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Nella voce “Risconti passivi” è compresa la parte di competenza di esercizi futuri (79 migliaia di euro al 31 dicembre 2007 contro 135 migliaia di euro al 31 dicembre 2006) dei contributi in conto capitale concessi dal Ministero delle Attività Produttive (MAP), dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR ex MURST) e dalla Comunità Economica Europea, in relazione agli investimenti realizzati nei precedenti esercizi.

Rischi di cambio

La Società è esposta al rischio di cambio sulle operazioni in valuta. Tale esposizione è generata prevalentemente da vendite nelle valute diverse da quella funzionale. Circa l’84% delle vendite e circa il 8% dei costi operativi della Società sono denominati in una valuta diversa dall’euro.

Al fine di gestire la volatilità dell’impatto economico della fluttuazione dei tassi di cambio, principalmente del dollaro statunitense, la Società stipula contratti di copertura sulle valu-te per valori complessivi pari a una percentuale prossima al 70% dei flussi valutari netti in valuta. Le scadenze dei derivati di copertura tendono a coincidere con i termini di incasso delle transazioni da coprire.

Inoltre il Gruppo, attraverso l’implementazione a partire dalla seconda parte del 2006, di un sistema di gestione accentrata delle disponibilità liquide (cash pooling) denominato in euro che coinvolge la quasi totalità delle sue società, ha scelto di ridurre le disponibilità liquide non espresse fin dall’origine in euro ai livelli minimi giudicati necessari per l’ope-ratività delle singole società. Per effetto di tale scelta la quasi totalità della disponibilità liquida gestita dalla Società è attualmente espressa in euro.

La Società inoltre, occasionalmente, effettua operazioni di copertura di specifiche tran-sazioni in valuta diversa da quella funzionale.

Si evidenzia nella tabella che segue la sensitività a variazioni ragionevolmente possibili del tasso di cambio del dollaro USA dell’utile prima delle imposte e del patrimonio netto di Gruppo a causa della conseguente variazione del valore equo delle attività e passività correnti di natura commerciale in essere alla fine di ciascun esercizio, mantenendo fisse tutte le altre variabili.

Segno positivo (negativo): indica rivalutazione (svalutazione) dell'euro contro la valuta estera di riferimento.

32. Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri

Rischio di tasso di interesse

L'esposizione della Società al rischio di variazioni di mercato del tasso di interesse non è significativa per le passività finanziarie, dal momento che l’indebitamento riguarda esclu-sivamente finanziamenti a tasso fisso per credito agevolato sul fondo speciale per l’inno-vazione tecnologica. Per la parte relativa alle attività finanziarie la tabella dà dettaglio della sensitività sull’utile prima delle imposte in ipotesi di invarianza di tutte le altre variabili.

Incremento (decremento)

Incremento/

Segno positivo (negativo): indica rivalutazione (svalutazione) dell'euro contro la valuta estera di riferimento.

La tabella sotto riportata descrive la sensitività del fair value dei derivati e dell’utile prima delle imposte alla variazione dell’1% dei valori dei cambi di regolazione dei contratti di vendita a termine di valuta in essere alla data di bilancio, rappresentata mantenendo fisse tutte le altre variabili.

Rischio variazione prezzo delle materie prime

L'esposizione della Società al rischio di prezzo delle materie prime è generalmente conte-nuta. La Società non ha stipulato fino ad ora contratti di fornitura a lungo termine ma acqui-sta in base al fabbisogno. Generalmente la Società ha più di un fornitore di ciascun mate-riale ritenuto critico ed al fine di ridurre l’esposizione al rischio di variazione di prezzo stipu-la contratti di fornitura annuale volti a disciplinare stipu-la vostipu-latilità dei prezzi delle materie prime.

La Società monitora l’andamento delle principali materie prime soggette a maggiore vola-tilità di prezzo e non esclude la possibilità di porre in essere operazioni di copertura in stru-menti derivati con la finalità di sterilizzare la volatilità di prezzo delle proprie materie.

Rischio di credito

La Società tratta prevalentemente con clienti noti e affidabili. Il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell’esercizio in modo che l’importo delle esposizioni potenziali a perdite non sia significativo.

Il rischio di credito riguardante le altre attività finanziarie che comprendono disponibilità liquide e mezzi equivalenti non è significativo data la natura delle controparti: le forme di impiego del Gruppo sono quasi esclusivamente depositi bancari posti in essere presso primari istituti di credito italiani ed esteri.

Rischio di liquidità

L'obiettivo del Gruppo è di conservare un equilibrio tra il mantenimento della provvista e la flessibilità gestionale attraverso l’eventuale uso di scoperto bancario. Per la natura dinamica dei business in cui opera, il Gruppo reperisce fondi mediante il ricorso a linee di credito per utilizzi a breve termine regolate a tassi di mercato.

Al 31 dicembre 2007 il Gruppo non è significativamente esposto al rischio di liquidità gra-zie alla disponibilità di attività e depositi bancari ed al limitato ricorso all’indebitamento.

Gestione del Capitale

L'obiettivo della gestione del capitale del Gruppo è garantire che sia mantenuto un soli-do rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale, in mosoli-do da supportare l’attività e massimizzare il valore per gli azionisti.

Nessuna variazione è stata apportata agli obiettivi e alle politiche di gestione del capita-le durante gli esercizi 2006 e 2007.

La voce “Fidejussioni a favore di società controllate” raggruppa principalmente garanzie rilasciate dalla Società ed utilizzate nell’ambito del Gruppo, a fronte di linee di credito a breve termine concesse dal sistema bancario ad alcune controllate estere. Gli importi esprimono l’ammontare dell’impegno assunto mentre l’importo effettivamente utilizzato è pari a 191 migliaia di euro.

La voce “Fidejussioni a favore di terzi” include principalmente le fidejussioni a favo-re dell’Ufficio IVA, per complessive 3.808 migliaia di euro (5.504 migliaia di euro al 31 dicembre 2006) oltre a fidejussioni rilasciate a favore di società fornitrici di uten-ze.

La voce “Impegni per operazioni in valuta a termine” include il controvalore delle opera-zioni effettuate per fronteggiare i rischi di oscillazione dei tassi di cambio in essere alla data di bilancio. Dette operazioni consistono in contratti a termine sul dollaro statuniten-se correlati a crediti in esstatuniten-sere alla data del bilancio ed a crediti futuri, relativi a vendite in dollari statunitensi.

33. Rendiconto finanziario

Lo schema di rendiconto finanziario è presentato secondo il metodo indiretto.

I flussi finanziari assorbiti dalle attività operative sono stati pari a (17.111) migliaia di euro rispetto a (5.508) migliaia di euro assorbiti nell’esercizio 2006. La variazione negativa è principalmente dovuta alla maggior perdita operativa del periodo.

I flussi finanziari generati da attività d’investimento sono stati pari a 46.873 migliaia di euro, in aumento rispetto al flusso impiegato nello stesso periodo nell’esercizio 2006, pari a 26.023 migliaia di euro.

La variazione positiva è correlata principalmente all’incasso di maggiori dividendi da società del Gruppo.

I flussi finanziari impiegati in attività di finanziamento passano da (16.823) migliaia di euro del 2006 a (64.016) migliaia di euro del 2007. La variazione negativa è correlata principal-mente al pagamento di maggiori dividendi e all’acquisto di azioni proprie.