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Si è giunti alla fase conclusiva della disamina riguardante il tema dell’Integrated

Reporting. L’intento era quello di informare il lettore sulla disciplina che caratterizza questa nuova e recente modalità di rendicontazione, partendo dal percorso di adozione, analizzando i contenuti principali ed i Principi Guida del Framework internazionale elaborato dall’IIRC nel dicembre 2013, effettuando un’analisi empirica su un campione di aziende partecipanti al

Pilot Program lanciato dallo stesso IIRC, fino ad esplicitarne da un lato, i punti di forza nei

confronti del bilancio tradizionale e bilancio sociale e, dall’altro, le critiche principali. Con particolare riferimento al dualismo tra report di sostenibilità e report integrato, l’autore si schiera maggiormente con la posizione “incrementalista”, secondo la quale l’Integrated Reporting rappresenta una fase incrementale ed un ulteriore affinamento del bilancio di sostenibilità, piuttosto che un cambiamento rivoluzionario in merito agli approcci finanziari e quelli orientati alla sostenibilità già esistenti;42 di conseguenza, le organizzazioni che hanno già presentato un bilancio sociale, saranno più disponibili ed inclini nell’adottare la filosofia del pensare integrato, e quindi alla redazione di un IR.

42 Stubbs and Higgins, 2014.

101 A conferma di ciò, si pensi alle sei tipologie di capitali definite dal Framework: tra queste rientra il capitale naturale che, come descritto nel paragrafo 1.3, è identificato con l’insieme delle risorse e processi, che forniscono beni e servizi, da gestire in modo responsabile, proteggendo in tal modo gli elementi dell’ecosistema; quindi, in un certo senso, il tema della sostenibilità è in parte presente anche nei report integrati.

Per di più alcuni report integrati oggetto dell’analisi empirica, descrivono tale capitale evidenziando:

 le variazioni avvenute negli ultimi tre anni (quantità di input impiegate, come ad esempio l’utilizzo di acqua);

 le attività svolte che hanno delle ripercussioni su tali input;  gli outcome associati.43

E’ indubbio che il bilancio sociale risulti maggiormente dettagliato per quanto concerne le modalità di impiego e trasformazione delle risorse a disposizione delle aziende, oltre a mettere in evidenza e privilegiare gli aspetti sociali e ambientali caratterizzanti

un’organizzazione; tuttavia, come detto, uno dei principali limiti di questo documento è la mancata indicazione di collegamenti con l’area finanziaria (capitale finanziario) che, seppur costituita da indicatori meramente quantitativi, permette di avere un quadro più completo sulla situazione in cui versa l’azienda; la ricerca, inoltre, sta sviluppando nuove tecnologie contabili, che potrebbero favorire l’implementazione delle azioni in tema di sostenibilità.44

Guardando al futuro, in un’ottica di trasparenza e per una maggior chiarezza, una soluzione ideale per le organizzazioni potrebbe essere quella di presentare tutti i documenti separatamente (bilancio d’esercizio, bilancio sociale e report integrato), in modo da fornire informazioni:

 aventi struttura e contenuti diversi;  che trattano determinati aspetti;

 indirizzate a stakeholder specifici (ad esempio: azionisti e investitori per il bilancio tradizionale; comunità per il bilancio sociale; clienti, fornitori e dipendenti per il report integrato).

43 Si veda ad esempio l’Annual Integrated Report 2014 di SASOL. 44 Judy Brown and Jesse Dillard, 2014.

102 Inoltre, come esposto in precedenza riguardo alla prima critica, le aziende dovranno avere il coraggio di dare maggior spazio al dialogo, coinvolgimento e favorire la partecipazione degli stakeholder, accogliendo così diverse prospettive e punti di vista in tema ambientale, sociale, politico, economico e riguardo alle strategie di breve, medio e lungo termine; quindi si tratta di compiere un ulteriore sforzo rispetto a quanto già di buono hanno mostrato la maggior parte delle aziende in merito al Principio Guida delle relazioni con gli stakeholder.

In conclusione, si vuole terminare esponendo alcuni tra i principali quesiti cui la ricerca dovrà indagare in futuro riguardo al tema dell’Integrated Reporting, in quanto non ancora precisati o che rappresentano aree di indagine ad oggi inesplorate:45

 chi assisterà le organizzazioni nel processo di identificazione delle relazioni collegate al capitale umano, sociale e relazionale e naturale, se non gli stakeholder che rappresentano tali capitali?;

 quali stakeholder risultano essere più importanti nella predisposizione degli standard dell’Integrated Reporting?;

 in che modo le organizzazioni riescono a produrre un report integrato sintetico se, al tempo stesso, devono descrivere i sei tipi di capitali e le molteplici prospettive suggerite dall’IIRC?;

 come ed in quale misura un IR influenza la considerazione degli impatti rilevanti del business attraverso l’intera catena del valore?;

 quanto ed in che modo l’IR influenza la prospettiva di breve, medio e/o lungo termine riguardo alla divulgazione delle informazioni e/o all’orientamento del management?

Le domande sopraindicate, suggeriscono che l’ambito dell’Integrated Reporting è in continua evoluzione e si sta sviluppando rapidamente; per questo l’autore si augura che la ricerca colga questa sfida e la interpreti nel modo migliore, quale opportunità finalizzata a fornire delle risposte concrete e qualitativamente valide sull’argomento.

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