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Quota min fronte: 3030 m

Direzione DISTANZE (in m) Segnale misura attuale precedente variazione

D1 (cf)* 15° 96 93 - 3

SGL 3 (cf)** 45° 74 61 - 13

* Lobo orientale ** Lobo centrale

507.1 Ghiacciaio dei Forni

Operatore: Giuseppe COLA (SGL)

Controllo del 2014.09.04

Alla fine della stagione di ablazione l’apparato glaciale era co- perto dalla neve per circa il 75% della sua estensione, chiudendo per la prima volta il bilancio in positivo, dopo numerosi anni di bilanci negativi. Ciò nonostante, il settore inferiore del ghiacciaio si

506.1 - Ghiacciaio del Col della Mare

I; stazione fotografica SF528 (foto di G. COLA, 30.08.2014). La fronte

è scoperta ma il settore superiore dell’apparato è in gran parte coperto di neve residua dell’anno. The snout is snow-free but the accumulation ba- sin is retaining a considerable amount

presentava in completo disfacimento, in ragione del ritardo con cui la fronte registra il segnale climatico. Enormi cavità si sono aperte sulla lingua e i numerosi crepacci non facilitano l’accesso a questo grande ghiacciaio. La fronte si presenta completamente sconvolta dai recenti crolli con numerose porte scavate dai torrenti glaciali, talune abbandonate di recente. Non sempre il limite frontale è vi- sibile, ma si intuisce la presenza del ghiaccio sepolto al di sotto del detrito. A luoghi, doline glaciali si aprono nelle aree antistanti la fronte mettendo in luce lenti di ghiaccio sepolte sotto il deposito fluvioglaciale. È un paesaggio in rapida evoluzione.

Si è completato il distacco della colata occidentale, una fron- te dai contorni ben definiti si staglia diverse decine di metri al di sopra della lingua principale. Fino allo scorso anno un esile col- legamento, in parte mascherato da detrito, la collegava sul lato in destra orografica. Nell’alto bacino di accumulo permane tuttavia un collegamento dinamico con il bacino centrale: il ghiaccio pre- sente nel vasto pianoro sotteso tra P.ta. S. Matteo e C. Giumella, in parte trabocca verso la colata occidentale con una potente colata di ghiaccio. Il limite della neve dell’annata, dal caratteristico colore rossiccio, si attesta attorno a 2900 – 2950 m di quota, a seconda dell’esposizione. Poco più in alto il limite della candida neve estiva, si situa attorno a 3000- 3050 m di quota. Nel controllo del 23 - 24 Agosto, nel bacino orientale, presso le paline ablatometriche 8, 9 e 10, (ubicate tra 3170 e 3330 m), lo spessore del manto nevoso dell’annata si attestava attorno a 120 - 140 cm. Nel bacino occi- dentale presso le paline 11, 12 e 13, posizionate tra 2964 m e 3061 m, lo spessore si aggirava sui 140 – 200 cm. Nel bacino centrale presso la paline 7, a 2898 m, lo spessore era di 40 cm. Solo la palina 6, a 2866 m, risultava libera dalla neve, ma circondata da placche di ghiaccio di sovraimposizione. I valori dell’ablazione misurati a fine stagione presso le paline risultano quest’anno nettamente in- feriori, si passa dai 440 cm, della palina 1, la più bassa, collocata poco a monte della fronte, ai 49 cm della palina 7, a 2890 m. Nella paline a quote più elevate non vi è stata fusione del ghiaccio. La palina 1, il prossimo anno non sarà più controllata perché giunta ormai a pochi metri dal margine frontale. Crolli di seracchi dalla seraccata orientale, si sono susseguiti nel corso dell’estate. Il 23 - 24

Agosto è stato eseguito un rilievo GPR (georadar) per determina- re lo spessore del ghiaccio nei bacini di accumulo. Da elicottero sono stati effettuati rilievi fotogrammetrici del settore inferiore del ghiacciaio. Le paline ablatometriche in alluminio sono state sosti- tuite con le nuove in legno lunghe 10 m. Il 26 Settembre il rilievo fotogrammetrico è stato ripetuto con un drone ed è stato effettuato un rilievo della fronte con il laser scanner. Gli operatori glaciolo- gici, coordinati da M. Lojacono sono: A. Tamburini, F. Villa, G. Cola, P. Rocca, V. Paneri, D. Colombarolli, P. Pagliardi, A. Barilli.

Quota min. fronte: 2525 m

Direzione DISTANZE (in m) Segnale misura attuale precedente variazione

SGL

(CSG2010) 165° 128 118 -10

3B 175° 218 199 - 19

M 158° 251 201 - 50

512.1 Ghiacciaio del Dosegù

Operatore: Aldo BORGHI (SGL)

Controllo del 2014.08.27

Il ghiacciaio si presenta coperto per più dell’80% da neve dell’anno precedente; in prossimità della fronte sono riscontrabili chiazze diffuse di neve residua e, a quote più elevate, sono abbon- dantemente coperte rocce che solitamente risultano esposte. La fronte, in prossimità di tutti i segnali, pur arretrando di pochissimi metri, continua a diminuire nello spessore, al contrario della coper- tura detritica che, soprattutto verso meridione, tende ad aumenta- re di spessore. La seraccata soprastante il pianoro risulta invariata, se non più florida, rispetto all’anno precedente. Il limite delle nevi è più basso del 2013 e si assesta intorno ai 3100 m. Presso i segnali 2Bis e A08 sono stati apposti dei “caposaldi” di avvicinamento in

507.1 - Ghiacciaio dei Forni

(foto G. COLA, 23.09.2014). Il

Ghiacciaio dei Forni mantiene una copertura nevosa su ¾ della sua intera superficie, registran- do un bilancio nettamente posi- tivo. Ciononostante, perman- gono diffuse evidenze di pro- fonda evoluzione del margine frontale, con numerose bocche glaciali abbandonate, cavità in ghiaccio, porzioni di fronte sollevata, distacchi di ghiac- cio morto e sviluppo di aree detritiche a nucleo di ghiaccio. Ghiacciaio dei Forni preserves a residual snow cover on ¾ of its entire surface, recording a clearly positive mass balance. Neverthe- less, there are many evidences of deep evolution of the frontal margin, such as many aban- doned glacial mouths, ice caves, hanging portion of ice, detach- ment of dead ic,e and ice-cored

pietra distanti rispettivamente 200 m e 100 m dai segnali originali. I corsi d’acqua presenti in prossimità dei segnali meridionali sono poveri di acqua, ma il fenomeno è stato sicuramente caratterizzato dalle temperature, insolitamente basse per il periodo, che si sono registrate alla fine del mese di Agosto. Altre osservazioni fotografi- che sono state eseguite da G. Cola (28 Agosto).

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