IV SOTTOPROGETTO: Agricoltura biologica
2. Rilievi eff ettuati
2.1 Colture e principali tecniche colturali 2.1.1 Frumento
Nella coltura convenzionale si è seminata la cv. Blasco nel 2007 e 2008 e PR22R58 nel 2009. Il terreno è stato preparato nei tre anni con un’aratura a 30 cm a inizio ottobre, seguita dalla preparazione fi nale del letto di semina con incorporazione di una con-cimazione di fondo che apportava i quantitativi di P2O5 e K2O previsti e una quota di N pari in media al 15-20% dell’apporto complessivo. La rimanente quota di N veniva poi apportata in copertura con due interventi a inizio levata e prima della fi oritura. I trattamenti di controllo delle avversità sono stati eff ettuati con Granstar 50SX 25 g/
ha + Topik 240 EC 250 ml/ha per il controllo delle infestanti in post emergenza e con Amistar 0,5 l/ha + Triptor xcell 2,1 l/ha come anticrittogamici e Karate zeon 80 ml/ha contro gli afi di.
Nell’appezzamento biologico si è seminata la cv. Bologna, autorizzata per l’impiego in agricoltura biologica. Prima delle semine si è attuata un’aratura a 25 cm seguita da erpicatura. Non si sono eff ettuate concimazioni in presemina e durante il periodo invernale, mentre sono stati eff ettuati apporti in copertura con Borlanda nel 2007 e 2009 (titolo indicativo 3-0-6) e con Cà Verde 6N (titolo indicativo 6-1.5-1.25) nel 2008.
2.1.2 Mais
Nella coltura convenzionale si sono utilizzate le varietà PR32G44 nel 2007, Dekalb DK6530 nel 2008 e PR32P26 nel 2009, tutte classe FAO 600. La preparazione del ter-reno ha previsto un’aratura autunnale a 30 cm accompagnata da una fertilizzazione organica con letame. Alla lavorazione principale sono seguite due estirpature seguite da un’erpicatura con la quale veniva incorporata la concimazione di fondo con 8-24-24. La coltura ha inoltre ricevuto un apporto di N in copertura con urea in concomi-tanza alla sarchiatura.
Nei tre anni il controllo delle infestanti è stato eff ettuato con un trattamento di pre-emergenza con Primagram Gold. A questo trattamento è seguito un post precoce (Ghibli+Jocker) nel 2007, mentre nel 2008 e 2009 il controllo meccanico con la sar-chiatura è risultato suffi ciente per contenere l’infestazione tardiva.
Nell’appezzamento biologico di mais si è impiegata la varietà PR36B08 nel 2007, Bian-co Perla nel 2008 e ArmoniBian-co nel 2009. La preparazione del letto di semina ha previsto un’aratura autunnale a 30 cm. In concomitanza è stata distribuita la fertilizzazione
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89 organica nel 2007 e 2008, mentre nel 2009 l’apporto di letame è avvenuto a marzo prima della preparazione fi nale del letto di semina. Nei tre anni la preparazione del letto di semina è avvenuta anticipatamente per attuare la tecnica della falsa semina.
Con coltura in atto sono state eff ettuate due sarchiature seguite da interventi di rifi ni-tura manuali per il controllo delle malerbe sulla fi la.
Tab. 1 – Colture a confronto e principali informazioni colturali.
Tipo agricoltura Coltura Semina N P2O5 K2O Forma Diserbo
2006/2007
Convenzionale
frumento 18 ottobre ’06 162 96 96 minerale post
mais 12 aprile ’07 330 140 275 letame+minerale pre+post
soia 12 maggio ’07 0 72 72 minerale post
Biologica
frumento 17 ottobre ’06 120 0 240 borlanda strigliatura
mais 11 maggio ’07 126 79 236 letame sarchiatura+
zappatura
soia 12 maggio ’07 126 79 236 letame sarchiatura
2007/2008
Convenzionale
frumento 22 ottobre ’07 145 52 63 minerale post
mais 2 aprile ’08 388 123 270 letame+minerale sarchiatura
soia 9 maggio ’08 0 0 100 minerale post
Biologica
frumento 23 ottobre ’07 96 40 20 Cà Verde 6N strigliatura
mais 03 giugno ’08 162 81 227 letame sarchiatura+
zappatura
soia 12 maggio ’08 162 81 227 letame sarchiatura
2008/2009
Convenzionale
frumento 28 ottobre ’08 162 36 72 minerale post
mais 14 aprile ’09 334 180 373 letame+minerale sarchiatura
soia 14 maggio ’09 0 0 94 minerale post
Biologica
frumento 27 ottobre ’08 120 0 240 Borlanda strigliatura
mais 12 maggio ’09 252 160 100 letame sarchiatura+
zappatura
soia 13 maggio ’09 120 75 210 letame sarchiatura
2.1.3 Soia
Anche per questa coltura sono state adottate lavorazioni a media profondità (aratura a 30 cm). La preparazione fi nale del letto di semina è stata eff ettuata con due estirpature nel periodo invernale e da un’erpicatura in pre-semina accompagnata dalla concima-zione di fondo con perfosfato e solfato potassico nel 2007 e col solo solfato potassico nel 2008 e 2009. Nei tre anni si è impiegata la cv. Dekabig. Il controllo delle infestanti è stato eff ettuato con un primo trattamento di post-emergenza (1,2 l/ha di Tuareg + 7 g/
ha di Harmony), seguito da un trattamento graminicida (1,2 l/ha di Agil) nella sola an-nata 2008. Si è inoltre eff ettuata una sarchiatura. Nel 2009 il diserbo di post-emergenza è stato accoppiato a un trattamento insetticida (Karate Zeon 100 ml/ha).
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Nell’appezzamento biologico si è impiegata la cv. Aires. La preparazione del letto di semina ha previsto un’aratura autunnale a 30 cm, accompagnata dalla distribuzione di letame. Successivamente si sono eff ettuate due estirpature e tre erpicature per la preparazione defi nitiva del letto di semina e per il controllo delle avventizie in pre-se-mina. Il controllo delle infestanti durante il ciclo è stato eff ettuato tramite strigliature e una sarchiatura.
2.2 Rilievi sulle colture 2.2.1 Entomofauna
Il monitoraggio dei fi tofagi ipogei, in particolare degli Elateridi, è stato eff ettuato me-diante trappole alimentari per la cattura delle larve e trappole a ferormoni sessuali per la cattura degli adulti. I danni causati dagli Elateridi e da altri fi tofagi ipogei sono stati quantifi cati nelle varie fasi sensibili della coltura del mais.
Il monitoraggio dei fi tofagi epigei e dei loro antagonisti è avvenuto mediante cam-pionamenti fogliari sistematici (circa ogni 15 giorni), seguiti da analisi del materiale raccolto in laboratorio (preparazione di vetrini, identifi cazione, stima delle densità degli artropodi).
La dinamica delle popolazioni della piralide del mais è stata indagata mediante rilievi settimanali (giugno-settembre) atti a stimare la densità delle ovature e la percentuale di ovature parassitizzate. Alla raccolta sono stati rilevati alcuni parametri produttivi:
piante spezzate sopra e sotto la spiga, spighe cadute, numero di tunnel/pianta e di larve/pianta, erosione della spiga e relativa superfi cie ammuffi ta.
2.2.2 Fitopatogeni
a) Campionamenti di terreno
Le indagini di campagna hanno previsto dal mese di aprile 2007 la raccolta dei cam-pioni di terreno in tutti e sei gli appezzamenti: ogni appezzamento è stato suddiviso in tre sottoparcelle e da ciascuna sono stati prelevati due campioni, ognuno costituito da tre sottocampioni, raccolti casualmente all’interno della sottoparcella. Lo schema di campionamento è stato mantenuto nelle successive raccolte di terreno nel corso del triennio.
Il terreno raccolto è stato portato presso i laboratori di Patologia Vegetale della Fa-coltà di Agraria di Padova e sottoposto ad indagini micologiche per evidenziare la presenza di organismi patogeni e micotossigeni tramite la procedura delle diluizioni progressive di sospensioni di terreno e sono state utilizzate le tecniche delle colture su diversi substrati (selettivi e non).
b) Monitoraggio fi tosanitario delle colture
In ogni anno le tre colture sono state monitorate a partire dalla fase di emergenza del-le plantudel-le; i rilievi si sono poi succeduti, con cadenze via via più strette, in relazione
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91 allo stadio fenologico della coltura, fi no ad avere una cadenza quindicinale, indivi-duando il tipo e l’entità delle malattie che eventualmente fossero presenti.
Nei casi più diffi cili sono stati raccolti e portati in laboratorio dei campioni rappre-sentativi e su di essi si è proceduto alla diagnosi attraverso le comuni pratiche mi-cologiche (camere umide, isolamento in purezza, identifi cazione degli organismi e associazione con la patologia della coltura in esame).
2.2.3. Stato nutrizionale e potenzialità produttiva delle colture
Nel corso del ciclo colturale del frumento e del mais, la dinamica di accumulo dell’azo-to e, conseguentemente, lo stadell’azo-to nutrizionale della coltura, è stata valutata con una tecnica non distruttiva basata sulla rifl ettanza delle foglie delle colture. Si è impiegato il CropCircle, sviluppato dalla Holland Scientifi c (Nebraska, USA).
Questo strumento utilizza una fonte di illuminazione attiva che emette simultanea-mente luce infrarossa (NIR - Near Infrared) e visibile (VIS), per calcolare la rifl ettanza del raccolto e collegarla ai valori di biomassa e allo stato nutrizionale della coltura Uno dei pregi di questo strumento è rappresentato dalla capacità di lavorare in qual-siasi condizione di luce, diversamente dai più vecchi sensori che “usano” la luce cir-costante e sono quindi vincolati alle ore diurne. I valori di rifl ettanza vengono quindi integrati nel calcolo dell’indice NDVI (Normalized Diff erence Vegetation Index).
Nel caso del frumento del 2007, non essendo ancora disponibile il Crop Circle, le misure sullo stato nutrizionale della coltura sono state eff ettuate con una SPAD-501 (Minolta).
Gli appezzamenti in esame sono stati suddivisi secondo una maglia regolare di 20 x 7 m, per un totale di 40 punti per appezzamento (4 allineamenti di 10 punti). I punti di rilievo sono stati quindi georeferenziati per le successive analisi spaziali. In corrispon-denza di ogni nodo sono state eff ettuate le misure fogliari nel corso del ciclo e sono state prelevate le aree di saggio per la determinazione della resa fi nale e per le analisi chimiche e fi topatologiche dei prodotti.
Nel complesso si sono eff ettuate 5 campagne di misura per ogni anno sul frumento e, sul mais, 7 rilievi nel 2007, 4 nel 2008 e 3 nel 2009, centrati attorno alla fase di maggior assorbimento delle colture.
Alla fi ne di ogni ciclo colturale si sono prelevate le aree di saggio precedentemente isolate e si è determinata la resa fi nale. Campioni del PAU sono poi stati prelevati per le successive analisi chimiche per la determinazione del contenuto di fi tonutrienti e per la valutazione del tenore in micotossine delle colture.
Per la determinazione del bilancio dei nutrienti, si sono inoltre prelevati campioni di tutti i fertilizzanti organici impiegati, allo scopo di determinarne l’esatto contenuto di nutrienti.
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2.3 Andamento meteorologico
Per il commento all’andamento meteorologico si rimanda a quanto riportato nel pri-mo Sottoprogetto.
È comunque da sottolineare che nei tre anni si sono registrati alcuni fenomeni tempo-raleschi e grandinate che hanno in parte infl uenzato i risultati ottenuti. In particolare nel 2007 la coltura di frumento convenzionale è stata interessata da temporali che hanno determinato un consistente allettamento, presente in misura molto inferiore nel biologico. Nei mesi di agosto 2008 e 2009, invece, le colture estive hanno subito danni da grandine, particolarmente importanti nel podere biologico di Pozzoveggia-ni e molto più limitati nell’azienda agraria di Legnaro. Ciò ha infl uenzato in particolare la resa del mais, mentre la soia, nonostante delle defoliazioni talvolta molto estese, è sempre stata in grado di recuperare, garantendo produzioni accettabili.
3. Risultati