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Rapporto di dipendenza

4. I beneficiari delle pensioni ai superstiti

5.2 La distribuzione territoriale dei pensionati: analisi comparativa

5.2.2 Rapporto di dipendenza

In Italia il rapporto di dipendenza, tra numero di beneficiari e numero di occupati29, è pari a 726 pensionati ogni mille occupati (Figura 5.2 e Prospetto 5.10).

Il Trentino-Alto Adige presenta il rapporto più favorevole, con 601 pensionati ogni mille occupati. Questa regione, pur avendo il più elevato coefficiente di pensionamento standardizzato (cfr. § 5.2.1), è caratterizzata da un indice di vecchiaia (105,5 per cento) piuttosto contenuto rispetto alla media nazionale e dal tasso di occupazione più alto d’Italia, pari al 54,2 per cento, a fronte di un valore nazionale pari al 44,4 per cento30.

Valori relativamente contenuti del rapporto di dipendenza si osservano anche per il Veneto (628 per mille), la Lombardia (643 per mille), la Valle d’Aosta (648 per mille) e il Lazio (650 per mille). Per il Veneto, la Lombardia e la Valle d’Aosta valgono le stesse considerazioni fatte per il Trentino-Alto Adige. Per il Lazio, in cui si rileva un tasso di occupazione (44,5 per cento) molto prossimo a quello nazionale, è determinante, nella composizione del rapporto, l’effetto favorevole del moderato numero di pensionati (coefficiente di pensionamento standardizzato più basso della media nazionale).

Le regioni con un rapporto di dipendenza sfavorevole sono nell’ordine la Liguria (914 per mille), la Calabria (862 per mille), la Basilicata (855 per mille), l’Umbria (847 per mille), il Molise (846 per mille) e la Sicilia (842 per mille). Il valore riferito alla Liguria è fortemente influenzato dall’elevato numero di pensionati anziani residenti nella regione: l’indice di vecchiaia, dato dal rapporto tra popolazione di età superiore a 65 anni e popolazione di età inferiore a 14 anni, è infatti il più alto d’Italia (pari al 240 per cento, a fronte di un valore nazionale pari al 131 per cento). Anche il rapporto di dipendenza dell’Umbria, risente sfavorevolmente dell’elevato numero di pensionati (coefficiente di pensionamento grezzo e standardizzato superiore alla media), avendo, peraltro, un tasso di occupazione (44,6 per cento) di poco superiore a quello nazionale e un tasso di disoccupazione abbastanza basso (5,7 per cento). Per quanto attiene la Calabria, la Basilicata e la Sicilia ciò che influisce negativamente sul rapporto non è il numero dei pensionati (coefficienti di pensionamento grezzi e standardizzati sensibilmente al di sotto della media nazionale), ma l’elevata disoccupazione con tassi tra i più alti d’Italia, pari rispettivamente al 24,6 per cento, 15,3 per cento e 20,1 per cento. Il Molise, rispetto alle precedenti tre regioni, possiede tassi di occupazione e disoccupazione lievemente più favorevoli, ma una popolazione più anziana (indice di vecchiaia pari a 147,6 per cento).

Per il 32 per cento delle province, la maggior parte delle quali situate al Nord (quelle del Centro sono Prato, Latina e Roma e quelle del Mezzogiorno Bari, Ragusa, Cagliari e Napoli), si osservano valori del rapporto di dipendenza inferiori a quello nazionale. In particolare, Bolzano presenta il valore più favorevole con 537 pensionati ogni mille occupati. In questa provincia, sebbene il coefficiente di pensionamento standardizzato della popolazione sia tra i più elevati (301 per mille), interagiscono positivamente un indice di invecchiamento sensibilmente inferiore alla media nazionale (pari al 91,8 per cento) e un tasso di occupazione pari al 58,4 per cento, il più elevato d’Italia (in termini assoluti, il numero di occupati è quasi il doppio del numero di pensionati). Le altre province sono in prevalenza caratterizzate da un tasso di occupazione superiore alla media nazionale, ad eccezione delle province di Latina, Ragusa, Bari, Cagliari e Napoli, per le quali la minore quota di pensionati influisce positivamente sul rapporto di dipendenza.

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E’ stata utilizzata la media anno 2002 degli occupati, rilevati nell’indagine Istat sulle forze di lavoro.

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Figura 5.2 - Rapporto di dipendenza, per regione e provincia - Anno 2002

Per il restante 68 per cento delle province, di cui quasi la metà appartiene al Mezzogiorno, si osservano valori del rapporto di dipendenza superiori a quello nazionale; la provincia di Agrigento, con 1.006 pensionati ogni mille occupati, presenta il valore più elevato, seguita da La Spezia (996 per mille), Enna (979 per mille) e Reggio Calabria (975 per mille). Le province del Mezzogiorno, ad eccezione di quelle abruzzesi, che si collocano al di sotto della media nazionale, sebbene siano caratterizzate da una popolazione tendenzialmente più giovane rispetto alla media, presentano un livello di disoccupazione locale piuttosto elevato, che incide negativamente sul valore del rapporto di dipendenza (il tasso di disoccupazione più elevato del paese, pari a 29,0 per cento, si osserva a Reggio Calabria). Per le altre province del Nord e del Centro tra cui, La Spezia, Savona (926 pensionati per mille occupati), Alessandria (922 per mille), Genova (905 per mille), Rieti (898 per mille), Trieste (877 per mille), Vercelli (873 per mille), Viterbo (867 per mille) e Massa Carrara (861 per mille) contraddistinte da una popolazione più anziana e da tassi di occupazione, eccetto Trieste (47,0 per cento) e Rieti (39,6 per cento), che oscillano di poco intorno alla media nazionale, valori elevati del rapporto di dipendenza, sono dovuti alla presenza di un alto numero di pensionati nella popolazione.

Se si considerano i valori del rapporto di dipendenza negli ultimi quattro anni si nota, in generale, un andamento positivo: i valori nazionali diminuiscono dal 763 per mille nel 1999, al 749 per mille nel 2000, al 734 per mille nel 2001 ed infine al 726 per mille nel 2002.

Regioni Italia = 726 837 e più (6) 758 a 837 (6) 679 a 758 (3) 600 a 679 (5) Province Italia = 726 912 e più (7) 818 a 912 (26) 724 a 818 (37) 630 a 724 (23) 536 a 630 (10)

Prospetto 5.9 - Rapporto di dipendenza(a) per regione e provincia - Anno 2002 (per mille occupati) REGIONI E PROVINCE RAPPORTO DI DIPENDENZA REGIONI E PROVINCE RAPPORTO DI DIPENDENZA REGIONI E

PROVINCE RAPPORTO DI DIPENDENZA

Piemonte 757 La Spezia 996 Isernia 869

Torino 730 Emilia-Romagna 731 Campania 747

Vercelli 873 Piacenza 851 Caserta 747

Novara 711 Parma 789 Benevento 826

Cuneo 719 Reggio Emilia 651 Napoli 721

Asti 840 Modena 654 Avellino 744

Alessandria 922 Bologna 770 Salerno 788

Biella 786 Ferrara 838 Puglia 762

Verbania 691 Ravenna 763 Foggia 794

Valle d'Aosta 648 Forlì 702 Bari 662

Aosta 648 Rimini 621 Taranto 839

Lombardia 643 Toscana 767 Brindisi 814

Varese 633 Massa Carrara 861 Lecce 864

Como 643 Lucca 792 Basilicata 855

Sondrio 663 Pistoia 734 Potenza 901

Milano 638 Firenze 783 Matera 768

Bergamo 599 Livorno 811 Calabria 862

Brescia 607 Pisa 750 Cosenza 815

Pavia 763 Arezzo 768 Catanzaro 810

Cremona 728 Siena 750 Reggio Calabria 975

Mantova 705 Grosseto 816 Crotone 871

Lecco 645 Prato 593 Vibo Valentia 829

Lodi 630 Umbria 847 Sicilia 842

Trentino-Alto Adige 601 Perugia 812 Trapani 854

Bolzano-Bozen 537 Terni 956 Palermo 877

Trento 673 Marche 767 Messina 865

Veneto 628 Pesaro-Urbino 749 Agrigento 1006

Verona 642 Ancona 782 Caltanissetta 908

Vicenza 575 Macerata 769 Enna 979

Belluno 639 Ascoli Piceno 765 Catania 762

Treviso 582 Lazio 650 Ragusa 699

Venezia 652 Viterbo 867 Siracusa 771

Padova 660 Rieti 898 Sardegna 760

Rovigo 732 Roma 623 Sassari 729

Friuli-Venezia Giulia 764 Latina 603 Nuoro 864

Udine 753 Frosinone 738 Cagliari 720

Gorizia 832 Abruzzo 791 Oristano 880

Trieste 877 L'Aquila 831

Pordenone 662 Teramo 770 Italia 726

Liguria 914 Pescara 769

Imperia 854 Chieti 795 Nord 692

Savona 926 Molise 846 Centro 719

Genova 905 Campobasso 837 Mezzogiorno 792

(a) Per il rapporto di dipendenza (pensionati su occupati) è stata utilizzata la media degli occupati anno 2002, suddivisi per provincia, rilevata nell'indagine Istat sulle Forze Lavoro

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