(effetto Joule). Per i conduttori metallici la resistività aumenta linearmente con la temperatura in un ampio intervallo di valori della stessa (fig.1)
( ) ( ) [ ( ) ]
η θ = η θ
o+ α
θ⋅ θ θ −
o1
oη
θ η(θ )ο
θ ο θ 1
fig.1
Il coefficiente di temperatura α rappresenta quindi la variazione relativa di resistività per salto unitario di temperatura. Anche α dipende da θo.
In tab.I vengono riportati i valori della resistività e del coefficiente di temperatura alla temperatura di 293 K per i materiali di più comune impiego. I valori sono riportati in modo da indicare anche la resistenza per unità di lunghezza di un conduttore rettilineo della sezione di 1 mm2:
Il valore θ1 cui corrisponderebbe un valore nullo di resistività vale θ θ αθ
1 0
= − 1
Per il rame θ1 assume il valore di circa 43K. A tale temperatura, in realtà, il rame o
presenta una resistività significativa: siamo oltre l'intervallo di linearità.
A temperature molto basse, inferiori in genere a 10 K, possono manifestarsi, per alcuni metalli in particolari condizioni di funzionamento, fenomeni di superconduttività, in cui la resistività scende al valore "nullo", al disotto dei valori correntemente misurabili.
Per alcuni materiali si manifesta anche un crollo dei valori resistività anche a temperature prossime alla liquefazione dell'azoto (77K). Tale fenomeno (superconduttività ad alta temperatura) è attualmente oggetto di intensi studi, in vista di interessanti applicazioni nel settore elettrotecnico.
MATERIALI Resistività η-θo=293 K [Ω mm2 /m ]≡[µΩ m]
coefficiente temperatura
α(θo)[ K-1]
Conducibilità σ -θo=293 K [MS/m]
Conduttori metallici
argento 0.016 3.8 10-3 ≈ 62
rame puro 0.017241 3.9 10-3 ≈ 58
rame industriale 0.0178 3.9 10-3
oro 0.024 3.4 10-3
piombo 0.022 3.9 10-3
alluminio puro 0.028264 3.7 10-3 ≈ 36
alluminio commerciale 0.03 3.7 10-3
tungsteno 0.055 4.5 10-3
Zinco 0.063 3.7 10-3 ≈ 16
ferro 0.1 4.5 10-3 ≈ 8
Leghe
Ottone 0.07 1.5 10-3 ≈ 12
Manganina 0.45 1.5 10-5
Costantana 0.5 2 10-5
Nichel-Cromo 1.1 1 10-4 ≈ 0.9
Ferro-silicio per
lamierini 0.3 4 10-3
Conduttori non metallici
Elettrografite 10 -0.5 10-3 ≈ 0.1
Carbone (lampade ad
arco) 70 -0.5 10-3 ≈ 0.02
Elettroliti
Acqua di mare 3 105 Terreni
umidi ≈106-107 (≡1-10Ωm) sabbiosi ≈108 (≡100Ωm) rocciosi >109 (≡1 kΩm) Semiconduttori
germanio ≈107 (≡10Ωm) silicio ≈108 (≡100Ωm) Isolanti
Acqua distillata ≈1010 (≡10 kΩm) Porcellana ≈1010 (≡10 kΩm) Vetro ≈1016 (≡10 GΩm)
§ A6.2 Resistività superficiale
La resistività superficiale viene definita per elementi di copertura di piccolo spessore (es. vernici) considerando il rapporto tra la resistività (ordinaria, di volume) e lo spessore del provino; dalla relazione
b l b
R l ρs
ρδ =
= ⋅ si ricava che la resistività superficiale può essere letta come la resistenza di un resistore “a piastrella quadrata”
di spessore δ. La resistività superficiale si misura quindi in [Ω] o meglio in [Ω]/ (ohm su quadratino). La misura di resistività superficiale può dare ad esempio direttamente la misura dello spessore del rivestimento (coating), conoscendo le
caratteristiche di volume del rivestimento. Ad esempio un “velo” di alluminio di 0.1 mm di spessore determina una resistività superficiale di circa 2,5 μΩ, un velo di grafite dello stesso spessore presenta una resistività superficiale di 1 mΩ. La conducibilità superficiale è il suo inverso [S].
Per componenti in materiale omogeneo di notevole spessore, ma con “velo”
superficiale naturale ovvero formatosi per idrolisi od altro processo dovuto al contatto con altro materiale, si può procedere alla misura di resistenza tra due elettrodi a coltello di larghezza 1 cm, posti sulla superficie alla distanza di un centimetro. Dal confronto tra il valore di resistenza così trovato ed il valore calcolabile con la resistività di volume del materiale, si può avere una stima del crollo di resistività (media di volume) del “velo” superficiale.
Si riporta il confronto, per materiali tipicamente considerati isolanti, tra la resistività di volume e la resistività superficiale (detta anche resistenza specifica di isolamento superficiale)
Materiale Resistività di volume
[Ωm] Resistività superficiale
[Ω/ ]
Vetro 1011-1014 106-1012
Porcellana 1012-1013 109-1012
Ebanite 1013-1016 109-1015
Mica 1011-1013 109-1012
Quarzo 1017 108-1012
§A6.3 Prove meccaniche e tecnologiche
Prova a trazione
In tali prove vengono determinati i limiti di elasticità, snervamento e rottura, in particolare il modulo di elasticità, l’allungamento a rottura e lo strozzamento.
Il provino ha la forma standard indicata in fig.1
Si equiparano le prove a sezione diversa con quelle del provino di diametro
0
0 1.13 A
d =
Il provino si classifica corto se l0 =5 d0 oppure lungo se l0 =10 d0
In fig.2 si riporta il risultato di una tipica prova di trazione. Sull’ascissa è riportato l’allungamento percentuale 100
0
% l
∆l
ε = , sulle ordinate la tensione media di trazione
= 2
0 mm
kp A
σ F
Ao
Ao
Ao
do
Lo
Il tratto A costituisce la zona di elasticità, il punto P il limite di proporzionalità; in tale regione la deformazione è proporzionale allo sforzo
σ σ α
ε Y
= 1
=
Y rappresenta il modulo di elasticità e corrisponderebbe alla tensione necessaria (in regime elastico) ad avere un raddoppio della lunghezza (ε=1).
Il punto S rappresenta il limite di snervamento,oltre il quale si verifica un marcato allungamento del provino, anche con (piccola) riduzione della tensione.
La zona tra P ed S è ancora di elasticità, ma non di proporzionalità, per cui si definiscono anche dei punti caratteristici; ad esempio σ0.2 rappresenta la tensione per cui si ha un allungamento “extra” del 2%, in assenza di snervamento
Il punto B definisce il limite di stabilità; non può essere applicata al provino una tensione maggiore di σB; un qualsiasi allungamento porta inevitabilmente al collasso, che si verifica ad un allungamento δ (lunghezza relativa di rottura), con una corrispondente valore residuo della tensione; alla rottura si indica la sezione attraverso il coefficiente di strozzamento.
I valori massimi della tensione in zona elastica vanno da 100 kp/mm2 per l’acciaio indurito in olio, a 20 kp/mm2 per la ghisa, a 15 kp/mm2 per il rame tenero, a 12 kp/mm2 per l’alluminio laminato a caldo. Gli allungament a raootura vanno da circa il 10% per l’acciaio al 50% per il rame tenero.
A
δ P
E
100
0
% l
∆l ε =
S B
= 2
0 mm
kp A σ F
La validità dei valori riportati dpendono dalla ripetività delle prove, dal controllo della temperatura (all’aumentare della temperatura mediamente diminuisce la tensione a rottura ed aumenta l’allungamento a rottura) e dal tempo di esecuzione della prova.
Le prove di durezza consistono nel valutare la deformazione ottenute premendo con una forza F il provino con un altro corpo (sfera d’acciaio, metodo Brinnel; punta di diamante a cono, metodo Rockwell; punta di diamante sfacciata con angolo diedro, metodo Vickers).
La prova del colpo di taglio consiste nell’applicare una forza in corrispondenza della sezione ridotta opportunamente ricavata in un provino.
Le prove metallografiche consistono nell’esame macroscopiche e microscopiche di materiali soggetti ad attacchi corrosivi.
Alcune prove non distruttive consentono l’esame di proprietà e difetti di materiali senza comprometterne l’integrità:
- esperienze ed osservazioni con raggi X ed raggi γ;
- prove con ultrasuoni;
- prove elettriche e magnetiche ( correnti parassite indotte e scariche parziali).
§A6.4 Classificazione dei materiali per siderurgia Materiali ferrosi : - ferro
- acciai legati (speciali proprietà, magneti permanenti, ferro dolce)
-acciai non legati (per costruzioni, acciai compensati) - ghise
Materiali non ferrosi: - materiali d’uso:
- materiali pesanti (rame, piombo, nichelio, zinco, stagno) - materiali leggeri (Alluminio, magnesio, titanio)
- materiali nobili (mercurio, oro, argento, platino)
- arricchitori d’acciaio (manganese, wolframio, molibdeno, cobalto, cromo, vanadio);
-materiali per leghe (cadmio, antimonio, arsenico, berillio) Caratteristiche dei non metalli: buona conducibilità termica ed elettrica; buona resistenza alla corrosione, buona lavorabiltà; prezzo elevato (per estrazione e trasporto).
§A6.5Materiali per linee di alimentazione
Requisiti elettrici: bassa resistività η, basso coefficiente di temperatura α, possibilità di isolamento del conduttore.
Requisiti meccanici: elevata resistenza alla trazione, comportamento "elastico", resistenza alla torsione ed al piegamento, durezza (per i contatti), resilienza.
Requisiti termici: conducibilità termica elevata, coefficiente di dilatazione termica bassa; alta temperatura di fusione, saldabilità
Requisiti tecnologici: malleabilità, duttilità
Requisiti chimici: assenza di reazioni con altri metalli, non corrodibilità
I materiali più comunemente impiegati per linee aeree sono il rame e l'alluminio (e sue leghe). Il rapporto di impiego rame/alluminio si va attualmente abbassando. La produzione dell'alluminio si aggira intorno a 3 106 t/anno.
§A6.5.1 L'ALLUMINIO
Grado di purezza Alluminio puro 99.99%
da fonderia 99.95 % elettrolitico 99.5%
Resistività η -θo=293 K [Ω mm2 /m ]≡[µΩ m]
Conducibilità γ -θo=293 K [MS/m]
Alluminio ricotto 0.0278 36.0
Alluminio puro 0.028264 35.4
Le prestazioni meccaniche sono piuttosto modeste, inferiori anche a quelle del rame.
Le caratteristiche chimiche sono abbastanza buone: si forma uno strato superficiale di ossido autoprotettivo isolante. In presenza di metalli nobili e di umidità si decompone.
Caratteristiche tecnologiche dell’alluminio
cristallo cubico a facce centrate
densità 2700 kg/m3
punto di fusione 660 °C
conducibilità termica 0.5 Cal/cm s K
conducibilità elettrica 36 MS/m
coeff di temperatura della resistività 0.0041
K -1
resistenza a trazione 2-4 kg/mm2
max allungamento % 30-35 %
modulo di elasticità 7250 kg/mm2
L’alluminio
- non si presta ad essere formato per fusione a causa della facilità ad assorbire ossigeno;
- si presta ad essere lavorato in diversi modi sia a freddo che a caldo; si può ridurre a fili sottili o a fogli fino a 0.004 mm di spessore (armature per condensatori)
La temperatura di riformazione è circa 500°C, quella di ricristallizazione circa 300°C.
- La saldatura è notevolmente difficile a causa della presenza dell’ossido superficiale che fonde a temperature elevate.
§A6.5.2 LEGHE DI ALLUMINIO
L'alluminio viene anche formato con i seguenti elementi (si riduce sempre la conducibilità
γ
ai valori appresso indicati in percentuale rispetta alla conducibilità del rame campione)Aldrey Al+(Si,Mg)
γ
=87%;σ
=30-35 kg/ mm2Anticorodal
(anticorrosiva) Al+Si(1%)+Mg(0.6%)+Mn(
0.3%)
Svantaggi dell'alluminio:
1) solidità meccanica più bassa 2) collegamenti più difficili
3) più alta propensione alla corrosione 4) a parità di resistenza, diametro maggiore
In tab 2 è riportato il confronto tra le caratteristiche di conduttori di pari resistenza e diversa natura
Tab.2
Rame Alluminio Aldrey Zinco Ferro
Sezione 100 160 180 340 800
diametro 100 127 135 184 284
peso 100 50 55 265 700
§A6.5.3 IL RAME
Il reticolo del rame è cubico a facce centrate. Dimensione del nucleo 0,01 pm, distanza tra i nuclei 300 pm
Le prestazioni meccaniche sono piuttosto modeste rispetto a quelle dell’acciaio; il limite di snervamento si attesta intorno ai valori di
σ
= 22÷
24 kg/mm2; il carico di rottura non supera comunque i 38 kg/ mm2. Tali valori decrescono con la temperatura.Le caratteristiche chimiche sono abbastanza buone: si forma uno strato superficiale di ossido autoprotettivo o di carbonato Cu2(OH) 2C03 autoprotettivo.
Caratteristiche tecnologiche del rame. Le caratteristiche meccaniche dipendono dal tipo di lavorazione subito dal materiale.
cristallo cubico a facce centrate
densità 8890 kg/m3
punto di fusione 1083 °C
conducibilità termica 0.0934 Cal/cm s K
conducibilità elettrica 58 MS/m
coeff di temperatura della resistività 0.00428
K -1
resistenza a trazione 6 kg/mm2
max allungamento % 45 %
modulo di elasticità 12750 kg/mm2
Il rame
- non si presta ad essere formato per fusione, in quanto ad alta viscosità;
- è altamente duttile e quindi si presta ad essere lavorato per stampaggio sia a freddo che a caldo; per lavorazioni a freddo si possono avere variazioni della sezione del 90%.
- la saldatura con piombo e stagno è ottima; non è saldabile con l’alluminio.
Va ricordato l’impiego del rame, oltre che nelle condutture elettriche (in ragione dell’alto valore della conducibilità, della resistenza alle intemperie ed alla corrosione), nelle apparecchiature chimiche (per le caratteristiche di stabilità chimica e di formabilità) e nella galvanotecnica (in ragione della posizione nella scala di elettronegatività) .
Il rame ad alta purezza può essere ottenuto in presenza di ossigeno (rame elettrolitico 99.9% - rame raffinato 99.5%) o in assenza di ossigeno (elettrolitico 99.92%, raffinato 99.75%).
La presenza di ossigeno permette maggiore lavorabilità a caldo; dalle impurezze si formano ossidi insolubili e non viene pregiudicata la conducibilità e la plasticità.
La presenza di ossigeno, tuttavia, durante la lavorazione a caldo in presenza di idrogeno, può portare a formazione di vapor d’acqua ad elevata pressione con conseguente infragilimento del metallo.
Le norme CEI riportano i valori della resistività del rame a seconda del grado di purezza
Grado di purezza (grado% :IACS)
(int.anneal. cupper sample)
Resistività η - θo=293 K
[Ω mm2 /m ]≡[µΩ m]
Conducibilità γ - θo=293 K
[MS/m]
103.5 (valore limite teorico) 0.0166 60.0
100 (rame tecnico, ricotto, campione internazionale)
0.017241 58.0
98 0.01759 56.8
97 (rame crudo) 0.01787 56.0
“tipo 50” 0.0195 51.3
“tipo 60” 0.0210 47.6
Per le condutture ordinarie si adopera il rame crudo; il rame ricotto si impiega solo per accessori (es. giunzioni).
§A6.5.4 LEGHE DI RAME
Il rame viene anche formato con i seguenti elementi (si riduce sempre la conducibilità
γ
ai valori appresso indicati in percentuale rispetto alla conducibilità del rame campione)Zinco (Zn) (ottoni)
Stagno (Sn) (bronzo fosforoso) Zn + Sn
Al/P/Mn/Be (bronzi speciali) Ni/Zn
Sn/Mg/Zn/Cd/Te/Zr
A seconda del contenuto dei suddetti elementi distinguiamo:
- rame bassolegato (elementi presenti in misura inferiore all’1%):
a) rame all’argento: può lavorare a temperature elevate; impieghi: lamelle per collettori.
b) rame al cadmio-stagno: elevata resistenza all’usura ad arco; impieghi: lamelle per collettori.
- rame a titolo elevato (elementi presenti nella misura tra l’1% e il 5%):
a) Cu+Si(3%)+Mn(0.7-1.5%) : elevata resistenza meccanica, elevata resistenza alla corrosione, elevata resistività.
b) Cu+Be(1.6-2.1%) : elevato carico di rottura (140 kg/ mm2);
γ
=24%;c) Cu+Ni(1-4.5%)+Si : elevato carico di rottura (65 kg/ mm2) - leghe di rame (elementi presenti in misura superiore al 5%):
- Ottone [Cu+Zn(10-35%)]:
σ
= 37÷
67 kg/mm2 ;γ
=44-27%;- Bronzi fosforosi [Cu+Sn(2-10%)]
σ
= 39÷
90 kg/mm2 ;γ
=48-11%; una certa quantità viene aggiunta per eliminare l’ossigeno presente.- Cupronichel (Cu+Ni+Zn)+Mn(10-25%)
- Cu+Mn(12%)+Ni(4%) per resistori di precisione.
§A6.5.5 IL PIOMBO
Grado di purezza Piombo puro 99.985%
da fonderia 99.9 % da rifusione 99.85%
Caratteristiche tecnologiche
cristallo cubico a facce centrate
densità 11330 kg/m3
punto di fusione 327 °C
conducibilità termica 0.084 Cal/cm s K
conducibilità elettrica 48 MS/m
coeff di temperatura della resistività 0.0042
K -1
resistenza a trazione 1
÷
2 kg/mm2max allungamento % 30 %
modulo di elasticità 1750 kg/mm2
Impieghi: placche accumulatori
mantello per cavi (per le proprietà di resistenza alla corrosione)
§A6.5.6 IL MERCURIO
Mercurio puro (si ottiene per distillazione sotto vuoto) amalgama
Metallo nobile (resistente alla corrosione) Elevata tensione superficiale
Proprietà catalitiche
Caratteristiche tecnologiche
densità 13550 kg/m3
punto di fusione -38.9 °C
punto di ebollizione 357 °C
conducibilità termica 0.025 Cal/cm s K
conducibilità elettrica 10 MS/m
coeff di temperatura della resistività 0.009
K -1
Impieghi: contatti
§A6.5.7 MATERIALI PER RESISTORI
Per ottenere valori di resistività relativamente elevati con materiali metallici o comunque ad elevate prestazioni, si devono considerare significative impurità e/o deformazioni del reticolo cristallino. Possiamo distinguere due casi:
a) mescola di più cristalli di atomi diversi;
b) cristalli formati con atomi diversi (leghe).
Nel caso a), detta
η
1 la resistività del metallo base eη
2 la resistività del metallo “intruso”di concentrazione cz, la resistività “equivalente” può essere scritta come:
( ) ( )
ηeq =η1 1−cz +η2cz =η1+ η η2− 1 cz
Come si nota, la resistività è proporzionale alla concentrazione di impurità.
Nel caso b), si hanno notevoli variazioni dei valori di resistività. Nel caso di leghe a due componenti, i più alti valori di resistività si hanno per proporzioni quasi uguali delle due componenti. Tuttavia occorre tener conto dei legami intermetallici che modificano la struttura del reticolo.
Per le leghe risulta verificata la seguente regola di MATTHIESEN:
ηmetalloαmetallo =η αlega lega
ossia risulta costante, al variare della concentrazione, il prodotto della resistività per il coefficiente di temperatura, per cui le leghe presentano resistività assai meno sensibile alla temperatura rispetto al metallo puro.
§A6.5.8 Conduttori non metallici: il carbonio
Il Carbonio si trova in due forme. La forma cristallina include il diamante e la grafite, la forma amorfa include il carbon-black e il coke.
La maggior parte del carbonio per applicazioni elettriche è ottenuto da una miscela di carbone in polvere o grafite e leganti (pece o resine) che vengono mescolati, estrusi e quindi cotti a 900°C rimuovendo l’aria e i residui volatili. Il prodotto può essere convertito in elettrografite in forni in assenza di ossigeno, a temperature superiori a 2200°C.
La resistività del carbonio ha un coefficiente di temperatura negativo (la grafite ha un comportamento più complesso).
Il Carbonio ha molte applicazioni nei contatti striscianti:
a) deve consentire una connessione strisciante valida (dal punto di vista elettrico e della durata);
b) deve consentire gli opportuni fenomeni di conduzione tra le superfici in contatto;
c) per impedire formazione di scariche, il contatto deve presentare una significativa resistenza.2
Il carbonio è anche usato nelle lampade ad arco. Gli elettrodi di carbonio contengono diversi sali metallici (calcio, cobalto,…) per variare il colore della luce dell’arco (dall’ultravioletto all’infrarosso).
Per le più recenti applicazioni del carbonio in nanotubi, si rinvia agli appunti del Corso di Modellistica Elettromagnetica dei materiali.