Punti di forza
Vengono svolte attività di recupero/potenziamento sia in itinere che attraverso l'organizzazione di specifiche attività in orario extracurricolare, in particolare per alunni con difficoltà di apprendimento attraverso percorsi personalizzati con docenti interni all'istituto Le scuole dell'infanzia prevedono il progetto IPDA, per tutte le sedi sono attivati sportelli d'ascolto per le famiglie e i docenti (sportello contro il disagio, sportello DSA) e sono effettuate su richiesta dei docenti, eventuali osservazioni in classe da parte del personale specializzato. Le secondarie di primo grado svolgono anche specifiche attività di recupero di competenze. Vengono proposti percorsi per l'acquisizione di conoscenze e competenze di base che consentano il recupero di abilità necessarie allo studio, ma anche la partecipazione a progetti e attività in contesti diversi o ad hoc predisposti, volti a mettere in luce i potenziali di ragazzi demotivati per indirizzarli verso percorsi di studio superiori in cui possano, piu' consapevolmente, realizzare se stessi. Sono previste attivitàdi potenziamento per alunni meritevoli anche ricorrendo ad esperti esterni, insegnanti di madrelingua inglese per offrire una preparazione finalizzata al conseguimento del livello A2 della certificazione europea, lettori di madre lingua tedesca ad integrazione della seconda lingua comunitaria, scambi culturali con scuole tedesche e austriache.
Punti di debolezza
Va migliorata la condivisione delle ricadute positive delle attivita' svolte attraverso una comunicazione mirata all'esterno
Dirigente scolastico Docenti di sostegno Personale ATA Specialisti ASL
referente alunni diversamente abili referente alunni DSA
Composizione del gruppo di lavoro per l'inclusione (GLI):
rappresentante dei genitori
DEFINIZIONE DEI PROGETTI INDIVIDUALI
Processo di definizione dei Piani Educativi Individualizzati (PEI):
Il significato dell'acronimo PEI è Piano Educativo Individualizzato e indica un
documento ispirato ai principi della Didattica inclusiva che fa parte del PTOF. Viene redatto annualmente con lo scopo di programmare strategicamente un percorso formativo personalizzato per ogni alunno con disabilità, in modo da far fronte ai suoi bisogni educativi. La redazione del PEI va fatta a partire dalla scuola dell'infanzia, e deve essere aggiornato in presenza di cambiamenti nella condizione dell'alunno. Trattandosi di un documento ufficiale, il PEI per essere valido necessita della firma di tutti coloro che hanno partecipato alla sua stesura per essere considerato valido. Il Piano Educativo Individualizzato è importante per la programmazione delle attività educative e
didattiche, di conseguenza la data entro cui deve essere elaborata è fissata dalla normativa, ovvero dal DPCM 23 febbraio 2006 n. 185, dove all'articolo 3 comma 1 si attesta che il PEI deve essere redatto entro il 30 luglio dell'anno scolastico precedente.
Il PEI deve contenere tutto ciò che riguarda l'attività didattica dell'alunno con
certificazione di disabilità a cui fa riferimento. I suoi contenuti minimi sono stabiliti dalla normativa e devono essere rispettati in ogni loro parte, essi sono: i dati sulla patologia dell'alunno; le potenzialità dell'alunno (grado di autonomia ecc..) gli obiettivi educativi e riabilitativi da mettere in atto in uno o più anni; le attività proposte per raggiungere tali obiettivi; I metodi più idonei per svolgere queste attività; le disposizioni sulle
tempistiche e sui luoghi in cui effettuare tali interventi; il materiale didattico, multimediale e non da utilizzare a tale scopo; le risorse disponibili, intese come strutture, mezzi e persone per mettere in atto il PEI; le forme e i metodi di verifica adottati. Il PEI viene strutturato attorno a 4 assi: Asse della Socializzazione e
dell'Interazione; Asse della Comunicazione e del Linguaggio; Asse dell'Autonomia e dell'Orientamento; Asse Cognitivo, Neuropsicologico e dell'Apprendimento;
Soggetti coinvolti nella definizione dei PEI:
La redazione del PEI è di competenza del GLHO, ovvero del Gruppo di Lavoro per l'handicap operativo che è composto da: Dirigente Scolastico; Consiglio di Classe; Unità Multidisciplinare; Operatori psico-socio-sanitari; Genitori dell'alunno o dagli esercenti la potestà parentale; Figure professionali specifiche interne ed esterne alla scuola che interagiscono con la classe. La redazione del PEI va fatta a partire dalla scuola dell'infanzia, e deve essere aggiornato in presenza di cambiamenti nella condizione dell'alunno.
MODALITÀ DI COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE Ruolo della famiglia:
La famiglia partecipa al GLHO e condivide la stesura del PEI; è informata dal docente di sostegno - referente per il Consiglio di classe o per il tema docenti - dell'andamento del progetto educativo.
Modalità di rapporto scuola-famiglia:
Informazione-formazione su genitorialità e psicopedagogia dell'età evolutiva
Coinvolgimento in progetti di inclusione
Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante
incontri scuola/famiglia e incontri di equipe
RISORSE PROFESSIONALI INTERNE COINVOLTE
Docenti di sostegno Partecipazione a GLI
Docenti di sostegno Rapporti con famiglie
Docenti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo
Docenti di sostegno Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori, ecc.)
Docenti curriculari (Coordinatori di classe
e simili)
Partecipazione a GLI
Docenti curriculari (Coordinatori di classe
e simili)
Rapporti con famiglie
RISORSE PROFESSIONALI INTERNE COINVOLTE Docenti curriculari
(Coordinatori di classe e simili)
Tutoraggio alunni
Assistente Educativo
Culturale (AEC) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Assistenti alla
comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo
Personale ATA Assistenza alunni disabili
RAPPORTI CON SOGGETTI ESTERNI
Unità di valutazione multidisciplinare
Analisi del profilo di funzionamento per la definizione del Progetto individuale
Unità di valutazione
multidisciplinare Procedure condivise di intervento sulla disabilità Unità di valutazione
multidisciplinare Procedure condivise di intervento su disagio e simili Associazioni di
riferimento Procedure condivise di intervento per il Progetto individuale Associazioni di
riferimento Progetti territoriali integrati Associazioni di
riferimento Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con
GLIR/GIT/Scuole polo per l’inclusione
territoriale
Accordi di programma/protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità
RAPPORTI CON SOGGETTI ESTERNI Rapporti con
GLIR/GIT/Scuole polo per l’inclusione
territoriale
Accordi di programma/protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili
Rapporti con GLIR/GIT/Scuole polo
per l’inclusione territoriale
Procedure condivise di intervento sulla disabilità
Rapporti con GLIR/GIT/Scuole polo
per l’inclusione territoriale
Procedure condivise di intervento su disagio e simili
Rapporti con GLIR/GIT/Scuole polo
per l’inclusione territoriale
Progetti integrati a livello di singola scuola
Rapporti con privato
sociale e volontariato Progetti territoriali integrati Rapporti con privato
sociale e volontariato Progetti integrati a livello di singola scuola
VALUTAZIONE, CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO Criteri e modalità per la valutazione
Le strategie di valutazione devono essere coerenti con le prassi inclusive. Una scuola inclusiva è in grado di prendersi cura di ciascuno e interpretare le difficoltà degli alunni come una sfida a superare gli ostacoli che l’ambiente stesso pone in termini di barriere fisiche, cognitive, relazionali, culturali, organizzative. In fase di valutazione si terrà quindi conto della situazione di partenza, delle capacità e potenzialità, nonché dei ritmi di apprendimento dei singoli alunni. Ci si impegnerà inoltre a verificare quanto gli obiettivi siano riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti previsti dal grado di scuola che lo studente frequente. Si attuerà pertanto una valutazione formativa, che si focalizzerà: sui progressi raggiunti dagli alunni; sui loro punti di forza; sui processi e
non solo sulla performance, tenendo conto del livello di partenza. Le strategie di valutazione degli apprendimenti e degli esiti saranno calibrate in base agli obiettivi iniziali previsti nel PEI o nel PDP assicurando attenzione alla coerenza delle previsioni iniziali, nonché alle modifiche in itinere. Attraverso la valutazione si dovrà altresì analizzare l’efficacia degli strumenti compensativi e delle misure dispensative adottate durante l’anno scolastico. Nel valutare il rendimento scolastico, i docenti dovranno tener in debito conte, oltre ai livelli di partenza degli alunni con BES: il grado di
inclusione raggiunto e il livello di impegno mostrato nell’acquisizione delle conoscenze e delle competenze (dando priorità alla verifica delle competenze e abilità raggiunte piuttosto che agli elementi vincolati alle abilità deficitarie). Valutare un alunno in difficoltà coinvolge in modo responsabile sia il singolo docente che il team
docenti/consiglio di classe nella sua interezza. Pertanto, si adotteranno sistemi di valutazione programmati e condivisi. Ove necessario il consiglio di classe potrà
adottare una valutazione differenziata, opportunamente formalizzata nel PEI o nel PDP, che tenga conto delle effettive capacità, potenzialità, punti di partenza e crescita dei singoli alunni. Per gli alunni con BES si dovrà tener conto degli strumenti compensativi indicati nel PDP; per gli alunni con DSA vi è la possibilità di effettuare valutazioni che privilegiano le conoscenze e le competenze di analisi, sintesi e collegamento piuttosto che la correttezza formale. Saranno previste verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua straniera). Si farà uso di strumenti e mediatori didattici nelle prove di verifica sia scritte che orali (mappe concettuali, mappe mentali). Per gli alunni con disabilità si terrà conto della collaborazione dell’intero Consiglio di Classe per definire gli obiettivi da raggiungere insieme al docente specializzato. Per gli alunni con BES in particolare sono previste interrogazioni programmate, con diversa
modulazione temporale; prove strutturate; prove scritte programmate.
Continuità e strategie di orientamento formativo e lavorativo:
Notevole importanza viene data all’accoglienza. Per i futuri alunni vengono: realizzati progetti di continuità ed accoglienza, in modo che, in accordo con le famiglie e gli insegnanti. Essi possano vivere con minore ansia il passaggio fra i diversi ordini di scuola; valutate le disabilità e i bisogni educativi speciali presenti ed analizzate le problematiche dei bambini in accesso, in modo da creare classi equilibrate ed omogenee. In un contesto sociale sempre più complesso, la scuola ha il dovere di favorire l’orientamento di ciascuno, di promuovere l’iniziativa del soggetto per il suo sviluppo fisico, psichico e intellettuale, di porlo nelle condizioni di definire e
conquistare la personale identità di fronte agli altri e di rivendicare un proprio ruolo nella realtà sociale, culturale e professionale.
APPROFONDIMENTO
In allegato il Piano dell'Inclusione.
ALLEGATI:
Piano Inclusione IC Aquileia 2020.pdf