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DISORDINI ALIMENTARI E PATOLOGIE CONNESSE NELLA BOVINA DA LATTE

12.9 RETICOLO PERITONITE TRAUMATICA

In passato da parte dei buiatri si è posta giustamente molta enfasi alla sindrome da corpo estraneo perché rappresentava una patologia grave ed assai diffusa. Negli ultimi anni si è pensato che, con l’avvento delle moderne tecnologie, il problema fosse superato e quindi c’è stata una tendenza a sottovalutare il problema. Più recentemente la tipologia dell’allevamento, in particolare quello intensivo, ed il tipo di razionamento (unifeed) hanno fatto riemergere questa sindrome che ha mostrato una incredibile diffusione, tanto da farla tornare di attualità [54].!

Stiamo parlando in particolare di una lesione del reticolo, superficiale o profonda, a carattere perforante e progressiva, indotta da corpi estranei metallici e acuminati. A seguito della perforazione del reticolo si ha una diffusione della flogosi al peritoneo parietale e viscerale: si tratta in conclusione della reticolo peritonite traumatica (RPT).!

Non esistono a tutt’oggi studi esaurienti circa l’incidenza della malattia negli allevamenti. Spesso, proprio per il diverso modo di considerare gli animali in un allevamento che si ha oggi, cioè valutandoli come gruppo e non singolarmente, si tende a non accorgersi della presenza di un corpo estraneo nel reticolo. Che la malattia sia molto diffusa, deriva dalle segnalazioni che ci vengono fornite in sede di macellazione ove il reperimento di lesioni a livello di prestomaci e peritoneo non è infrequente. Questa discrepanza, tra RPT segnalate in azienda e corpi estranei rinvenuti in sede di macellazione, in parte è dovuta anche all’abuso che il personale aziendale fa di antibiotici ed analgesici senza interpellare il veterinario.!

Il ricorso preventivo al magnete ha contribuito a ridurre l’incidenza della malattia; tanto è vero che la maggior parte degli animali che alla macellazione presentano RPT, risultano sprovvisti di calamita. Da ciò deriva il fatto che c’è stata una certa tendenza a sopravvalutare il valore della profilassi aziendale, attraverso immissione di calamite nel carro miscelatore. L’uso della calamita è sicuramente un’ottima pratica di profilassi, ma non è infallibile e quindi risulta insufficiente.!

Circa l’eziologia della RPT, possiamo dire che essa va ricercata nelle peculiarità anatomiche e funzionali del bovino. Durante l’assunzione degli alimenti, la prima

masticazione è molto superficiale; la mucosa buccale è assai resistente ed insensibile; sul palato vi sono pliche trasversali dirette verso l’esofago che facilitano la progressione del bolo; l’animale è abituato ad assumere foraggi molto duri e non è in grado di distinguerli da corpi estranei come chiodi, pezzi di ferro etc.; la mucosa del reticolo è formata da cellette; il reticolo è sottoposto ad una contrazione bifasica. Tutti questi fattori predispongono all’assunzione di corpi estranei che, se metallici ed acuminati, una volta superato il cardias e raggiunto il reticolo, tendono ad incunearsi all’interno delle cellette e, grazie alle contrazioni dell’organo, penetrare e perforare la mucosa.!

Altri fattori favorenti la progressione e la penetrazione in profondità del corpo estraneo, sono l’eccessiva distensione del rumine che finisce per premere sul reticolo, ma anche lo stato di gravidanza avanzata, il peso e le dimensioni dell’utero che esercitano una forte pressione craniale sui prestomaci. Anche gli sforzi e le contrazioni durante il parto possono contribuire ad aumentare la pressione endoaddominale e svolgere un ruolo importante nel determinismo della patologia.! Gli effetti delle lesioni da corpo estraneo sono assai variabili, in funzione della progressione e del tragitto che esso compie.!

Se la penetrazione del corpo estraneo nella parete del reticolo è superficiale e riguarda quindi soltanto la mucosa e la muscolare dell’organo, senza arrivare al peritoneo, si può avere soltanto una lieve algia che può passare inosservata (reticolite traumatica semplice). Il corpo estraneo in seguito si stacca e scivola nel lume dell’organo dove viene corroso nel tempo (6-52 settimane) [111].!

Se il corpo estraneo perfora il reticolo e raggiunge il peritoneo, si può avere una peritonite acuta localizzata o una peritonite generalizzata. L’animale presenta dolore addominale con atteggiamento antalgico di “falsa cifosi”, testa estesa sul collo, addome retratto, sguardo ansioso, appetito capriccioso e atonia ruminale. !

Per il fatto che vengono veicolati i batteri oltre alla flogosi è possibile la comparsa di ascessi tra il reticolo e la parete ventrale dell’addome oppure tra il reticolo e la parete toracica. La febbre può oscillare tra 39,5 e 41°C ed è accompagnata da tachicardia (80 battiti/min) e tachipnea (30 atti/min). Altre complicazioni possono essere conseguenti alla penetrazione del corpo estraneo in cavità toracica, fino a

raggiungere il pericardio, determinando una pericardite. É possibile anche il formarsi di un’ernia diaframmatica e, se pur raramente, verificarsi la rottura dell’arteria gastro- epiploica sinistra e conseguente morte per emorragia interna [54].!

Nel caso della pericardite traumatica, alla sintomatologia già descritta si aggiunge il segno patognomonico di Kubitz (fibrillazione dei muscoli anconei della spalla), turgore delle vene giugulari ed edema della giogaia [79].!

Fig. 82: Tipico atteggiamento in bovina con RPT: testa estesa, !! Fig. 83: Edema della giogaia, del collo e falsa cifosi, addome retratto ed edema della giogaia [54] ! ! dello spazio intermandibolare in bovina con ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! RPT [54]!

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Circa la prevenzione della malattia è necessaria una maggior cura da parte del personale aziendale ad eliminare corpi ferrosi ed acuminati dall’ambiente, e l’adozione su vasta scala delle calamite. A questo proposito un notevole progresso è stato raggiunto con l’impiego delle calamite in gabbia che, persistendo nel reticolo per tutta la durata della vita economica dell’animale, attraggono i corpi estranei ingeriti e li trattengono evitando che provochino danni.!

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CAPITOLO 13

L’ALIMENTAZIONE DELLA BOVINA DA LATTE COME PROFILASSI