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1. La Pubblica Amministrazione in Italia: Evoluzione normativa ed

1.6. La Pubblica Amministrazione oggi.

Gli anni ‘90 sono stati caratterizzati da un lungo processo di valorizzazione dell’autonomia 44delle amministrazioni statali periferiche. Tale termine in senso

giuridico designa la potestà degli enti locali nell’autoregolamentarsi e autogestirsi nel perseguire il proprio fine senza eccessive inerenze da parte dello Stato o degli altri organi amministrativi soprastanti.

Un processo ambizioso mirante a rimediare ad alcune disfunzioni della Pubblica Amministrazione come:

-L’Eccessivo centralismo statale;

-La Lunghezza e la complessità delle procedure; -La scarsa efficacia nell’azione Amministrativa;

44 Per approfondimenti circa l’evoluzione dell’autonomia delle amministrazioni statali periferiche si veda

(Contabilità degli enti locali e contrattualistica pubblica. Paragrafo “L’evoluzione dell’autonomia degli enti locali: dall’unità d’Italia alla legge di stabilità 2012, Francesco Manganaro “. Gianclaudio Festa, 2012.)

-L’inefficienza complessiva;

Obiettivi non ancora raggiunti in toto, che continuano ad ispirare il modello del domani. Passando per il New Public Management, e la connessa Aziendalizzazione, l’auspicio del nuovo modello di settore pubblico è quello di poter arrivare ad una pubblica amministrazione che abbia queste caratteristiche: -Una minor presenza dello Stato in economia,

-Un maggior decentramento di funzioni verso le unità più vicine al cittadino (Enti locali),

-La possibilità di scelta pubblico/privato,

-Maggiore trasparenza e responsabilità nei confronti del cittadino/utente , -Una maggiore efficienza ed efficacia dei servizi pubblici,

-Una cultura manageriale informata ai principi del business ed in grado di dialogare con il mercato.

La peculiarità degli Enti è sempre stata quella di avere una accentuata diversificazione ed eterogeneità di attività e servizi offerti, dalle opere pubbliche agli asili, così al loro interno convivono attività che richiedono sensibilità, orizzonti temporali, competenze e metodi di gestione diversi. Perciò necessitano di approcci e modelli organizzativi differenti tra loro, pensati ad hoc per ogni tipologia di attività o servizio, ed una propria struttura organizzativa, accompagnata da propri meccanismi di funzionamento, propri management e propria cultura interna.

Nascono da qui nuove esigenze di governo spinte non solo da questi aspetti ma anche dal diverso ruolo assunto oggi dalla Pubblica Amministrazione, che necessita di moderni strumenti di governance in modo da assicurare all’Ente adeguate prerogative di indirizzo, programmazione e controllo capaci di guidare le società verso gli obiettivi dell’Amministrazione, perseguendo una maggior competizione tra enti locali, nazionali ed internazionali.

Peraltro tale necessità di governance è stata recepita dalla bozza di “Carta delle Autonomie”45 approvata in via provvisoria dal Consiglio dei Ministri del

15.07.2009 .

L’applicazione dei principi della aziendalizzazione, ha favorito lo sviluppo di alcuni dei tratti distintivi della governance:

-l’attenzione alla partecipazione degli stakeholders; -il coordinamento dei diversi interessi in gioco;

-l’applicazione sistematica dei principi di efficacia, efficienza, coerenza e trasparenza all’intervento pubblico.

Altro fenomeno che ha inciso pesantemente sull’affermarsi di politiche e strategie di governance è da rintracciarsi nella moltiplicazione e differenziazione dei livelli di governo: verso l’alto, il processo di sovranazionalizzazione, che in Europa ha la sua più chiara manifestazione nel passaggio di competenze dagli stati nazionali all’Unione Europea; e verso il basso, il processo di "sub- nazionalizzazione", ovvero la devoluzione di poteri e competenze verso livelli di governo subordinati a quello nazionale (Regioni ed Enti locali).

Con il termine governance46 si indica l'insieme di strategie, strumenti di controllo

e direzione degli enti locali, in una logica legata al risultato dell'azione pubblica, in un contesto di pubblica cooperazione tra attori pubblici e privati.

La formula oggi impiegata, risponde alla necessità di qualificare con una comune denominazione tutte le componenti che concorrono a determinare il moderno sistema di governo pubblico locale, facendo però riferimento ad una specifica prospettiva di analisi dell’ente locale, ovvero quella di considerare l’ente sia nella sua dimensione interna di gestione, sia nel contesto dei molteplici rapporti ed interessi che gravitano attorno ad esso.

Si parla di molteplicità di livelli che interagiscono tra loro e che richiedono a loro volta funzioni di coordinamento.

45Testo che definisce competenze e funzioni degli enti locali.

46Borgonovi definisce la Governance come “ Trovare le forme e i modi per contemperare interessi molteplici della

società, per dare la necessaria attenzione e per rispondere in modo almeno soddisfacente alle attese dei diversi portatori di interesse con riguardo alle scelte dell’ente/istituto/azienda pubblica”. (Principi e sistemi aziendali per le amministrazioni pubbliche. Elio Borgonovi, 2005).

Il modello di governance individuato consente all’Amministrazione di indirizzare le scelte societarie, programmare le attività e controllarne i risultati, in termini strategici e gestionali, con particolare attenzione all’equilibrio economico societario.

I processi e gli strumenti della governance, analogamente agli strumenti di governo adottati dall’Ente, permettono la realizzazione del controllo ex ante attraverso il piano strategico e il budget previsionale, del controllo in itinere con i report di rendicontazione semestrale, e del controllo ex post con il bilancio consuntivo e i documenti di rendicontazione allegati.

Ciò al fine di costruire un sistema integrato di programmazione, controllo e valutazione dell’azione amministrativa, capace di guidare l’Ente e le sue società partecipate verso il soddisfacimento dei bisogni della collettività di riferimento. Il modello di governance degli enti locali si compone di diversi attori:

- i cittadini, elettori degli organi di governo , hanno interesse alla realizzazione delle strategie di mandato.

- organi di governo, Sindaco e giunte con potere di nomina e revoca di assessori e dirigenti.

- management , segretario, direttore generale,dirigenti.

- organi di controllo, nucleo valutazione, organi di revisione contabile e Corte Dei Conti.

-i fornitori, finanziatori.

ed ha bisogno di trasformazioni continue che si diversificano in base alla dimensione demografica, al territorio e alle caratteristiche sociali, culturali ed economiche.

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