segni grafici quali le frecce (8/14) utilizzate per collegare alcuni concetti ai disegni esposti. Per quanto

riguarda il contenuto, tutti gli allievi hanno proposto concetti coerenti con le parti dell’albero. Nonostante sia stato trattato in classe unicamente l’argomento delle radici, i discenti sono riusciti a recuperare le loro preconoscenze e formulare delle idee sulle funzioni delle ulteriori parti dell’albero.

Figura 4.1 Esempi di concezioni sulle diverse parti dell’albero e sulle loro funzioni

• Produzione 2

Nella seconda produzione gli allievi hanno trascritto le loro conoscenze relative al tronco su un foglio bianco. Una prima analisi dei lavori mostra che la totalità delle informazioni presenti sono coerenti con il tema. La media di concetti esposti da ogni alunni è di 5,6 ottenendo un totale di 25 nozioni differenti7. Gli scolari hanno individuato l’argomento di studio inserendolo in un contesto

personalizzato. Alcuni allievi (7/14) hanno isolato i concetti con un contorno, dimostrando di riconoscere gli oggetti come enti dotati di significato. La totalità degli allievi ha impiegato la scrittura per rappresentare le proprie conoscenze.Solo un allievo ha aggiunto spontaneamente degli elementi grafici per collegare i concetti con l’argomento principale (Figura 4.2) ottenendo una struttura simile a quella della mappa mentale.

7 I concetti identificati si possono raggruppare in due categorie sintattiche: 7 aggettivi qualificativi (alto, basso, duro,

legnoso, marcio, marrone, ruvido) e 18 sostantivi (albero, anelli, bosco, casa di animali, carta, colori, corteccia, foglie, funghi, graffi, legno, mobili, muschio, ossigeno, radici, rami, resina, riparazione/protezione).

Figura 4.2 Esempio di concezioni sul tronco simile alla mappa mentale

• Produzione 3

La terza produzione è stata svolta durante il periodo di scolarizzazione a distanza in modo individuale. L’attività è stata preceduta da una scheda contenente le indicazioni necessarie alla costruzione di una mappa concettuale con l’invito di riprodurre quanto esposto in un esempio riguardante il tronco (v. Allegato 4.2). Tutti i tentativi testimoniano l’applicazione delle indicazioni presenti sulla scheda consegnata, i quali però sono stati realizzati con diversi livelli di cura e precisione grafica, come si può notare nella figura 4.3. Le presenti produzioni mostrano delle concezioni più robuste di quelle realizzate in precedenza perché contengono relazioni specifiche tra i concetti evidenziati. La media di concetti esposti da ogni allievo è di 6,5, fattore che permette di affermare una discreta conoscenza sul tronco sviluppata dagli alunni a seguito dell’itinerario didattico. I concetti legati al percorso di Ambiente rappresentano il 73% del totale delle nozioni esposte. Il risultato è molto incoraggiante in quanto non solo gli allievi hanno assimilato la conoscenza, ma sono stati in grado di trasporla in una nuova forma. Tale aspetto dimostra che la realizzazione delle mappe concettuali è considerato un compito adatto agli allievi di terza elementare.

Figura 4.3 Esempi di trasposizione del sapere attraverso una mappa concettuale

Per analizzare tali produzioni sono stati considerati i criteri di tassonomia topologica8 riassunti nel

grafico 4.2, dove si può notare che la totalità degli allievi ha esposto concetti inerenti con il tema, la maggior parte delle produzioni (13/14) collega le parole chiave con delle frasi di collegamento e una buona parte (9/14) aggiunge dei collegamenti trasversali. Sono state individuate alcune imprecisioni riguardo la struttura, come ad esempio la struttura gerarchica o l’inserimento di proposizioni invertite rispetto al tema principale. Solo un caso ha omesso di collegare i concetti con delle frasi di collegamento. Questo aspetto dimostra che gli allievi sono stati in grado di inserire l’argomento principale in un contesto più ampio di quello puramente scolastico (v. Allegato 4.3).

Grafico 4.2 Tassonomia topologica delle Produzioni 3

8 v. capitolo 2.4 Procedimento d’analisi

0 2 4 6 8 10 12 14 16

Concetti coerenti con il

• Analisi comparata delle produzioni

Il grafico 4.3 confronta la quantità di concetti emersi dalle produzioni di ogni allievo e mostra un’evoluzione significativa. Dalla prima alla seconda produzione, il numero di bambini che ha scritto pochi concetti (da 1 a 3) è diminuito, a favore del numero di bambini che ha scritto una quantità discreta di concetti (da 4 a 6). La quantità di allievi che ha scritto numerosi concetti (più di 7) è rimasta invariata. Dalla seconda alla terza produzione, gli allievi che hanno scritto un’ampia quantità di concetti sono aumentati. Tale aspetto rafforza l’ipotesi che le mappe concettuali sono un valido strumento di studio poiché permettono all’allievo di far capo a una maggiore quantità di conoscenze (risposta all’interrogativo di ricerca n. 1).

Grafico 4.3 Evoluzione della quantità di concetti presenti nelle produzioni di ogni allievo

Il grafico 4.4 mostra la quantità totale di concetti presenti nelle diverse opere. È visibile un importante aumento tra la prima e la seconda produzione, e una leggera crescita tra la seconda produzione e la terza. Il continuo incremento dimostra che le mappe concettuali consentono agli allievi di esprimere maggiori conoscenze. Questo elemento permette di essere maggiormente ottimisti nel sostenere l’utilità dell’uso delle mappe concettuali all’interno di un itinerario didattico.

0 2 4 6 8 10 12 14 16

Produzione 1 Produzione 2 Produzione 3

Grafico 4.4 Evoluzione delle quantità totale di concetti presenti nelle produzioni

• Verifica finale

La verifica finale del percorso consiste in una trasposizione del sapere da parte degli allievi sulla base di uno strumento a scelta tra cui disegno, scrittura o mappe di parole (Figura 4.4). Lo scopo di tale verifica è principalmente quello di analizzare quanti allievi scelgono spontaneamente di utilizzare la mappa concettuale come rappresentazione delle loro conoscenze. Tale scelta didattica a sostegno di valutare la funzionalità dello strumento nel contesto di ricerca. Per rendere l’attività più motivante e aggiungere alcune indicazioni riguardo al compito, la verifica è stata introdotta da un video9 dove la

sottoscritta redige un esempio di mappa concettuale. Al termine del video viene ribadita la libera scelta dello strumento.

9Il video può essere visualizzato tramite il presente link: https://www.youtube.com/watch?v=OVpDdaZVY8w&t=211s 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

Figura 4.4 Esempio di trasposizione del sapere di differente natura

Come dimostra il grafico 4.5, queste ultime produzioni sostengono l’ipotesi a favore della presente tesi in quanto viene rilevato che una buona parte degli allievi (6/14) ha riproposto la mappa concettuale. In diversi casi si sono verificate delle evoluzioni riguardo alla quantità di concetti e alla qualità delle realizzazioni. Alcuni allievi (2/14) hanno aggiunto alla mappa concettuale delle piccole illustrazioni a complemento dello strumento principale. Buona parte della classe (5/14) è rimasto fedele alla produzione iniziale dell’itinerario didattico, adoperando il disegno e la scrittura come strumento di rappresentazione. Una piccola parte (2/14) ha utilizzato a tale scopo unicamente la scrittura per spiegare le sue conoscenze e un unico allievo ha fatto uso del disegno. Il grafico 4.5 testimonia che gli allievi hanno preso consapevolezza dell’esistenza di un nuovo strumento utile per far evolvere la loro conoscenza. È da ritenere interessante l’evoluzione dell’aspetto strutturale raffigurato nelle produzioni degli allievi (v. Allegato 4.5).

Grafico 4.5 Strumenti utilizzati durante la verifica finale del percorso

4.2 Questionario

Questionario in entrata

L’analisi del questionario in entrata tiene conto unicamente delle domande che meglio espongono i seguenti temi: la conoscenza degli allievi riguardo gli strumenti per rappresentare il sapere e il loro senso di autoefficacia riguardo al tema proposto. Come indicato dal grafico 4.6, dal primo questionario emergono considerazioni interessanti riguardo agli strumenti usati dagli allievi per studiare: la totalità degli allievi utilizzano la lettura come principale strumento, una buona parte fa uso della scrittura (6/14) o cerca di memorizzare le nozioni ripetendole a bassa o ad alta voce (5/14). Una minima parte degli interrogati chiede informazioni rivolgendosi a un adulto (2/14). I metodi di studio elencati sembrano appartenere al tradizionale modo di imparare a scuola.

Grafico 4.6 Gli strumenti utilizzati dagli allievi all’inizio del percorso

Alla domanda volta a indagare il senso di autoefficacia degli allievi (Penso di sapere tante cose sugli

alberi?) riguardo al tema di Ambiente, la grande maggioranza degli allievi ha risposto di sentirsi

abbastanza esperto in materia (9/14), pochi si sentivano veramente esperti (2/14) e in minima parte per niente esperto (1/14). Complessivamente, gli allievi dimostrano un discreto senso di autoefficacia riguardo alla padronanza del tema.

Grafico 4.7 Risposte alla domanda riguardante il senso di autoefficacia degli allievi

Le ultime risposte analizzate del primo questionario riguardano la domanda volta a indagare la soddisfazione degli allievi riguardo lo strumento utilizzato. Emerge una soddisfazione generale da parte degli allievi, in quanto metà classe ritiene che lo strumento utilizzato sia efficace (7/14), una piccola parte non efficace (4/14) in minor parte non sanno rispondere (3/14). Le motivazioni aggiunte alla domanda aperta per spiegare la risposta positiva sono: “perché mi fido”, “perché così faccio capire agli altri quello che so”, “perché quando lo guardo sono soddisfatto”, “perché mi da informazioni”, “perché funziona” e “perché lo uso spesso”. Gli allievi si sentono abbastanza sicuri nell’utilizzo di strumenti quali il disegno e la scrittura, visto che li padroneggiano da diversi anni.

Questionario in uscita

Per quanto riguarda la prima parte del questionario (domande 1-4), legata alla conoscenza e agli stumenti utilizzati dagli allievi, non si rilevano grandi differenze rispetto al questionario sottoposto in entrata. L’analisi del questionario in uscita si concentra sulle domande che permettono di evincere una certa evoluzione nei confronti del sentimento legato alle mappe concettuali. Il risultato non mostra cambiamenti rilevanti riguardo allo stato d’animo dei bambini né a quello relativo al loro senso di autoefficacia nei confronti del tema studiato (risposta all’interrogativo n. 2). Questi dati sono probabilmente dovuti al fatto che gli allievi non hanno ancora potuto cimentarsi con l’esecuzione di una mappa concettuale spontanea e non è stato presente alcun riscontro da parte della docente che potesse rafforzare il senso di autoefficacia o di soddisfazione in tal senso.

Nella domanda 9, viene chiesto se gli allievi utilizzerebbero la mappa di parole come strumento di studio; quattro allievi su quattordici hanno risposto con esito positivo, motivando la sentenza con le seguenti spiegazioni: “perché mi potrebbe aiutare”, “perché è facile e veloce”, “perché mi aiuta a

capire gli esercizi che non capisco”, “perché è un metodo divertente”. Gli altri allievi segnalano che potrebbero utilizzare lo strumento “forse, se avessi più informazioni riguardanti il legno” e “forse, perché non so se ne avrò bisogno”; la parte restante degli scolari risponde in modo negativo. Il grafico 4.8 riassume le risposte degli allievi secondo alcuni criteri: accessibilità, funzionalità e uso non indispensabile.

Grafico 4.8 Rappresentazione delle opinioni sull’uso delle mappe concettuali

Meno della metà degli allievi apprezza l’utilizzo delle mappe concettuali come modo di esporre le proprie conoscenze. Questo risultato può essere legato alle diverse modifiche apportate al percorso a causa dell’emergenza Covid-19, in particolare all’approccio decontestualizzato e all’agire del docente che ha indotto l’uso delle mappe concettuali attraverso una scheda, aspetto poco motivante e invitante per gli allievi. Dalle risposte prodotte dai bambini si rileva che quasi la metà dei bambini considera le mappe uno strumento valido per impararare (risposta all’interrogativo di ricerca n. 3).

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