ايرصم ناك ول امك ه ولتق
Qatalūhu kamā law kāna miṣriyan: lo hanno ucciso come fosse un egiziano. Sono queste le parole che si leggono sopra un murales che raffigura il volto di Giulio, apparso su una via di Berlino per mano del writer egiziano El Teneen (Al-Tanīn, “il Drago”), molto attivo durante le rivolte del 2011:92
92Bassan, Valerio (2016). «Tra gli street artist egiziani che disegnano il volto di Regeni al Cairo e a Berlino».Vice, URL https://news.vice.com/it/article/street-art-regeni-cairo-berlino-intervista (2018-05-30)
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Contemporaneamente si diffonde lo stencil apparso anche in via Muḥammad Maḥmūd, al Cairo, sempre con il volto di Giulio:93
93Caferri, Francesca (2016). «I graffiti sui muri del Cairo: "Giulio Regeni era nostro fratello, nessuno deve dimenticarlo"». Repubblica, URL
http://www.repubblica.it/esteri/2016/05/10/news/i_graffiti_sui_muri_del_cairo_giulio_regeni_era_nostro_fratello_ne ssuno_deve_dimenticarlo_-139467578/#gallery-slider=139516478 (2018-05-05)
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Il 6 febbraio 2016, pochi giorni dopo il ritrovamento del corpo di Giulio, viene organizzata una piccola manifestazione davanti all’ambasciata italiana del Cairo. Sono presenti gli amici e i conoscenti di Giulio, attivisti per i diritti umani e sindacalisti egiziani. Vengono posti dei fiori e alcune candele per commemorare il ricercatore italiano.
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94 Redazione Rai News (2016). «Manifestazione in ricordo di Giulio Regeni davanti all'ambasciata italiana al Cairo». Rai News. URL http://www.rainews.it/dl/rainews/media/ambasciata-italiana-al-Cairo-19aa986b-8b43-4c2c- 959d-23d0bf1be7b7.html#foto-1 (2018-08-20)
59 Ripetono la storia, Qual è l’inizio?
Quale la fine?
I morti non si fermano a dirmi la verità…
Aspettami, morte, lontano dalla terra,
aspettami nel tuo paese, mentre concludo
Questa fuggevole conversazione con ciò che resta della mia vita95
Questo poema di Maḥmūd Darwīš è stato recitato da Firīāl Ġazūl, docente all’American University of Cairo, nel corso della cerimonia di commemorazione organizzata per Giulio. 96 Da parte del popolo “telematico” egiziano non sono molte le iniziative messe in atto; su Facebook e su Twitter sono rari gli utenti che, soprattutto a distanza di un paio d’anni, osano dimostrare la loro solidarietà nei confronti di Giulio; il timore di forti ripercussioni è palpabile, e spesso le persone preferiscono glissare l’argomento. La conferma di questi timori è avvalorata da un’intervista effettuata dall’agenzia di stampa ANSA, che a un anno dalla scomparsa di Giulio ha interpellato i membri della comunità egiziana a Milano: sono emerse parole di sconforto per l’accaduto, e un’amara consapevolezza che purtroppo in Egitto omicidi del genere vengono commessi troppo spesso. Molte persone scelgono di non addentrarsi nell’argomento, che
spiegano il loro punto di vista così: «Noi non parliamo, non vediamo», perché «La gente ha paura a parlare. Se parli vai in galera»97.
95 Poesia citata in Declich, Lorenzo (2016). Giulio Regeni. Le verità ignorate. La dittatura di al-Sisi e i rapporti tra Italia ed Egitto. Roma: Edizioni Alegre, p. 51.
96 Ivi, p. 51
97 Redazione ANSA (2017). «Regeni, voci dalla comunita' egiziana a Milano». ANSA. URL
http://www.ansa.it/sito/videogallery/italia/2017/01/25/regeni-voci-dalla-comunita-egiziana-a-milano_2cdcbbb1- fba9-45f6-bd67-9c440ecb6e6c.html (2018-07-15)
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L’Egitto ha perso credibilità agli occhi di diversi paesi, perciò questa faccenda rappresenta un fattore di rischio per chi se ne occupa in Egitto. Un esempio esaustivo è rappresentato dalla scomparsa di Ibrāhīm Mitwālī, avvocato della famiglia di Giulio e dall’arresto di Amal Faṯḥī, moglie di Muḥammad Luṭfī, direttore della Commissione egiziana per i diritti e le libertà e uno dei consulenti legali della famiglia Regeni in Egitto. Amnesty International Italia segue molto da vicino la questione e ha lanciato un appello per liberare Amal.
I primi giorni di aprile del 2016 comincia a circolare sul web un video registrato dalla madre di Ḫālid Saʿīd, Laīlā Marzūq, indirizzato a Paola Deffendi, in cui le esprime la sua solidarietà; le due donne condividono la stessa tragedia di aver seppellito un figlio; la madre egiziana, ospite in svariati programmi televisivi e attiva in diverse manifestazioni, combatte dal 2011 per avere giustizia per il figlio, definito dalla stessa Laīlā un martire.98
Alcuni quotidiani egiziani, come per esempio al-Ahrām, il giornale governativo, pongono il caso Regeni come una questione da risolvere per poter riprendere le relazioni storiche tra l’Italia e l’Egitto, così salde che non possono essere compromesse da un caso del genere. Puntano
soprattutto sul rapporto di reciproco supporto e sull’aiuto che i due paesi hanno sempre assicurato l’un l’altro. 99
Per ciò che concerne la parte istituzionale dell’Egitto, le prime parole di rassicurazione giungono dal ministro degli Esteri egiziano Sāmiḥ Šūkrī, il quale in un’intervista al quotidiano al-Yawm al-
Sābiʿ (Al-Youm7) del 27 marzo 2016 rassicura l’opinione pubblica affermando che sì la
questione Regeni presenta diversi elementi da chiarire, ma di fatto sono emerse molte
speculazioni e drammi nei media italiani; il che ha messo in cattiva luce l’Egitto agli occhi della
98 Dal canale YouTube MekameleenTV. «Šāhid: risāla wālida Ḫālid Saʿīd liwālida Regeni» (Testimonianza: lettera della madre di Ḫālid Saʿīd alla madre di Regeni). URL https://www.youtube.com/watch?v=OFnlALDnf90 (2018-07- 15)
99 Salāma, ʿAbd Al-Muḥsin (2017). «Miṣr wa Iṭāliya» (Egitto ed Italia). Al-Ahrām Al-yawm. URL http://www.ahram.org.eg/News/202324/4/603675/%D9%82%D8%B6%D8%A7%D9%8A%D8%A7- %D9%88%D8%A7%D8%B1%D8%A7%D8%A1/%D9%85%D8%B5%D8%B1-
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comunità internazionale ed è bene che le relazioni bilaterali con l’Italia prendano una piega positiva, al fine di non incrinare in maniera irreparabile i rapporti.100
In un’altra intervista specifica sul caso Regeni, rilasciata il 28 marzo 2016 e pubblicata dal quotidiano Youm7, Šūkrī ribadisce la trasparenza nelle indagini e la completa collaborazione con l’Italia per giungere alla verità e per dimostrare che le leggi in Egitto vengono rispettate; inoltre, riporta che il governo e l’intelligence egiziani si dimostrano entusiasti di collaborare con la procura di Roma per trovare e punire i colpevoli dell’omicidio del ricercatore.101
Il 4 febbraio 2016 una delegazione italiana di investigatori parte per il Cairo per contribuire alle indagini con le autorità egiziane; in questo contesto, l’ex premier italiano Matteo Renzi tiene una conversazione telefonica con il presidente al-Sīsī, il quale viene esortato a riportare la salma del ragazzo in Italia il più presto possibile.102
Ad aprile del 2016 ‘Abd al-Fattāḥ al-Sīsī rilascia un comunicato ufficiale sulla questione di Giulio Regeni. Nel suo discorso esprime le sue condoglianze nei confronti della famiglia del ricercatore, e menziona un egiziano residente in Italia, ʿĀdil Haykal, scomparso nel nulla il 5 ottobre 2015, di cui si sono perse le tracce, per ricordare che anche il popolo egiziano ha subito una perdita analoga a quella italiana. 103 Nelle sue parole, Al- Sīsī critica aspramente le persone che accusano il governo egiziano di essere responsabile della morte del ricercatore italiano; afferma, inoltre, di aver invitato in numerose occasioni gli inquirenti italiani a creare una task force comune per risolvere il caso; essi hanno però messo in dubbio il lavoro svolto da parte egiziana. In queste dichiarazioni, il presidente attacca i media egiziani, che secondo lui sono stati
100 Ayūb, Yūsif; Raslān ʾAmāl; Ṣalāḥ, Ḫālid (2016). «Wazīr al-ḫāriğiyya yakšif ʾasrār qaḍiyyat al-tamwīl al-ağnabī wa maqtal Regeni fī ʾiğrāʾ ḥiwār li-“l-Yawm al-Sābiʿ” » (Il ministro degli Esteri rivela i segreti della finanza straniera e dell’uccisione di Regeni nel dialogo più audace su “Yawm al-Sābiʿ”). Al-Yawm al-Sābiʿ. URL
https://www.youm7.com/story/2016/3/27/2647701/ىف-ينيجير-لتقمو-ىبنجلأا-ليومتلا-ةيضق-رارسأ-فشكي-ةيجراخلا-ريزو (2018- 07-16)
101 Šūqī, Fāṭima (2016). «Al-iʿlām al-iṭālī yabriz ḥiwār Sāmiḥ Šūkrī li-l”Yawm al- sābiʿ” ʿan ḥādiṯ Regeni». Al- Yawm al-Sābiʿ. URL https://www.youm7.com/story/2016/3/28/-عباسلا-مويلا-ـل-ىركش-حماس-راوح-زربي-ىلاطيلإا-ملعلإا 2649291/نع (2018-07-16)
102 Redazione ANSA (2016). «Regeni, parte team Italia per indagini». ANSA. URL
http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2016/02/04/regeni-parte-team-italia-per-indagini_945f4a5e-d9e6-42f2-a696- 32e6d5f62831.html (2018-07-16)
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responsabili di aver diffuso notizie false senza avere la certezza di ciò che rendevano noto. al-Sīsī assicura che la libertà di espressione è presente in Egitto; tuttavia, essa può esistere solo se esiste un’informazione autentica e veritiera e non si può parlare di stampa libera se questa si fonda su delle menzogne.104
103 Maarad, Brahim (2016). «Chi è l'egiziano scomparso a Roma di cui ha parlato anche Al Sisi». L’Espresso. URL
http://espresso.repubblica.it/internazionale/2016/03/16/news/egitto-chi-e-l-egiziano-scomparso-a-roma-di-cui-ha- parlato-anche-al-sisi-1.254264 (2018- 08-15)
104 Dal canale Youtube Aḫbār Māsbīrū (2016). «Al-Sīsī yataḥaddaṯ ʿan qaḍiya maqtal al- šāb al-iṭālī Regeni» URL https://www.youtube.com/watch?v=UTzNn-EFUG4 (2018- 07-15)
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