qualsiasi Regione di indire un referendum consultivo per conoscere l’orientamento dei propri cittadini sulla possibilità di una maggiore autonomia per la Regione, tuttavia sono stati posti dei limiti, il referendum consultivo è consentito, ma rimane esterno ed antecedente al procedimento delineato dall’art. 116, comma terzo, Cost.
3.3. Referendum Consultivo del 22 ottobre 2017
Grazie all’impulso dato dalla legge regionale n°15/2014 e dalla successiva sentenza n°118 della Corte Costituzionale, il 22 ottobre del 2017 in Veneto si è tenuto il referendum regionale. Il quesito proposto dalla Regione Veneto è <<Vuoi che alla Regione del Veneto siano attribuite ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia>>44. Come si può osservare la domanda che è stata rivolta a gli elettori veneti non precisa quali sono gli ambiti specifici di autonomia che si vogliono richiedere, ma si limita, in generale, a replicare le prime parole dell’art. 116, comma terzo, Cost., per questo motivo le materie su cui potrà fare leva la Regione Veneto attengono a quelle indicate dall’art. 117 Cost., al secondo comma lettere l), n) e s) e al terzo comma.
Il risultato del referendum svoltosi il 22 ottobre è stato nettamente positivo, in quanto è stato superato il quorum previsto dalla legge regionale, in dettaglio hanno prevalso i voti positivi della maggioranza degli aventi diritto e la maggioranza dei voti validamente espressi45. Nonostante l’esito positivo, dobbiamo ricordare che tale referendum non è giuridicamente vincolante per l’attuazione dell’art. 116, comma terzo, Cost., tuttavia la Regione Veneto, ai sensi dell’art.27, secondo comma, del proprio statuto regionale, prevede <<se alla votazione ha partecipato la maggioranza degli aventi diritto, il Consiglio è tenuto ad esaminare l’argomento entro novanta
44 Vd. Dossier n.565, Il regionalismo differenziato con particolare riferimento alle iniziative di Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, novembre 2017, p.17.
45 Nel referendum del 22 ottobre 2017 il “Sì” ha prevalso con il 98,1% e l’affluenza alle urne è stata di 2.328.949 elettori.
giorni dalla proclamazione dei risultati e a motivare le decisioni eventualmente adottate in difformità>>46 , inoltre l’art. 2, secondo comma, della legge regionale n°15 del 2014 << subordina la facoltà del Presidente della Giunta regionale di proporre al Consiglio regionale un programma di negoziati con lo Stato e di presentare un disegno di legge statale per il riconoscimento di ulteriori e specifiche forme di autonomia ex art 116, terzo comma, a una duplice condizione: i) la partecipazione della maggioranza degli aventi diritto alla consultazione referendaria; ii) il raggiungimento della maggioranza dei voti validamente espressi in favore del SÌ al quesito referendario.>>47
Per quanto riguarda l’opinione pubblica e politica riguardo al riguardo del referendum svoltosi in Veneto, possiamo rilevare che si sono creati due orientamenti, uno favorevole e uno sfavorevole. I promotori del
referendum hanno fatto leva sul fatto che lo stesso statuto regionale veneto, ai sensi dell’art.27, primo comma, stabilisce che <<Il Consiglio regionale può deliberare l’indizione di referendum consultivi delle
popolazioni interessate su provvedimenti o proposte di provvedimenti di competenza del Consiglio, quando lo richiedono il Consiglio regionale o cittadini o Enti Locali, secondo quanto previsto dalla legge regionale>>.
Inoltre essi ritengono che l’esito positivo del referendum possa avere un decisivo peso politico, soprattutto durante le fasi in cui la richiesta di autonomia, ai sensi dell’art.116, comma terzo, Cost., verrà presentata al Governo e al Parlamento. Coloro che, invece, si sono opposti ritengono che il referendum proposto dalla Regione Veneto sia stato “inutile” e
“costoso”. Gli oppositori trovano forza soprattutto nella sentenza n°118 della Corte Costituzionale, la quale sottolinea che il referendum consultivo non ha alcuna valenza giuridica ai sensi dell’art. 116, comma terzo, Cost.
46http://www.consiglioveneto.it/crvportal/leggi/2012/12st0001.html#Headin g204. (16/12/ 2018).
47 Vd. Dossier n.565, Il regionalismo differenziato con particolare riferimento alle iniziative di Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, novembre 2017, p.17.
Nonostante le opinioni sfavorevoli il referendum svoltosi il 22 ottobre 2017 ha avuto un esito positivo ed il giorno successivo, il 23 ottobre, la Giunta Regionale ha approvato due importanti documenti. Tramite il DGR n°1680 è stata istituita la <<Consulta del Veneto per l’autonomia>>48. Si tratta di un organismo permanente che si compone delle rappresentanze regionali delle autonomie locali, ANCI-UPI-UNCEM, delle categorie economiche e produttive del territorio, delle forze sindacali e del terzo settore, dal mondo dell’Università e della ricerca e da latri organismi che rappresentano gli interessi regionali diffusi. Tale organismo ha il compito di garantire la massima rappresentatività, in dettaglio la consulta avrà il compito di rendere pareri in sede consultiva, non vincolanti, e ciascuna rappresentanza li renderà in riferimento al proprio ambito di competenza e per le votazioni non è richiesto il raggiungimento di una maggioranza. Oltre allo svolgimento di tali attività la consulta ha diritto di partecipare all’esame dello schema di disegno statale che, successivamente, la Giunta Regionale presenterà al Consiglio Regionale, ai sensi dell’art. 2, secondo comma, legge regionale n°15/201449. Il 23 ottobre 2017 è anche stato approvato il DGR/DDL n°3550 tramite il quale è stato presentato lo schema di disegno di legge di iniziativa della Giunta Regionale che contiene la proposta di legge statale che, successivamente, verrà trasmessa al Parlamento ai sensi dell’art. 121 Cost., per il riconoscimento di <<ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia>> ai sensi dell’art.2, secondo, comma, L.R.
n°15/2014, per dare attuazione all’art. 116, comma terzo, Cost.
48https://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioDgr.aspx?id
=355971. (16/12/2018)
49 Vd. Nota 48
50 Cfr. SANTINELLO P., 2018, Autonomia differenziata e iniziativa della Regione Veneto: una realtà sempre più vicina?, in Liber Amicorum per Vittorio Domenichelli, Cacucci, p. 491.