CAPITOLO 3 Applicazione, promozione e controllo.
3.4 Il rapporto con gli stati inadempienti.
3.4.1 Le domande dirette.
Lo strumento delle domande dirette ha preso forma nel 1957, anno in cui la Commissione di esperti decise che i casi maggiormente tecnici sottoposti al proprio giudizio dovessero essere risolti con domande dirette rivolte alla nazione coinvolta. Il paese, che interagisce con il Comitato per il tramite dell’Ufficio Internazionale del Lavoro, deve prontamente fornire risposta, pena la segnalazione della mancanza alla Conferenza Internazionale del Lavoro. Attraverso le domande dirette viene, dunque, riconosciuto al Comitato di esperti l’amministrazione di parte dei ricorsi, in modo da garantire la possibilità di reperire maggiori dettagli sulla situazione statale ed avere un rapporto più stretto con i governi 354.
3.4.2 La lista speciale.
Per affrontare le difficoltà sorte in relazione all’aumento delle nazioni che compongono l’Organizzazione Internazionale del Lavoro si è introdotta la relazione di una lista speciale, un’ulteriore pratica di controllo ideata nel 1957 dalla Commissione della Conferenza la quale prevede che all’interno del rapporto che viene redatto al termine della procedura di controllo figurino i paesi membri che risultano maggiormente in difficoltà nell’implementazione delle Convenzioni e delle disposizioni contenute nella Costituzione 355.
La nuova procedura, però, non è stata introdotta senza difficoltà, soprattutto per quel che riguarda l’identificazione delle nazioni che avevano i requisiti per rientrare in tale lista. Per risolvere il problema, nel 1959, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro ha individuato sette criteri da utilizzare per capire quali membri potessero essere iscritti nella lista speciale. Di questi criteri, sei riguardavano episodi di difficoltà di collaborazione degli stati con gli organi di controllo, come mancanze nell’invio dei rapporti periodici richiesti agli stati membri dopo la
351 Cfr. Massimiani C., op. cit., p. 22. 352
Cfr. Massimiani C., op. cit., p. 21.
353
AA.VV., L’ILO, cos’è e cosa fa, a cura dell’ILO Ufficio per l’Italia e San Marino, 2005, p. 16.
354
Cfr. Adam R., op. cit., p. 183.
355
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ratifica di Convenzioni o delle risposte a questioni sollevate dall’Organizzazione, e soltanto uno prende in considerazione il reiterato inadempimento delle Convenzioni, anche dopo osservazioni dell’OIL dirette ad evidenziare il problema al paese 356.
Nonostante la definizione dei sette criteri, però, il sistema della lista speciale non è stata del tutto accettata dei membri, molti dei quali sostenevano che questo strumento non dovesse essere utilizzato poiché non previsto dalla carta costituzionale dell’organizzazione ginevrina 357. Alla luce di tali dissensi l’Organizzazione Internazionale del Lavoro ha apportato delle modifiche al meccanismo, prevedendo l’inserimento di uno spazio apposito, all’interno del documento redatto alla fine della procedura di controllo, in cui vengano indicate le situazioni riguardanti gli stati che hanno difficoltà con la ratifica delle Convenzioni, sottolineando l’andamento della situazione nel tempo, come segnalazioni di miglioramenti o di permanenti ritardi e rinvii nell’implementazione, e riordinando le osservazioni sulle altre inadempienze all’interno del rapporto 358.
L’iscrizione di una nazione nella lista speciale viene associata, inoltre, all’applicazione di una sanzione allo stato, per la diffusione delle informazioni di inadempienza e di non collaborazione che hanno portato all’inserimento nell’elenco, le quali producono pubblicità negativa ai danni del paese 359. Dando questa impronta sanzionatoria allo strumento si sono create, quindi, due strade divergenti nei controlli effettuati dall’Organizzazione: da un lato si ritrova il lavoro svolto dal Comitato di esperti che cerca di stabilire un clima di collaborazione attraverso i controlli periodici, dall’altro il lavoro qui descritto della Commissione della Conferenza volto a punire ed eliminare i casi di inadempienza più gravi 360.
3.4.3 I contatti diretti.
Nel 1969 alle domande dirette hanno fatto seguito i contatti diretti 361, strumenti ben accolti dalle nazioni per la loro natura informale. Tale tecnica è utilizzata da varie organizzazioni, tra le quali, oltre l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, l’ONU che se ne serve per rispondere ai paesi che fanno richiesta di assistenza tecnica 362.
All’interno dell’OIL, i controlli vengono avviati per iniziativa dell’Organizzazione (più precisamente dalla Commissione di esperti o dalla Conferenza Internazionale del Lavoro) o su proposta degli stati che saranno oggetto di controllo, come avviene per la maggior parte dei casi.
356
Cfr. Adam R., op. cit., p. 194.
357
Cfr. Persiani M., op. cit., p. 244.
358 Cfr. Adam R., op. cit., p. 196. 359
Cfr. Adam R., op. cit., p. 198.
360
Cfr. Adam R., op. cit., p. 200.
361
Cfr. Adam R., op. cit., p. 185.
362
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L’iter prevede che, dopo avere ottenuto il consenso dai governi, gli organi OIL e le istituzioni del paese si accordino sui particolari dell’intervento. Dopo di che un delegato dell’Organizzazione si reca presso il paese e, attraverso l’avvio di una discussione informale 363, si occupa di studiare ed analizzare gli errori nell’implementazione delle Convenzioni che sono già state oggetto dell’attenzione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro tramite lo strumento delle domande dirette o attraverso le azioni del Comitato di esperti 364, e può inoltre decidere di prendere contatti anche con le associazioni sindacali per avere maggiori informazioni.365.
Lo strumento qui in esame è stato pensato per fornire un supporto all’attività di controllo degli organi dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, e nel corso degli anni ha aiutato a risolvere situazioni di incomprensioni tra l’OIL e i governi ed a diffondere il rispetto delle disposizioni normative dell’Organizzazione 366.
I contatti diretti per l’organizzazione ginevrina costituiscono un ulteriore strumento di controllo periodico per l’ accertamento del rispetto della normativa globale in materia lavorativa
367
, delineandosi differentemente rispetto ai precedenti iter messi in atto, poiché si occupa di accompagnare la nazione nella risoluzione del problema, affiancandolo attraverso competenze tecniche, che vengono messe in pratica dall’Organizzazione assieme al governo, per arrivare ad un risultato tangibile, anche in casi in cui il mancato rispetto delle normative OIL dipenda da impedimenti che non sono imputabili alla volontà della nazione, i quali per essere eliminati richiedono che al paese sia fornito maggior supporto 368.
3.5 La Relazione del Comitato di Esperti sull’applicazione delle Convenzioni e