La filosofia Open Source, intesa nella sua accezione più stretta ed avanzata di peer-production, si presta ad essere applicata nei più disparati campi della produzione e soprattutto della diffusione della conoscenza.
Già dalla sua prima formulazione le aspettative in merito alla portata del concetto di apertura erano molto alte facendo prevedere una diffusione sempre più capillare e determinata.
Un esempio dell’affermazione di questo pensiero è costituito dall’Open Content che si propone di diffondere i principi e le strategie dell’Open Source a varie tipologie di contenuti ed informazioni liberamente disponibili in rete con l’obiettivo di creare e supportare una comunità di utenti che, attraverso collaborazione e condivisione di idee e risorse, possono dedicarsi allo sviluppo di diversi progetti.
Con il passare del tempo l’Open Content ha contribuito a supportare l’innovazione tecnologica e l’innovazione culturale. Le attività interessate dal fenomeno sono varie e spesso anche complesse spaziando attraverso la raccolta, l’organizzazione, l’accreditamento e la diffusione fino ad arrivare alla produzione di contenuti e di conoscenza.
Osservando i campi di applicazione si può parlare di:
- peer-collection: in relazione alla raccolta di informazioni;
- peer-accreditation: è riferita al processo di valutazione ed attribuzione di valore ad un oggetto attraverso la collaborazione di più soggetti relazionati in modalità peer-to-peer;
Ambiti applicativi: Progetti Open Source
- peer-production: ci si riferisce alle attività di sviluppo e produzione di contenuti e conoscenza attraverso modalità di collaborazione interattiva per la condivisione di idee e risorse organizzate e rivolte al raggiungimento del risultato ottimale ottenendo risparmi in termini di tempo ed affidabilità dei risultati.
Di seguito si osservano una serie di iniziative che, nei rispettivi campi di applicazione, rappresentano un’eccellenza ed un punto di riferimento quali esempi di applicazione ed evoluzione del concetto di apertura.
Organizzazione di conoscenza.
Nell’ambito delle iniziative rivolte alla organizzazione della conoscenza è possibile citare Amazon. Questo è un sito di e-commerce cioè dedicato agli acquisti on-line e più specificatamente di pubblicazioni e testi . La peculiarità di Amazon consiste in tutta una serie di attività dedicate all’organizzazione di informazioni relative ai libri offerti in vendita, la loro valutazione, recensioni degli stessi al fine di poter offrire ai clienti tutta una serie di servizi diretti a consigliare ed orientare le loro scelte grazie a strumenti di classificazione e ricerca fino ad arrivare all’acquisto finale. Sebbene la struttura di Amazon è ottenuta con modalità centralizzate, essa consente l’attribuzione di rilevanza e di accreditamento alle proprie offerte attraverso l’applicazione di meccanismi peer-to-peer (peer relevance) che consente di raccogliere i commenti dei lettori al fine di poter indirizzare i futuri clienti verso offerte e servizi migliori.
Diffusione di conoscenza.
Tra i progetti di maggiore rilevanza si segnala OpenCourseWare attivato dal Massachusetts Institute of Tecnology (MIT) che si propone di distribuire,
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attraverso la rete Internet, parte del materiale utilizzato nei corsi universitari escludendo comunque libri di testo ed altro materiale protetto da Copyright.
Le attività del progetto sono rivolte all’organizzazione, valutazione ed accreditamento del materiale didattico al fine della sua diffusione a mezzo Internet considerando la conoscenza non un bene privato ma collettivo indispensabile per gli studenti che vogliano approfondire le proprie conoscenze in maniera autonoma. La libertà di accesso al materiale distribuito consente di ottenere dagli utilizzatori stessi, nella logica open, un’attività di recensione (peer-reviewing) diretta a controllare ed accreditare il materiale raccolto mediante la valutazione della qualità dei contenuti (peer-evaluation).
Raccolta di conoscenza.
Nell’ambito delle iniziative rivolte alla organizzazione della conoscenza è possibile citare due progetti di notevole rilevanza:
- GNUtemberg: si tratta di un esperimento avviato nel 1971 da Michael Hart e rivolto all’Open Press che si proponeva di creare una completa biblioteca digitale. Le attività alla base del progetto sono la raccolta, digitalizzazione, pubblicazione e distribuzione gratuita di testi non specialistici tramite la rete di Internet. Anche in questo caso sono sfruttate le logiche dell’Open Source attraverso la collaborazione volontaria di appassionati, utenti ed utilizzatori alla ricerca di informazioni che uniscono le loro sinergie tanto nella raccolta (peer-collection) quanto nella valutazione dei contenuti messi a disposizione (peer-reviewing) sfruttando strumenti quali Forum e Mailing List a supporto della comunità di sviluppo. Di notevole importanza è l’attività peer-based distributed proofreading rivolta alla pulizia sintattica e semantica dei testi digitali che comporta l’impegno dei membri della comunità anche nella rilettura e correzione di singole pagine di contenuti;
Ambiti applicativi: Progetti Open Source
- Wikipedia: è una enciclopedia multilingue diffusa via Internet, liberamente consultabile e modificabile da chiunque. Nel gennaio 2005 contava, nella versione inglese, 450.000 voci. La sua nascita risale al 2001, come progetto laterale di Nupedia un’altra enciclopedia libera, sfruttando un Software basato su di un database chiamato MediaWiki. Attualmente tutti i contributi apportati al progetto derivano da conferimenti culturali e lavorativi del tutto volontari.
Tutto il materiale dell’enciclopedia è rilasciato sotto la GNU Free Documentation License, una Licenza originariamente concepita dalla Free Software Foundation per essere utilizzata nella documentazione del Software (guide, tutorials, referenze). Il contenuto di Wikipedia può essere quindi usato, modificato, copiato e ridistribuito liberamente. La principale caratteristica di Wikipedia è di consentire a tutti i lettori di correggere, ampliare, modificare l’articolo che stanno leggendo, sia in forma anonima che registrandosi nel sito e dandosi quindi un’identità. Le motivazioni dei partecipanti a Wikipedia sono molto simili a quelle degli sviluppatori di Software Open Source: partecipare ad un’attività di per se stessa stimolante, gratificazione personale legata alla reputazione, convinzione nella libertà di informazione e soprattutto l’idea di partecipare ad un progetto collettivo.
Una critica pesante all’eccessiva apertura del progetto è costituita dal fenomeno del vandalismo editoriale che, a detta di molti, aprirebbe le porte ad eventuali “disturbatori”. Tuttavia il problema è spesso eliminato grazie al motore Software che consente il ripristino di precedenti versioni in pochissimo tempo.
Nel modello di sviluppo del Software libero/Open Source i partecipanti vengono introdotti nella comunità di sviluppatori attraverso quella che viene definita “legitimate peripheral participation”, attraverso la quale questi possono apprendere i valori, le pratiche, il linguaggio e lo stile di lavoro della comunità fermo restando che, prima di essere diffuso, il lavoro 105
dei neo utenti viene di solito sottoposto a revisione degli sviluppatori più esperti.
In Wikipedia, questo genere di supervisione non è presente: le modifiche effettuate da un utente vengono pubblicate istantaneamente, senza controllo circa gli standards condivisi dalla comunità ovvero le consuetudini stilistiche e le direttive guida.
Il processo editoriale di Wikipedia, se ha il vantaggio di attirare un grande numero di contributori, attirati dalla semplicità d’uso e dalla velocità con cui possono vedere le proprie modifiche messe in atto, non garantisce un’affidabilità e qualità degli articoli paragonabile a quella delle enciclopedie tradizionali.
Al fine di produrre una versione attendibile di Wikipedia si è pensato di progettare: una versione sperimentale ove sia consentita la modifica e l’aggiunta di materiale in maniera istantanea da parte di tutti gli utenti permettendo l’aggiornamento e l’inserimento continuo di nuove voci; una versione stabile contenente tutte le voci sottoposte a revisione attendibile dei contenuti la cui modifca sarebbe riservata soltanto agli utenti con un’adeguato livello di esperienza che avrebbero il ruolo di controllare e supervisionare la qualità degli articoli.
Valutazione, accreditamento e classificazione di conoscenza.
In questo settore possiamo citare:
- Open Directory Project (ODP): L’Open Directory Project è un progetto rivolto alla costruzione di una Web Directory completamente costruita attraverso l’apporto di editori volontari. Con il termine Web Directory si intende una lista ordinata, divisa per categorie e completa di descrizioni sintetiche e accurate di un’ampio numero di siti Web, scelti in base a caratteristiche di qualità, funzionalità, utilità e originalità.
Ambiti applicativi: Progetti Open Source
Gli albori dell’Open Directory Project vanno rintracciati nell’iniziativa del programmatore Rick Skrenta che, nel 1998, diede avvio a GnuHoo una directory costruita con l’apporto di editori volontari: chiunque volesse partecipare al progetto poteva aderire liberamente scegliendo una categoria e cominciando ad aggiungere i siti che preferiva. La mancanza di direttive conferiva una bassa omogeneità nello stile editoriale e la qualità degli inserimenti non era sempre garantita. Pochi mesi dopo il suo lancio GnuHoo, cambiò il suo nome in NewHoo accogliendo un sempre maggiore successo di pubblico.
Nel 1999 NewHoo viene acquisito da Netscape per il suo sito Netcenter cambiando il suo nome in Open Directory Project.
Netscape detta quindi precise regole ed obblighi alla comunità degli editori, garantisce lo status di libera fruibilità della directory, l’apertura al pubblico delle direttive editoriali e la disponibilità della base dati per il libero riutilizzo da parte di chiunque sia interessato: grazie ad una maggiore disciplina la raccolta di informazioni si fa sempre più precisa e dettagliata, generando una sempre maggiore qualità ed omogeneità editoriale.
Il processo dell’Open Directory Project è completamente comunitario, basato sull’interazione tra gli editori attraverso numerosi forum, divisi per categorie di interesse e creati in base alle esigenze della comunità stessa.
A partire dal 2002 poi, viene istituito il Forum Pubblico ODP attraverso il quale gli utenti possono segnalare malfunzionamenti, carenze, fornire suggerimenti e proporre nuovi siti da inserire.
Attualmente l’Open Directory Project costituisce la più ampia e completa directory presente sul Web con la presenza di 590.000 categorie per circa quattro milioni di siti selezionati e 65.000 editori volontari.
La base dati di ODP è attualmente utilizzata da numerosi portali tra i quali America On Line(AOL) e Google;
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- Slashdot: progetto del 1997 nato con la finalità di raccogliere notizie e recensioni inerenti il mondo Internet, tecnologie Hardware e Software e connessi progressi scientifici. Esso utilizza un complesso sistema di regole per la selezione e la valutazione sia del materiale che per la definizione dei ruoli e delle responsabilità attribuite a ciascun sostenitore del progetto.
Una parte della comunità Slashdot è formata da moderatori che, attenendosi ad una serie di parametri, possono valutare l’originalità e l’attualità dei contenuti. Essi sono scelti selezionando quegli utenti aventi caratteristiche di anzianità di progetto che possano vantare una solida reputazione tant’è che essi stessi sono sottoposti a valutazione (peer review accreditation) attraverso un meccanismo definito di meta-moderazione da parte degli altri utenti mirato a limitarne i poteri in caso di comportamenti scorretti.
La combinazione di queste due regole consente una struttura solida ed affidabile basata sul cosiddetto real-time peer review.
Produzione di conoscenza.
In questo campo risultano avere particolare importanza due progetti sviluppati nel settore della conoscenza scientifica:
- il progetto NASA Clickworkers è stato attivato al fine di sfruttare i meccanismi di collaborazione propri di una comunità open nel campo della ricerca scientifica.
Gli utenti del progetto, denominati appunto Clickworkers, sono chiamati ad individuare i crateri presenti sulla superficie del pianeta Marte utilizzando un Software di rete.
Dall’analisi dei primi risultati è emerso che, sebbene fossero presenti numerose ridondanze di dati, la qualità media delle ricerche si avvicinava molto a quella di un ricercatore esperto.
Ambiti applicativi: Progetti Open Source
Da ciò ne consegue la riuscita del progetto che, potendo beneficiare delle attività di collaborazione (peer-review) e distribuendo alcune attività di ricerca e produzione di conoscenza (peer-production), potrebbe supportare adeguatamente il lavoro di scienziati e ricercatori sostituendo gli stessi nelle attività più semplici, ripetitive e noiose e consentendo loro di dedicarsi a studi più creativi ed impegnativi;
- Il progetto Bioinformatics.org nato per lo sviluppo di tecnologie, strumenti e conoscenze nel campo della bio Informatica. Questo campo della ricerca scientifica comporta necessariamente l’uso di sistemi informatici data la grandissima mole di dati da dover sottoporre ad analisi: primo fra tutti il progetto Genoma finalizzato alla catalogazione ed allo studio delle sequenze del genoma umano.
Bioinformatics.org fondata nel 1998 con sede presso la University of Massachussetts Lowell è un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro dedita alla raccolta e destinazione di risorse necessarie a ricerca, sviluppo e diffusione delle conoscenze informatiche.
Il progetto si fonda sullo sfruttamento del modello Open Source che, potendo contare su Internet e Software predisposto appositamente e basato su tecniche peer-to-peer, consente calcoli distribuiti garantendo possibilità finora impensabili.
Inoltre, in ambiente open è possibile individuare e risolvere errori, definire nuove direzioni di ricerca e nuovi approcci allo sviluppo di progetti favorendo al contempo la formazione e l’aggiornamento di ricercatori e studenti.
Un altro obiettivo del progetto è quello di promuovere studi i cui risultati sono resi accessibili e distribuibili gratuitamente cercando comunque di sviluppare degli standard che facilitino lo scambio e l’utilizzo delle
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informazioni confermando così la possibilità di espandere i concetti propri della filosofia Open Source anche a contesti diversi da quelli del Software.
Da quanto esposto risulta chiaro che il mondo del Software Open Source è in continuo fermento e, a dispetto di quanti vorrebbero il suo declino, la filosofia che è alla base della sua vitalità trova sempre nuovi e audaci sostenitori.
Ed altrimenti non potrebbe essere in quanto, analizzando il fenomeno fin dalle sue stesse origini, occorre tenere presente che esso è stato determinato dalla nascita stessa della Scienza Informatica: ne è parte integrante a tutti gli effetti e costituisce la sua linfa vitale fluido fervido di idee, voglia di sperimentare, di innovare, voglia di evoluzione, partecipazione e condivisione di idee che viene estesa sempre più a nuovi campi di applicazione che non siano quelli del Software.
Progetti Open Source attivati per tipologia di prodotto Software