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Durante tutto questo progetto, abbiamo avuto l’opportunità di interrogarci sulla possibile integrazione del digitale nell’insegnamento-apprendimento del francese lingua straniera (FLE – Français Langue Étrangère). Il mondo odierno ci pone infatti di fronte ad una prospettiva di progressi e cambiamenti dovuti al sempre più veloce sviluppo delle tecnologie e del digitale. L’epoca in cui viviamo, conosciuta anche con il nome di “Information Age” (“l’età dell’informazione”), è centrata sui concetti di informazione e di interconnessione, dato che tutto il mondo è, in ogni momento e in ogni luogo, connesso in tempo reale. All’interno di questo contesto, è importante considerare che le nuove generazioni sono immerse nell’oceano del digitale fin dalla loro nascita. È per questo che i giovani sono definiti “net generation” (“la generazione della rete”), e che è opportuno tener conto di questo aspetto nel momento in cui si prende in considerazione il mondo dell’educazione, di cui sono i principali attori.

A tal proposito, siamo chiamati a concentrarci sull’educazione odierna come su una sorta di transizione dal suo passato senza tecnologie al suo futuro caratterizzato dalle tecnologie. Questo cambiamento – che potremmo definire quasi inevitabile – implica dei rinnovamenti significativi anche nella didattica delle lingue, sulla quale andremo a focalizzarci. In particolare, il nostro studio si interroga sui vantaggi e sui punti deboli che derivano dall’integrazione del digitale nell’insegnamento-apprendimento del FLE. Il termine “integrazione” è centrale nel corso di questo studio, poiché sottolinea che il digitale non va a sostituire né l’insegnante né i metodi didattici tradizionali. Si tratta piuttosto di arricchire l’insegnamento del francese lingua straniera conferendogli un plus che sappia rinnovarlo e renderlo ancora più efficace. Il digitale, che permette al settore professionale e a quello economico di avanzare, potrebbe allora rappresentare un trampolino di lancio anche per il progresso del mondo dell’educazione? Più in particolare, in che modo le risorse tecnologiche sarebbero in grado di favorire l’apprendimento del FLE e l’acquisizione delle competenze comunicative?

Al fine di cercare di rispondere a questi e ad altri interrogativi, abbiamo voluto testare il nostro progetto, trasferendolo in un contesto di apprendimento reale. Tutto ciò ha potuto prendere forma grazie al progetto che si è svolto con degli alunni di classe prima del liceo linguistico “Celio-Roccati” di Rovigo. A seguito di un confronto e di un accordo con la loro insegnante di lingua francese, abbiamo deciso di creare delle attività di

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grammatica e di lessico attraverso la piattaforma G Suite. In particolare, gli esercizi proposti riguardano i seguenti argomenti: sul piano grammaticale, la forma interrogativa introdotta da est-ce que, gli aggettivi possessivi, le preposizioni articolate, i verbi del primo e del secondo gruppo all’indicativo presente. Sul piano lessicale, possiamo distinguere la famiglia, la descrizione fisica e caratteriale, i gusti e le preferenze, le nazionalità. Il primo scopo del nostro progetto consiste proprio nell’acquisizione dei contenuti grammaticali e lessicali appena citati, così come nel ripasso di alcune conoscenze di base che gli alunni hanno appreso precedentemente. In secondo luogo, questa esperienza mira a favorire l’avvicinamento degli studenti verso gli strumenti digitali, con l’obiettivo di motivare gli alunni e dare un plus al loro percorso di apprendimento del FLE. In una prospettiva più ampia, le attività che abbiamo creato hanno anche lo scopo di aiutare gli studenti ad iniziare a prendere coscienza del loro rapporto con la lingua francese e con i loro stili di apprendimento, al fine di diventare più responsabili e più autonomi nell’acquisizione di conoscenze e di competenze (prospettiva del life-long learning).

Il progetto si svolge in diverse tappe, ciascuna delle quali si serve di una risorsa della piattaforma G Suite. In primo luogo, il progetto è presentato agli alunni del liceo attraverso una videochiamata su Google Meet e sono chiamati a compilare un Pre-questionario (“Pré-questionnaire”) creato su Google Forms. Tale Pre-questionario risulta utile, da un lato, per noi, che possiamo così iniziare a conoscere i nostri destinatari e il loro rapporto con la lingua francese e con le nuove tecnologie; dall’altro, per gli allievi stessi, che hanno la possibilità di approfittare di queste domande per cominciare a sviluppare una coscienza metacognitiva, poiché si interrogano sul loro rapporto con la lingua francese, con le nuove tecnologie e con i loro metodi di apprendimento.

In secondo luogo, proponiamo a questi studenti una serie di esercizi di grammatica e lessico elaborati a partire da Forms. Sono caratterizzati da una varietà di tipologie (scelta multipla, associazione, completamento, riordinamento, per citarne alcune) e da una cura considerabile dell’aspetto grafico, sia dal punto di vista dei colori utilizzati che della presenza di immagini mirate a stimolare l’interesse. Tutte queste attività e, in generale, tutto il materiale del progetto, sono inviate agli studenti attraverso la piattaforma Classroom, che rappresenta il legame tra l’insegnante, gli allievi e noi. Ogni settimana,

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abbiamo caricato delle attività e pubblicato delle comunicazioni per mettere gli alunni al corrente delle scadenze e per dar loro dei consigli riguardanti le attività da svolgere.

Terminati gli esercizi su Forms, il focus si sposta su un’attività più innovativa in cui gli studenti hanno la possibilità di rielaborare le informazioni acquisite attraverso la creazione di una “Grammaire portative” (Grammatica fai-da-te) e di un “Glossaire portatif” (Glossario fai-da-te). Ad ogni alunno sono assegnati una regola di grammatica e tre termini lessicali che gli studenti conoscono già in quanto fanno parte degli argomenti trattati sia in classe che nelle attività della seconda tappa del progetto. In questo caso, gli alunni si trovano di fronte ad una sfida abbastanza nuova all’interno del loro percorso di apprendimento, ovvero essere in grado di spiegare una regola grammaticale o un termine ai propri compagni, per fornire in seguito degli esempi pertinenti. Tutto ciò implica innanzitutto una comprensione e un’interiorizzazione della regola, così come una notevole capacità di esporre e di motivare le proprie idee. Lo strumento utilizzato per questa attività è Google Docs, efficace per favorire la collaborazione tra studenti e per mettere il lavoro in comune coi propri compagni in maniera sincrona e asincrona.

L’esperienza conclusiva di questo progetto punta a dare agli alunni la possibilità di gestire le conoscenze che hanno acquisito nel corso del progetto e di metterle in pratica. Consiste in una presentazione orale e comprende due parti: nella prima, gli studenti intervistano due membri della propria famiglia e organizzano le risposte in una presentazione Slides o PowerPoint che caricheranno in seguito su una cartella preparata sul Drive. Se questa prima parte si focalizza principalmente sull’elaborazione dei dati e sulla produzione scritta, il secondo momento dell’attività riguarda invece la produzione orale. Gli studenti sono infatti chiamati ad esporre oralmente i contenuti della loro presentazione davanti alla classe, verificando così la padronanza della lingua francese all’orale (fluency) in un discorso preparato a casa, ma anche la capacità di rispondere alle domande poste senza averle elaborate in anticipo. Utilizzare le proprie competenze e rielaborare i propri saperi rappresenta un passo decisivo per passare da una conoscenza linguistica puramente teorica ad una competenza comunicativa più completa ed efficace in contesti comunicativi di vita reale.

Infine, un Questionario conclusivo (“Questionnaire conclusif”) è sottoposto agli alunni, con lo scopo di prendere consapevolezza di vantaggi e svantaggi di tutte le attività proposte e di trarre le conclusioni del progetto. Grazie a questo questionario, creato su

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Forms come il questionario iniziale, è possibile sottolineare l’opinione positiva degli studenti verso l’intero progetto, sia per quanto riguarda le tipologie di attività, definite innovative e utili per l’apprendimento del francese, sia per gli strumenti digitali utilizzati, ovvero G Suite e le varie risorse che lo compongono. Gli alunni infatti trovano questa piattaforma abbastanza intuitiva, stimolante e ricca di risorse, aspetti che favoriscono la motivazione ad impegnarsi nello svolgimento delle singole attività e nell’intero percorso di apprendimento. Sono la Grammaire portative e il Glossaire portatif le attività che sembrano aver avuto maggior successo tra gli studenti. Riflettere sulle regole grammaticali e sui termini al posto di impararli a memoria, dare il proprio contributo e sentirsi responsabili dell’apprendimento dei propri compagni, scoprire nuovi strumenti come i dizionari online e le risorse centrate sulla pronuncia, sono elementi profondamente apprezzati da tutti gli studenti, anche se questo genere di lavoro richiede tempo e creatività.

Per concludere, è importante mettere in evidenza che questo studio mira a costituire un tentativo di miglioramento nell’ambito dell’insegnamento-apprendimento del francese lingua straniera, un passo verso il progresso di questa disciplina che intravede numerose sfide all’orizzonte. Come sottolineano gli alunni che hanno partecipato al nostro progetto, il desiderio di apprendere il francese integrando il digitale ai metodi tradizionali di insegnamento è sempre più diffuso tra le nuove generazioni. Il contributo delle tecnologie sembra essere molto efficace sia sul piano della motivazione che nell’effettiva acquisizione delle conoscenze e delle competenze. Tuttavia, è importante sottolineare che la figura dell’insegnante non può essere sostituita dal digitale, e che l’insegnante acquisisce, in un progetto simile a quello che abbiamo concepito, il ruolo di mediatore competente tra il sapere, gli studenti e le tecnologie. Se, da un lato, l’integrazione del digitale chiede una presa di coscienza da parte degli insegnanti perché si impegnino a rinnovare i loro metodi e a consacrare il loro tempo alla loro formazione, compresa la formazione all’uso delle nuove tecnologie, dall’altro, è altrettanto essenziale che gli studenti accettino queste sfide e diventino sempre più responsabili e autonomi nel loro percorso di apprendimento, tappa fondamentale per la loro formazione in quanto membri attivi della società futura.

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RINGRAZIAMENTI

È per me doveroso dedicare questo spazio del mio elaborato a tutte le persone che, in modi diversi e allo stesso tempo indispensabili, hanno saputo supportarmi nella stesura dello stesso.

In primis, ringrazio la mia relatrice Mirella Piacentini, per avermi indirizzato e guidato in questa tematica così innovativa e originale fin dal nostro primo incontro. I suoi consigli mai scontati, le sue correzioni puntuali e la sua immensa disponibilità sono stati elementi indispensabili durante tutto il percorso di stesura dell’elaborato.

Un ringraziamento speciale va alla professoressa Marisa Rizzo, che ha saputo accogliere la mia proposta senza indugi e mi ha offerto la sua infinita disponibilità nel collaborare allo svolgimento del progetto. Oltre al suo aiuto, è stata di fondamentale importanza anche la partecipazione degli alunni della classe prima del liceo linguistico “Celio-Roccati” di Rovigo. La voglia di mettersi in gioco in questa esperienza innovativa di apprendimento ha costituito le fondamenta per mettere in pratica quello che avrebbe potuto restare pura teoria. Senza la professoressa di francese e i suoi alunni, questo progetto non sarebbe stato possibile, e non avremmo avuto l’opportunità di ricevere questi feedback utili per il progresso della didattica.

Non smetterò mai di ringraziare i miei genitori Stefano e Lorella, che hanno saputo sostenermi in ogni mia scelta sin da quando ero bambina. Il vostro esempio mi ha saputo guidare in tutte le esperienze che la vita mi ha offerto finora, sempre con determinazione, coerenza e amore. Puntare a dare sempre il meglio e accompagnarmi nella mia crescita lasciandomi la libertà di fare le mie scelte sono tra gli insegnamenti più importanti che ho ricevuto da voi e che mi hanno aiutato a mettere a frutto le mie potenzialità.

Un grazie di cuore va a mia sorella Irene, sempre presente nella mia vita come un faro-guida. Anche se forse inconsapevolmente, sei per me un modello nelle scelte che fai e nel tuo modo di essere. Se oggi ho raggiunto questo traguardo, è anche grazie al tuo esempio di determinazione e di impegno, elementi sempre presenti in tutto ciò che fai.

Ringrazio infinitamente i miei nonni Sante, Angela e Lucia, che con il loro affetto e la loro premura hanno sempre seguito con orgoglio tutto il mio percorso di studi. Le vostre domande sui risultati degli esami e le chiacchierate in giardino tra una pausa dallo studio e l’altra sono il segno di quanto la mia crescita, professionale e non, vi stia a cuore.

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Ringrazio anche il nonno Giusto, che ha iniziato un viaggio lo stesso giorno in cui ne ho iniziato uno io. È anche grazie a te, mio studente modello, se ho deciso di dedicare i miei studi all’ambito dell’insegnamento.

Grazie agli altri membri della mia famiglia che mi hanno supportato in questi anni, in particolar modo ringrazio Stefania, Giorgio, Pietro e Giovanni. I discorsi insieme a voi sanno essere sempre arricchenti e costruttivi, e i momenti di convivialità tutti insieme mi fanno sentire grata di far parte di questa famiglia.

Ringrazio di cuore tutti i miei amici di Grignano, ognuno ha saputo a modo suo essere un sostegno per me non solo durante la stesura della tesi, ma anche durante tutti questi anni passati insieme. A tutti voi, amiche e amici di una vita, grazie per aver condiviso con me i momenti più belli, quelli più tristi e quelli più divertenti. Grazie per tutti i discorsi, tutti gli abbracci e tutti gli sguardi che ci siamo scambiati: sono stati una grande fonte di ispirazione, e sapere di poter contare su ognuno di voi mi ha permesso di arrivare fin qui oggi.

Ringrazio le mie amiche del liceo, sempre vicine nonostante i mille impegni che riempiono le nostre giornate. La vostra carica e la vostra energia mi hanno sempre stimolato a guardare verso nuove esperienze e a non tirarmi indietro di fronte alle difficoltà.

Ringrazio i miei amici dell’Erasmus, e tutte le persone che ho incontrato durante quest’esperienza unica. Partire per Liège mi ha permesso di approfondire le mie competenze nella lingua francese e le mie conoscenze verso diverse culture, in primis quella belga. Grazie per aver condiviso con me quei fantastici mesi di viaggi, lezioni, guindaille e spensieratezza, e per aver sperimentato insieme che vivere senza barriere culturali è possibile. Grazie per continuare ad essere presenti anche “a distanza”, e per motivarmi a continuare a coltivare quello “spirito Erasmus” che ci contraddistingue.

Ringrazio i miei colleghi dell’università, per aver vissuto insieme le ore di lezione e di pausa in biblioteca, e per i consigli scambiati durante le sessioni. Ringrazio inoltre i miei amici di ESN Padova, grazie ai quali ho potuto non solo conoscere e aiutare moltissimi studenti Erasmus e instaurare relazioni costruttive con gli altri membri dell’associazione, ma anche scoprire le bellezze che caratterizzano la città patavina.

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Ringrazio le mie insegnanti e le mie amiche di danza, poiché in questi anni mi hanno dato l’opportunità di coltivare quest’arte tra una lezione universitaria e l’altra, arte che è di per sé una forma di espressione, un linguaggio non-verbale.

Ringrazio tutti i professori che ho avuto il piacere di conoscere durante la mia carriera universitaria e scolastica. È anche grazie a loro se ho indirizzato i miei studi verso l’ambito linguistico-letterario e se mi è stato trasmesso lo stimolo di imparare per il piacere di conoscere, di approfondire e di porsi continuamente domande.

Ringrazio infine, ultime ma non meno importanti, “le mie rose”, ovvero tutti i ragazzi che ho potuto seguire in questi anni durante il loro percorso di crescita personale in parrocchia. Grazie a voi ho potuto imparare l’arte della dedizione, che mi auguro potrà proseguire anche nel mio futuro lavoro. Ciascuno ha contribuito a far crescere in me il desiderio di essere un educatore e, di conseguenza, ciò mi ha permesso di trovare il modo migliore per rivolgermi agli studenti partecipanti a questo progetto.

Per concludere, dico grazie a me stessa, perché in cuor mio so quanti sacrifici e quanta determinazione siano stati necessari per raggiungere questo traguardo. Tuttavia, sono altrettanto convinta che essere arrivata fin qui sia frutto di tutte le persone che ho incontrato lungo il mio percorso e di tutte le esperienze che ho vissuto in questi anni. Ciascuna di queste costituisce infatti una parte essenziale del bagaglio che porto con me e che è pronto ad arricchirsi di nuove sfide, nuovi incontri e nuove opportunità.

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