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1. Oreficeria

1.3. Rifinitura

Dopo aver finito il processo di microfusione, si passa all’assemblaggio dell’oggetto con i vari pezzi di cui è formato, ad esempio anelli di congiunzione (tiàohuán跳环), chiusure a cassetta (héxíng gōukòu盒形钩扣), ecc. Segue la rifinitura dell’oggetto attraverso altre lavorazioni artistiche ed infine la lucidatura (pāoguāng 抛光) per

cancellare tutte le tracce lasciate dalle varie lavorazioni e per rendere più brillante il gioiello. L’orafo utilizza una serie di strumenti e sostanze abrasive per dare la rifinitura desiderata all’oggetto lavorato.

1.3.1 Lavorazioni artistiche

Tra le tante lavorazioni artistiche da eseguire a mano dopo la microfusione vi sono: - L’agemina (bōxíng huāwén波形花纹): una decorazione mediante incastro per

battitura a freddo di fili di argento o di oro in appositi solchi. In generale comprende ogni decorazione mediante incastro di un metallo più tenero su un altro a scopo decorativo. È un tipo di decorazione molto antica, risalente addirittura al 1500 a.C. (Vitiello, 1995, p.312).

- Il cloisonné (jǐngtàilán 景 泰 蓝 ): una lavorazione di origine orientale antichissima. Si costruisce il disegno mediante un filetto metallico di dimensioni varie che viene opportunamente sagomato e saldato sulla superficie dell’oggetto. In questo modo si creano delle cavità che verranno poi smaltate nei colori prescelti (Vitiello, 1995, p.525).

- La filigrana (huāsī花丝): è una successione di grani o perline ottenuto dalla torsione di un filo o di una lamina d’oro usando un tenagliolo (qián钳) (Vitiello, 1995, p.313).

- La granulazione(jīnzhūlì金珠粒): è una decorazione che utilizza granuli d’oro ottenuti a tutto tondo da metallo fuso e che vengono poi saldati insieme (Vitiello, 1995, p.319).

47 - L’incisione (juānkè 镌 刻): è una decorazione resa indelebile per asporto di materiale. L’incisione viene ottenuta con degli attrezzi appuntiti chiamati bulini (diāokèdāo雕刻刀) (Vitiello, 1995, p.335).

- Il niello (wūyín乌银): è una miscela che include zolfo, rame, argento e piombo che viene usata a scopo decorativo su oggetti di oro o argento. Viene posto lungo i tratti incisi dal bulino per dare profondità.

- La smaltatura (fàláng珐琅): è una finitura superficiale (biǎomiàn chǔlǐ表面处 理) che consiste nell’applicazione di paste vitree, resine sintetiche o particolari polimeri, all’interno di cavità dei gioielli. Per permettere l’adesione dello smalto, il fondo deve essere adeguatamente preparato.

1.3.2 Finitura superficiale

Vi sono diverse tecniche che permettono una perfetta finitura superficiale, a tale scopo l’orafo utilizza una serie di utensili (ad es. le lime), macchinari e materiali abrasivi (móliào 磨 料) per rifinire l’oggetto. Gli abrasivi sono delle sostanze granulose adatte a levigare e lucidare per attrito le superfici dei metalli, per effetto di asportazione superficiale di materiale. Essi devono avere una durezza elevata, essere uniformi e avere una granulosità adeguata al lavoro da eseguire, inoltre devono resistere al calore prodotto dall’attrito. Gli abrasivi possono essere naturali (sabbia, diamante, quarzo ecc.) oppure artificiali (vetro, smeriglio, diamante artificiale ecc.). La sabbia è uno degli abrasivi naturali più economici ed efficaci, il suo impiego come abrasivo viene chiamato sabbiatura (pēnshā喷砂). La sabbiatrice (pēnshājī 喷 砂 机) è una macchina il cui ambiente di lavoro è ermetico, perciò permette un’efficace protezione contro la polvere. L’orafo infila le mani all’interno di due guanti di gomma e attraverso una finestra d’ispezione può osservare la lavorazione; un ugello centrale fa uscire la sabbia ad alta pressione. Un’altra finitura superficiale è la lucidatura (pāoguāng 抛光), essa conferisce al pezzo dei toni di luce che contribuiscono a far risaltare il colore e la brillantezza. Un tempo veniva fatta a mano, oggi invece le è subentrata la lucidatrice elettrica (dǎmó pāoguāngjī

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打磨抛光机) che permette di accorciare i tempi e di ottenere consistenti recuperi di materiale prezioso. La lucidatrice è un’attrezzatura inserita in un piano di lavoro che ha un motore elettrico in grado di ruotare sul suo asse dei dischi formati da delle spazzole (fig. 13). Per poter recuperare il pulviscolo di oro causato dall’abrasione, c’è un cassone di raccolta che aspira il materiale prezioso. Sono disponibili spazzole di varie grandezze e materiale diverso a seconda della funzione che devono svolgere. Dopo aver levigato e lucidato la superficie e in preparazione di altre fasi come la saldatura e il decapaggio (suānxǐ 酸 洗), si rende necessaria l’operazione di sgrassatura ad ultrasuoni (chāoshēngbō qīngxǐ超声波清洗). Al giorno d’oggi sono a disposizione diversi metodi di sgrassatura ad ultrasuoni che utilizzano particolari solventi o soluzioni calde. La sgrassatura avviene all’interno di una vasca in acciaio inox che contiene la soluzione detergente scaldata a circa 100°C, alla vasca sono collegati dei dispositivi che emettono dei segnali sonori all’interno del liquido ad una velocità di circa 1,5 km al secondo e una frequenza di 20-40 kHz. Questi ultrasuoni producono delle bolle che scuotono le particelle di grasso facendole staccare dal gioiello. Ultimata la sgrassatura è opportuno asciugare gli oggetti affinché non rimangano degli aloni. (Pinton, 1999, pp.289-299)

1.3.3 Finitura galvanica

La finitura galvanica o galvanostegia (diàndù 电 镀) è una tipologia di finitura superficiale particolare, che permette di ricoprire un metallo con uno strato di un metallo più prezioso sfruttando l’elettrolisi. In una vasca contenente una soluzione

49 del sale del metallo da depositare, sono immersi due elettrodi: il catodo è costituito dall'oggetto da ricoprire, mentre l'anodo è costituito dal metallo che deve essere depositato. A questi due elettrodi viene imposta una differenza di potenziale mediante un generatore di corrente. In tali condizioni i cationi del metallo da depositare si muoveranno verso il catodo (caricato negativamente), mentre gli anioni si muoveranno verso l'anodo (caricato positivamente). Ai due elettrodi si hanno i seguenti fenomeni: acquisto di elettroni al catodo (riduzione) e produzione di elettroni all'anodo (ossidazione). Sul catodo si depositano quindi i cationi, che acquistano elettroni all'anodo e si trasformano in atomi metallici. In tal modo il catodo viene lentamente ricoperto da un sottile strato metallico mentre

l'anodo viene lentamente consumato rilasciando ioni in soluzione

(http://it.wikipedia.org/wiki/Galvanostegia).

Questo processo viene utilizzato per proteggere gli oggetti dalla corrosione, ma anche a scopo decorativo, come avviene per la doratura galvanica (diàndù dùjīn电 镀镀金), in cui l’oggetto viene coperto da strati sottilissimi di oro, oppure per la rodiatura (dùlǎo镀铑), un processo che utilizza il rodio per dare brillantezza all’oro bianco e all’argento .

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