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Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario

• Pubblicazione, sul sito internet della scuola, dei criteri per la definizione degli orari di servizio.

• Programmazione di incontri preventivi collettivi con il personale docente.

3) Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario

Soggetti probabilmente attori nel rischio

Rischio Misura

Docenti

Dirigente scolastico

Adozione di libri di testo e scelta di materiali didattici per favorire case editrici o

particolari autori in cambio di utilità.

• Potenziamento degli strumenti tesi a garantire l’effettiva collegialità della scelta dei libri di testo e dei materiali didattici.

• Pubblicazione, sul sito internet della scuola, della normativa e dei criteri di scelta.

Docenti

Dirigente scolastico

Irregolare assegnazione di borse di studio/premi finalizzata ad avvantaggiare particolari studenti

Pubblicazione tempestiva, sul sito internet della scuola, dei criteri di assegnazione, dell’assegnazione delle borse di studio e dei premi, con le relative motivazioni, nel rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali (pubblicità obbligatoria nel caso di importi superiori a 1000 euro ai sensi dell’art. 26, d.lgs. n. 33 del 2013)

L’aggiornamento 2015 al Piano Nazionale anticorruzione ha poi individuato ulteriori aree potenzialmente a rischio:

AREA D Gestione delle entrate, delle spese e del patrimonio

AREA E Controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni

AREA F Incarichi e nomine

AREA G Affari legali e contenzioso

Queste aree, insieme a quelle descritte precedentemente e prima dell’aggiornamento definite

“obbligatorie”, sono ora denominate “aree generali”.

Bisogna sottolineare che, oltre alle “aree generali”, ogni amministrazione o ente può avere ambiti di attività peculiari che possono far emergere aree di rischio specifiche.

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In linea con l’approccio economico e non giuridico dell’analisi della prevenzione dei fenomeni corruttivi, il PNA non si concentra sui procedimenti amministrativi, ma sui più generici processi, dove per “processo” si intende un insieme di attività fra loro correlate e finalizzate alla realizzazione di un risultato definito e misurabile (prodotto/servizio) che contribuisce al raggiungimento della missione dell’organizzazione e che trasferisce valore al fruitore del servizio (utente).

Il processo che si svolge nell’ambito di un’Amministrazione, quindi, può esso stesso portare ad un risultato finale ovvero porsi come parte o fase di un processo complesso che può vedere coinvolte anche più amministrazioni.

Per “mappatura dei processi” si intende la complessa attività con cui nell’ambito dell’Amministrazione si procede all’individuazione esaustiva dei processi, delle fasi in cui questi si articolano e del soggetto responsabile di ciascuna fase. L’esito di tale attività è un “catalogo di processi” che costituisce l’ambito entro cui deve essere sviluppata la valutazione del rischio.

Devono essere esclusi da tale catalogo di processi solo quelli per i quali le decisioni non presentano elementi di discrezionalità.

Individuato il processo, nell’esplicitare le fasi in cui questo si articola, un ulteriore approfondimento deve essere diretto ad individuare il momento e il possibile evento al verificarsi del quale si determina il fenomeno corruttivo, così da procedere ad una tipizzazione dei rischi corruttivi nel MIUR che verranno inseriti, nella successiva fase di identificazione, nel “Registro dei rischi”.

Il registro dei rischi costituisce, infatti, il risultato finale dell’attività di ricerca, individuazione e descrizione dei rischi, la cui predisposizione richiede, per ciascun processo o fase di processo, l’individuazione completa dei possibili rischi corruzione.

La delibera ANAC n. 430 del 13 aprile 2016, avente oggetto “Linee guida sull’applicazione alle istituzioni scolastiche delle disposizioni di cui alla legge 6 novembre 2012, n. 190 e al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33”, ha fornito un primo elenco di processi delle istituzioni scolastiche da considerare come punto di partenza per una più approfondita analisi. L’elenco, già riportato nel PTPC 2016/18, può essere considerato ragionevolmente esaustivo ed è il seguente:

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A questi processi, propri delle istituzioni scolastiche, vanno aggiunte le procedure di acquisizione di beni e servizi, analogamente a quanto avviene per qualunque amministrazione.

Inoltre, mentre le tematiche presenti nella tabella individuano in maniera esauriente le tipologie

costante aggiornamento dei processi stessi a seconda delle innovazioni normative (ad esempio, la Legge 107 del 2015, c.d. “Buona Scuola”, introducendo l’organico del potenziamento ha introdotto una scelta – l’assegnazione o meno di parte delle ore di servizio di un docente su questa tipologia di attività – prima non esistente e potenzialmente oggetto di gestione distorta).

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Per ciascun processo, l’evento corruttivo ipotizzato deve essere analizzato, andando a identificare e descrivere le possibili attività da censurare, nonché le condizioni abilitanti (cause) dell’evento medesimo. Tale analisi è necessaria e funzionale alla successiva fase di individuazione delle misure di trattamento dei rischi.

Nel corso del 2017, il Responsabile per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, stante la già descritta complessità dell’applicazione della normativa di prevenzione della corruzione alle istituzioni scolastiche, ha organizzato un tavolo di lavoro con alcuni Uffici Scolastici Regionali, fra i quali quello per l’Emilia Romagna, per uniformare le attività territoriali. La notevole complessità emersa dall’interazione fra realtà territoriali diverse ha mostrato come, pur essendo logicamente necessario mappare uguali processi in uguali maniere, questo sia nella pratica più difficile del previsto. Alla fine dei lavori, sono stati analizzati nel dettaglio tre processi individuati da tutti i partecipanti come particolarmente sensibili; queste tre mappature vengono riportate di seguito e corrispondono a: procedure di acquisizione beni e servizi, valutazione e incentivazione dei docenti (bonus docenti) e conferimento di incarichi di docenza (chiamata diretta).

Nei prossimi aggiornamenti del Piano verranno considerate anche ulteriori processi, fra quelli dell’elenco precedentemente considerato, dopo ulteriori confronti nazionali che assicurino l’omogeneità di “esplosione” delle loro fasi costituenti.

L’analisi si completa con la valutazione del rischio, ottenuta come risultato della valutazione della probabilità e dell’impatto dell’evento corruttivo, effettuata utilizzando l’approccio metodologico suggerito dall’allegato 5 del PNA. Secondo questo approccio, il livello di rischio è valutato come prodotto fra gli indicatori di Probabilità ed Impatto, questi ultimi due calcolati come media di vari sotto indicatori esplicitati nell’allegato e nelle successive tabelle di calcolo. La ratio di una tale valutazione è quella di riconoscere come relativamente secondarie le problematiche di processi ad alta esposizione corruttiva ma insignificante impatto, oppure di impatto notevole ma bassissima probabilità di corruzione; in particolare, utilizzando la normalizzazione fra 1 e 5 proposta dal PNA per i due indicatori, il rischio risulta un numero compreso fra 1 e 25 così classificabile:

Rischio > 16 MOLTO ALTO – intervenire immediatamente

12< Rischio <=16 ALTO – intervenire urgentemente

5< Rischio <= 12 MEDIO – programmare intervento breve termine

3< Rischio <= 5 BASSO – programmare intervento

Rischio <=3 MARGINALE – non sono richieste particolari azioni

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PROCESSO EVENTO

RISCHIOSO

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attribuiscono al Comitato stesso Collegio dei Docenti Consiglio D’istituto D.S. docenti, dirigenti ed eventualmente componenti esterni

(comitato di

valutazione)

Mancanza di trasparenza

C.

Collegio dei docenti e D.S.

Scarsa

responsabilizzazione

FAVORIRE DETERMINA

TI DOCENTI Definizione criteri da parte con i criteri previsti dal bando ai criteri di efficienza efficacia ed