VII LEGISLATURA XIX SESSIONE ORDINARIA
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE SEBASTIANI
Tutela sanitaria e ambientale dall'inquinamento elettromagnetico.
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CONSIGLIO REGIONALE
Palazzo Cesaroni - Piazza Italia, 2 06100 Perugia - Tel. 075/5761Relatore di maggioranza Consigliere Gobbini (relazione orale).
Relazione di minoranza Consigliere Laffranco (relazione orale).
DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONALE ATTO N. 15-48-87-128-520-636 E 15-48-87-128-520-636/BIS
PRESIDENTE. Prego i Consiglieri di prendere posto. La parola all'Assessore Monelli.
MONELLI, Assessore Ambiente e Protezione Civile. Alcuni emendamenti sono stati presentati in mattinata. Un gruppo tecnico sta già lavorando per la valutazione tecnica, credo che sia opportuno valutare anche politicamente il lavoro che si sta facendo.
PRESIDENTE. C'è una proposta di sospensione di 30 minuti. Può intervenire uno a favore ed uno contro su tale proposta. C'è nessun intervento contrario? C'è nessuno a favore? Colleghi Consiglieri, devo verificare a questo punto la presenza del numero legale: 16 presenti; mettiamo in votazione la proposta di sospensione.
Il Consiglio vota.
Il Consiglio approva.
La seduta è sospesa alle ore 15.52.
La seduta riprende alle ore 17.02.
PRESIDENTE. Prego i Consiglieri di prendere posto, riprendiamo i lavori. Chiedo all'Assessore Monelli di riferire sull'esito della sospensione.
MONELLI, Assessore Ambiente e Protezione Civile. Stiamo valutando il corpo complessivo degli emendamenti. Il problema aggiuntivo è che una parte significativa degli emendamenti che stiamo valutando
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CONSIGLIO REGIONALE
Palazzo Cesaroni - Piazza Italia, 2 06100 Perugia - Tel. 075/5761non erano stati presentati nel dibattito in Commissione, ma sono emendamenti presentati in aula, in diretta, questa mattina. Credo che sia comprensibile il fatto che non abbiamo ancora finito; chiedo semplicemente se può essere prolungato il termine della sospensione, perché altrimenti non saremo in grado di valutare complessivamente il corpo degli emendamenti. Quindi chiedo, se possibile, un altro quarto d'ora o venti minuti di sospensione, perché altrimenti saremo costretti a fare una valutazione molto parziale.
PRESIDENTE. Può intervenire uno a favore ed uno contro sulla richiesta di ulteriore tempo di sospensione. Prego, Consigliere Ripa Di Meana.
RIPA DI MEANA. Presidente, mi pare che la posta in gioco sia riconosciuta da tutti come estremamente delicata ed interessante, quindi, credo che sia saggio inchinarci di fronte alla richiesta di un approfondimento.
PRESIDENTE. Ci sono interventi contrari? Consigliere Melasecche.
MELASECCHE. Pur condividendo pienamente quanto dice il Consigliere Ripa di Meana, proprio per questo credo che sarebbe stato opportuno mandare avanti l'intero pomeriggio, come avevamo proposto, un gruppo di lavori e domattina andare all'approvazione o comunque alla definizione. In questo modo non so quanto si potrà fare bene il lavoro; noi dell'opposizione non abbiamo la minima possibilità di sapere che tipo di lavoro viene fatto, ci verrà proposto un testo abbastanza articolato, come composizione di tutti questi testi; alla fine andiamo al voto in che modo? Senza una valutazione seria, secondo me.
Non mi sembra opportuno il rinvio di altri venti minuti, correndo ed obbligando la gente che ci sta lavorando a rabberciare, non mi sembra molto serio, pur condividendo assolutamente, però, la necessità di arrivare ad un testo chiaro, studiato fin nei minimi particolari.
PRESIDENTE. Metto in votazione la proposta di sospensione. Il Consiglio vota per alzata di mano.
Il Consiglio vota.
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CONSIGLIO REGIONALE
Palazzo Cesaroni - Piazza Italia, 2 06100 Perugia - Tel. 075/5761Il Consiglio approva.
PRESIDENTE. Il Consiglio è sospeso per venti minuti.
La seduta è sospesa alle ore 17.07.
La seduta riprende alle ore 17.34.
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. L'Assessore Monelli riferisce all'aula sull'esito dell'interruzione.
MONELLI, Assessore Ambiente e Protezione Civile. Abbiamo finito di valutare il corpo complessivo degli emendamenti e siamo quindi in condizione di poter avviare definitivamente l'iter della discussione sull'articolato.
PRESIDENTE. Ricordo che la discussione era stata conclusa; non so se la Giunta intende intervenire, dopo passiamo alle repliche.
SEBASTIANI. Il testo dov'è?
PRESIDENTE. Non ho nessun testo, gli emendamenti sono quelli presentati; se la Giunta regionale alla fine della sua riflessione ritiene che quegli emendamenti sono proponibili, o li mantiene, o li accetta; lo dirà quando interverrà. Per ora ho l’intervento dell'Assessore Monelli, che aveva chiesto la sospensione, il quale dice che, per quanto riguarda la Giunta, si può procedere.
Adesso chiedo alla Giunta regionale se intende intervenire nel dibattito, prima di dare la parola ai relatori per le repliche (se vorranno intervenire, ovviamente). Gli emendamenti, poi, Consigliere Sebastiani, se sono stati modificati o accorpati, verranno discussi nel momento in cui verrà affrontato il tema dell'emendamento, non essendoci altra offerta.
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Palazzo Cesaroni - Piazza Italia, 2 06100 Perugia - Tel. 075/5761Per la replica la Giunta regionale non interviene. La parola al relatore di minoranza; prego, Consigliere Laffranco.
LAFFRANCO, Relatore di minoranza. Presidente, come relatore di minoranza, non mi sento in grado di fare una replica, nel momento in cui la Giunta regionale, dopo aver chiesto due ore di sospensione, non interviene nel dibattito. Su che cosa replico? Sul fatto che Cristo è morto dal freddo?... Pertanto chiedo che la Giunta regionale si esprima, perché altrimenti il senso della sospensione non lo capisco proprio!
PRESIDENTE. La parola al Consigliere Gobbini.
GOBBINI, Relatore di maggioranza. Intervengo solo per confermare il giudizio positivo sull'andamento della discussione relativa a questo disegno di legge, discussione che mi sembra abbia prodotto delle convergenze sostanziali, tali da poter arrivare, attraverso la lettura dell'articolato, ad una votazione unanime su questo testo di legge così importante per la comunità umbra. Rinvierei la discussione nel merito dello specifico dell'articolato, anche al fine di stimolare il confronto con i colleghi e, eventualmente, di volta in volta, approfondire gli emendamenti proposti.
PRESIDENTE. Passiamo alla lettura dell'articolato; prego il collega Fasolo di dare lettura dell’art. 1.
Il Consigliere Segretario Fasolo dà lettura dell'art. 1.
PRESIDENTE. C'è un emendamento presentato dal Consigliere Ripa di Meana sull'art. 1, sostitutivo al primo comma: si sopprimono le parole “istitutivo dell'Unione Europea del 1957” e si sostituiscono con
“trattato CEE”; è un emendamento tecnico.
È aperta la discussione generale sull'art. 1. Se non c'è nessun intervento, metto in votazione: si vota l'art.
1 e l'emendamento sostitutivo del Consigliere Ripa di Meana.
Il Consiglio vota.
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Palazzo Cesaroni - Piazza Italia, 2 06100 Perugia - Tel. 075/5761Il Consiglio approva.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'art. 1 così come emendato.
Il Consiglio vota.
Il Consiglio approva.
Il Consigliere Segretario Fasolo dà lettura dell'art. 2.
PRESIDENTE. Su questo articolo è stato presentato un emendamento aggiuntivo da parte dei Consiglieri Laffranco e Crescimbeni. È aperta la discussione.. Se non ci sono interventi, metto in votazione l'art. 2.
Il Consiglio vota.
Il Consiglio approva.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento aggiuntivo Laffranco-Crescimbeni.
Il Consiglio vota.
Il Consiglio non approva.
Il Consigliere Segretario Fasolo dà lettura dell'art. 3.
PRESIDENTE. Non sono stati presentati emendamenti, quindi è aperta la discussione sull'art. 3. Se non interviene nessuno, metto in votazione l'art. 3.
Il Consiglio vota.
Il Consiglio approva.
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Palazzo Cesaroni - Piazza Italia, 2 06100 Perugia - Tel. 075/5761Il Consigliere Segretario Fasolo dà lettura dell'art. 4.
PRESIDENTE. Sono stati presentati a questo articolo diversi emendamenti: un emendamento aggiuntivo al secondo comma da parte dell'Assessore Monelli; un emendamento sostitutivo al primo comma da parte dei Consiglieri Sebastiani e Laffranco; di identico contenuto è quello sostitutivo, sempre al primo comma, presentato dal Consigliere Ripa Di Meana.
RIPA DI MEANA. Lo ritiro e mi associo al testo formulato dall'Assessore.
PRESIDENTE. È ritirato. Poi c'è l'emendamento aggiuntivo al secondo comma, Sebastiani-Laffranco; un emendamento sostitutivo del secondo comma, Ripa Di Meana.
RIPA DI MEANA. Lo ritiro.
PRESIDENTE. C'è un emendamento aggiuntivo quale comma 2/bis, sempre del Consigliere Ripa Di Meana.
RIPA DI MEANA. Lo ritiro.
PRESIDENTE. C'è un emendamento sostitutivo del secondo comma, a firma dell'Assessore Monelli; un emendamento aggiuntivo quale comma 2/bis dell'Assessore Monelli.
Per ricapitolare, sono rimasti due emendamenti, uno sostitutivo ed uno aggiuntivo: al primo comma il sostitutivo, e l'aggiuntivo al secondo comma di Sebastiani e Laffranco; poi è rimasto un emendamento sostitutivo del secondo comma dell'Assessore Monelli e l'emendamento aggiuntivo quale quarto comma, sempre dell'Assessore Monelli.
Detto questo, è aperta la discussione sull'art. 4 e sugli emendamenti presentati. Se non ci sono interventi, metto in votazione. Consigliere Sebastiani, prego.
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Palazzo Cesaroni - Piazza Italia, 2 06100 Perugia - Tel. 075/5761SEBASTIANI. L'emendamento aggiuntivo al secondo comma dell'art. 4 possiamo ritirarlo, perché coincide con lo spirito dell'emendamento dell'Assessore. Poi, però, mi sembra che è stato tralasciato l'emendamento - non ho capito bene se il Consigliere Ripa Di Meana l'ha ritirato - relativo al punto a), dove si dice: “i limiti di esposizione”, che andrebbe sostituito con “valori di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico”, è una dizione più appropriata. Non so se questo il Consigliere Ripa di Meana l'ha ritirato, perché io l'ho riproposto e lo avevamo messo insieme.
RIPA DI MEANA. Mi sembra che sia completamente riassorbito dal testo.
PRESIDENTE. Il Consigliere Ripa di Meana li ha ritirati tutti, gli emendamenti.
SEBASTIANI. Il testo di Monelli però non lo vedo.
PRESIDENTE. Se lei, Consigliere Sebastiani, ritira l'aggiuntivo al secondo comma, significa che rimangono in piedi il sostitutivo al primo comma (il suo) ed il sostitutivo del secondo comma dell'Assessore Monelli: “Le aree sensibili sono individuate in riferimento a zone ad alta densità abitativa, nonché a quelle caratterizzate dalla presenza di strutture di tipo assistenziale, sanitario, educativo, ricreativo e sportivo”. Poi c'è un emendamento aggiuntivo, sempre da parte dell'Assessore Monelli, quale quarto comma, in cui si dice: “I Comuni possono altresì individuare beni culturali ed ambientali tutelati ai sensi del D.Lgs. 490/99, ovvero della pianificazione territoriale ed urbanistica, nei quali l’installazione degli impianti oggetto della presente legge può essere preclusa”. Questi sono gli emendamenti; su questi è aperta la discussione e la votazione.
RIPA DI MEANA. Ascoltando la lettura dei testi e non avendo provveduto ad un riscontro con il testo nella sua forma scritta, devo effettivamente osservare che mi sembrava trascritto nell'emendamento sostitutivo dell'Assessore Monelli il problema rappresentato da “valori di campo elettrico, magnetico, elettromagnetico”, al posto della generica formulazione de “i limiti di esposizione”. Quindi, in tal senso, comprendo la preoccupazione espressa dal Consigliere Sebastiani; ho detto, forse con un po' di
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Palazzo Cesaroni - Piazza Italia, 2 06100 Perugia - Tel. 075/5761precipitazione, che il mio emendamento era ritirato, però il problema effettivamente sussiste, e sarebbe utile forse ascoltare le ragioni di questa mancata formulazione.
PRESIDENTE. Il Presidente della Giunta regionale ha chiesto di intervenire; ne ha facoltà.
LORENZETTI, Presidente della Giunta regionale. Vorrei rassicurare il Consigliere Sebastiani ed il Consigliere Ripa di Meana, perché se i Consiglieri vanno alle definizioni contenute nella legge nazionale, all'art. 3 della legge nazionale, comma a), quando si parla di definizioni, c'è scritto: “Ai fini dell'applicazione della presente legge si assumono le seguenti definizioni...”; al comma b) c'è scritto: “Limite di esposizione: è il valore di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico considerato come valore di immissione definito ai fini della tutela della salute...”, e via di seguito. Ciò significa che scrivere “limite di esposizione” o scrivere
“valori di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico” è esattamente la stessa, identica cosa. Se volete, richiamiamo l'art. 3 della legge nazionale, così diventa chiarissimo che si tratta della stessa, identica cosa.
Vi leggo tutto il comma b) dell'art. 3, Consiglieri Sebastiani e Ripa di Meana: “Limite di esposizione: è il valore di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico considerato come valore di immissione definito ai fini della tutela della salute da effetti acuti, che non deve essere superato in alcuna condizione di esposizione della popolazione e dei lavoratori per le finalità di cui all'art. 1, comma uno, lett. a) della legge nazionale”.
Quindi, scrivere “limite di esposizione” o scrivere “valore di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico” è la stessa cosa.
PRESIDENTE. Ci sono altri interventi? Consigliere Sebastiani, prego.
SEBASTIANI. Ringrazio la Presidente, però non ci si può limitare a leggere la lettera b), perché poi c'è anche la lettera c): “Valore di attenzione”, che un'altra cosa. Allora, quando noi diciamo “valore di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico”, intendiamo considerare il limite di esposizione e il limite di attenzione, che è una cosa ben diversa; quindi, è una precisazione dovuta.
PRESIDENTE. Ci sono altri interventi? Consigliere Fasolo, prego.
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Palazzo Cesaroni - Piazza Italia, 2 06100 Perugia - Tel. 075/5761FASOLO. Rispetto all'impianto complessivo dell'articolo, che è stato anche frutto di una lunga discussione in Commissione, credo che la differenziazione che si è posta, per esempio, all'interno delle aree sensibili fra i due punti di emendamento della Giunta - l'emendamento Monelli, cioè quello che da una parte individua le aree sensibili in riferimento ad alcune zone, e dall'altra distingue: “I Comuni possono altresì individuare dei beni culturali, ambientali, etc.” - sia un fatto positivo, nel senso che sotto questi aspetti la tutela ambientale, architettonica e storica è a prescindere, come deve essere, dal valore dell'emissione che la fonte di radiazione immette.
Resta comunque tutta la mia perplessità rispetto ad un articolo che, anche da come sono emersi gli emendamenti e da come procede la discussione, presenta una serie di ambiguità; più volte in Commissione ho detto e ho ripetuto che, intendendo per aree sensibili, come tutti intendiamo, il sottoinsieme minimo di valori di esposizione dove appunto deve essere raggiunto il livello cosiddetto di qualità, francamente non si capisce innanzitutto perché non si sia preferito fare una definizione in positivo rispetto ad una sorta di definizione in negativo. Specifico meglio: sarebbe stato forse più utile e qualificante, anche per l'impianto legislativo stesso, definire i criteri all'interno dei quali i Comuni per differenziazione di impianto possono individuare delle aree dove localizzare gli impianti stessi. Ritengo che sarebbe stata un’innovazione sul piano legislativo, ma soprattutto sarebbe stato un modo per garantire anche in futuro la programmazione dei Comuni sul piano urbanistico e sul piano di sviluppo.
Quindi una definizione non in negativo ma in positivo, definendo le aree nelle quali i Comuni avrebbero dovuto e potuto installare per differenziazione di emissione i diversi impianti.
Seguendo, in ogni caso, anche la logica di impianto della legge attuale, devo dire con franchezza che non ne capisco la filosofia, nel senso che la legge quadro nazionale ha esplicato, anche sul piano dei rischi all'esposizione, un valore che qui non è per nulla emerso: il valore della durata di esposizione. La legge nazionale più volte fa riferimento alle 4 ore come durata di esposizione sulla quale valutare anche l'impatto e la tutela rispetto alla salute. Credo che dare un valore di esposizione alla scelta dei campi sensibili avrebbe dovuto portare alla definizione di aree totalmente differenti da quelle che oggi andiamo a vincolare; ben inteso, non a vincolare per l'installazione, ma a vincolare per l'installazione senza i cosiddetti limiti di qualità.
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Palazzo Cesaroni - Piazza Italia, 2 06100 Perugia - Tel. 075/5761Dicevo appunto che, nel momento in cui definiamo senza avere una filosofia intesa a stabilire il tempo di esposizione come elemento primario, non si capisce perché, allora, mentre vengono inserite giustamente strutture di tipo assistenziale e sanitario - direi anche educativo, come gli asili, proprio perché ci può essere un nesso di causalità rispetto all’esposizione ai campi magnetici, e la necessità di tutelare i bambini rispetto a questo problema - non si capisce perché siano inserite, all'interno di queste, aree che hanno una durata di esposizione assolutamente marginale, cioè quelle di tipo ricreativo e sportivo.
Voglio dire: nel momento in cui si definisce che, eventualmente, c'è un rischio e che esso è legato non esclusivamente al numero delle presenze, ma alla durata della presenza rispetto al campo di emissione, penso che inserire aree come i campi sportivi ed i luoghi ricreativi, dove comunque c'è una localizzazione parziale rispetto alla vita quotidiana dell'individuo, sia un elemento che restringe in maniera estrema la possibilità di installare fonti di telefonia ed antenne in grado di dare anche una risposta all'utenza, senza però, al tempo stesso, minimizzare gli eventuali rischi per la salute.
Una filosofia che insegua le preoccupazioni della gente - elemento che ritrovo nella definizione delle zone ad alta densità abitativa, a prescindere dal numero di utenti che incorrono in un ipotetico pericolo - è una filosofia nella quale francamente non mi riconosco, non ci riconosciamo. Per questo annuncio il voto di astensione su questo articolo del gruppo dei Socialisti.
PRESIDENTE. La parola all'Assessore Monelli.
MONELLI, Assessore Ambiente e Protezione Civile. Proporrei all'art. 4, comma a), rispetto all'attuale dicitura, di modificare così: “Deve essere rispettato” - togliamo “i limiti di esposizione connessi al raggiungimento degli obiettivi” - “l'obiettivo di qualità di cui all'art. 3, comma uno, lett. d), punto 2, della legge 36/2001.
SEBASTIANI. Per noi va bene.
LORENZETTI, Presidente della Giunta regionale. “... gli obiettivi di qualità...”.
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Palazzo Cesaroni - Piazza Italia, 2 06100 Perugia - Tel. 075/5761PRESIDENTE. Allora l'emendamento è: “Devono essere rispettati gli obiettivi di qualità di cui all'art. 3, comma uno, lett. d), punto 2, della legge 36/2001”. Metto in votazione l'emendamento sostitutivo al primo comma dei Consiglieri Sebastiani e Laffranco.
Il Consiglio vota.
Il Consiglio non approva.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento sostitutivo del primo comma, lett. a), così come proposto dall'Assessore Monelli e confermato nella lettura da parte del Presidente dell'assemblea.
Il Consiglio vota.
Il Consiglio approva.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento sostitutivo del secondo comma presentato dall'Assessore Monelli.
Il Consiglio vota.
Il Consiglio approva.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'art. 4 così come emendato.
Il Consiglio vota.
Il Consiglio approva.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento aggiuntivo quale quarto comma presentato dall'Assessore Monelli.
Il Consiglio vota.
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Palazzo Cesaroni - Piazza Italia, 2 06100 Perugia - Tel. 075/5761Il Consiglio approva.
Il Consigliere Segretario Fasolo dà lettura dell'art. 5.
PRESIDENTE. A questo articolo sono stati presentati alcuni emendamenti, che ricapitolo: uno soppressivo al primo comma da parte del Consigliere Gobbini, che poi è stato ritirato, quindi non esiste più; un emendamento sostitutivo al primo comma - controfirmato anche dall'Assessore Monelli, che ne ha presentato uno identico - da parte del Consigliere Gobbini, che è uguale ad un altro emendamento sostitutivo al primo comma presentato dal Consigliere Ripa di Meana; poi un emendamento sostitutivo al primo comma, sempre presentato dal Consigliere Ripa di Meana; un emendamento sostitutivo del primo comma, presentato dai Consiglieri Sebastiani e Laffranco, e un emendamento aggiuntivo al primo comma, presentato dai Consiglieri Sebastiani e Laffranco. C'è, inoltre, un emendamento sostitutivo al primo comma, presentato dall'Assessore Monelli.
Consigliere Ripa di Meana, prego.
RIPA DI MEANA. Il primo emendamento è strettamente lessicale, per cui mi affido alla saggezza dei colleghi: si tratta di sostituire “nel rispetto” con “tenuto conto”, non ne faccio una questione essenziale. Per il secondo mi pare, dall'ascolto del testo che è stato ora letto, che il punto che mi stava a cuore, cioè i piani di rete, sia stato assorbito nel testo formulato. Quindi, ritiro il secondo e sul primo non insisto oltre il dovuto; sono anche pronto a ritirarlo.
PRESIDENTE. Il primo è lessicale, quindi chiedo alla Giunta regionale...
RIPA DI MEANA. Mi pare che la Giunta si esprima per il vecchio testo, e mi inchino; lo ritiro.
PRESIDENTE. Il Consigliere Ripa Di Meana ritira l'emendamento tecnico.
RIPA DI MEANA. Si vuole sottolineare la conformità alla legge.
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Palazzo Cesaroni - Piazza Italia, 2 06100 Perugia - Tel. 075/5761PRESIDENTE. Se non ci sono altri interventi, metto in votazione l'emendamento sostitutivo al primo comma presentato dal Consigliere Gobbini e dall’Assessore Monelli (e firmato anche dal Consigliere Ripa
PRESIDENTE. Se non ci sono altri interventi, metto in votazione l'emendamento sostitutivo al primo comma presentato dal Consigliere Gobbini e dall’Assessore Monelli (e firmato anche dal Consigliere Ripa