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Le regole di priorità più conosciute

3.4 REGOLE DI PRIORITA’ NEI PROBLEMI DI SCHEDULING A RISORSE

3.4.4 Le regole di priorità più conosciute

Giunti a questo punto, sembra opportuno elencare le regole prioritarie più utilizzate nei problemi di programmazione operativa. Tuttavia, come già detto all’inizio di questo paragrafo, molto spesso i manager si trovano costretti ad affidarsi al proprio istinto ed alla propria esperienza nell’attribuire delle priorità alle attività, in quanto l’insorgere di imprevisti ed altri elementi di casualità rendono difficile l’applicazione pura e semplice di queste regole standard. Ad ogni modo, sono di seguito elencate le venti regole di priorità più conosciute ed analizzate [ 16 ].

1. FCFS – FIRST COME FIRST SERVED : Consiste nell’attribuzione di alte priorità alle attività con data (o istante) di disponibilità ad essere eseguite più vecchio. Il meccanismo ricorda quello della teoria delle code dove le attività (o i clienti)vengono eseguite (o serviti) nell’ordine con il quale entrano nel sistema.

2. LCFS – LAST COME FIRST SERVED : In questo caso la priorità più alta è assegnata all’ultima attività pronta per essere eseguita. Riguarda il tipico caso delle urgenze immediate. E’ evidente che se non è previsto un sistema di revisione delle priorità, le attività più vecchie rimangono sempre in fondo alla coda e rischiano di non venire mai eseguite.

86 3. SOF – SHORTEST OPERATION FIRST : Viene assegnata priorità maggiore alle

attività con tempo di esecuzione minore.

4. MOF – MAXIMUM OPERATION FIRST : Viene assegnata priorità maggiore alle attività con tempo di esecuzione maggiore.

5. MINTWK *– MINIMUM TOTAL WORK CONTENT : Vengono assegnate le priorità al fine di minimizzare il tempo totale di esecuzione delle attività.

6. MAXTWK* – MAXIMUM TOTAL WORK CONTENT : In questo caso l’obiettivo è quello di massimizzare il tempo totale di esecuzione delle attività.

7. MINSLK* – MINIMUM SLACK : Le priorità vengono assegnate con l’obiettivo di minimizzare lo scarto tra l’istante di inizio dell’attività più vecchia (in termini di istante dal momento in cui è disponibile ad essere eseguita) e il massimo tra l’istante di disponibilità dell’attività più recente e l’istante attuale.

8. MAXSLK* – MAXIMUM SLACK : L’obiettivo è quello di massimizzare lo scarto di cui alla precedente e le priorità vengono assegnate in funzione di questo.

9. SASP* – SHORTEST ACTIVITY FROM SHORTEST PROJECT : Viene assegnata un’alta priorità alle attività in funzione della loro durata e della durata dell’eventuale progetto di appartenenza (se si tratta di un contest multi project). Le attività più corte dei progetti più semplici hanno priorità maggiore.

10.LALP* – LONGEST ACTIVITY FROM LONGEST PROJECT : Vale l’opposto di quanto visto per la regola precedente, con priorità elevate assegnata alle attività più lunghe degli eventuali progetti più complessi.

87 12.EDDF – EARLIEST DUE DATE FIRST : Viene assegnata priorità alta alle

attività con data di consegna (o di termine) più prossima.

13.MAXSP – MAXIMUM SCHEDULE PRESSURE : le alte priorità vengono date alle attività già iniziate con tempo rimanente per il completamento molto basso.

14.MINLFT – MINIMUM LATE FINIS TIME : priorità assegnate alle attività con l’obiettivo di minimizzare il ritardo al termine di tutte le operazioni.

15.MINWCS – MINIMUM WORST CASE SLACK : l’obiettivo è quello di minimizzare lo scarto (slack visto per le regole 7 ed 8) nel peggiore dei casi.

16.WACRU – WEIGHTED ACTIVITY CRITICALITY AND RESOURCE UTILIZATION : Le priorità vengono assegnate alle attività in funzione del livello di criticità delle stesse e delle risorse impiegate.

17.TWK LST* – MAXTWK AND EARLIEST LATE START TIME : Regola di priorità a due fasi. Ad un primo livello si basa sulla regola del MAXTWK vista al punto 6 e successivamente attribuisce priorità elevata alle attività più recenti.

18.TWK EST* – MAXTWK AND EARLIEST EARLY START TIME : Altra regola di priorità su due livelli. Il primo livello è come quello della regola precedente, mentre il passo successive consiste nell’attribuire priorità maggiore alle attività più vecchie.

19.MS – MAXIMUM TOTAL SUCCESSORS : Viene assegnata priorità maggiore alle attività che prevedono un numero elevato di attività successive.

20.MCS – MAXIMUM CRITICAL SUCCESSORS : In questo caso le priorità più alte sono assegnate alle attività che devono essere seguite da un elevato numero di attività critiche.

88 Le regole 1, 2, 3, 4, 7, 8, 12, 13, 14, 19, 20 si basano su elementi informativi riguardanti le attività; le regole 5, 6, 15, 16, 17, 17 combinano elementi informativi di attività e risorse impiegate e le regole 9 e 10 combinano informazioni di attività e progetti coinvolti. Infine le regole prioritarie indicate con un asterisco possono essere utilizzate sia per singoli progetti sia in un contesto multi progetto.

Purtroppo, come detto in precedenza, in qualsiasi contesto reale aziendale risulta molto difficile applicare una di queste regole in maniera diretta. E’ evidente che risulta più facile laddove l’attività produttiva è fortemente standardizzata, e prevede cicli lavorativi che si ripetono quasi sempre allo stesso modo.

In ogni caso, le prime due regole elencate, FCFS ed LCFS rappresentano gli approcci tipici di quasi tutti i contesti aziendali. E’ probabile e sensato, infatti, che le attività o le lavorazioni vengano eseguite seguendo un ordine cronologico, al netto dell’insorgere di fattori esterni o casuali: quest’ultimi potrebbero alterare questa sequenza e determinare una revisione delle priorità che imponga di eseguire subito l’ultima attività o l’ultimo lavoro arrivato. In quest’ottica, naturalmente, rivestono un ruolo fondamentale l’importanza e l’affidabilità dei clienti per i quali deve essere eseguito il lavoro: esistono dei clienti con un importanza maggiore, addirittura per i quali l’esecuzione di un lavoro rappresenta sempre la priorità maggiore.

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CAPITOLO IV

L’ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE DELL’AZIENDA

STRATEK

Giunti a questo punto dell’esposizione, si sposta l’attenzione sul funzionamento e sull’organizzazione aziendale. Nel capitolo precedente sono stati introdotti, a livello teorico, quei concetti e quelle tecniche di analisi che possono aiutare Stratek a rendere più efficiente l’organizzazione della propria produzione. Come già accennato, la complessità del contesto in cui opera l’azienda rende particolarmente difficile l’applicazione di rigidi algoritmi di analisi, ma alcuni concetti chiave possono venire in soccorso del product manager nel momento in cui dovrà prendere difficili decisioni.

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