Nuova perimetrazione dei distretti per la gestione faunistico venatoria del capriolo e del daino nel territorio di Forlì-Cesena
RELAZIONE DESCRITTIVA PROGETTO
Descrizione degli obiettivi del progetto
Descrivere gli obiettivi specifici del progetto, che devono essere chiari, misurabili e realistici:
Descrizione del progetto e destinazione d’uso dell’attrattore culturale oggetto del progetto
Descrivere le caratteristiche del progetto previsto e l’uso a cui si intende destinare il bene a seguito della riqualificazione specificando le attività tipiche che caratterizzeranno la vita operativa del parco tematico archeologico medievale:
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Proprietà dell’attrattore culturale oggetto del progetto Indicare la proprietà dei beni e delle aree oggetto dell’intervento:
Quadro delle spese previste
VOCI DI SPESA IMPORTI
A) Spese tecniche fino ad un massimo del 15% dell’importo dei lavori (voce B)
B) Lavori intesi come opere di recupero, qualificazione e valorizzazione attrattore culturale C) Oneri per la sicurezza
D) Acquisto e installazione di attrezzature, tecnologiche, impianti e arredi funzionali al progetto E) Acquisto di terreni e immobili fino ad un massimo del 10% della spesa totale ammissibile
TOTALE
Gli importi vanno indicati a lordo dell'IVA qualora l'imposta costituisca un costo non recuperabile
Modalità di finanziamento
RISORSE IMPORTI %
Risorse regionali
Risorse a carico del beneficiario
TOTALE 100%
Sostenibilità gestionale e finanziaria
Descrivere le modalità che si intendono attivare al fine di garantire la sostenibilità gestionale e finanziaria del progetto dopo l’intervento oggetto del finanziamento, specificando l’origine di eventuali flussi finanziari in entrata (es. derivanti da utenti paganti per beni o servizi forniti dal bene oggetto del progetto, o da tariffe direttamente a carico degli utenti per l'utilizzo dell'infrastruttura). Ove pertinente, descrivere le possibili conseguenze del progetto dal punto di vista degli
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eventuali risparmi sui costi operativi relativi al bene oggetto del progetto.
Ipotesi di aiuti di stato
Il progetto è destinato ad un'attività economica (cioè, gestita secondo principi imprenditoriali) di rilevanza comunitaria (capace di incidere sugli scambi intracomunitari in quanto funzionale alla valorizzazione di un’area che di per sé costituisce un attrattore turistico culturale di rilevanza sovranazionale) e determina benefici per l'operatore che gestisce o gestirà il bene oggetto del progetto.
Scrivere Sì solo se la risposta è affermativa per ambo le domande
SI/NO
Qualora la risposta sia Sì, specificare le ragioni che suffragano la rilevanza comunitaria e i benefici che il gestore prevede possa ricavare dagli esiti del progetto (es. organizzazione di eventi di richiamo internazionale, presenza consistente di visitatori stranieri richiamati principalmente dal bene oggetto del progetto)
………lì………
Il Legale rappresentante
(firmato digitalmente)
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Mod. 3/A
Documento di sintesi soggetto alla pubblicazione prevista dagli artt. 26 e 27 del D.Lgs. n. 33 del 14/03/2013 (Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni)
Contributo straordinario - L.R. 25/2018 (Art. 5)
Soggetto proponente:
COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO
Titolo del progetto:
Descrizione sintetica del progetto:
Costo totale previsto: €
Il Legale Rappresentante (firmato digitalmente)
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ALLEGATO B
Convenzione tra la Regione Emilia-Romagna e il Comune di San Giovanni in Persiceto per la realizzazione di un parco tematico archeologico di età medioevale finanziato con determinazione n.…………, ai sensi dell’art. 5, L.R. 25/2018.
Premesso che con delibera di Giunta Regionale n…… del…… la Regione ha approvato ai sensi della legge regionale 27 dicembre 2018 n. 25, i criteri e le modalità per la concessione di un contributo straordinario per la realizzazione di un parco tematico archeologico di età medioevale a San Giovanni in Persiceto nonché il presente schema di convenzione tra la Regione Emilia-Romagna ed il Comune di San Giovanni in Persiceto in merito alla realizzazione del progetto finanziato con determinazione n. …… del………;
FRA
La Regione Emilia-Romagna, codice fiscale 80062590379, con sede in Bologna, Viale A. Moro, 38, rappresentata dal dirigente responsabile di Servizio Turismo, Commercio e Sport, D.ssa Paola Bissi, ai sensi della L.R. 43/2001 e successive modificazioni e integrazioni;
E
Il Comune di San Giovanni in Persiceto, codice fiscale ………, con sede
………, rappresentato da ……… ai sensi di………;
Soggetti che di seguito saranno rispettivamente nominati "Regione" e "Comune"
si conviene e si stipula quanto segue:
Art. 1
Oggetto della convenzione
1. La presente convenzione disciplina e regola i rapporti tra i suddetti soggetti per la realizzazione del progetto denominato “………”, finanziato con determinazione n…… del…………, a cui è stato assegnato il Codice Unico di Progetto (CUP) ……….
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Art. 2
Obblighi del soggetto beneficiario 1. Il beneficiario si impegna:
a) a realizzare le opere previste e ad effettuare tutte le azioni necessarie ad assicurare che le stesse siano realizzate nel rispetto dei termini e delle condizioni stabilite dalla presente convenzione;
b) ad effettuare le procedure di evidenza pubblica secondo la vigente normativa nazionale e comunitaria in materia di appalti per la progettazione e realizzazione degli interventi.
Art. 3
Investimento e contributo regionale
1. L'importo del progetto ammonta ad € ………, di cui € ………… finanziati con contributo regionale nella misura del …...%.
Art. 4
Tempistiche per la realizzazione del progetto finanziato e cronoprogramma 1. Sono ammissibili gli interventi i cui lavori, servizi e forniture sono avviati a decorrere dal 1°
gennaio 2019 e conclusi entro il 31 dicembre 2020.
2. Per progetti conclusi sono da intendersi i progetti materialmente completati e realizzati, comprensivi nei casi previsti dalla normativa vigente, del collaudo e/o verifica della conformità o regolare esecuzione, e per i quali tutti pagamenti sono stati effettuati dai beneficiari. La data dell’ultimo mandato di pagamento costituisce, quindi, la data di conclusione del progetto.
3. Le attività e gli interventi progettuali dovranno seguire il seguente cronoprogramma:
- realizzazione nell’anno 2019 del 50% del progetto finanziato e relativo budget di spesa;
- realizzazione nell’anno 2020 del 50% del progetto finanziato e relativo budget di spesa.
4. In caso di mancato raggiungimento al 31/12/2019 della suddetta quota di realizzazione progettuale si procede all'adeguamento del cronoprogramma con relativo spostamento all’anno successivo delle mancate spese sostenute.
5. In deroga al suddetto termine di conclusione del progetto può essere concessa proroga, purché la relativa richiesta, motivata, sia presentata prima della scadenza prevista e salvo procedere, entro il termine del 31 gennaio dell'anno successivo, alla rendicontazione delle spese relative allo stato di avanzamento annuale, ai sensi di quanto previsto al comma 2, art. 7, al fine di procedere, anche, all’adeguamento del cronoprogramma.
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Art. 5 Spese ammissibili3
1. Sono ammissibili, purché comprovate da fatture o da documenti contabili aventi valore probatorio equivalente e fiscalmente validi, le spese direttamente imputabili al progetto finanziato, sostenute e pagate dal beneficiario a decorrere dal 1° gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2020 o al diverso termine individuato a seguito di concessione di proroga di conclusione del progetto , per:
a) spese tecniche (progettazione, indagini, studi e analisi, rilievi, direzione lavori, studi di valutazione di impatto ambientale, collaudi, studi di fattibilità economico finanziaria, perizie e consulenze professionali) fino ad un massimo del 15% dell’importo dei lavori di cui alla seguente lettera b), purché le stesse siano strettamente legate all’operazione e siano necessarie per la sua preparazione o esecuzione;
b) lavori intesi quali opere di recupero, qualificazione e valorizzazione dell’attrattore culturale;
c) oneri per la sicurezza;
d) acquisto e installazione attrezzature, soluzioni tecnologiche, impianti e arredi strettamente funzionali al progetto;
e) acquisto di terreni e immobili fino ad un massimo del 10% della spesa totale ammissibile.
Non sono ammesse le seguenti spese:
– interessi passivi,
– imposta sul valore aggiunto salvo nei casi in cui non sia recuperabile;
– acquisto di beni usati.
Art. 6
Pagamenti e tracciabilità dei flussi finanziari
1. I pagamenti devono avvenire nel rispetto dell’art. 3 della L. 136/2010 e, salvo quanto previsto al comma 3 dell’art. 3, della citata L. 136/2010, devono essere effettuati esclusivamente tramite lo strumento del bonifico bancario o postale, ovvero con altri strumenti di pagamento idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni.
3 Nel caso in cui l’intervento finanziato configuri un aiuto di stato, la data iniziale per l’ammissibilità della spesa coincide con la data di invio della domanda di finanziamento alla Regione (Reg. (UE) n. 651/2013 - Paragrafo 4 dei criteri).
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2. Ai fini della tracciabilità dei flussi finanziari, i suddetti strumenti di pagamento devono riportare, in relazione a ciascuna transazione posta in essere dal beneficiario, il codice unico di progetto (CUP) relativo all'investimento pubblico sottostante.
Art. 7
Modalità e termini di rendicontazione delle spese
1. La rendicontazione delle spese sostenute avviene, con riferimento al cronoprogramma di cui al comma 3, dell’art. 4 ed eventuali successivi adeguamenti, per stati di avanzamento annuali e saldo finale, da trasmettersi, da parte del beneficiario, tramite posta elettronica certificata all’indirizzo [email protected]
2. La rendicontazione delle spese relative agli stati di avanzamento annuali deve essere trasmessa entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello cui le attività e gli interventi realizzati e le relative spese sostenute si riferiscono e dovrà essere corredata da una dettagliata relazione tecnico-descrittiva e una rendicontazione finanziaria, a cui dovranno essere allegati le fatture o documenti contabili di valore probatorio equivalente e fiscalmente validi, gli atti di liquidazione, i mandati di pagamento e le relative quietanze, con riferimento a spese sostenute e pagate e a suo tempo previste o modificate da successive varianti.
3. Al fine dell’erogazione del saldo del contributo, il beneficiario è tenuto a presentare, entro 45 giorni dal termine di conclusione del progetto così come definito al comma 2 dell’art. 4, la seguente documentazione:
a) una dettagliata relazione finale sul progetto concluso;
b) la rendicontazione finanziaria (fatture o documenti contabili di valore probatorio equivalente fiscalmente, gli atti di liquidazione e relativi mandati di pagamento quietanzati, non presentati in precedenti stati di avanzamento annuali di cui al precedente comma 2);
c) documentazione attinente al progetto esecutivo e relativo atto di approvazione, se non precedentemente trasmesso;
d) il conto finale dei lavori e il certificato di collaudo dei lavori o certificato di verifica della conformità o certificato di regolare esecuzione, nei casi previsti dalla normativa vigente.
4. L'erogazione dello stato di avanzamento annuale avviene, con riferimento al cronoprogramma di cui all’art. 4, comma 3, ed eventuali successivi adeguamenti, nel limite massimo dell'impegno di spesa assunto per l'anno di riferimento. L'erogazione è proporzionalmente ridotta, qualora le spese relative ad attività e interventi realizzati nell'anno di riferimento risultino inferiori rispetto a quanto previsto dal cronoprogramma e in tal caso si procede all'adeguamento del relativo cronoprogramma, con lo spostamento delle mancate spese sostenute all'anno successivo.
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5. L'erogazione a saldo del contributo avviene nel limite massimo di quello concesso, previa verifica della documentazione di cui al comma 3 e della conformità del progetto realizzato a quello approvato. Il contributo è proporzionalmente ridotto, qualora la spesa riconosciuta dalla Regione risulti inferiore all'investimento previsto.
6. Alla liquidazione del contributo si provvederà con atti formali del dirigente regionale competente secondo la normativa vigente, entro 90 giorni dalla data di ricevimento delle rendicontazioni, salvo richieste, anche tramite posta elettronica ordinaria, di chiarimenti e integrazioni che dovranno essere ottemperate entro 20 giorni dalla data di ricevimento della richiesta stessa.
7. Per almeno dieci anni successivi al pagamento del saldo finale l’attrattore culturale non dovrà subire alcuna modifica sostanziale che riguardi la destinazione pubblica prevista dal progetto e da cui derivi un vantaggio indebito, o una modifica che alteri la natura, gli obiettivi o le condizioni di attuazione dell’intervento con il risultato di comprometterne gli obiettivi originari.
Art. 8
Modifiche del progetto
1. Non sono ammesse variazioni sostanziali al progetto ammesso a contributo, se non preventivamente richieste e approvate dalla Regione. Le richieste, adeguatamente motivate e argomentate, che saranno valutate entro 60 giorni dal ricevimento, dovranno evidenziare gli scostamenti previsti rispetto al progetto originariamente ammesso a contributo. Nello specifico potranno essere approvate varianti del progetto qualora:
a) restino inalterati gli obiettivi originari e l'impianto complessivo del progetto ammesso a finanziamento;
b)non comporti una proroga dei termini previsti per la conclusione del progetto e sia garantita la realizzazione dello stesso secondo le tempistiche indicate all’art. 4 della presente convenzione;
2. Eventuali importi superiori, necessari per la realizzazione del progetto a seguito della variazione, non potranno comunque comportare l’aumento della spesa ammissibile e di conseguenza del contributo erogabile. Viceversa, sarà proporzionalmente ridotto qualora le spese, a seguito della modifica, subiscano una riduzione.
3. Sono considerate variazioni ordinarie e non necessitano di specifica autorizzazione:
- le variazioni tra le varie voci di spesa nella percentuale di scostamento fino al 20%;
- la sostituzione di taluno dei beni/dei servizi previsti nel progetto finanziato, con altri beni/servizi simili e/o funzionalmente e strumentalmente equivalenti.
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Art. 9 Verifiche e controlli
1. La Regione si riserva la facoltà di svolgere, anche tramite incaricati esterni, fino a cinque anni successivi alla data di erogazione del saldo, tutti i sopralluoghi e i controlli, secondo le modalità da essa definite al fine di verificare il rispetto delle condizioni previste per l’impiego dei fondi, la conformità dell’intervento realizzato rispetto al progetto approvato e che le spese dichiarate siano reali ed effettivamente sostenute e corrispondano ai documenti amministrativi-contabili in possesso del beneficiario.
2. Nello svolgimento di tale controllo, il beneficiario deve mettere a disposizione della Regione qualsiasi dato o informazione richiesta e utile a verificare la corretta esecuzione del progetto ed il rispetto delle obbligazioni derivanti dalla presente convenzione. A tal fine, il beneficiario deve rendere accessibile alla Regione ovvero ai soggetti esterni da essa incaricati per l’esecuzione della verifica, i propri uffici e tutte le strutture utili alla raccolta delle informazioni necessarie.
3. Nel caso in cui, in occasione delle verifiche effettuate, si riscontrino irregolarità dell’operazione realizzata e/o della documentazione di spesa presentata e/o irregolarità collegate alle spese sostenute, a fronte di erogazioni già avvenute sia a titolo di stato di avanzamento che di saldo del contributo spettante, si darà luogo al recupero totale o parziale delle somme indebitamente percepite.
Art. 10
Revoca del contributo e recupero somme 1. Il contributo sarà parzialmente o totalmente revocato, qualora:
- il progetto realizzato risulti difforme rispetto a quello presentato e approvato;
- il progetto non venga ultimato entro il 31/12/2020 o entro il diverso termine individuato a seguito di concessione di proroga e/o per la mancata trasmissione nei termini di cui al comma 3, dell’art. 7 della documentazione prevista al medesimo comma dell’art. 7;
- i beni oggetto dell’intervento non vengano mantenuti nella loro destinazione d’uso e in attività per almeno dieci anni decorrenti dalla data del pagamento del saldo del contributo;
- dai controlli e/o sopralluoghi emergano inadempimenti del beneficiario rispetto agli obblighi previsti dalla presente convenzione, dichiarazioni mendaci, documentazione falsificata o l’irregolarità dell’operazione realizzata o della documentazione di spesa presentata o irregolarità collegate alle spese sostenute.
2. In caso di revoca del contributo, il soggetto beneficiario deve restituire le eventuali somme indebitamente percepite entro 45 giorni dalla notifica del provvedimento da parte della Regione.
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Art. 11
Durata della convenzione
La presente convenzione ha validità dalla data di apposizione della firma digitale da parte della Regione Emilia-Romagna come ultimo firmatario e fino al termine del vincolo di cui al comma 7 dell’art. 7.
Art. 12 Disposizioni finali
Per quanto non espressamente contemplato nella presente convenzione si applica la normativa vigente.
Letto e sottoscritto digitalmente per accettazione.
INSERIRE NOME SOGGETTO BENEFICIARIO (Inserire qualifica del firmatario)
(Inserire nome e cognome del firmatario)4 (Firmato digitalmente)
REGIONE EMILIA ROMAGNA
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO TURISMO, COMMERCIO E SPORT D.ssa Paola Bissi
(Firmato digitalmente)
4 La convenzione deve essere sottoscritta digitalmente dal Sindaco del Comune di San Giovanni in Persiceto, salvo apposita delega da inoltrare contestualmente alla convenzione stessa.
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Criteri, termini e modalità di presentazione per l'anno 2019 dei progetti di riqualificazione e valorizzazione della rete com-merciale ai sensi dell'art. 10, comma 1, lettere b), c) e d), della L.R. n. 41/97, realizzati dagli Enti locali individuati a seguito della procedura di concertazione e condivisione territoriale di cui alla deliberazione n. 756/2019 - Approvazione schemi di convenzione
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Richiamate:
- la L.R. 41/1997 "Interventi nel settore del commercio per la valorizzazione e la qualificazione delle imprese minori della re-te distributiva - Abrogazione della L.R. 7 dicembre 1994, n. 49"
e successive modifiche ed integrazioni;
- la propria deliberazione n. 756 del 20 maggio 2019, di approvazione della procedura di concertazione e condivisione territoriale con le Amministrazioni provinciali e la Città metropo-litana di Bologna, finalizzata all’individuazione degli Enti locali candidati a presentare, nell’anno 2019, progetti di riqualificazio-ne e valorizzazioriqualificazio-ne commerciale ai sensi dell’art. 10, comma 1, lettere b), c) e d) della L.R. 41/97, la quale prevede, tra l’altro, che con ulteriore atto la Giunta regionale definisca i criteri, ter-mini e modalità di presentazione dei suddetti progetti nonché gli schemi di convenzione da stipularsi tra la Regione Emilia-Ro-magna e gli Enti locali beneficiari dei contributi;
Visto che il bilancio di previsione 2019-2021 presenta una disponibilità complessiva di € 4.000.000,00 di cui:
- € 3.000.000,00 sul capitolo 27718 “Contributi in conto ca-pitale agli enti locali per la riqualificazione di aree commerciali e mercatali (art.3, comma 3, lett. B), C) e L) della L.R. 10 di-cembre 1997, n. 41)”, di cui € 300.000,00 sull’annualità 2019, 1.500.000,00 sull’annualità 2020 ed € 1.200.000,00 sull’annua-lità 2021;
- € 1.000.000,00 sul capitolo 27704 “Contributi per la re-dazione di progetti per la riqualificazione e valorizzazione di aree commerciali e per la promozione e attivazione di ‘Centri commerciali naturali’ (Art. 3, comma 3, lett. a) e ibis) L.R. 10 dicembre 1997, n. 41”, di cui € 500.000,00 sull’annualità 2020 ed € 500.000,00 sull’annualità 2021;
Ritenuto quindi di procedere alla definizione dei criteri, termi-ni e modalità di presentazione dei progetti per la riqualificazione e la valorizzazione della rete commerciale, ai sensi dell’art. 10, comma 1, lettere b), c) e d) della L.R. 41/97 da realizzarsi da parte degli Enti locali individuati a seguito di procedura di con-certazione territoriale condivisa approvata con la sopra richiamata deliberazione n. n. 756 del 20 maggio 2019, nonché degli sche-mi di convenzione da stipularsi con ciascun soggetto beneficiario del contributo regionale;
Ritenuto, inoltre, di escludere la presenza di aiuti di stato, per i suddetti interventi realizzati nell’ambito di attività istituzionali non economiche, dagli Enti locali risultanti beneficiari del con-tributo, in quanto non comportano ricadute dirette quantificabili su imprese nominalmente individuabili, né sono ipotizzabili aiu-ti indiretaiu-ti alle stesse, in quanto ad esse non sia imputabile alcun vantaggio misurabile;
Vista la proposta elaborata dal Servizio regionale competente;
cio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e ss.mm.ii.;
- la L.R. 27 dicembre 2018, n. 24 “Disposizioni collegate al-la legge regionale di stabilità per il 2019”;
- la L.R. 27 dicembre 2018, n. 25 “Disposizioni per la for-mazione del Bilancio di previsione 2019-2021 (Legge di stabilità regionale 2019)”;
- la L.R. 27 dicembre 2018, n. 26 “Bilancio di previsione del-la Regione Emilia-Romagna 2019-2021”;
- la delibera della Giunta regionale n. 2301 del 28 dicem-bre 2018 ad oggetto: “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del Bilancio finanziario gestionale di previ-sione della Regione Emilia-Romagna 2019–2021”;
- la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento conta-bile della Regione Emilia-Romagna, Abrogazione della L.R.
6/07/1977, n. 31 e 27 marzo 1972 n.4, per quanto applicabile;
- L.R. 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporto di lavoro nella Regione Emilia-Ro-magna" e successive modificazioni ed integrazioni;
- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 recante “Riordino della di-sciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte del-le pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii., ed in particolare l’art.
26, comma 1;
- la D.G.R. n. 122 del 28 gennaio 2019 “Approvazione Pia-no Triennale di Prevenzione della Corruzione 2019 -2021” ed in particolare l’allegato D “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal d.lgs.
n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione del-la corruzione 2019-2021”;
Richiamate le seguenti proprie deliberazioni:
- n. 56 del 25 gennaio 2016 avente ad oggetto “Affidamen-to degli incarichi di Diret“Affidamen-tore generale della Giunta regionale, ai sensi dell'art. 43 della L.R. n. 43/2001;
- n. 270 del 29 febbraio 2016 avente ad oggetto “Attua-zione prima fase della riorganizza“Attua-zione avviata con delibera n.
2189/2015”;
- n. 622 del 28/04/2016 concernente attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera n. 2189/2015;
- n. 1107 dell’11 luglio 2016 recante “Integrazione delle de-claratorie delle strutture organizzative della Giunta Regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganiz-zazione avviata con delibera 2189/2015”;
- n. 1182 del 25 luglio 2016 recante “Costituzione della rete regionale per il presidio delle funzioni trasversali in materia di aiuti di stato e modifica delle deliberazioni n. 909/2015, 270/2016 e 622/2016”;
- n. 2416 del 29 dicembre 2008, esecutiva ai sensi di legge, avente ad oggetto "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni diri-genziali. Adempimenti conseguenti alla delibera n. 999/2008.
Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007" e suc-cessive modificazioni, per quanto applicabile;
- n. 468 del 10 aprile 2017 riguardante “Il sistema dei con-trolli interni nella Regione Emilia-Romagna”;
- n. 1059 del 3 luglio 2018 “Approvazione degli incarichi di-rigenziali rinnovati e conferiti nell'ambito delle Direzioni generali, Agenzie e Istituti e nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), del Responsabile dell'anagrafe per la stazione appaltante (RASA) e del Responsa-bile della protezione dei dati (DPO)”;
Viste inoltre le circolari del Capo di Gabinetto del Presi-dente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad
Viste inoltre le circolari del Capo di Gabinetto del Presi-dente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad