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Responsabilità Sociale d’Impresa e Outsourcing

Come evidenziato nei paragrafi precedenti, la responsabilità sociale d’impresa è oggi un tema sempre più sentito dalle imprese. Assume, infatti, un’importanza strategica nelle politiche decisionali aziendali e nelle attività operative. È sempre più importante tener conto nella realizzazione delle finalità economiche anche delle responsabilità sociali e ambientali per mantenersi competitivi soprattutto nel contesto attuale caratterizzato da un mercato ormai globale e da consumatori sempre più attenti alle tematiche etiche ed ambientali. “Un’azienda pro-attiva che sceglie liberamente di integrare i propri obiettivi economici con quelli ambientali e sociali, trasforma i vincoli in opportunità e realizza miglioramenti di performance in ognuna delle tre aree.”61

Proprio per questi motivi l’impresa ha la necessità di integrare tutte le attività d’impresa con le numerose sfaccettature della responsabilità, dalla tutela delle risorse umane alla tutela dell’ambiente per rendere possibili sviluppo ed innovazione sia dell’impresa sia delle risorse socio-ambientali. La RSI non può quindi coinvolgere solamente le attività che si svolgono strettamente all’interno dei confini aziendali, ma deve coinvolgere anche a tutte le attività che si attuano all’esterno di tali confini comprese le attività di outsourcing. Le imprese devono quindi impegnarsi a svolgere le proprie attività in modo socialmente ed ecologicamente responsabile e approvvigionarsi da fornitori che condividono tali valori. Un'organizzazione deve considerare i potenziali impatti o conseguenze non volute delle sue decisioni di approvvigionamento e prendere le dovute precauzioni per evitare o ridurre al minimo eventuali impatti negativi essendo responsabile di tali impatti sulla società e sulle atre organizzazioni, dovrebbe promuovere l’attuazione di pratiche socialmente responsabili in tutta la catena del valore. Lo scopo è quello di garantire l'applicazione dei principi di responsabilità sociale delle imprese nei rapporti con i propri fornitori, migliorando il controllo dei rischi etici, sociali e ambientali.

La corporate social responsibility diventa così parte integrante delle delle decisioni di sourcing, affianco alla possibilità di riduzione dei costi, di

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focalizzazione sul core business e tutte le altre motivazioni approfondite nel paragrafo 1.4. Confermano l’importanza della CSR nell’outsourcing i dati rilevati nell’indagine svolta prima nel 2009 e successivamente ripetuta nel 2011 dall’ Internation Association of Outsourcing Professionals (IAOP)62. I risultati dell’indagine mostrano, infatti, che nel 2009 il 71% delle imprese intervistate (imprese-clienti e providers) hanno dichiarato che la CSR sarebbe diventata un fattore molto importante o molto più che importante nei futuri contratti di outsourcing, Nel 2011 ciò è riconfermato dal 70% delle imprese e ciò dimostra sia una matura accettazione della CSR da parte imprese che praticano l’outsourcing sia che la CSR continuerà ad essere una tema di grande interesse anche nel futuro (fig. 2.8).

Fig. 2.8 L’importanza della CSR nei contratti di outsourcing

Fonte: IAOP Bi-Annual Survey of CSR in Outsourcing (2009 e 20010)

Nella stessa indagine emerge anche che dal 2009 al 2011 è considerevolmente aumentata l’attenzione da parte delle imprese buyer nella

62 “IAOP is the global, standard-setting organization and advocate for the outsourcing

profession. With a global community of more than 120,000 members and affiliates worldwide, IAOP is the leading professional association for organizations and individuals involved in transforming the world of business through outsourcing, offshoring, and shared services.” Fonte: http://www.iaop.org

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scelta dei provider in base alle loro competenze in tema di RSI: si è passati da un 8% nel 2009 al 23% nel 2011 (percentuale di imprese che considerano sempre la CSR capability dei provider nella scelta di outsourcing). Al contrario la percentuale delle imprese che non ha mai considerato le capacità in tema di CSR del provider come criterio di scelta è diminuita significativamente dal 12% al 3%. (fig.2.9).

Fig. 2.9 L’attenzione alla CSR dei provider da parte delle imprese buyer nelle decisioni di outsourcing

Fonte: IAOP Bi-Annual Survey of CSR in Outsourcing (2009 e 2010)

Le organizzazioni percepiscono che i loro stakeholders si aspettano la CSR, quindi i provider vedranno riflesso sempre più questo tema nelle operazioni commerciali di outsourcing. La figura seguente (fig. 2.10) mostra, attraverso le indagini 2009 e 2011 dell’IAOP, una maggiore percezione dei clienti (utenti finali che utilizzano i prodotti o servizi) in merito alle condizioni sociali dell’outsourcing provider (30% nel 2001 rispetto al 21% nel 2009 ).

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Fig. 2.10 Clienti interessati alle condizioni sociali degli outsourcing provider

Fonte: IAOP Bi-Annual Survey of CSR in Outsourcing (2009 e 2010)

Vista la notevole importanza che ricopre il tema della responsabilità sociale d’impresa nell’outsourcing alcune imprese, soprattutto quelle di grandi dimensioni, hanno deciso di creare ed adottare dei codici di condotta del fornitore (supplier code of conduct), contenenti tutti gli impegni che i provider devono rispettare durante il rapporto di outsourcing in tema di responsabilità sociale nei suoi diversi aspetti: l’etica, il lavoro minorile e forzato, la non corruzione, l’impatto ambientale, la diversità e la discriminazione, la salute e la sicurezza, le pratiche disciplinari, la remunerazione e gli orari di lavoro, la libertà di associazione e il diritto di contrattazione collettiva. L’allegato 1 contiene un esempio di “codice di condotta del fornitore” della società Orange, leader mondiale nelle telecomunicazioni. Orange opera in 32 diversi paesi e fa’ della CSR un punto fondamentale della propria strategia inserendo nella propria roadmap quattro63 principi fondamentali da seguire tra cui gli “acquisti

63 I quattro principi completi sono:

1. Rispetto dei diritti umani: seguire le azioni formali stabilite da Orange per il progresso del rispetto della libertà d’espressione come parte del dialogo industirale;

2. Etica: seguire le linee stabilite dal gruppo per la prevenzione della corruzione e implementare l’aspetto della conformità;

3. Dialogo con gli stakeholder: organizzare il dialogo in Guinea, Guinea-Bissau, Kenya, Egitto, Repubblica Democratica del Congo e in Slovacchia;

4. Acquisti responsabili: favorire i fornitori che soddisfano requisiti etici, sociali e ambientali e promuovere il concetto di ambiente e di leggi sociali.

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responsabili” cioè favorire i fornitori che soddisfano requisiti etici, sociali e ambientali e promuovere il concetto di ambiente e di leggi sociali.

Se da una parte i codici di condotta dei fornitori forniscono linee guida per i provider, dall’altra i buyer stessi possono scegliere di adottare codici etici guida per indirizzare il proprio comportamento. Questi possono essere elaborati dall’impresa stessa o pubblicati dalle associazioni di cui fanno parte. Ne è un esempio il Code of Ethical and Business Practice Standards for Outsourcing Professionals dell’International Association of Outsourcing Professionals (IAOP) (allegato 2) che consiste in una serie di principi guida per assicurare che l’impresa aderisca agli standard generalmente accettati riguardanti l’etica, comunichi accuratamente le sue capacità agli stakeholders, si assuma le responsabilità per i risultati delle proprie attività, si adoperi per migliorare continuamente le proprie competenze e capacità professionali, favorisca l’identificazione e la risoluzione dei problemi etici e di business. Tale guida contiene inoltre un’intera sezione dedicata alla pratica dell’outsourcing con l’intento di assicurare lo sviluppo di una comunità economica sempre più informata su ciò che l’outsourcing è, sul perché le imprese scelgono l’outsourcing e sul suo impatto sulle imprese e sulle comunità. Sia dall’indagine IAOP 2009 che da quella del 2011 sulla CSR nell’outsourcing è emerso che l’84- 85% delle imprese è disposto a seguire i principi guida contenuti nel codice etico dell’associazione per un “outsourcing socialmente responsabile”64.

Il miglior risultato ottenibile in tema di responsabilità sociale d’impresa nell’outsourcing è quello derivante dalla combinazione dei progetti di buyer e provider: imprese-clienti e outsourcer che collaborano nelle iniziative di CSR per raggiungere obiettivi sociali condivisi creano un forte valore di business nella relazione di outsourcing, rafforzandola maggiormente, e contemporaneamente creano valore sociale per le comunità in cui operano. Questo modo di operare viene definito da Porter e Kramer “creating shared value”65 attraverso una responsabilità sociale d’impresa di tipo strategico. La collaborazione nei progetti di RSI genera quindi benefici per tutte le parti: il buyer ottiene una maggiore produttività da parte del provider; il provider

64 Fonte: IAOP Bi-Annual Survey of CSR in Outsourcing (2009 e 2010) 65 Poter, M. – Kramer, M. (2011), p. 62.

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ottiene una forza lavoro più leale ed efficace e la società beneficia dei risultati ottenuti dalla realizzazione di progetti socialmente responsabili. Inoltre, genera un livello di fiducia maggiore e di conseguenza una comprensione reciproca migliore fra i partner.