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“Gli psicologi si sforzano di comprendere gli effetti che il cambiamento dell’identità e dell’espressione d

genere provoca sulle relazioni sentimentali e sessuali

delle persone TGNC”

Fondamento logico

Le relazioni delle persone TGNC possono essere sane e di suc- cesso (Kins, Hoebeke, Heylens, Rubens, & De Cuyprere, 2008; Meier, Sharp, Michonski, Babcock, & Fitzgerald, 2013), ma anche complicate (Brown, 2007; Iantaffi & Bockting, 2011). Uno studio sulle relazioni tra uomini TGNC e donne cisgender ha eviden- ziato che queste coppie attribuiscono il successo del loro rapporto al rispetto, all’onestà, alla fiducia, all’affetto, alla comprensione e alla comunicazione (Kins et al., 2008). Così come nelle relazioni tra persone cisgender, anche in quelle con persone TGNC pos- sono verificarsi forme di abuso (Brown, 2007); alcune persone, per esempio, esercitano il controllo sul partner minacciando di ri- velarne l’identità TGNC (FORGE).

Ai tempi delle prime transizioni, queste venivano concesse solo a quelle persone il cui orientamento sarebbe divenuto etero- sessuale a seguito della transizione (per es., una donna trans con un uomo cisgender) (Meyerowitz, 2002). Questa restrizione am- metteva solo un certo modello di coppia (American Psychiatric As-

sociation, 1980; Benjamin, 1966; Chivers & Bailey, 2000), negava l’accesso alla chirurgia a uomini trans che si identificavano come

gay o bisessuali (Coleman & Bockting, 1988) o a donne trans che si identificavano come lesbiche o bisessuali, e richiedeva lo scio- glimento di un eventuale matrimonio come prerequisito di ac- cesso all’iter di transizione (Lev, 2004).

Lo svelamento dell’identità TGNC può avere un importante impatto sulla coppia. Se avviene all’inizio della relazione, si as- socia ad esiti di coppia tendenzialmente migliori rispetto ai casi in cui lo svelamento avviene dopo molti anni di relazione, caso in cui potrebbe essere vissuto come un tradimento (Erhardt, 2007). Quando una persona TGNC fa coming out nel contesto di una relazione preesistente, potrebbe essere utile che entrambi i partner siano coinvolti nelle decisioni che riguardano i beni condivisi (ad es., come bilanciare i costi finanziari della transi- zione con altre incombenze familiari) e sulle modalità di ge- stione di questa notizia all’interno della rete sociale comune (amici, famiglia). A volte il coming out comporta una rinegozia- zione dei ruoli nella coppia (Samons, 2008). Cambiando l’iden- tità di genere di uno dei due partner, può cambiare anche l’idea di cosa significhi essere marito o moglie (Erhardt, 2007). A se- conda del momento in cui insorge la questione e in base ai cam- biamenti che essa impone nella relazione, si può soffrire la perdita di alcuni aspetti del partner e della relazione per come era precedentemente (Lev, 2004).

Il cambiamento dell’identità e dell’espressione di genere, che sia attraverso l’abbigliamento, il comportamento o interventi me- dici (ormoni, chirurgia), non influenza necessariamente l’attra- zione sessuale della persona (Coleman et al., 1993). Una persona TGNC può aprirsi maggiormente all’esplorazione del proprio orientamento sessuale e/o può ridefinirlo nel corso della transi- zione (Daskalos, 1998; H. Devor, 1993; Schleifer, 2006). Man mano che si sente più a suo agio rispetto al proprio corpo e alla propria identità di genere, l’individuo TGNC può affacciarsi a nuovi

aspetti del proprio orientamento sessuale che in precedenza erano occultati o venivano avvertiti come dissonanti rispetto al sesso as- segnato alla nascita. In seguito ad una transizione medica e/o so- ciale, l’orientamento sessuale di una persona TGNC può rimanere stabile o evolversi, in modo passeggero o permanente (per es., una rinnovata esplorazione dell’orientamento sessuale nell’ambito di un’identità TGNC, un mutamento nell’attrazione o nella scelta del partner sessuale, un ampliamento dello spettro di attrazione, un’evoluzione dell’orientamento sessuale identitario; Meier, Sharp et al., 2013; Samons, 2008). Per esempio, un uomo trans che in pre- cedenza si identificava come lesbica potrebbe scoprirsi attratto dagli uomini (Coleman et al., 1993; dickey, Burnes, & Singh, 2012); una donna trans attratta dalle donne prima della transizione, può rimanere tale anche dopo la transizione (Lev, 2004).

Alcune persone TGNC e i loro partner possono aver timore di perdere l’attrazione sessuale reciproca e di altre potenziali conseguenze che il cambiamento dell’identità di genere può avere sul rapporto. Una coppia costituita da due uomini trans che si identificano come lesbiche può entrare in conflitto con l’idea che essere in una relazione affettiva con un uomo può por- tare gli altri a percepirli come una coppia eterosessuale (Califia, 1997). Allo stesso modo, una donna in una relazione eteroses- suale che in seguito apprende che il proprio partner è una donna trans può ritrovarsi in una relazione lesbica e dover fare i conti con la nuova condizione di minoranza stigmatizzata (Erhardt, 2007). Inoltre, una persona può non sentirsi più attratto dal par- tner dopo la transizione. Per esempio, una donna lesbica la cui partner transita in un’identità maschile può non sentirsene più attratta. I partner di persone TGNC potrebbero trovarsi a speri- mentare sentimenti legati al lutto e alla perdita di fronte alla de- cisione dell’amato/a.

Applicazione

Lo psicologo può farsi promotore di resilienza nelle coppie, af- frontando le specifiche questioni che si pongono ai partner delle persone TGNC. Questi ultimi possono beneficiare del supporto psicologico nel gestire le difficoltà legate al cambiamento del- l’identità di genere e alla transizione del proprio partner. Gruppi di supporto tra pari possono rappresentare una risorsa preziosa nel fare i conti con la transfobia interiorizzata, la vergogna, il ri- sentimento e le preoccupazioni in merito alla relazione. Le per- sone TGNC, i loro partner e le coppie che hanno affrontato con successo il percorso possono offrire il proprio sostegno, agendo come fattore di protezione (Brown, 2007). Nel caso di uno svela- mento all’interno di una relazione già esistente, lo psicologo può aiutare la coppia ad esplorare quali dinamiche relazionali essa in- tenda preservare o cambiare.

Con lo psicologo, una persona TGNC può esplorare un venta- glio di questioni riguardanti la sua relazione e la sua sessualità (dickey et al., 2012), tra cui i tempi e le modalità del coming out, comunicare i propri desideri sessuali, rinegoziare l’intimità che rischia di perdersi durante la transizione, adattarsi ai cambia- menti corporei causati dall’uso di ormoni o dalla chirurgia, esplo- rare i confini riguardanti il contatto, la tenerezza e le pratiche di sesso sicuro (Iantaffi & Bockting, 2011; Sevelius, 2009). Nel corso della transizione, le persone TGNC potrebbero sviluppare una maggiore autoefficacia sul piano sessuale. Nel momento in cui il proprio partner si avvale del sostegno dello psicologo nella com- prensione delle decisioni sulla transizione di genere, la persona TGNC può trarne l’opportunità per sviluppare una consapevo- lezza sull’influenza che la sua decisione ha sulla vita delle per- sone amate.

Linea-guida 13

“Lo psicologo cerca di comprendere le molteplici