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5.1 Parere della Società Internazionale di Nutrizione dello Sport

Sulla base del riesame della letteratura scientifica e medica inerente la sicurezza e l’efficacia dell’uso delle bevande energetiche, la Società Internazionale di Nutrizione dello Sport (ISSN) ha concluso quanto segue (Campbell et al., 2013):

• Anche se questi composti contengono una serie di nutrienti che hanno la pretesa di incidere sulle prestazioni fisiche e mentali, le principali sostanze con effetto ergogenico sembrano essere i carboidrati e la caffeina.

• Il valore ergogenico della caffeina sulle prestazioni fisiche e mentali è stato ben definito, ma i potenziali benefici degli altri nutrienti sono ancora da determinare.

• Il consumo di un ED, 10-60 minuti prima di un esercizio può migliorare la concentrazione, la vigilanza, l’esercizio anaerobico e la resistenza.

• Poiché gli EDs contengono numerosi ingredienti, questi prodotti meriterebbero ulteriori studi per dimostrare la loro sicurezza ed i potenziali effetti sulle prestazioni fisiche e mentali.

• Ci sono prove limitate che il consumo di EDs a basso contenuto calorico durante l’allenamento e gli esercizi per la perdita di peso, fornisca effetti ergogenici e promuova un’ulteriore perdita di grasso. Tuttavia il consumo di quelli a maggior contenuto calorico può promuovere l’aumento di peso, se l’apporto energetico derivante dal consumo di queste bevande non è considerato come parte dell’apporto giornaliero di energia totale. • Gli atleti devono considerare l’impatto che l’ingestione di grandi quantità di carboidrati

può avere sul metabolismo, sui livelli di glucosio e di insulina nel sangue, così come gli effetti della caffeina e di altri stimolanti sulle abilità motorie.

• I bambini e gli adolescenti dovrebbero consumare le bevande energetiche soltanto con l’approvazione dei genitori, dopo aver considerato le quantità di caffeina, carboidrati e altri nutrienti e dopo un’attenta valutazione degli effetti collaterali.

• L’uso indiscriminato di queste bevande, specialmente se ne viene consumata più di una unità al giorno può causare pericolosi effetti collaterali.

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• I diabetici e i soggetti con malattie cardiovascolari, metaboliche, renali, epatiche e disturbi neurologici che assumono farmaci, la cui azione può essere influenzata da cibi ad alto contenuto glicemico, dalla caffeina e da altri stimolanti, dovrebbero evitare l’uso di queste bevande, a meno che non siano approvate dal loro medico.

5.2 Legislazione

La regolamentazione internazionale relativa alla commercializzazione degli EDs mostra delle lacune.

La Food And Drug Administration (FDA) prevede un limite massimo per quanto riguarda la concentrazione di caffeina nei soft drinks (regolamentati come alimenti), pari a 0.02% o

71 mg per 355 mL.

Inoltre, regolamenta l’utilizzo della caffeina come sostanza psicoattiva nelle preparazioni farmacologiche, ma non esistono regole specifiche per quanto riguarda gli EDs.

La quantità di caffeina negli EDs americani è ben superiore al limite dello 0.02% stabilito per i soft drinks e, addirittura, può essere il 150-300% in più rispetto ad una comune cola.

Inoltre, negli Stati Uniti le aziende non sono obbligate a riportare la quantità di caffeina sulle confezioni del prodotto, a differenza della normativa europea che invece lo impone.

I produttori di EDs non si sono mai ritenuti soggetti al rispetto dei limiti imposti per i soft drinks, né a quelli stabiliti per i farmaci, perché affermano che queste bevande sono soggette alla regolamentazione prevista dal Dietary Supplement Health and Education Act del 1994, che classifica i prodotti derivati da fonti vegetali, come integratori alimentari, piuttosto che come farmaci.

La lassità della legislazione americana ha permesso, quindi, che fossero commercializzati EDs ad elevato contenuto di caffeina.

Problema ancora più importante è quello relativo agli EDs alcolici.

Questi prodotti devono riportare il contenuto di alcol in etichetta, ma il loro confezionamento e l’aspetto risultano identici ai corrispondenti prodotti privi di alcol. Inoltre nei negozi della grande distribuzione sono in genere posizionati in reparti diversi da quello degli alcolici, suggerendo indirettamente al consumatore che questi prodotti non lo siano.

Il prezzo di queste bevande alcoliche è contenuto, di poco superiore al prodotto di riferimento analcolico e, comunque, sempre inferiore alla somma di un ED e un super-alcolico acquistati separatamente.

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volontà di affidare a un panel di esperti indipendenti la valutazione dei possibili rischi di queste bevande, i limiti di caffeina da consigliare o imporre e le possibili interazioni.

In Canada il contenuto di caffeina per ogni lattina di ED è limitato a 180 mg ed esiste l’obbligo di riportare in etichetta la presenza di sostanze stimolanti, il consumo massimo giornaliero consentito, le avvertenze per quanto riguarda l'ingestione da parte di bambini e donne in stato di gravidanza, i rischi derivanti dal consumo di grandi quantità di EDs e dall'associazione con alcol. Poiché alcuni decessi sono stati attribuiti a un eccessivo consumo di EDs, alcuni governi hanno creato restrizioni all'importazione ed alla vendita di queste bevande.

Paesi come Francia, Turchia, Danimarca, Norvegia, Uruguay e Islanda hanno bandito la vendita degli EDs con elevato contenuto di caffeina e taurina.

In Francia la Red Bull è stata vietata in seguito alla morte di un diciottenne, deceduto durante una partita di basket, dopo averne consumato quattro lattine, ma il divieto è ormai stato revocato. In Svezia la vendita è concessa esclusivamente alle farmacie come prodotto medicinale.

L’Unione Europea regolamenta l’etichettatura degli EDs imponendo che questa riporti chiaramente che tali bevande sono caratterizzate da “un elevato contenuto di caffeina”, in accordo con la Direttiva Europea 2002/67/CE.

Gli Stati Membri hanno una legislazione nazionale che recepisce questa Direttiva.

La presenza di caffeina deve chiaramente figurare sull’etichetta delle bevande che ne contengono più di 150 mg/L.

Questa norma si applica ad alcune bevande analcoliche e alle bevande energetiche, ma non al tè, al caffè, e ai prodotti che ne derivano poiché si suppone che il consumatore sappia che questi prodotti contengono caffeina e che la quantità dipende dal metodo di preparazione.

In Italia non sono in vendita bevande energetiche che presentano già un contenuto alcolico e la concentrazione massima di caffeina è pari a 32 mg/100 mL.

E’ obbligatorio specificare in etichetta avvertenze, quali “tenore elevato di caffeina” e “non raccomandato ai bambini, alle donne incinte o alle persone sensibili alla caffeina”. L’etichetta non deve vantare effetti positivi e, deve consigliare di evitare la simultanea esposizione ad alcol e tabacco.

Gli integratori alimentari e le bevande energizzanti non sono sottoposti ad alcun controllo per la messa in commercio (Gazzetta Ufficiale n. 101 del 04-05-1998; circolare del 3 aprile 1998, n. 5; Bevande di provenienza comunitaria caratterizzate da elevati tenori di caffeina e di taurina), a differenza di quanto avviene per i farmaci.

Le aziende di bevande energetiche possono pubblicizzarle come bevande energizzanti, per migliorare le prestazioni, aumentare l’attenzione e bruciare le calorie.

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