XXIII SESSIONE STRAORDINARIA
PROPOSTA DI ATTO AMMINISTRATIVO DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONALE ATTI NN. 716 E 716/BIS
PRESIDENTE. La parola al Consigliere Bonaduce.
BONADUCE, Relatore di maggioranza. Le novità introdotte a livello nazionale nel mondo della scuola con l'avvio dell'autonomia degli istituti scolastici, la definizione dell'obbligo scolastico e formativo, la riforma dei cicli hanno modificato il quadro di riferimento complessivo, rendendo difficile il lavoro destinato a produrre un nuovo disegno di legge sul diritto allo studio in sostituzione della ormai datata legge regionale 77/80.
In questo contesto, che ha visto anche il laborioso impegno di introdurre nuove aggregazioni territoriali scolastiche, non si può nascondere la preoccupazione di intervenire nella materia per dare un quadro normativo sufficientemente chiaro e definito.
Sulla base di queste premesse, il Piano regionale per il diritto allo studio, che viene presentato quest’anno, fa riferimento allo stesso contesto legislativo regionale degli anni passati. Come è noto, la legge regionale 77/80 “Interventi per il diritto allo studio”, della quale si auspica il superamento, è stata finora giudicata da più parti una buona legge, che nella complessità della situazione generale ha consentito di raggiungere, attraverso i Piani annuali, obiettivi importanti sia nell'organizzazione di servizi per la scuola, sia nell'attività diffusa di sostegno alla qualità dell'azione didattico-formativa.
Un punto di forza è rappresentato dal buon rapporto esistente tra le istituzioni scolastiche e la realtà locale, che costituisce una condizione necessaria, da mantenere anche per il futuro.
Sono necessari nuovi strumenti di programmazione degli interventi per il diritto allo studio, che permettano di dare risposte in sintonia con il cambiamento che investe il sistema scolastico formativo italiano e che consentano la revisione dei criteri e delle tipologie di interventi più rispondenti alle nuove esigenze.
Da queste considerazioni si deduce che il Piano per il diritto allo studio per il presente anno non può discostarsi dall'impostazione di quelli degli anni precedenti. Pertanto, gli obiettivi posti ed i criteri individuati per il riparto dei contributi regionali si rifanno a quelli adottati finora, che hanno garantito un buon livello di qualificazione della scuola umbra.
Visto che i servizi scolastici nei Comuni umbri sono sostanzialmente sufficienti ad assicurare una buona risposta ai bisogni degli alunni, l'attenzione maggiore dell'intervento economico regionale è posta per il sostegno alla qualità della scuola.
Quindi con il Piano 2001 viene confermata la scelta di concentrare il contributo per i servizi di assistenza scolastica nei Comuni con popolazione fino a 6.000 abitanti, per consentire anche a questi Comuni di mantenere il livello dei servizi fin qui raggiunto. Contemporaneamente, si conferma un intervento significativo volto al sostegno della qualità dell'istruzione attraverso il riconoscimento di attività e progetti che rappresentano un anello importante nel rapporto scuola e società, assegnando finanziamenti per un importo complessivo di L. 700.000.000.
I fondi relativi a tale tipologia di interventi, che va sotto la dizione “Sperimentazione, innovazione, integrazione”, vengono indirizzati su 4 obiettivi specifici:
- sostegno alle attività di tempo pieno alle scuole elementari e di tempo prolungato alle medie per una somma pari a L. 319.000.000;
- sostegno alla diffusa attività didattica sperimentale, innovativa e di integrazione, che viene proposta dalle scuole con i propri piani di istituto o di circolo alle Amministrazioni comunali che si impegnano a sostenerla con contributi economici; in questa viene compresa ancora l'attività proposta dai Comuni e talvolta dalle scuole stesse, per un importo pari a L. 396.000.000;
- sostegno a particolari progetti sperimentali, o che si ritengano particolarmente interessanti per la qualificazione del sistema scolastico in rapporto con la società civile. Con questo intervento si tende ad attivare un percorso per portare o per incentivare la presenza regionale nel sostegno all'attività progettuale specifica, perciò nel Piano viene dato spazio a progetti significativi caratterizzati dalla loro consistenza ed estensione, i cui risultati potrebbero essere emblematici anche per realtà simili;
- sostegno a specifici progetti speciali, finanziati con un importo pari a L. 160.000.000, realizzati in accordo tra Regione, Autorità scolastiche ed Amministrazioni locali. Tali progetti sperimentali, ormai entrati a regime ed inseriti nel patrimonio culturale delle comunità interessate, sono caratterizzati da una specifica finalizzata ricerca storica, scientifica, didattica, ed offrono un servizio qualificato alle scuole umbre, anche attraverso l'uso didattico delle peculiarità del territorio di riferimento.
I progetti speciali di cui si parla sono:
- “Progetto Scuola-Territorio”: itinerari didattici guidati dell’Umbria per uso e studio interdisciplinare del territorio umbro. Il progetto è realizzato in collaborazione con i Provveditorati agli Studi ed i Distretti scolastici. Sulla base di quanto segnalato all'Assessorato, nel prossimo anno scolastico la prevista soppressione dei Distretti scolastici renderà necessario concordare nuove forme di attuazione e di collaborazione. Per tale motivo viene chiesta nel deliberato la possibilità dei conseguenti adeguamenti;
- “Progetto Etruschi”: laboratorio di ricerca storica a carattere interdisciplinare, attuato in collaborazione con il Comune di Orvieto;
- “Progetto Monte Cucco”: laboratorio scientifico naturalistico interdisciplinare, attuato in collaborazione con il Comune di Costacciaro;
- Laboratorio d'arte medioevale e rinascimentale: progetto con attività a carattere operativo, artistico, storico, attuato in collaborazione con il Comune di Narni;
- Sostegno all'integrazione dei bambini immigrati nella scuola dell'obbligo; è un progetto realizzato in collaborazione tra Regione, Provveditorato agli Studi e CIDIS, finalizzato all'individuazione di strategie didattiche specifiche per l'inserimento dei bambini stranieri nella pluralità delle scuole umbre;
- “Progetto 5F: Flora, Fauna, Fiumi, Funghi, Fossili”: ricerca didattico-scientifica su emergenze del territorio nord orvietano, attuato in collaborazione con il Comune di Allerona, il Provveditorato agli Studi di Terni e realizzato dal laboratorio dell'Istituto scolastico comprensivo.
L'obiettivo che la Regione si pone con il Piano 2001 è di continuare ad investire nel sostegno alla qualità della scuola umbra, in un rapporto di collaborazione con la realtà locale, nella prospettiva della costruzione di un’offerta di istruzione e formazione di alto livello per il futuro.
Da un punto di vista meramente tecnico, la Commissione, oltre ad avere segnalato alcuni piccoli errori di trascrizione, di cui ha proposto la correzione, suggerisce altresì di aggiungere alle tabelle di cui all'Allegato B una tabella contenente il riepilogo generale della ripartizione dei fondi per il diritto allo studio per l'anno 2001, contenente i dati relativi ai 12 distretti scolastici.
Ciò premesso, la Commissione, a maggioranza, ha espresso parere favorevole sulla proposta, con il voto contrario del Consigliere Crescimbeni e del Vice Presidente Sebastiani, che svolgerà in aula la relazione di minoranza.