• Non ci sono risultati.

La progettazione dell’indagine ‘Viaggi e vacanze’: le sperimentazioni per

europea

2.1 - Il periodo di transizione 1996-1997: le sperimentazioni

La progettazione della nuova indagine sulla domanda turistica 'Viaggi e vacanze' prende avvio nel 1996, a seguito degli accordi con Eurostat per la fornitura dei dati annuali relativi alle vacanze di lunga durata con riferimento al 1996 e di quanto configurato in ambito europeo con la Direttiva 95/57/CE, nonché a seguito di alcune sperimentazioni necessarie al nuovo disegno d’indagine.

Il passaggio dal tradizionale sistema per la raccolta di dati sulla domanda turistica al nuovo ha richiesto, pertanto, un periodo di transizione durante il quale è stato opportuno validare le ipotesi tracciate in fase di progettazione, attraverso l’analisi e la verifica dei primi risultati ottenuti. Tale processo ha permesso di definire i presupposti dell’attuale Sistema nazionale di informazione statistica sul turismo.

Il primo aspetto da definire ha riguardato la scelta del metodo di rilevazione da adottare: intervistare le persone nel luogo di residenza con un’indagine campionaria presso le famiglie, oppure intervistare il turista nel luogo di vacanza o più in generale di viaggio. L’ipotesi più plausibile è risultata quella di procedere, secondo tradizione, attraverso la realizzazione di un’indagine campionaria presso le famiglie.

Questo metodo ha il pregio di cogliere meglio il fenomeno turistico, sia rispetto alla componente domestica che rispetto a quella outgoing, permettendo di misurare la propensione al turismo dei residenti. Inoltre, al contrario delle indagini sui turisti alle frontiere e presso i luoghi di destinazione, le indagini presso le famiglie permettono di indagare anche il segmento di coloro che non effettuano viaggi, conoscendone caratteristiche e analizzandone le motivazioni. Dal punto di vista statistico, infine, le indagini sulle famiglie hanno il vantaggio di fornire maggiori garanzie nell’individuazione di precisi parametri di riferimento da utilizzare per la definizione del disegno campionario (come ad esempio la numerosità campionaria e l’ammontare della popolazione di riferimento, difficili da individuare nel caso in cui l’unità campionaria sia il turista).

Le esigenze informative, da un punto di vista operativo, che si prospettavano erano: - con riferimento all’anno 1996, prevedere la raccolta di dati annuali sul volume dei

movimenti turistici per vacanze lunghe, con specifico riferimento tanto alle caratteristiche del viaggio che al profilo dei turisti;

- a partire dal 1997, dare inizio, con l’indagine 'Viaggi e vacanze', alla raccolta di dati trimestrali sul volume complessivo dei movimenti turistici, sia di vacanza (lunga e breve) che di lavoro.

Riguardo alla raccolta di dati annuali sulle vacanze 'lunghe', il programma di lavoro prevedeva, almeno con riferimento al 1996, di utilizzare l’impianto ormai consolidato dell’indagine annuale 'Aspetti della vita quotidiana'. Per la raccolta dei dati annuali sulle vacanze ‘brevi’ e sui viaggi di lavoro, analogamente a quanto considerato per le precedenti indagini speciali sulle vacanze condotte dall’Istat, lo schema dell’indagine mal si prestava a rilevare tali informazioni. La difficoltà di cogliere questi segmenti della domanda turistica con l’indagine ‘Aspetti della vita quotidiana‘ riguardava il periodo di riferimento adottato - i 12 mesi precedenti all’indagine -, troppo lungo per ritenere che non si verificasse una consistente perdita di informazione, dovuta alla difficoltà da parte dei rispondenti nel ricordare quanto accaduto, soprattutto con riferimento al numero di eventi (viaggi). Per questo motivo, a partire dal 1997, viene avviata l’indagine 'Viaggi e

vacanze' che, avendo come periodo di riferimento il trimestre, risulta più idonea a fornire stime sul complesso dei movimenti turistici dei residenti, incluse le vacanze ‘brevi’ e i viaggi di lavoro.

2.1.1 - La scheda vacanze nell’indagine annuale 'Aspetti della vita quotidiana'

L’indagine 'Aspetti della vita quotidiana' prevede, a tutt’oggi, la raccolta annuale di alcune informazioni sulle vacanze di lungo periodo. Essa rileva il numero di periodi di vacanza di almeno 4 notti effettuati nel corso degli ultimi 12 mesi da ciascun componente della famiglia, il numero di giorni di vacanza trascorsi in Italia ed all’estero, nonché, per chi non è andato in vacanza, i motivi di tale scelta.

È evidente che queste informazioni da sole non solo presentano un vuoto informativo per quanto riguarda le vacanze ‘brevi’ e i viaggi di lavoro, ma non consentono di approfondire la conoscenza del turismo di vacanza lunga, lasciando scoperti molti aspetti rilevanti del fenomeno quali ad esempio il tipo di mezzo utilizzato, il tipo di alloggio, le località di destinazione dei flussi in Italia e all’estero, ecc.

Per cogliere questi aspetti fondamentali con riferimento al 1996 si ponevano dunque due alternative: programmare una nuova indagine speciale sulle vacanze o utilizzare il preesistente impianto dell’indagine ‘Aspetti della vita quotidiana’.

La scelta si è orientata verso la seconda alternativa, considerato che l’impianto dell’indagine 'Aspetti della vita quotidiana', avvalendosi da un lato di un’organizzazione consolidata e dall’altro di una numerosità campionaria più che consistente (circa 24.000 famiglie distribuite sull’intero territorio nazionale), avrebbe garantito una elevata attendibilità delle stime.

Il passo successivo consisteva a questo punto nell’introdurre all’interno del questionario dell’indagine i quesiti necessari a rilevare gli aspetti non contemplati nella già esistente sezione vacanze. L’ipotesi di ampliare le sezioni individuali con i quesiti relativi alle vacanze avrebbe comportato però il rischio di gravare di un onere eccessivo la struttura di una indagine che, data la vastità degli argomenti in essa trattati, risultava già particolarmente complessa. In alternativa a questa ipotesi, per il 1996, si è ritenuto opportuno inserire una scheda aggiuntiva interamente dedicata alle vacanze (scheda vacanze)13, posta alla fine del questionario, all’interno della scheda familiare.

La scheda, rivolta alla famiglia nel suo complesso e non al singolo componente, rilevava per ciascun periodo di vacanza con 4 o più notti realizzato negli ultimi 12 mesi, informazioni sul numero dei componenti della famiglia che avevano partecipato congiuntamente allo stesso viaggio e, di seguito, tutti i dettagli relativi a ciascun viaggio. La struttura della scheda e la formulazione dei quesiti avrebbe permesso comunque la ricostruzione di informazioni individuali per ciascun periodo di vacanza (di almeno 4 notti), per le caratteristiche del viaggio, nonché per tutte le principali informazioni necessarie a ricostruire il profilo del turista secondo quanto previsto in fase di progettazione.

La scelta metodologica di rilevare i dati annuali relativi al 1996 attraverso la scheda vacanze inserita nella scheda familiare del questionario dell’indagine ‘Aspetti della vita quotidiana’ ha comunque reso necessario un processo di verifica dei risultati per valutare le conseguenze di tale scelta sulle stime ottenute.

2.1.2 - La nuova indagine trimestrale 'Viaggi e vacanze'

A partire dal 1997, la produzione di stime trimestrali sulla domanda turistica è stata il primo obiettivo da raggiungere, con la realizzazione dell’indagine trimestrale 'Viaggi e vacanze' che, per struttura e logiche di indagine adottate, risulta del tutto innovativa rispetto alle precedenti indagini sulle vacanze condotte dall’Istat.

Viene scelto di utilizzare la tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interview). Le indagini telefoniche CATI presentano molti aspetti positivi che in alcuni casi le fanno preferire alle altre tecniche di indagine. Questi aspetti positivi possono essere sintetizzati nei seguenti punti:

- economicità di realizzazione. In genere, a parità di campione e di questionario, un’indagine telefonica CATI risulta più economica rispetto ad un’intervista diretta. Si consideri che, attraverso il questionario elettronico CATI, le risposte ai quesiti vengono filtrate in base a specifiche regole di coerenza appositamente predisposte per le interviste. In linea teorica, ciò permette di disporre, al termine delle interviste, di un file dati quasi privo di incoerenze. Sono dunque ridotti notevolmente i tempi per la disponibilità dei dati;

- tempestività nella raccolta delle informazioni. L’archiviazione elettronica dei risultati direttamente durante l’intervista e la riduzione delle fasi della revisione, della registrazione e della codifica permettono la disponibilità dei dati in tempi molto brevi;

- facilità del monitoraggio dell’operato degli intervistatori. Nelle indagini CATI il monitoraggio delle interviste è facilitato dalla possibilità di costruire e di disporre in tempo quasi reale di indicatori di qualità, nonché di controllare direttamente il lavoro di tutti gli intervistatori, essendo questi, in genere, fisicamente concentrati in un’unica sede di lavoro;

- gestione automatica dei contatti telefonici. Il sistema CATI permette la gestione automatica di tutti i contatti telefonici, inclusi gli appuntamenti, attraverso un rigido sistema automatico di regole difficilmente realizzabile con altre tecniche di indagine;

- agevolazione delle interviste. Attraverso il telefono è possibile contattare le persone da intervistare, indipendentemente dal grado di difficoltà di raggiungimento della zona in cui vivono. Inoltre, in molti casi, le persone sono più propense ad essere intervistate telefonicamente, evitando così l’imbarazzo ed il condizionamento del rapporto face to face.

A fronte di questi vantaggi, la tecnica CATI presenta alcuni inconvenienti:

- problema della copertura telefonica e delle utenze riservate. La non totale copertura telefonica della popolazione ed il peso delle utenze riservate danno luogo a distorsioni di diversa ampiezza a seconda della loro rilevanza;

- problema delle cadute e delle sostituzioni. L’estrazione dei numeri dalle liste telefoniche non garantisce né la reale appartenenza del numero ad una famiglia, né l’effettiva possibilità di raggiungere la famiglia telefonicamente (tale possibilità diminuisce con il decrescere dell’ampiezza delle famiglie). Una volta contattata la famiglia, inoltre, è possibile che questa, in qualsiasi momento dell’intervista decida di smettere di collaborare, riagganciando il telefono;

- necessità di un questionario adeguatamente strutturato. I questionari da utilizzare in un’indagine telefonica non dovrebbero essere troppo lunghi. I questionari dovrebbero essere di tipo strutturato o semistrutturato, limitando al minimo le risposte aperte.

La scelta effettuata in occasione dell’indagine ‘Viaggi e vacanze’ sulla domanda turistica, ha tenuto in considerazione i diversi aspetti metodologici che un’indagine di questo tipo comporta. In particolare, fra i motivi che hanno indotto a preferire l’indagine telefonica rispetto alle altre tecniche, è stata decisiva la necessità di disporre di informazioni veloci e tempestive. Inoltre, poiché il programma per la realizzazione di un sistema statistico sulla domanda turistica prevede la realizzazione di quattro indagini trimestrali l’anno, si è valutato il vantaggio economico che la realizzazione di un’indagine telefonica avrebbe comportato rispetto ad una indagine face to face.

Quest’ultimo tipo di indagini, in realtà, hanno sempre avuto In Italia un ampio utilizzo rispetto alle indagini telefoniche, dovuto al vantaggio offerto dalla presenza delle anagrafi comunali. Le anagrafi, infatti, mettono a disposizione liste pressoché complete delle famiglie residenti nel comune, fornendo anche alcune informazioni strutturali sulle famiglie (come il numero di componenti, la composizione per sesso ed età, ecc.) di fondamentale ausilio alle indagini statistiche in caso di sostituzione della famiglia campionata.

Tra le varie tecniche di indagine, tuttavia, le indagini telefoniche, e in particolare quelle CATI, hanno assunto negli ultimi anni un’importanza crescente, in particolar modo nei paesi dove il telefono presenta una maggiore e più omogenea diffusione nel territorio. In Italia, soprattutto dalla seconda metà degli anni ‘90, le indagini CATI hanno conosciuto un intenso sviluppo, dovuto essenzialmente all’elevato numero di utenze telefoniche ormai presente nel paese. Nonostante il permanere di differenze non del tutto trascurabili tra le diverse zone del paese e le categorie sociali, il divario tra le caratteristiche strutturali degli abbonati e dei non abbonati è ridottissimo e il profilo degli abbonati si sovrappone sempre meglio al profilo medio nazionale14.

La predisposizione delle diverse attività della rilevazione ha richiesto un grosso lavoro organizzativo, per la peculiarità dell’indagine CATI e l’applicazione del tutto innovativa della tecnica nel campo del turismo. Nella prima fase sperimentale, tenutasi nel 1997, le attività hanno spesso subito miglioramenti trimestrali, conseguenza delle scelte scaturite dalla verifica dei risultati ottenuti nei trimestri precedenti.

2.2 - Il confronto tra l’indagine 'Aspetti della vita quotidiana' e l’indagine 'Viaggi e vacanze'

Per permettere analisi comparative tra l’indagine annuale 'Aspetti della vita quotidiana' e l’indagine trimestrale 'Viaggi e vacanze', è stato necessario inserire in quest'ultima una specifica sezione che rilevasse il fenomeno delle vacanze 'lunghe' con riferimento ad un intero anno analogamente a quanto abitualmente predisposto nell’indagine ‘Aspetti della vita quotidiana’. Ciò è stato realizzato in occasione della prima rilevazione trimestrale telefonica condotta nell'aprile 1997, durante la quale, oltre alle informazioni riferite al flusso turistico del trimestre gennaio-marzo, sono state raccolte informazioni sulle vacanze di lunga durata effettuate dagli italiani nel corso dell’intero 1996.

14

Sulla copertura delle indagini telefoniche e sulla comparazione tra abbonati e non abbonati si veda il volume 'Indagini sociali telefoniche: metodologie ed esperienze della statistica ufficiale', Istat, Metodi e Norme, 2001.

Analogamente, le informazioni sulle vacanze di lunga durata realizzate durante tutto il corso del 1997 sono state ulteriormente rilevate nell’indagine del quarto trimestre 1997 (condotta a gennaio 1998), in aggiunta alle informazioni specifiche sui viaggi realizzati nel trimestre di riferimento. Rilevando questo tipo di informazioni è stato possibile testare i dati ottenuti trimestralmente nel corso del 1997 e procedere successivamente ad analisi comparative con le informazioni sulle vacanze ottenute con l’usuale indagine annuale 'Aspetti della vita quotidiana' condotta al termine del 1997.

L’indagine trimestrale ‘Viaggi e vacanze’ del 1997 ha quindi avuto i seguenti scopi: - rendere disponibili i dati trimestrali del 1997 secondo le modalità previste dalla

Direttiva;

- confrontare i dati annuali del 1996 sulle vacanze ‘lunghe’ rilevati con la telefonica con i relativi dati ottenuti con l’indagine annuale ‘Aspetti della vita quotidiana’ dello stesso anno;

- confrontare, con riferimento alle vacanze ‘lunghe’ del 1997, la stima ottenuta come somma dei dati trimestrali con la relativa stima ottenuta, invece, con i quesiti annuali posti nella quarta edizione dell’indagine trimestrale;

- validare la metodologia e la tecnica adottata in modo da renderla efficace a rilevare il fenomeno turistico dal lato della domanda;

- costituire una fonte di informazione di dati sul turismo atta a fornire in modo continuativo un quadro sufficientemente articolato e completo della domanda turistica italiana.

2.2.1 - L’ 'effetto scheda'

Una prima verifica ha riguardato l’impatto sui dati derivante dall‘uso della scheda vacanze (adottata nell’indagine 'Aspetti della vita quotidiana' del 1996) e della scheda individuale (utilizzata nell’indagine trimestrale ‘Viaggi e vacanze’ e nelle usuali indagini 'Aspetti della vita quotidiana' )15.

Il primo elemento emerso dall’analisi è una riduzione nel numero dei turisti per vacanza nel 1996 rilevati con la scheda vacanze nella scheda familiare dell’indagine 'Aspetti della vita quotidiana', rispetto al numero stimato per gli anni 1993, 1994 e 1995 con la stessa indagine in cui, però, sono stati adottati quesiti di tipo individuale (Tavola 2.1).

Tavola 2.1 - Persone che hanno effettuato almeno un viaggio di vacanza di 4 o più notti

(per 100 residenti in Italia)

INDAGINE per 100 residenti TIPO DI QUESITO

Aspetti della vita quotidiana - Dati annuali 1993 45,3 Individuale Aspetti della vita quotidiana - Dati annuali 1994 47,3 Individuale Aspetti della vita quotidiana - Dati annuali 1995 47,1 Individuale

Aspetti della vita quotidiana - Dati annuali 1996 40,0 Scheda vacanze nella scheda familiare Viaggi e vacanze - Dati annuali 1996 47,1 Individuale

La serie storica dei dati dell’indagine 'Aspetti della vita quotidiana' mostra che tra il 1993 e il 1995 i turisti per vacanza lunga sono intorno al 47% della popolazione italiana, mentre tale quota scende al 40% nel 1996. La flessione, che sembrerebbe emergere, viene però smentita dai risultati ottenuti, per lo stesso anno, dall’indagine telefonica ‘Viaggi e vacanze’. Per il 1996 infatti, la stima ottenuta con l’indagine telefonica evidenzia, contrariamente a quanto risulta con l’indagine ‘Aspetti della vita quotidiana’, che la

percentuale dei turisti rimane stabile rispetto a quella rilevata per gli anni precedenti e pari al 47,1% della popolazione. Anche l’andamento dei dati sugli arrivi e le presenze degli italiani negli esercizi ricettivi sembrerebbe smentire l’inflessione rilevata con l’indagine ‘Aspetti della vita quotidiana’ (Tavola 2.2). Di solito le oscillazioni del dato sono legate a congiunture economiche sfavorevoli (vedi il 1993) ed il 1996 non è stato un anno in cui sono avvenuti fatti tali da giustificare un abbassamento così forte del quoziente.

Tavola 2.2 - Arrivi e presenze degli italiani negli esercizi ricettivi (dati in migliaia e variazioni

percentuali)

Esercizi alberghieri Complesso degli esercizi ricettivi

ANNO Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Migliaia Variazione % Migliaia Variazione % Migliaia Variazione % Migliaia Variazione % 1993 33.613 - 122.271 - 38.509 - 168.183 - 1994 34.616 +3,0 124.943 + 2,2 39.810 + 3,4 173.748 + 3,3 1995 34.258 -1,0 123.466 + 1,2 39.588 - 0,6 173.494 - 0,1 1996 34.661 +1,2 122.918 - 0,4 40.087 + 1,3 173.347 - 0,1 Fonte: Istat, Rilevazione sul movimento dei clienti nelle strutture ricettive.

Considerando che l’impianto delle indagini 'Aspetti della vita quotidiana' è rimasto inalterato nel corso dei quattro anni in esame e che quella condotta nel 1996 ha fornito, come di consueto, stime valide sugli altri temi che in essa vengono trattati, emergono evidenti perplessità circa la validità della scheda vacanze adottata in alternativa ai quesiti individuali la quale sembrerebbe portare dunque ad una sottostima del numero di persone che hanno fatto vacanze. L’effetto che ne deriva si rifletterebbe anche sull’ammontare dei viaggi.

Nel ricercare le cause delle discrepanze riscontrate sono state formulate alcune ipotesi che sembrerebbero trovare riscontro nelle analisi effettuate (Tavola 2.3).

Tavola 2.3 - Vacanze di 4 o più notti per tipo di indagine e mese di inizio - Anno 1996 (dati in

migliaia e composizione percentuale)

INDAGINE Aspetti della vita quotidiana Viaggi e vacanze

MESE Scheda vacanze nella scheda familiare Periodo di riferimento annuale

Scheda individuale Periodo di riferimento annuale

Migliaia % Migliaia % Gennaio 545 2,0 866 2,5 Febbraio 539 1,9 690 2,0 Marzo 367 1,3 1.213 3,5 Aprile 675 2,4 1.397 4,0 Maggio 424 1.5 1.260 3,6 Giugno 2.151 7,8 3.212 9,3 Luglio 6.731 24,3 6.902 20,0 Agosto 13.388 48,3 13.077 37,8 Settembre 1.612 5,8 2.987 8,6 Ottobre 355 1,3 1.012 2,9 Novembre 215 0,8 679 2,0 Dicembre 670 2,4 1.602 3,7 Totale 27.692 100,0 34.993 100,0

Dalla distribuzione per mese dei viaggi del 1996, emerge che le differenze tra le stime dell’indagine trimestrale e quelle dell’indagine annuale sono evidenti in tutti i mesi dell’anno

ad eccezione di luglio ed agosto, mesi in cui, secondo l’andamento stagionale del fenomeno, si rilevano i maggiori picchi nella pratica turistica da parte degli italiani.

L’effetto scheda vacanze sembrerebbe pertanto aver agito in misura diversa: l’utilizzo di quesiti rivolti all'intera famiglia piuttosto che ad ogni individuo singolarmente ha minimizzato le differenze sulle stime relative ai viaggi realizzati nei mesi di luglio ed agosto, accentuandole invece per i restanti mesi. Ciò è probabilmente dovuto alla combinazione di diversi fattori: da un lato, la maggiore facilità a ricordare i viaggi realizzati in concomitanza dei periodi dell’anno tradizionalmente dedicati alle vacanze; dall’altro, è plausibile ritenere che la perdita di informazione imputabile all’impostazione della scheda familiare sulle vacanze sia maggiore per i viaggi effettuati nei periodi dell’anno in cui è più bassa la concentrazione di viaggi effettuati da più componenti della famiglia.

Inoltre, poiché nell’indagine telefonica il quesito sul numero di viaggi realizzati nell’anno viene ripetuto individualmente per ogni membro della famiglia, è possibile che tale impostazione di quesiti sia di maggiore stimolo al ricordo di eventi accaduti anche in periodi dell’anno in cui si va meno in vacanza. I dati relativi all’indagine annuale ‘Aspetti della vita quotidiana’, se confrontati con quelli dell’indagine telefonica ‘Viaggi e vacanze’, evidenziano infatti una più alta concentrazione di vacanze nei mesi di luglio ed agosto, cioè proprio nel periodo dell’anno in cui è più abituale che più persone della famiglia realizzino vacanze insieme. Resta, tuttavia, il fatto che l’ammontare dei viaggi per vacanze lunghe rilevati con l’indagine telefonica è complessivamente più elevato (34.993.000 rispetto a 27.692.000) (Tavola 2.3).

2.2.2 - L’ 'effetto memoria'

Un ulteriore confronto ha riguardato le stime sul numero di viaggi effettuati nel 1997 per vacanze di 4 o più notti, derivanti dall’utilizzo di quesiti con periodi di riferimento diversi: 3 e 12 mesi. Questo confronto è stato realizzato a parità di tecnica di indagine, utilizzando soltanto le stime dell’indagine ‘Viaggi e vacanze’. Da un lato vi sono le stime ricavate come somma dei risultati dei quattro trimestri del 1997, dall'altro quelle ottenute direttamente su un riferimento temporale di 12 mesi (in occasione della rilevazione telefonica riferita al quarto trimestre).

Il confronto tra le due distribuzioni ha evidenziato sostanziali differenze che si possono imputare ad un 'effetto memoria' (Tavola 2.4). In particolare le differenze maggiori sul numero dei viaggi si hanno nei primi mesi dell’anno (gennaio, febbraio, marzo ed aprile) mentre nei mesi successivi le differenze sono meno evidenti. Il confronto tra il numero dei turisti evidenzia, inoltre, una cospicua differenza nel primo trimestre 1997 (Tavola 2.5).

In linea di principio si può affermare che quanto più è ampio il periodo di riferimento tanto maggiore è la difficoltà a focalizzare adeguatamente gli eventi accaduti in quel