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A quali settori si rivolgono le persone per i loro consumi sanitari e le spese

Nel documento La previdenza sanitaria integrativa (pagine 86-91)

9. Proiezioni e simulazioni esplorative

9.4 A quali settori si rivolgono le persone per i loro consumi sanitari e le spese

Diventa allora importante capire verso quali settori si dirige la spesa, ovvero, come si orientano le persone nella scelta degli erogatori. La tabella 37 riporta per le principali aree di consumo le percentuali di consumo con l’indicazione del settore ove è avvenuto il consumo (struttura pubblica e convenzionata e struttura privata) e le persone hanno o meno pagato per usufruire della prestazione (non ha pagato, ha pagato il ticket e a pagato l’intero prezzo a prescindere poi se ha on ha ricevuto un rimborso). Queste sono le frequenze di consumo e spesa:

o Visite specialistiche: oltre 30 milioni di persone pari al 56% della popolazione ha effettuato una visita specialistica nell’arco di un anno. Di questi, il 70,4% si è rivolto ad una struttura pubblica o convenzionata e il 29,6% in una struttura a pagamento. Il 37,5% non ha pagato nulla, il 21,3% ha pagato il ticket e il 41,3% ha pagato l’intero prezzo.

o Accertamenti diagnostici: 21.934.000 di persone hanno effettuato almeno un accertamento (il numero degli accertamenti è superiore al numero delle persone dato che nel corso di un anno avvengono più accertamenti) pari al 36,5% della popolazione. Di questi l’86,4% ha fatto l’accertamento in una struttura pubblica o convenzionata e il 13,6% in una struttura privata. Il 41,7% non ha pagato nulla, il 32,5% ha pagato il ticket e il 24,8% ha pagato l’intero prezzo

o Ricoveri: 5.313.000 persone hanno fatto almeno un ricovero nell’anno in una struttura pubblica o convenzionata, mentre l’1,1% lo ha fatto in una struttura privata a pagamento.

I dati di questa indagine non riportano se le persone sono in possesso di un’assicurazione privata, per cui non è possibile da questi dati stimare qual è l’ammontare della spesa che si è rivolto al settore privato rispetto a quello pubblico. Da questa indagine si apprende che il 41,3% dei cittadini ha speso l’intero prezzo delle prestazioni specialistiche, il 13 % degli i accertamenti e l’1,1% dei ricoveri.

Viene in aiuto a questo proposito l’Indagine Istat sulla vita quotidiana relativa al 2015. Da questa si conosce con apposite elaborazioni del database se gli assicurati hanno speso nel settore pubblico, in quello convenzionato o privato. Purtroppo questa informazione è disponibile solo per i ricoveri. I dati nella tab 38 dicono che la percentuale di persone con almeno un ricovero è stata nel 2015 pari all’87,8% della popolazione complessiva, mentre la percentuale degli assicurati era pari all’85,5% e dei non assicurati all’88,1%. Risulta, però, che la percentuale degli assicurati ricoverati era superiore rispetto a quella della popolazione totale e dei non assicurati: (a) nelle case di cura convenzionate

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87 (13,4% verso l’11,6% della popolazione e l’11,3% dei non assicurati); (b) nelle case di cura a pagamento (1,1% rispetto allo 0,7% e allo 0,6%). Si conferma che gli assicurati hanno una propensione superiore ai non assicurati e alla popolazione generale (effetto assicurazione) e che, nel caso di strutture a pagamento, sono il doppio dei non assicurati.

Tab 37 Numero e percentuale di persone che hanno effettuato visite specialistiche, accertamenti e ricoveri nell'arco di un anno secondo il tipo di struttura utilizzata

Categorie di prestazioni e tipo di struttura migliaia di

persone %

% di spesa che va al settore

privato A. Visite specialistiche persone che nei 12 mesi precedenti l'intervista hanno effettuato visite specialistiche (escluso dentistiche)

numero persone ( migliaia e % su popolazione) di cui 30.448 50,6

in una struttura pubblica o convenzionata 21.428 70,4

in una struttura privata 9.020 29,6

non ha pagato nulla 11.404 37,5

ha pagato il ticket 6.475 21,3

ha pagato interamente, con o senza rimborso 12.569 41,3 41,3

B. Accertamenti diagnostici persone che hanno effettuato accertamenti nei 12 mesi precedenti l'intervista

numero persone ( migliaia e % su popolazione) di cui 21.934 36,5

in una struttura pubblica o convenzionata 18.941 86,4

in una struttura privata 2.993 13,6 13,6

non ha pagato nulla 9.372 41,7

ha pagato il ticket 7.124 32,5

ha pagato interamente, con o senza rimborso 5.438 24,8 24,8

C. Ricoveri persone con almeno un ricovero nei 12 mesi precedenti l'intervista

in una struttura pubblica o convenzionata 5.313 98,9

in una struttura non convenzionata ( privata a

pagamento ) 57 1,1 1,1

Fonte: elaborazioni Piperno (2017) su dati Istat, indagine sulla salute e il ricorso ai servizi sanitari, 2013-2014.

L’elaborazione del database di questa indagine ha permesso di trarre altre informazione. I dati già presentati in precedenza (tab. 24) mostrano che gli assicurati ricoverati in ospedali pubblici sono percentualmente di più (17 %) rispetto ai non assicurati (2,7%) e alla popolazione totale (4,4%) a aver contribuito alle spese. Lo stesso accade per i ricoveri nelle case di cura convenzionate. La percentuale è più bassa (12%) nel caso delle case di cura a pagamento. E’ ovvio che questo dipende dal fatto che gli assicurati sono coperti dalle assicurazioni e che questo ha un effetto rispetto alla partecipazione delle persone alle spese di ricovero. Si potrebbe dedurre che quel 12% sono gli assicurati cui nonostante il possesso di assicurazione rimane a carico una quota di spesa (outofpocket degli assicurati). In sostanza, la presenza di un terzo pagante non elimina la spesa outpocket e di questo fatto si è già tenuto presente nelle previsioni prima illustrate.

La tabella 25, riportata nel capitolo 5, fornisce un’ulteriore informazione descrivendo se coloro che hanno contribuito alla spesa lo hanno fatto direttamente o tramite un’assicurazione. Risulta che gli assicurati: (a) rispetto alla ripartizione del contributo alle spese, il 23,1% ha riguardato le spese

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88 sanitarie, il 47,3% altre spese quali la stanza, la tv e simili e il 29,6% entrambi i tipi di spesa; (b) mentre per quanto riguarda il rapporto col resto della popolazione ricoverata, il 15.1% ha contribuito tramite assicurazione.

Trattandosi di elaborazioni che provengono da archivi separati (frequenze di consumo secondo il settore, frequenze secondo il settore e il possesso di assicurazione ma non informazioni sulla spesa in un archivio unitario) si può, ciononostante, almeno qualche ipotesi (e non stima puntuale) di quanta parte della spesa privata degli assicurati e, cioè della spesa intermediata, va al settore pubblico o convenzionato e al privato pagamento. Si può ipotizzare, in conclusione, che dei 5 miliardi della spesa intermediata del 2016 e dei 15 miliardi del 2025, rebus sic stanti bus in termini di propensioni al consumo e di scelta del settore, quote cospicue del 41% delle persone che hanno pagato per intero le visite specialistiche, il 24% di quelle che hanno fatto accertamenti e l’1,1% di quelle ricoverate che ha pagato il prezzo intero lo abbiano fatto nel privato.

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Fonti principali di reperimento dati consultate (siti web)

(I dettagli relativi all’identità delle indagini e degli archivi si trovano in nota alle tabelle e nel testo)

Ania

Agenzia delle Entrate Banca d’Italia

Istat

Ministero dell’economia e delle finanze Ministero dello sviluppo economico Ministero della salute

Ministero del Lavoro

Ragioneria generale delle Stato OECD

Eurostat

World Health Organization Isnet

Itinerari previdenziali Adapt (Bollettino e Reports)

Mefop ( Articoli e Relazioni ad Eventi ) Covip

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