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Ricerca & progettualità

Ricerca & progettualità

di Erica Magni

8. Lo stanziamento di fondi in favore di progetti nello specifico ambito neu-ropsicofarmacologico, al fine di sostenere lo sviluppo da parte delle universi-tà, anche mediante partnership pubblico-privato, di linee di ricerca finalizzate al miglioramento dell’attuale standard terapeutico.

[“Carta della Salute Mentale”]

L

e malattie mentali stanno ricevendo una crescente attenzione dal mondo politico e dalla ricerca per l’allocazione delle risorse in quan-to la paquan-tologia affligge un sempre maggiore numero di persone con un conseguente impatto negativo sulla qualità di vita.

Nell’ambito dello sviluppo di nuove molecole, la pipeline del settore specifico è relativamente modesta, soprattutto se comparata allo svilup-po di nuovi farmaci per il trattamento dei tumori o alle malattie infettive.

Nuove terapie in sviluppo includono farmaci per la depressione, la schi-zofrenia, l’ADHD, l’abuso di sostanze.

I farmaci già entrati in commercio negli ultimi anni hanno aiutato ad alleviare molti dei disagi relativi a queste patologie, migliorando la qualità di vita dei pazienti e trasformando le patologie croniche in condizioni clini-che trattabili e gestibili. Ne sono esempi la depressione o la schizofrenia, i cui più recenti farmaci hanno consentito ai pazienti di riprendere in mano la propria vita, prevenire le ricadute e le ospedalizzazioni ricevendo le me-dicine in setting ambulatoriali/domiciliari.

Oltre che nello sviluppo dei nuovi principi attivi, la ricerca in psichia-tria negli ultimi anni si è rivolta soprattutto nello studio dei farmaci long acting, cioè farmaci somministrati con ampi periodi di intervallo che, oltre ad aumentare l’aderenza alla terapia, migliorano la qualità della vita del paziente e il quadro sintomatologico.

Le nuove terapie ad azione prolungata hanno l’obiettivo di consentire al paziente una vita piena e di sollevare i familiari dall’impegno di seguire giornalmente la terapia.

L’approccio del farmacista nell’area della psichiatria

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Grazie alle nuove formulazioni questi antipsicotici atipici ad azione pro-lungata consentono di stabilizzare il paziente, prevenendo le recidive, e gli permettono di recuperare una vita lavorativa e sociale.

La ricerca in ambito di Salute Mentale continua ad approfondire i meccanismi neurofisiopatologici delle malattie psichiatriche per chiarir-ne i pathway cellulari e molecolari di base, in modo da identificare le di-sfunzioni biologiche neuronali che fungono da substrato per lo sviluppo della patologia. Questi studi sono importantissimi per identificare nuovi possibili bersagli molecolari per il trattamento dei disturbi, ma anche per eventualmente sviluppare metodi di diagnosi precoce.

Nell’ambito dei Centri di Salute Mentale, a livello regionale e naziona-le, invece, si sta lavorando in modo particolare sulla progettualità seguen-do linee di indirizzo nazionali identificate attraverso i bisogni prioritari su cui si elaborano i percorsi di cura e che possono essere ricondotte:

• all’area esordi - intervento precoce;

• all’area disturbi comuni, ad alta incidenza e prevalenza (depressio-ne, disturbi d’ansia);

• all’area disturbi gravi persistenti e complessi;

• all’area dei disturbi dell’infanzia e adolescenza.

La progettualità ha coinvolto anche i farmacisti ospedalieri e territoriali che possono essere parte attiva nell’area psichiatria.

Alcune esperienze di colleghi ci giungono soprattutto in merito alla col-laborazione per il monitoraggio delle terapie antipsicotiche depot, delle terapie distribuite sul territorio, in progetti di collaborazione con i team dei DSM soprattutto per quanto riguarda la farmacovigilanza.

Nella progettualità dell’Area SIFO Psichiatria si è partiti dalle singole esperienze di colloquio con i clinici delle nostre Aziende in cui si è tentato di promuovere il concetto di pharmaceutical care.

Facendo riferimento ai bisogni prioritari, l’Area si è focalizzata in modo specifico sui disturbi dell’infanzia e dell’adolescenza, momenti in cui pos-sono avvenire gli esordi della patologia in quanto è noto dalla letteratura

Ricerca & progettualità 49 che tra l’età pre-adolescenziale e quella giovane-adulta (15-21 anni) esi-stono profondi mutamenti fisiologici e psicologici durante i quali possono emergere i primi sintomi di patologia psichiatrica. Il trattamento dei gio-vani pazienti nell’età evolutiva è però gravato da differenti manifestazioni cliniche delle patologie rispetto agli adulti, efficacia e sicurezza dei farmaci sconosciute in modo particolare nel lungo periodo, vincoli prescrittivi e difficoltà di coordinamento tra strutture referenti.

L’area SIFO Psichiatria ha avviato nel 2013 il progetto “La Terapia An-tipsicotica nel paziente in età evolutiva: la fragilità nelle aree di passaggio”

con l’obiettivo di rilevare la dispensazione di farmaci antipsicotici (N05) nei pazienti di età inferiore ai 21 anni (fino all’età giovane-adulta) e ana-lizzare i farmaci prescritti stratificando le popolazioni e studiarne l’utilizzo off-label (per età).

Tale progetto ha visto la collaborazione dei farmacisti operanti presso i servizi farmaceutici di tutto il territorio nazionale (Figura 1).

Figura 1. ASL che hanno aderito al progetto.

L’approccio del farmacista nell’area della psichiatria

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I risultati hanno mostrato che i farmaci antipsicotici sono ampiamente prescritti e dispensati anche durante l’età giovane-adulta e che la prescri-zione avviene anche in regimi di off-label per età. Si conferma altresì il dato di letteratura secondo cui l’esordio psicotico avviene prima nei gio-vani maschi, rispetto alle femmine, e che viene prediletto l’uso degli an-tipsicotici atipici rispetto ai tipici.

L’Area SIFO Psichiatria è anche stata coinvolta in un progetto per la definizione di un modello di gestione integrata del paziente affetto da agi-tazione psicomotoria basato in modo particolare sulla promozione di una attiva rete di collaborazione tra i medici e operatori sanitari che operano nelle strutture, ospedaliere e territoriali, alle quali afferiscono i pazienti.

La progettualità dei farmacisti, quindi, in ambito Salute Mentale è pos-sibile e ha risvegliato l’interesse verso un’area da presidiare sempre più attentamente.

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