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RICERCA BIBLIOGRAFICA SU LIBRI A STAMPA SU “ROM, SINTI, ZINGARI, NOMADI” PUBBLICATI IN ITALIA NEGLI ANNI 1995-

COMPARISON OF DATA FROM ITALY AND FRANCE

4.2 RICERCA BIBLIOGRAFICA SU LIBRI A STAMPA SU “ROM, SINTI, ZINGARI, NOMADI” PUBBLICATI IN ITALIA NEGLI ANNI 1995-

(Francesca Pagura)

Premessa

Tra settembre e dicembre del 2015 Francesca Pagura ha svolto una ricerca bibliografica sulla pubblicazione di libri a stampa dedicati a vari gruppi rom negli ultimi 20 anni in Italia. A partire da gennaio 2016 Eva Rizzin ha iniziato una ricerca sulle rappresentazioni delle comunità rom romene nella stampa italiana negli ultimi 25 anni. Nei paragrafi che seguono presenteremo una breve sintesi della prima ricerca, in pubblicazioni successive saranno presentati anche i risultati della seconda. Ci sembra importante, tuttavia, sottolineare in primo luogo in questa sede quali sono state le motivazioni per l’avvio di questo tipo di ricerche.

Abbiamo deciso di focalizzare parte dei nostri lavori nell’ambito del progetto MigRom sulle rappresentazioni mediatiche e sulle pubblicazioni a stampa, anche accademiche, dedicate alle varie comunità di rom e sinti presenti in Italia, e in modo particolare ai rom romeni, perché riteniamo che negli ultimi dieci anni in Italia, nei confronti delle persone rom e sinte, e in particolare nei confronti dei migranti rom romeni, ci sia stato un vero e proprio accanimento mediatico e politico, caratterizzato da feroci campagne di discriminazione etnica e razziale. Dal 2005 c’è stata una vera e propria escalation della discriminazione e del razzismo nei confronti dei rom e sinti in Italia, che è andata di pari passo con le politiche attuate nei confronti di queste minoranze. In particolare dal gennaio 2007, quando Romania e Bulgaria sono entrate nell’Unione Europea, i migranti romeni (rom e non rom) hanno occupato uno spazio sempre più crescente nei telegiornali e nei quotidiani nazionali e locali, ma anche in altri tipi di pubblicazioni. Dal 2006 una serie di episodi di criminalità riportati con clamore dai media nazionali hanno contribuito a creare un senso di allarme e minaccia crescente nell’opinione pubblica nei confronti dei migranti rom in particolare romeni. I politici italiani hanno approfittato di questi gravi crimini per lanciare provvedimenti di sicurezza nel paese soprattutto con l’espulsione di migranti rom romeni.

L’escalation ebbe inizio nel dicembre 2006 nella piccola città di Opera, nella periferia sud di Milano, quando l’amministrazione comunale di centrosinistra della cittadina decise di ospitare per l’inverno una trentina di famiglie rom rimaste in strada dopo lo sgombero ordinato dal Prefetto. La decisione non piacque a parte della cittadinanza che, ispirata da alcuni partiti politici (FI, AN, Lega)

143 e dalla fazione più estremista, decise di assaltare il Consiglio comunale e di dare fuoco a un insediamento abitato da persone rom.

Ma fu la tragica morte di Giovanna Reggiani, nel novembre 2007, a seguito della brutale aggressione da parte di un cittadino romeno, a far esplodere la situazione a livello nazionale. Tant’è che il Governo di Romano Prodi, che si apprestava a varare il tanto annunciato «pacchetto sicurezza», decideva allora di estrarne alcuni provvedimenti da rendere operativi immediatamente attraverso il decreto-legge n. 181/2007. L’obiettivo del provvedimento, che appariva nella sostanza diretto a un gruppo specifico di persone, cioè i rom romeni, era facilitare l’espulsione di cittadini comunitari ritenuti dalle autorità una minaccia per la pubblica sicurezza e per la sicurezza dello Stato88.

Il culmine, poi, si raggiunse nel maggio del 2008, quando nel quartiere di Ponticelli a Napoli, a partire dalla falsa accusa che una donna rom avesse tentato di “rubare” un bambino, un gruppo di cittadini italiani, armati di bastoni, attaccarono un insediamento abitato da persone rom, gettando bombe molotov e realizzando di fatto un vero e proprio pogrom. A seguito di questi fatti il 21 maggio del 2008, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, dichiarò lo “stato d’emergenza in relazione agli insediamenti delle comunità nomadi” nelle regioni Lombardia, Campania, Lazio, e nel 2009 nelle regioni Piemonte e Veneto. Attraverso queste ordinanze numerosi rom furono censiti attraverso il rilievo delle impronte digitali e l’indicazione della religione e dell’etnia. Un vero e proprio censimento etnico denunciato dal Parlamento Europeo con una risoluzione specifica89. È necessario ricordare però che questi provvedimenti, intrapresi da un governo di destra, furono la diretta conseguenza dell’adozione dei così detti “Patti di Sicurezza” in vigore in quattordici città italiane dal novembre 2006. Le disposizioni sulla sicurezza rivolte principalmente ai rom e ai sinti, in particolare ai rom stranieri, erano infatti già dal 2006 una priorità centrale per la politica del governo “democratico” di Romano Prodi. Precursore di tali provvedimenti fu sempre un “democratico”, il sindaco di Bologna Sergio Cofferati, che già dal 2005 aveva iniziato la sua «battaglia per la legalità» con ripetuti e sistematici sgomberi degli insediamenti non autorizzati di rom romeni.

88

Sigona N.,2008, L’ultimo nemico pubblico: i rom romeni , dal sito di OsservAzione http://www.osservazione.org/it/2_14/lultimo-nemico-pubblico- i-rom-romeni.htm

89

Risoluzione del Parlamento europeo del 10 luglio 2008 sul censimento dei rom su base etnica in Italia. Disponibile sul sito:http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?type=TA&reference=P6-TA-2008-0361&language=IT&ring=B6-2008-0348

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La ricerca sulle pubblicazioni di libri a stampa

La ricerca ha riguardato i libri a stampa dedicati a tematiche riguardanti rom, sinti, zingari, nomadi pubblicati in Italia negli ultimi vent’anni.

Lo strumento adottato è stato il portale “Internet culturale, Cataloghi e collezioni digitali delle biblioteche italiane”, curato e diretto dall’Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane, che attraverso il proprio menù strumenti consente l’accesso all’anagrafe delle biblioteche italiane, oltre che alla selezione di repertori bibliografici online, selezione di siti web italiani e internazionali, Metaopac, biblioteche digitali e versione digitale della rivista DigItalia, edita dall’ICCU.

La ricerca bibliografica è stata compiuta su un arco temporale che va dal 1995 al 2015, ricercando i testi per soggetto (mettendo come parola chiave rom, sinti, zingari, nomadi) e anche libri a stampa che avessero nel titolo la parola declinata al femminile, zingara, vista l’ambivalente attrazione/repulsione che ha nel tempo esercitato nell’immaginazione collettiva tale figura e attendendosi di trovare numerosi testi che ne facessero menzione. Sono stati esclusi articoli su riviste, saggi in collettanee, opere audiovisive; si sono considerate invece opere saggistiche, fotografiche, poetiche, di narrativa per adulti e ragazzi e la cosiddetta letteratura grigia ovvero report, studi prodotti da regioni, governo, istituzioni europee, associazioni.

Da un primo conteggio, i libri a stampa sono risultati essere 375; è stata successivamente operata una suddivisione per anni (si vedano il grafico in figura 1 e la tabella 1), da cui risulta un andamento oscillante, con un picco nell’anno 2011 e 2012 (36 e 26 libri rispettivamente). Ci si è interrogati sulle motivazioni di tale boom di pubblicazioni e si è pensato a una correlazione con gli anni della cosiddetta “Emergenza Nomadi” in Italia nel 2008 e nel 2009; si può ipotizzare che questo aumento dei libri su rom e sinti negli anni immediatamente successivi possa essere dovuto a un maggiore interesse verso i rom, a causa di un picco di attenzione politica e mediatica in quel periodo.

Come esplicitato nella Premessa, la ricerca sui libri a stampa su rom, sinti, zingari, nomadi si affianca alla ricerca sulla rappresentazione delle comunità rom romene nella stampa italiana negli ultimi 25 anni che Eva Rizzin ha incominciato a partire da gennaio 2016, sempre nell’ambito del progetto MigRom.

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Figura 1. Libri a stampa su rom, sinti, zingari, nomadi pubblicati in Italia dal 1995 al 2015

Tabella n. 1. Libri pubblicati per anno 0,00% 2,00% 4,00% 6,00% 8,00% 10,00% 12,00% 19 95 19 96 19 97 19 98 19 99 20 00 20 01 20 02 20 03 20 04 20 05 20 06 20 07 20 08 20 09 20 10 20 11 20 12 20 13 20 14 20 15

Pubblicazioni dal 1995 al 2015

1995 5,07% 1996 4,27% 1997 6,13% 1998 2,67% 1999 5,33% 2000 5,33% 2001 1,33% 2002 2,93% 2003 3,47% 2004 6,40% 2005 5,07% 2006 4,00% 2007 4,80% 2008 6,13% 2009 5,87% 2010 5,87% 2011 9,60% 2012 6,93% 2013 4,27% 2014 3,20% 2015 1,33%

146 Andando ad analizzare i titoli dei libri, si può constatare come abbiano scritto sui rom vari autori: accademici/ricercatori con varie specializzazioni (antropologi, sociologi, storici, musicologi, linguisti e letterati, giuristi, psicologi, pedagogisti) che costituiscono gli autori della maggioranza delle pubblicazioni, autori che possiamo considerare come pro-rom (attivisti ad esempio di associazioni come Opera Nomadi, Aizo, Associazione 21 Luglio, OsservAzione, Arci e volontari di Caritas, Comunità di Sant’Egidio, Casa della Carità); si hanno poi testimonianze dirette di rom, sinti, traveller, jenische; infine si rinvengono numerosi reportage di giornalisti, libri di fotografi e opere di scrittori, narratori e poeti.

Per quanto riguarda la tipologia dei libri presi in considerazione, si possono evidenziare i seguenti dati (figura 2):

-letteratura grigia: 7,2%;

-saggi di accademici/ricercatori/studiosi, intellettuali locali, operatori, scrittori, giornalisti: 44,3% -libri di attivisti, autori pro rom: 16%;

-autobiografie/diari di rom e sinti: 4,3%; -narrativa per ragazzi: 5,1%;

-narrativa: 4% (è predominante come protagonista, anche al di là delle aspettative, la figura della “zingara”, infatti 11 su 15 opere narrative riportano nel titolo la parola Zingara);

-Poesie: 1,6%;

-Libri fotografici: 2,7%; -altro: 14,9%.

In genere si possono individuare dei filoni di interesse prevalenti :

-monografie storiche, in particolare un tema ricorrente è il porrajmos, infatti su una quarantina di monografie storiche, più della metà affronta il tema dello sterminio degli zingari (è stato rinvenuto anche un testo negazionista);

-la scolarizzazione dei rom (una trentina);

-i minori rom (una quindicina che riportano nel titolo parole come “minori, ragazzi, adolescenti, bambini, infanzia);

147 - la musica: 7 testi riguardanti la musica, ad esempio la biografia di un grande musicista come Django Reinhardt e libri riguardanti il flamenco;

-la lingua: 7 testi, tra cui una storia della lingua, un manuale di romanes, un vocabolario sinottico; - la religione, i miti, il rapporto con le chiese cattoliche e pentecostali: una decina di testi;

-la questione abitativa: una quindicina di testi che hanno nel titolo la parola “campi” o “insediamenti”;

-la salute: 5 i testi che citano nel titolo la parola “salute”;

-le politiche verso i rom: una quindicina i testi che riportano nel titolo riferimenti a “politiche” o “interventi istituzionali”, “integrazione”, “inclusione”;

- i diritti dei rom e il diritto Rom: in particolare un paio di testi sul diritto rom (anche una monografia sulla kris) e una decina di testi sui diritti, spesso violati, dei rom;

-gli stereotipi, le rappresentazioni: almeno 8 i testi che già nel titolo affrontano questo tema; -la discriminazione, il razzismo, l’antiziganismo: due testi che utilizzano la parola “antiziganismo” già nel titolo, tre altri testi riportano rispettivamente nel titolo la parola “razzismo”, “discriminazione razziale” e “segregazione razziale”; un testo a proposito delle adozioni dei bambini rom usa la parola “genocidio”; numerosi i testi che affrontano il tema dell’esclusione, di ingiustizie o violenze subite dai rom e sinti, ad esempio si vedano i libri che hanno come argomento il porrajmos, di cui si è trattato sopra, alcune delle autobiografie degli stessi rom e sinti, i testi sulla violazione dei diritti, testi sui campi nomadi, sulla salute, sulla negazione dell’identità. Scorrendo i titoli si possono trovare nei titoli parole come: “esclusione” (è la più ricorrente), ma anche “disprezzo”, “intolleranza sociale”, “rifiuto”, “emarginazione”, “disuguaglianze”.

Per quanto riguarda le monografie sulla presenza dei rom nelle varie regioni/città italiane, il numero maggiore di testi riguarda la presenza di rom nella città di Milano e in genere in Lombardia (16 testi) e a Roma (10 testi).

Invece per quanto concerne le monografie su rom di varie nazionalità, nei primi anni si è notato un interesse soprattutto verso i rom della Ex-Jugoslavia (una decina i testi che fanno riferimento a rom della Bosnia, Serbia, Ex- Jugoslavia); in questi ultimi anni sono invece comparse numerose monografie sui rom romeni (una decina di testi) e una sui rom bulgari.

148

Figura 2. Tipologia dei libri

2,7% 4,3% 5,1% 4,0% 1,6% 7,2% 16,0% 44,3% 14,9%

Tipologia libri

libri fotografici diari/autobiografie libri per bambini/ragazzi narrativa per adulti poesie

letteratura grigia

libri di attivisti, autori pro rom saggi

149

4.3 STUDIO SULLE RAPPRESENTAZIONI DELLA QUESTIONE ROM