Le mascherine di protezione sono concepite per un uso singolo e solitamente sono scartate dopo l’uso, ma possono anche essere considerate dispositivi ad uso limitato: possono, cioè, essere riutilizzati per un periodo di tempo limi-tato, a meno che non vi sia un rischio di contaminazione attraverso la depo-sizione di particelle infettive sulla superficie22.
Le FFP devono essere eliminate quando si sporcano di fluidi corporei, si ba-gnano, non possono più essere adeguatamente indossate oppure se la respi-razione attraverso il respiratore diventa difficile, così come dopo essere state utilizzate in procedure che generano aerosol, considerate fortemente conta-minanti (es. rianimazione cardiopolmonare, intubazione, estubazione, bron-coscopia, induzione di espettorato, terapie in grado di generare nebulizza- zione, NIV, BiPAP, CPAP, tampone nasofaringeo).
Finora, le aziende produttrici non hanno avuto motivo o incentivo a svilup-pare metodi di decontaminazione o introdurre mascherine riutilizzabili, ma in un contesto emergenziale quale quello di una pandemia in cui vi è un evi-dente squilibrio tra domanda e offerta di questi dispositivi, potrebbe verifi-carsi la necessità di mettere a punto strategie di decontaminazione che le rendano riutilizzabili.
SARS-CoV-2 è in grado di sopravvivere nell’ambiente, anche su superfici di vari materiali come ferro, cartone e tessuto; questo è il motivo per il quale la superficie esterna delle mascherine può rapidamente contaminarsi, compor-tando un rischio di infezione indiretto quando si riutilizzino o maneggino dopo l’uso.
Un rapporto del 2006 della US National Academy of Sciences sulla possibilità di riutilizzare i respiratori durante una pandemia influenzale scoraggia questa pratica per una serie di motivi. In primo luogo, la commissione non è stata in
4. PROVE DI STERILIZZAZIONE DELLE MASCHERINE MONOUSO (FFP)
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22 European Centre for Disease Prevention and Control. Cloth masks and mask sterilization as options in case of shortage of surgical masks and respirators – 26 March 2020. Stockholm: ECDC; 2020.
grado di identificare alcun metodo esistente che rimuovesse efficacemente la minaccia virale, che fosse innocuo per l’utente e non compromettesse l’inte-grità dei vari elementi della maschera facciale. Sono stati raccomandati ap-procci alternativi, quali ad esempio l’uso prolungato o l’uso di una mascherina chirurgica sopra ad una FFP, o l’uso di uno schermo facciale, che può essere pulito, per evitare la contaminazione della superficie del respiratore23. A causa della grave carenza di FFP e maschere chirurgiche nella pandemia COVID-19, sono stati presi in considerazione una serie di metodi per la ste-rilizzazione di FFP usate.
Uno studio commissionato dalla Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha dimostrato che il vapore di perossido di idrogeno (HPV) è stato efficace nella decontaminazione della mascherina N95 (FFP2) da un singolo organismo, per cicli multipli di decontaminazione. La mascherina ha mante-nuto la sua funzione anche dopo 10-20 cicli di HPV, ma ha mostrato segni di degradazione.
L’irradiazione gamma è un metodo comunemente usato per la sterilizzazione su larga scala di dispositivi medici e prodotti alimentari, ma l’attrezzatura necessaria non è comunemente disponibile negli ospedali. Un recente studio ha indicato che una dose di 20kGy (2MRad) è sufficiente per l’inattivazione di coronavirus24, ma altre sperimentazioni in corso, sull’utilizzo dell’irradia-zione gamma con una dose di 24kGy, per sterilizzare le mascherine, hanno dimostrato la possibilità che possano deformarsi, compromettendo lo strato filtrante interno e la corretta aderenza della maschera sul viso.
In una ricerca25, condotta nei Paesi Bassi, sulle possibili strategie di steriliz-zazione delle maschere FFP2, il vapore di perossido di idrogeno è stato con-siderato efficace per due cicli di decontaminazione senza deformazione, mantenendo la capacità di filtrazione, concludendo che le maschere senza
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23 Chan JFW, Yuan S, Kok KH, To KK, Chu H, Yang J, et al. A familial cluster of pneumonia as-sociated with the 2019 novel coronavirus indicating person-to-person transmission: a study of a family cluster. Lancet. 2020;395(10223):514-23.
24 G. Kampf, D. Todt, S. Pfaender, E. Steinmann. Persistence of coronaviruses on inanimate surfaces and their inactivation with biocidal agents. Journal of Hospital Infection 104 (2020) 246e251.
25 RIVM. Hergebruik FFP2 mondmaskers 2020. Bilthoven: RIVM; 2020. Available from: https://www.rivm.nl/documenten/hergebruik-ffp2-mondmaskers.
cellulosa possono essere riutilizzate fino a due volte. Sono state, tuttavia, do-cumentate concentrazioni nocive di perossido di idrogeno che possono rima-nere sulla maschera per giorni dopo la decontaminazione. Per quanto concerne la sterilizzazione a vapore, procedura abitualmente utilizzata negli ospedali, questa è stata esclusa tra le possibilità, poiché le mascherine FFP2 si deformavano dopo la sterilizzazione del vapore a 134 °C e non erano più utilizzabili. L’irradiazione gamma con 25kGy, invece, non ha mostrato alcuna deformazione della maschera FFP2, ma il test di adattamento al viso dopo il processo di decontaminazione non è stato superato (risultati aggiornati al 20 marzo 2020). Sono stati considerati anche altri metodi come la decontamina-zione dell’ozono, l’irradiadecontamina-zione germicida ultravioletta e l’ossido di etilene26, ma i dati disponibili non sono sufficienti per trarre conclusioni scientifica-mente accettabili.
È necessario rivedere la riorganizzazione del lavoro per ridurre il consumo improprio ed eccessivo di DPI, quale strategia per far fronte alla carenza di DPI. In ambito sanitario, in cui il rischio di contagio è più elevato, sono fun-zionali strategie di raggruppamento e pianificazione delle attività assistenziali al letto del paziente, in modo tale da minimizzare il numero di ingressi nella stanza (ad esempio, controllo dei segni vitali durante la somministrazione di farmaci oppure distribuzione del cibo ad opera di un operatore sanitario che deve eseguire altri atti assistenziali). È raccomandabile l’uso della stessa ma-scherina chirurgica o del filtrante per l’assistenza di più pazienti COVID-19 riuniti nella stessa stanza, purché la mascherina non sia danneggiata, conta-minata o umida.
Il contatto ravvicinato può configurarsi in attività routinarie come il giro visita dei medici, durante il cambio dei letti e l’assistenza infermieristica, ma anche nel contesto dei servizi di “polizia”, per esempio durante un turno in volante, ed in queste condizioni i filtranti possono essere utilizzati per un tempo pro-lungato, fino a 6 ore27.
Alcune specificità del personale sanitario del Servizio Sanitario Nazionale sono sovrapponibili a quelle del personale sanitario della Polizia di Stato,
4. PROVE DI STERILIZZAZIONE DELLE MASCHERINE MONOUSO (FFP)
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26 Van Doremalen N, Bushmaker T, Morris DH, Holbrook MG, Gamble A, Brandi N, et al. Aerosol and Surface Stability of SARS-CoV-2 as Compared with SARS-CoV-1. The New Eng-land Journal of Medicine. Published on: 17 March 2020. DOI: 10.1056/NEJMc2004973. 27 Fonte WHO, in press.
specialmente per quanto riguarda l’attività ambulatoriale ma, come è noto, tra le strutture della Polizia di Stato non sono previsti ospedali o luoghi di ri-covero. Per far fronte all’emergenza COVID-19, tuttavia, alcune Scuole della Polizia di Stato sono state “riconvertite” ad alloggi in cui ospitare operatori in quarantena per contatti a rischio o, come nel caso della Scuola Allievi Agenti di Piacenza, a luoghi dove trattare operatori positivi per SARS-CoV-2, con possibilità di assistenza medico-infermieristica h24.
Possono, perciò, essere assimilabili le raccomandazioni sulla tipologia di DPI da indossare, riportate nelle tabelle predisposte dal Gruppo di Lavoro ISS Prevenzione e Controllo delle Infezioni28, in relazione al contesto di lavoro, alla mansione e al tipo di attività lavorativa in concreto svolta.
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AREE DI DEGENZA
4. PROVE DI STERILIZZAZIONE DELLE MASCHERINE MONOUSO (FFP)
30 Contesto di lavoro Stanza di Pazienti COVID-19 Aree di degenza senza pazienti COVID accertati o sospetti, incluse unità di lungodegenza, Day Hospital, Day Services Contesto di lavoro Destinatari dell’indicazione (operatori/pazienti) Operatori sanitari (Si raccomanda riduzione al minimo del numero di ope-ratori esposti; formazione e addestramento specifici)
Addetti alle pulizie (Si raccomanda riduzione al minimo del numero di addetti esposti; formazione e addestramento specifici)
Attività
Mascherina chirurgica o FFP2 in specifici contesti assistenziali
Camice monouso /grem-biule monouso Guanti Occhiali di protezione/oc-chiale a mascherina/visiera Assistenza diretta a pazienti COVID-19 FFP3 o FFP2 Camice /grem-biule monouso Guanti Occhiali di protezione/oc-chiale a mascherina/visiera Procedure o setting a rischio di generazione di aerosol FFP2 o mascherina chirur-gica se non disponibile Camice /grembiule mono-uso
Occhiali di protezione (oc-chiale a mascherina/visiera) Guanti
Mascherina chirurgica Camice /grembiule mo-nouso Guanti spessi Occhiali di protezione (se presente rischio di schizzi di materiale organico o so-stanze chimiche)
Stivali o scarpe da lavoro chiuse
DPI previsti per l’ordinario svolgimento della propria attività
Contatto diretto con pazienti non sospetti
COVID-19 Operatori sanitari
Esecuzione tampone oro e rinofaringeo (stessi DPI anche per tamponi effettuati
in comunità) Accesso in stanze dei pazienti COVID-19 Tipologia di DPI o misure di protezione
AREE DI DEGENZA Contesto di lavoro Triage (in ambito ospedaliero per accettazione utenti) Laboratorio Locale o di Riferimento regionale e nazionale ISS Aree Amministrative Contesto di lavoro Destinatari dell’indicazione (operatori/pazienti) Operatori sanitari (Si raccomanda riduzione al minimo del numero di ope-ratori esposti; formazione e addestramento specifici)
Pazienti senza sintomi respiratori
Attività
Vetrata Interfono citofono. In alternativa mantenere una distanza dal paziente di almeno 1 metro se pos-sibile o indossare Masche-rina chirurgica
Screening preliminare che non comporta il contatto diretto
Mascherina chirurgica Camice monouso/grem-biule monouso
Guanti monouso occhiali /visiera protettivi Screening con contatto
diretto paziente COVID-19 positivo o sospetto
Mantenere una distanza dall’operatore di almeno 1 metro (in assenza di ve-trata e interfono) Mascherina chirurgica se tollerata dal paziente Isola-mento in stanza singola con porta chiusa e adeguata ventilazione se possibile; alternativamente, colloca-zione in area separata sempre a distanza di al-meno 1 metro da terzi Non sono necessari DPI Mantenere una distanza dagli altri pazienti di al-meno 1 metro
Laboratorio BSL di classe 3 (coltura per isolamento del virus) con procedure e DPI conseguenti
Laboratorio BSL di classe 2 (diagnostica con tecniche di biologia molecolare) con procedure e DPI conse-guenti
Non sono necessari DPI Mantenere una distanza dagli utenti di almeno 1 metro
Manipolazione di campioni respiratori
Attività amministrative che non comportano contatto con pazienti
COVID-19 Tecnici di laboratorio
(Si raccomanda riduzione al minimo del numero di ope-ratori esposti; formazione e addestramento specifici)
Tutti gli operatori inclusi gli operatori sanitari
Qualsiasi Pazienti con sintomi respiratori Qualsiasi Tipologia di DPI o misure di protezione
AMBULATORI OSPEDALIERI E DEL TERRITORIO NEL CONTESTO DI COVID-19
4. PROVE DI STERILIZZAZIONE DELLE MASCHERINE MONOUSO (FFP)
32 Contesto di lavoro Ambulatori Sale d’attesa Aree Amministrative Contesto di lavoro Destinatari dell’indicazione (operatori/pazienti) Operatori sanitari Operatori sanitari Pazienti senza sintomi respiratori Attività Mascherina chirurgica (FFP2 in specifici contesti assi-stenziali)
Camice / grembiule mono-uso
Guanti, Occhiali di protezio-ne/occhiale a mascherina/ visiera
Esame obiettivo di pazienti con sintomi respiratori
I DPI previsti per l’ordinario svolgimento della propria mansione con maggiore ri-schio. Esame obiettivo di pazienti senza sintomi respiratori Mascherina chirurgica se tollerata
Non sono necessari DPI
Mascherina chirurgica se tollerata Isolare immedia-tamente il paziente in area dedicata o comunque se-parata dagli altri; se tale soluzione non è adottabile assicurare la di-stanza di almeno 1 metro dagli altri pazienti
Non sono necessari DPI Qualsiasi
Attività amministrative Pazienti con
sintomi respiratori
Non sono necessari DPI. Distanza di almeno 1 me-tro
Qualsiasi Pazienti senza
sintomi respiratori Tutti gli operatori inclusi
gli operatori sanitari
Qualsiasi Pazienti con sintomi respiratori Qualsiasi Tipologia di DPI o misure di protezione Operatori addetti alle pulizie Mascherina chirurgica Camice / grembiule mo-nouso, Guanti spessi Occhiali di protezione (se presente rischio di schizzi di materiale organico o so-stanze chimiche) Stivali o scarpe da lavoro chiuse.
Dopo l’attività di visita di pazienti con sintomi respiratori.
Areare gli ambienti dopo l’uscita del paziente
e prima di un nuovo ingresso
AMBULATORI OSPEDALIERI E DEL TERRITORIO NEL CONTESTO DI COVID-19 Contesto di lavoro Acettazione utenti Assistenza a domicilio Contesto di lavoro Destinatari dell’indicazione (operatori/pazienti) Operatori sanitari Pazienti con sintomi respiratori Accompagnatori Attività
Non sono necessari DPI mantenuta la distanza di almeno un metro, altri-menti mascherina chirur-gica
Screening preliminare senza contatto diretto
Mantenere la distanza di almeno 1 metro
Mascherina chirurgica se tollerata
Qualsiasi
Non sono necessari DPI
Mascherina chirurgica Mascherina chirurgica29 Camice / grembiule mo-nouso. Guanti. Occhiali di protezione/ occhiale a ma-scherina/visiera Assistenza diretta al domicilio di pazienti COVID-19 Operatori sanitari Mascherina chirurgica se tollerata dal paziente Assistenza diretta
al domicilio di pazienti COVID-19 Caso sospetto
con sintomi respiratori - paziente COVID-19
Qualsiasi Pazienti senza
sintomi respiratori
Accesso in stanza del paziente senza prestare cure o assistenza diretta
Tipologia di DPI o misure di protezione
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29 In contesti assistenziali omologabili a quelli ospedalieri, quali strutture residenziali ad alta intensità assistenziale, hospice, ospedali di comunità, e altri contesti domiciliari ove siano concentrati pazienti con COVID-19, va preso in considerazione l’utilizzo di FFP2, ove di-sponibili, anche sulla base di una valutazione del rischio.
AMBULANZA O MEZZI DI TRASPORTO
4. PROVE DI STERILIZZAZIONE DELLE MASCHERINE MONOUSO (FFP)
34 Contesto di lavoro Ambulanza o mezzi di trasporto Contesto di lavoro Destinatari dell’indicazione (operatori/pazienti) Operatori sanitari
Addetti alla guida
Attività
Mascherina chirurgica, FFP2 se rischio aumentato per in-tensità e durata o autombu-lanza con rianimatore Camice/ grembiule mono-uso
Guanti
Occhiali di protezione/ oc-chiale a mascherina/visiera Trasporto con permanenza
con il sospetto caso COVID-19 alla struttura sanitaria di riferimento
Mantenere la distanza di almeno 1 metro
Non sono necessari DPI Solo guida del mezzo con
sospetto o confermato ca-so di COVID-19 a bordo e separazione del posto di guida da quello del pa-ziente senza circuiti di ricir-colo dell’aria tra i due compartimenti del mezzo
Mascherina chirurgica Camice / grembiule mono-uso
Guanti
Occhiali di protezione/ oc-chiale a mascherina/visiera
Mascherina chirurgica
Mascherina chirurgica ca-mice / grembiule monouso. Guanti spessi.
Occhiali di protezione (se presente rischio di schizzi di materiale organico o so-stanze chimiche). Stivali o scarpe da lavoro chiuse
Pulizie dopo e durante il trasporto dei pazienti con sospetta infezione da COVID-19 alla struttura sa-nitaria di riferimento (Alla fine del trasporto del pa-ziente, nel caso in cui sia possibile areare il mezzo, mascherina chirurgica) Assistenza per carico e sca-rico del paziente sospetto o confermato per COVID-19 Paziente con sospetta
infezione da COVID-19 Nessun contatto diretto con paziente sospetto per COVID-19 ma senza sepa-razione del posto di guida da quello del paziente
Tipologia di DPI o misure di protezione
Addetti alle pulizie delle autoambulanze
Mascherina chirurgica se tollerata
Trasporto alla struttura sanitaria di riferimento