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Una raccolta indifferenziata di successi

Nel documento Ottobre - Dicembre 2014 (pagine 32-35)

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igiene urbana igiene urbana

ottobre-dicembre 2014

Ridurre le emissioni di gas serra del 20%, al-zare al 20% la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e portare al 20% il risparmio energetico, il tutto entro il 2020: è questo in estrema sintesi il contenuto del cosiddetto “pacchetto clima-energia 20/20/20” varato dall’Unione Europea. Obiettivi piuttosto am-biziosi, che si prefiggono di dare un concreto seguito europeo al famoso (e non sempre ri-spettato) protocollo di Kyoto. Come andrà a finire? Non resta che aspettare e vedere.

Tutti chiamati a fare il loro, manutenzione compresa

Detto questo, però, bisogna notare che i progres-si non progres-si realizzano da soli. Tutti devono fare la propria parte: non ultimi, certamente, i gestori delle flotte di veicoli adibiti all’igiene urbana, che come è noto impattano sull’ambiente in modo significativo soprattutto se non corretta-mente manutenuti. Questa la teoria: ma quali sono le realtà concrete? Cosa si sta già facendo in Italia e cosa si dovrà fare nel prossimo futuro affinché la gestione delle flotte sia sempre più responsabile sotto il profilo del “green”, ma an-che più sicura e svolta a regola d’arte?

“gestione flotte: il green necessario

l’obiettivo 20/20/20 e le realtà concrete”

A Ecomondo un convegno-talk show organizzato da GSA Igiene Urbana con la partnership scientifica di Man.Tra spiegherà come la corretta gestione delle flotte può contribuire al raggiungimento degli obiettivi del programma europeo 20/20/20. Ci saranno, come sempre, tutti i rappresentanti della filiera. Tra i temi, anche formazione e sicurezza.

di Simone Finotti

Il talk-show, tra obiettivi e realtà concrete

Per fare chiarezza su questi temi, e sentire le voci di tutti i soggetti in vario modo interessati, GSA Igiene Urbana rinnova la sua collaborazione con Man.Tra, partner scientifico di riferimento quando si parla di manutenzione delle flotte, e organizza per Ecomondo 2014 un convegno-talk show dal titolo “Gestione flotte: il green necessario l’obiettivo 20/20/20 e le realtà concrete”. L’evento, in programma per giovedì 6 novembre dalle 14 alle 17 in Sala Gemini (padiglione C 5), è rivolto a gestori di flotte, utilizzatori, manutentori, multiutility, fornitori e produttori di mezzi, mac-chine, attrezzature per l’igiene urbana, fabbricanti e distributori di componenti e ricambi per veicoli ecologici, operatori e tecnici del settore.

Il panel

Al dibattito, moderato da Alessandro Sasso, presidente Man.Tra, e coordinato dal punto di vista scientifico da Tiziano Suppa, responsa-bile Ingegneria e pianificazione di Ama Roma, il più grande operatore in Italia nella gestione integrata dei servizi ambientali con 7.800 di-pendenti e un bacino d’utenza di 3.300.000 per-sone, interverranno rappresentanti di ciascun anello della filiera per raccontare, in forma di dinamico talk-show, la propria esperienza concreta e confrontarsi con gli altri relatori e il pubblico in sala. Sono attesi Gianluca Cencia, direttore generale Federambiente, Michele An-tolini, fleet manager del Gruppo Lgh, Daniele Fabbroni, ingegnere meccanico e consulente, Marco Castagna, presidente Amiu Genova,

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sti componenti, nonché il loro scorretto utilizzo (e qui entra prepotentemente il tema della for-mazione degli addetti) generano anch’essi un impatto ambientale, oltre a ridurre la sicurezza per tutti, a partire da operatori e cittadini. Ecco perché tutti questi temi, come sottolineerò du-rante il talk-show a Rimini, sono da vedere come strettamente collegati fra loro”.

ambientale del servizio nel suo complesso. E non parliamo solo di carburante, olio e così via: anche la componentistica gioca un ruolo fondamentale perché componenti importanti come cambi e freni non sono certo accessori. Il retarder, ad esempio, è un elemento che può contribuire a ridurre l’emissione di polveri sottili dai ferodi. L’inadeguata manutenzione di que-Alessandra Mascioli, Ministero

dell’Am-biente, Roberto Pucci, Fise Assoamdell’Am-biente, Giuseppe Rubrichi, Atia Iswa Italia.

20/20/20: un tema non più procrastinabile

Per Alessandro Sasso, che si prepara a mo-derare un incontro che si annuncia più vivace che mai, “il tema ambientale, in relazione alla manutenzione delle flotte, non è più procrasti-nabile. Il programma 20/20/20 fissa obiettivi ambiziosi ma realistici, e tutti devono fare la loro parte per contribuire a raggiungerli. Tra i temi-caldi del talk-show ci saranno le direttive per gli acquisti verdi, il calcolo della carbon footprint e la relativa certificazione, l’analisi dei costi del ciclo di vita dei beni come indicatore dell’efficienza dei processi. Mi preme molto sottolineare l’importanza di quest’ultimo aspetto, che segna un passaggio culturale: la vita del mezzo e l’intero proces-so di gestione dei rifiuti urbani devono essere valutati nel loro complesso per determinarne la reale efficienza. L’obiettivo 20/20/20, è una sfida essenziale per il futuro, in cui ciascuno gioca il suo ruolo: non ultimi i gestori delle flotte di veicoli ecologici, la cui manutenzione è centrale ai fini di ridurre l’impatto comples-sivo del servizio”.

Ambiente sì, ma anche formazione e sicurezza

Ma il tema dell’ambiente, sebbene costituisca il nerbo del talk-show, non sarà l’unico ad essere toccato. Strettamente connessi ad esso sono le problematiche relative alla formazione e alla sicurezza, come ricorda Tiziano Suppa: “Quest’anno il tema ambientale, unito a quello della formazione e della sicurezza, entrano pre-potentemente nel dibattito sull’igiene ambien-tale. La recente emanazione dei Cam, quindi le direttive per gli acquisti verdi delle pubbliche amministrazioni, aprono un campo sul quale non si può più restare indifferenti. In questo senso, oltre all’approvvigionamento dei mezzi, anche la manutenzione dice la sua, ed ha un ruolo-chiave. Pensi ad esempio al monitoraggio delle emissioni gassose, all’utilizzo di carburan-te, al tema degli oli biodegradabili, tutte cose toccate dal Pan Gpp. Ora, un mezzo senza una buona regolazione dei motori, per fare solo un esempio, aumenta in modo sensibile l’impatto

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Ogni anno la Fondazione Cariplo pubblica bandi finalizzati al sostegno di azioni volte ad aumentare la sostenibilità della comunità in cui si svolgono. Nel 2012 è stato pubblicato il bando “Costruire comunità sostenibili”. Partendo dall’assunto che “l’attuale

mo-dello di sfruttamento delle risorse naturali ed energetiche, oltre a produrre sprechi, inefficienze e squilibri, comporta notevoli impatti di natura ambientale. E’ quindi opportuno favorire un cambiamento nei comportamenti individuali e collettivi per realizzare modelli di consumo e di produ-zione più sostenibili nel tempo e più attenti ai diritti delle generazioni future”1, il bando

era finalizzato a “contribuire allo sviluppo

di iniziative finalizzate a una gestione del ciclo delle risorse efficiente e sosteni-bile nelle comunità locali, la cui efficacia possa essere sperimentata, documentata e applicata in altri contesti. In particolare, verranno sostenuti progetti che propongano soluzioni efficaci e condivise alle problema-tiche ambientali legate ai cicli integrati di acqua, energia e rifiuti”2.

ESPER ha dunque proposto al Comune di Novara di partecipare al Bando, coinvolgendo nella progettazione dello stesso l’Associazione Mille Città del Sole3 di Milano (già attiva sul territorio novarese sulle tematiche relative

un esperimento

di conversione ecologica

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