Al 30 giugno 2013, verso la fase conclusiva del periodo di attuazione della Politica regionale di sviluppo 2007/134 , è possibile tracciare un quadro esauriente della sua
4. CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI
4.2 Raccomandazioni per la chiusura della programmazione 2007/13 e per la preparazione della 2014/20
Quest’anno, il Rapporto di valutazione è stato centrato sull’analisi delle prime evidenze delle realizzazioni e dei risultati che stanno emergendo dalla programmazione 2007/13, anche in preparazione della nuova programmazione che chiede una forte attenzione alle realizzazioni e ai risultati e alla capacità di prevederle e monitorarle nel tempo, attraverso un adeguato sistema di indicatori e di raccolta delle informazioni.
Per queste ragioni le conclusioni del presente Rapporto di valutazione possono essere funzionali alla programmazione della Politica regionale di sviluppo del periodo 2014/20, attualmente in corso di preparazione, sia in relazione alle scelte strategiche di contenuto sia rispetto alle previsioni e al monitoraggio delle realizzazioni e dei risultati.
Dall’analisi emerge, in generale, che i progetti finanziati dall’attuale programmazione han-no una buona corrispondenza con gli obiettivi della strategia ‘Europa 2020’. Al con-tempo, un complessivo ribilanciamento delle risorse verso interventi con maggiore impatto sul territorio appare consigliabile oltre che necessaria alla luce dei nuovi obblighi di concentrazione tematica.
Il coordinamento degli interventi nell’ambito della Crescita intelligente è risultato buono. In alcuni casi si è fatto esplicito ricorso alle indicazioni fornite dal Piano strategico di po-sizionamento e sviluppo del territorio del 2008. Per la prossima programmazione, si suggerisce di proseguire attraverso una visione organica dello sviluppo, concentran-do, come richiede la Commissione europea, le risorse sugli interventi che apportano maggiore valore aggiunto alla strategia ‘Europa 2020’, facendo un uso efficiente degli specifici potenziali territoriali.
Alla luce di queste indicazioni, risulta quindi importante procedere ad un’attualizzazione e estensione settoriale del predetto Piano, anche alla luce degli importanti cambia-menti intervenuti negli ultimi anni. In particolare, si segnala la necessità di valutare gli effetti indotti dalla moneta unica e dall’ampliamento dei mercati sulla competitività dei comparti identificati dal Piano.
Particolarmente significativa è risultata la buona pratica del sostegno alle attività dei centri di eccellenza e alla loro collaborazione con le imprese, per cui è auspicabile che questa venga riproposta e ampliata nella nuova programmazione.
In termini generali
Per la Crescita
Sul versante dell’avanzamento, dall’analisi è emerso che gli interventi ascrivibili alla
Cre-scita intelligente risultano, per ora, solo in parte realizzati. Si suggerisce, quindi, di moni-torare con attenzione l’avanzamento.
Come si è visto, l’investimento per la Crescita sostenibile non costituisce un problema per la Valle d’Aosta in termini quantitativi (le risorse investite incidono per oltre il 60% del totale). Emerge, piuttosto, l’esigenza di una più oculata distribuzione qualitativa dell’investimento tra gli ambiti d’intervento, con una particolare attenzione all’ambi-to dei Trasporti (investimenall’ambi-to pari allo 0,7%, malgrado l’urgenza reiterata dei problemi regionali in questo campo). Analoga esigenza andrebbe, inoltre, riferita alla scelta dei tipi d’intervento all’interno di ciascun ambito specifico (dal momento che, ad esem-pio, oltre il 70% dell’investimento per l’Adattamento al cambiamento climatico,
pre-venzione e gestione dei rischi è sostenuto dalle sole indennità compensative a favore
degli agricoltori).
Sotto questa luce, in vista della preparazione della Politica regionale di sviluppo per il periodo 2014/20, pare evidente che l’ambito dei Trasporti richieda un’attenzione prioritaria e strategica, pur nella consapevolezza dei limitati margini di intervento del-la programmazione europea, a fronte di fabbisogni di investimento tendenzialmente elevati. In particolare, un approfondimento circa il possibile miglioramento del sistema regionale dei trasporti appare necessario e, in base agli esiti, andranno definiti i possibili contributi a valere sui nuovi programmi operativi e le risorse da ricercare su altre fonti di finanziamento.
Il secondo ambito a richiedere attenzione è quello dell’Energia, non tanto per i target definiti da ‘Europa 2020’ (si è visto che la Valle d’Aosta risulta, in questo campo, ben posi-zionata), ma per l’opportunità di sfruttare al meglio il potenziale espresso dagli interventi realizzati in questo ciclo di programmazione. Anche in questo caso, dunque, appare neces-sario mettere a sistema i possibili interventi della prossima Politica regionale di sviluppo con la strategia regionale nel settore.
Diversa è l’attenzione richiesta dagli ambiti d’intervento relativi ad ambiente, cul-tura e turismo (Adattamento al cambiamento climatico, prevenzione e gestione dei
rischi e Turismo, ambiente e cultura). In questi casi, il confronto tra la relativa importanza
dell’investimento e la consistenza effettiva delle realizzazioni e dei risultati rende neces-saria, piuttosto, un’oculata riflessione circa l’effettiva priorità di certi interventi rispetto ad altri (le indennità compensative a favore degli agricoltori, ad esempio, sono davvero prioritarie al punto di richiedere oltre il 70% dell’investimento in questi ambiti?) e, so-prattutto, dell’investimento in questi ambiti rispetto ad altre possibili priorità (sono questi gli ambiti in cui la Valle d’Aosta dovrà continuare ad investire in modo prioritario anche nel 2014/20?).
La maggior parte degli interventi realizzati o in corso di realizzazione nell’ambito della
Crescita inclusiva riguarda interventi formativi ‘tradizionali’, mentre sono ancora
relati-vamente minoritari gli interventi innovativi e di sistema sviluppati con un approccio integrato, soprattutto nell’ambito dell’inclusione sociale.
In vista della nuova programmazione sarà necessario rafforzare l’integrazione e la si-nergia tra gli interventi di miglioramento del capitale umano (soprattutto nell’ambito delle competenze tecniche) con quelli di sostegno all’occupazione e alle imprese nelle priorità di intervento individuate dalla strategia regionale per il 2014/20. Andranno in particolare rafforzate le azioni di contrasto all’abbandono scolastico e di sostegno alla transizione scuola-lavoro e all’inserimento occupazionale dei giovani (anche
attraver-Per la Crescita
sostenibile
Per la Crescita
so un efficace utilizzo del programma “Garanzia Giovani”); quelle di sostegno alla forma-zione continua e permanente degli adulti, anche per quanto riguarda le competenze dei lavoratori autonomi e degli imprenditori; gli interventi di sostegno all’inclusione attiva per i soggetti più a rischio di esclusione, con attenzione anche alle nuove povertà, in sinergia con le politiche regionali previste dal Piano triennale di politiche del lavoro adottato nel 2012.
L’analisi condotta nel Rapporto consente anche di derivare alcune prime indicazioni per la previsione e il monitoraggio degli effetti degli interventi. Pur tenendo conto del fatto che nell’attuale programmazione l’attenzione alle realizzazioni e ai risultati era meno vinco-lante di quanto previsto per la prossima programmazione, l’analisi condotta nel Capitolo 3 mostra, da un lato, che è necessario prestare molta attenzione all’individuazione di valori attesi realistici di realizzazioni e risultati e della loro articolazione temporale durante tutto il periodo di periodo e non solo a ridosso della fase finale; dall’altro, che è necessario impostare, fin dall’inizio, un sistema di previsione e monitoraggio adeguato, in grado di misurare le realizzazioni e i risultati in itinere.
Previsioni e monitoraggio delle realizzazioni e dei risultati