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2. I risultati del percorso di orientamento

2.2. Punti di forza personali

Nella prima sezione del percorso AlmaOrièntati (Individua i tuoi punti di forza) vengono sottoposte all’attenzione di tutti gli studenti che acce-dono al questionario 36 frasi, riconducibili a 9 dimensioni chiave riguar-danti le “competenze orientative”: metodo di studio, risultati scolastici, valore della formazione, valore del lavoro, preferenze ed interessi (riferiti alle materie di studio e ai settori professionali), disponibilità al nuovo, capacità di analisi, capacità di affrontare gli imprevisti e infine focaliz-zazione sull’obiettivo.

I giovani compilano la sezione indicando quanto si identificano (“mol-tissimo”, “molto”, “abbastanza”, “poco” o “per niente”) con il contenuto di ogni frase e, pertanto, le loro risposte consentono di ricostruire l’im-magine che essi hanno di se stessi, le capacità che ritengono di posse-dere e il grado di priorità che attribuiscono alla formazione.

Nel complesso, i quattro aspetti in cui si identificano maggiormente i giovani trentini sono la fiducia nella propria capacità di comprendere le regole degli ambienti in cui si trovano (l’83,9% si identifica “molto” o

“moltissimo”), la consapevolezza che per ottenere buoni voti è neces-sario impegnarsi (82,4%), l’aspirazione a girare il mondo e la convinzione che il lavoro sia un aspetto importante di realizzazione personale (rispet-tivamente al 78,8% e al 74,6%). Sulla base di questa autopercezione i diplomati appaiono molto concreti, determinati, aperti al “nuovo” e con-sapevoli che il loro futuro dipende dalle loro scelte e dal loro impegno.

Al contrario, gli aspetti ritenuti meno rilevanti sono: “studio anche quando non devo affrontare un compito in classe o un’interrogazione”

(6,7%), “mi concentro sullo studio senza farmi distrarre da altre cose”

(16,0%), “penso che il guadagno sia proporzionale al titolo di studio”

(19,7%) e “studio con regolarità anche le materie che non mi piacciono”

(19,8%).

Questi quattro aspetti evidenziano da un lato la percezione da parte degli studenti che il mercato del lavoro non sia in grado di remunerare gli sforzi profusi nello studio, dall’altro la difficoltà di concentrarsi nello studio, soprattutto quando non ci si attende una verifica della propria preparazione o un ritorno immediato di quanto fatto. Tuttavia rassicura

24 Sebbene per queste analisi sia sempre stata presa in considerazione la prima com-pilazione effettuata, lo studente può in ogni momento modificare la propria scelta iniziale e accedere al percorso precedentemente scartato.

il valore attribuito alla formazione: infatti il 69,3% dei diplomati ritiene fondamentale il life-long learning e il 66,0% ritiene che, sebbene non sempre remunerata, una formazione elevata aumenti le possibilità oc-cupazionali (Figura 2.1, Figura 2.2, Figura 2.3).

Fig. 2.1 Diplomati dell’anno 2019: punti di forza – come si vedono gli studenti (a) (va-lori percentuali) - Fonte: AlmaDiploma, Indagine sul Profilo dei Diplomati

Fig. 2.2 Diplomati dell’anno 2019: punti di forza – come si vedono gli studenti (b) (va-lori percentuali) - Fonte: AlmaDiploma, Indagine sul Profilo dei Diplomati

Fig. 2.3 Diplomati dell’anno 2019: punti di forza – come si vedono gli studenti (c) (va-lori percentuali) - Fonte: AlmaDiploma, Indagine sul Profilo dei Diplomati

Maschi e femmine si distinguono prevalentemente per l’importanza attribuita alla formazione scolastica e per l’atteggiamento di fronte alle difficoltà.

Le studentesse aspirano più di frequente a girare il mondo (+13,0 punti percentuali rispetto ai maschi), tengono maggiormente ad avere successo nello studio (+12,8 punti percentuali), aspirano a fare espe-rienze diverse (+10,9 punti percentuali) e sono consapevoli che per ot-tenere questo risultato devono impegnarsi (+10,6 punti percentuali).

Gli studenti di genere maschile dichiarano più spesso delle femmine di saper “affrontare i problemi senza farsi prendere dal panico” (+26,4 punti percentuali rispetto alle femmine), di “affrontare con coraggio gli imprevisti” (+18,4), di “reagire attivamente se qualcosa va storto”

(+13,2) e di “ritenere che il lavoro sia uno strumento per avere successo”

(+9,2) (Figura 2.4). Non si deve dimenticare, tuttavia, che le risposte for-nite dagli studenti ricalcano aspetti della percezione del sé necessaria-mente connotati da soggettività.

Fra le risorse personali prese in considerazione, l’importanza di avere successo nello studio, la consapevolezza che tale successo è legato al-l’impegno personale e la capacità di pianificazione degli impegni sco-lastici sono le tre che più di tutte si associano alle elevate votazioni scolastiche.

Fig. 2.4 Diplomati dell’anno 2019: alcuni punti di per genere (valori percentuali) Fonte: AlmaDiploma, Indagine sul Profilo dei Diplomati

Risulta inoltre interessante osservare la distribuzione degli studenti del quarto anno di scuola secondaria di secondo grado, diplomati nella Provincia autonoma di Trento nel 2019, all’interno dei 6 gruppi individuati sulla base delle risposte ottenute nella sezione del percorso AlmaOrièn-tati relativo alle risorse personali25.

I gruppi si caratterizzano per un diverso livello di identificazione da parte dello studente con ciascuna delle 36 domande prese in esame nella se-zione. I due gruppi più rappresentati sono gli Esperienziali reattivi (21,9%) e i Sicuri ma vulnerabili agli imprevisti (21,4%). Questi due gruppi hanno tuttavia caratteristiche molto diverse: mentre gli Esperienziali reattivi riten-gono di possedere una buona capacità di affrontare gli imprevisti e una buona disponibilità al nuovo, ma faticano ad individuare un obiettivo, i Si-curi ma vulnerabili agli imprevisti hanno abbastanza chiari i propri interessi sia professionali che scolastici, ma vivono gli imprevisti che possono in-contrare nel loro percorso come ostacoli quasi insormontabili.

Gli Impazienti di lavorare (17,9%) ritengono di avere definito l’ambito professionale di interesse e vedono nel lavoro una fonte di soddisfazione

25 Per la descrizione delle caratteristiche di ogni gruppo si rimanda alle Note metodo-logiche.

e realizzazione personale, ma attribuiscono poca importanza alla for-mazione, allo studio e ai risultati scolastici.

I Carrieristi amletici (13,4%) ritengono il lavoro e lo studio strumenti per il raggiungimento del successo, del prestigio e della realizzazione personale, ma faticano ad individuare un settore professionale di riferi-mento e a portare a termine le attività intraprese. Gli Edonisti distratti (12,8%) hanno ben chiaro sia il settore lavorativo sia la professione che vorrebbero fare e si mostrano aperti nei confronti del mondo esterno, ma si dichiarano poco disponibili ad applicarsi su temi che non riten-gono interessanti e sono poco abili nella pianificazione delle proprie at-tività. Gli Scuolacentrici di quartiere (12,7%), al contrario degli Edonisti distratti, sono focalizzati esclusivamente sullo studio e faticano a piani-ficare il proprio futuro.

Le caratteristiche di ciascun gruppo rappresentano punti di forza e punti di debolezza su cui lo studente può riflettere per prepararsi ad af-frontare al meglio le difficoltà del proprio percorso formativo e lavorativo.

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