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L’applicazione delle conoscenze teoriche alla pratica, quindi l’inizio dell’esercizio della professione di specialista, avviene, negli Stati Uniti, in un modo ben preciso.

Per iniziare ad esercitare la professione, è necessario possedere conoscenze ed abilità tali da poter permettere di agire sul campo. Elementi che vengono certificati con sessioni d’esame periodiche durante il periodo della formazione di base in scienze forensi. È necessario inoltre essere iscritti all’albo degli infermieri specializzati in scienze forensi.

L’Infermiere legale e forense di base, quindi fondamentalmente il professionista a cui si riferisce questo lavoro di bachelor, è una persona che applica su tipologie di soggetti specifici (uomini, donne, bambini, adolescenti, anziani, vittima, autore del reato ecc.) protocolli infermieristico-forensi al fine di raggiungere i propri obiettivi assistenziali (International Association of Forensic Nurses, 2015).

Inizialmente, ai primi esordi della professione, gli infermieri apprendevano la professione principalmente attraverso la pratica clinica e una formazione continua. Ad oggi però non è più così. Il percorso si è evoluto ed affinato adattandosi ai giorni nostri. Negli Stati Uniti sono possibili cinque modalità di specializzazione:

1. Formazione continua: l’infermiere può ampliare le sue abilità e conoscenze inerenti l’ambito forense frequentando corsi di medicina legale in formazione continua. I corsi e gli argomenti trattati, però, devono essere di competenza infermieristica (International Association of Forensic Nurses, 2015).

2. Programma certificato: questo tipo di programma è costituito da contenuti assai rilevanti per un infermiere legale e forense. Sul fascicolo da me consultato, non vengono dati, in questo specifico elenco puntato che ho tradotto, informazioni riguardo gli elementi specifici. Sulla base dei capitoli precedenti, però, posso dedurre che i concetti a cui fanno riferimento sono legati alla giurisprudenza e alla legislazione locale in particolare, inoltre, anche i contenuti inerenti il supporto emotivo, la repertazione di elementi

probatori e l’individualizzazione del rischio clinico sono elementi fondamentali per questo professionista (International Association of Forensic Nurses, 2015). Il suo completamento permette il raggiungimento dei criteri d’ammissione per la specializzazione. All’interno degli stessi vi sono sovente degli stage pratici dove, una volta terminati, vengono validati da un certificato che attesta ciò che l’allievo ha potuto vedere, quindi, il completamento del corso (International Association of Forensic Nurses, 2015).

3. Infermiere “undergraduate”: gli infermieri che frequentano un corso di laurea in scienze infermieristiche in un’università riconosciuta, hanno la possibilità di frequentare corsi opzionali, complementari o concentrati sull’ambito dell’infermieristica forense. Questo contribuisce alla divenuta dello studente di un professionista laureato come infermiere di base (International Association of Forensic Nurses, 2015).

Un esempio pratico lo possiamo vedere all’interno della formazione SUPSI. Durante il corso del quinto semestre, lo studente deve scegliere in quali corsi opzionali iscriversi. Ad esempio, le scelte da me fatte sono state: cure urgenti intraospedaliere e clinical assessment. Trattasi di due ambiti specialistici. Io ho sì frequentato i due moduli, sono giunto al termine della mia formazione, ma sono un infermiere di base che, grazie a quei moduli, ha potuto ampliare le proprie conoscenze riguardo un ambito specifico. Altri compagni, invece, hanno svolto il modulo sulla gestione degli accessi vascolari, altri la comunicazione pediatrica ecc. Sta ad ognuno fare le proprie scelte.

Un altro esempio lo troviamo nel sesto semestre del curricolo formativo con il modulo di cure palliative. La tematica prevede tre livelli di formazione, il primo di questi consiste nella sensibilizzazione. Nella strategia della Confederazione e nella strategia cantonale di Cure Palliative si è messo come obiettivo che tutti i professionisti della salute, anche a livello della formazione di base, abbiano una formazione in materia (Comunicazione personale, 26.10.2016).

4. Laurea in scienze infermieristiche: le conoscenze acquisite durante il percorso di bachelor (ad esempio quello SUPSI) o quello di diploma (SSSCI – Scuola Superiore Specializzata in Cure Infermieristiche), vengono portate ad un livello superiore, parificando quindi il titolo di studio con una laurea. Dopo che lo studente è stato “matricolato” in una facoltà, dopo che ha ultimato tutto il percorso formativo accademico e fatto una certa esperienza clinica in ambito forense, riceve un master o un dottorato nella specialità d’infermiere legale e forense (International Association of Forensic Nurses, 2015).

5. Formazione post-dottorato: I contenuti e le competenze specifiche acquisite nell’ultimo stadio del programma formativo d’infermieristica vengono accresciuti nelle tematiche riguardanti l’infermieristica forense e l’esperienza clinica forense. La formazione termina con la consegna di un diploma (International Association of Forensic Nurses, 2015).

Università, scuole d’infermieristica, college e corsi di formazione continua statunitensi offrono tutte le possibilità di accesso ai livelli di specialistica post formazione di base. Un elemento a mio avviso interessante ed affascinante è che già alla formazione di base gli studenti frequentano dei corsi di presentazione del ramo così come in SUPSI eseguiamo i corsi opzionali citati al punto 3 dell’elenco soprastante.

La IAFN non solo ha emanato le direttive su quelli che devono essere i contenuti e le competenze, ma anche creato misuratori di performance degli insegnanti che impartiscono le lezioni (International Association of Forensic Nurses, 2015).

La formazione continua è imperativa. Ogni specialista deve periodicamente svolgere corsi di aggiornamento come convegni e incontri professionali con altri specialisti al fine di rimanere abile al lavoro. Queste formazioni hanno lo scopo di aggiornare le conoscenze agli ultimi ritrovati scientifici nell’approccio alla vittima, all’autore ecc. con l’obiettivo finale di erogare cure/prestazione sempre di alto livello.

Questioni come differenze nei processi giudiziari tra sedi statali, provinciali, regionali, nazionali e internazionali; la diffusione dei progressi della scienza forense in generale e della scienza infermieristica forense, la revisione evolutiva agli standard sanitari sono tutti degli elementi che pongono delle sfide educative all’infermiere legale e forense del futuro (International Association of Forensic Nurses, 2015).

Nei capitoli precedenti, ho fatto riferimento allo specialista della violenza sessuale. Per divenire ciò, è necessario, dopo il periodo di formazione di base, un periodo di praticantato su questa tipologia di pazienti. Naturalmente, durante questo percorso post-specialistica, la persona in formazione è seguita da un professionista senior. Dopo un lungo periodo di comprovata esperienza (anni) lo specializzando eseguirà un esame presso la commissione di specialisti al fine di raggiungere la certificazione che gli permetterà di lavorare in autonomia e che certificherà, nel concreto, le sue conoscenze e le sue abilità (International Association of Forensic Nurses, 2015).

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