Nel percorso dei quattro anni di dottorato, ho avuto modo di entrare in contatto con diverse realtà e persone. A molte di loro sento il bisogno e il piacere di esprimere la mia gratitudine per avere accompagnato il mio cammino e aver contribuito alla mia crescita professionale ed umana. A Riccardo Salvini, co-tutore e amico, che mi ha ascoltato, incoraggiato e sostenuto in tutte le tappe di questo percorso e nella scelta di andare all'estero. Il mio interesse verso il telerilevamento e la fotogrammetria sono nati durante le sue lezioni di Master e il relativo stage ormai sette anni fa e fin da allora Riccardo si è sempre rivelato un valido interlocutore e punto di riferimento. La sua competenza, la sua disponibilità, la sua apertura a farsi coinvolgere nel mondo dell'archeologia, il suo contagioso buonumore e ottimismo sono stati di particolare stimolo e aiuto nell'intraprendere e condurre la mia ricerca. A lui mi legano ricordi professionali e personali che spesso sono parte integrante dello stesso momento: con lui ho imparato ad utilizzare molteplici software e strumentazioni, ma anche a fischiare con le dita un pomeriggio a Kerkenes mentre aspettavamo che il GPS terminasse di misurare.
Presso il "Laboratory of Geophysical - Satellite Remote Sensing and Archaeo-environment" di Rethymno (Grecia), dove ho portato avanti la mia ricerca per due anni, ho trovato un ambiente accogliente, aperto, stimolante, all'avanguardia nelle applicazioni tecnologiche al mondo dell'archeologia, il luogo ideale in cui poter svolgere ricerca e crescere. Il poter lavorare in ambiente internazionale con colleghi di disparate nazionalità, collaborare a progetti del laboratorio, fare esperienze di fieldwork, mi ha fatto maturare e concepire un modo diverso di fare ricerca.
Ad Apostolos Sarris va tutta la mia gratitudine per avermi trasmesso l'entusiasmo, la curiosità verso qualunque forma di sapere, il gusto di farsi domande, la voglia di sperimentare. Per la grande competenza messa a disposizione senza riserve di tempo. Per l'attenzione posta nell'accogliere e far sentire parte integrante del laboratorio i nuovi arrivati. Per la sua disponibilità all'ascolto e per aver affrontato con comprensione e sensibilità alcuni miei momenti difficili. Lo ringrazio per avuto fiducia in me, anche quando a me mancava. E, non ultima cosa,
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per avermi introdotto all'arte del buon bere; se non sono più astemia, lo devo a lui.
A Sylviane, "compagna di banco", di survey, di domeniche passate in laboratorio, di pita gyros, di gite per Creta, di chiacchierate stimolanti. Grazie per essermi stata vicino anche in momenti in cui non era facile. A Nikos, Aris, Anghelos: per due anni il laboratorio e i suoi componenti sono stati la mia casa e la mia famiglia.
Ringrazio la prof. Stefania Mazzoni, dell'Università degli Studi di Firenze, per avermi dato la possibilità di partecipare al progetto di Uşaklı Höyük e per aver acquistato, tramite la Fondazione OrMe, Oriente Mediterraneo, la stereocoppia di immagini Geoeye utilizzate nella ricerca.
Un sentito grazie a Gabriella Carpentiero, che ha messo a disposizione i dati e le interpretazioni geofisiche relative a Uşaklı Höyük che sono servite per integrare i dati satellitari con quelli geofisici.
Un grazie altrettanto grande ad Eleonora Magnani, studentessa ora laureata, che ha contribuito alla restituzione fotogrammetrica della carta topografica di Uşaklı Höyük.
La ricerca relativa a Vèsztö-Mágor si inserisce nel più ampio progetto The Körös Regional Archaeological Project (KRAP), un progetto diretto da William A. Parkinson del The Field Museum di Chicago e Attila Gyucha del Field Service of Cultural Heritage, Ungheria, a cui il Laboratory of Geophysical - Satellite Remote Sensing and Archaeo- environment collabora da anni. Ringrazio Billy, Attila, Richard Yerkes e Paul Duffy: essere coinvolti nel loro progetto, travolti dal loro entusiasmo è un'esperienza che spaventa ed esalta al tempo stesso. Grazie per aver messo a disposizione tempo, know-how, dati, ricerche, per avermi permesso di partecipare alla fieldwork 2011 in Ungheria e per avermi guidato in tutta l'area della Körös Valley per le verifiche sul campo della mia ricerca.
Le immagini satellitari e le foto aeree del progetto ungherese sono state acquistate grazie ad una borsa di studio Wenner-Grant ed al progetto Archaeolandscape, volto a favorire la conoscenza delle metodologie di prospezione in campo archeologico. Il progetto Archaeolandscape mi ha inoltre concesso una borsa di studio di 3 mesi per condurre le analisi sulle immagini satellitari ed aeree.
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I dati e le interpretazioni geofisiche relative al sito di Vèsztő Μágor utilizzati per essere integrati con i risultati delle immagini satellitari sono stati forniti dal Laboratory of Geophysical - Satellite Remote Sensing and Archaeo-environment.
Ringrazio inoltre il laboratorio per aver reso possibile il mio prolungato periodo di permanenza all'estero grazie a due borse di studio.
A tutto lo staff dell'Institute for Mediterranean Studies - Foundation for Research and Technology, Hellas, grazie per la cordialità, la disponibilità e la professionalità sempre dimostrate.
A Creta, isola che mi ha accolta con generosità: il suo mare, i suoi colori, il suo vento, la sua musica, l'accoglienza della sua gente, li porterò sempre dentro di me.
Infine, ancora una volta, alla mia "grande famiglia", composta di parenti e amici, sempre pronta ad amare senza riserve, a condividere ogni momento, gioie e difficoltà.
Un ringraziamento che è impossibile esprimere a parole ad Alice, amica insostituibile, a Sabrina, altrettanto preziosa, a mio fratello Gabriele, sempre presente, a zia Anna, che si dona senza risparmio, a zia Bruna, che fa altrettanto, a Beppe, Severino, Simonetta, Silvia, Gianni, Serena, Claudio. È un privilegio per me averli accanto. Grazie al loro amore e alla loro incondizionata disponibilità e accoglienza. Senza il loro appoggio e incitamento questa tesi non ci sarebbe stata.
Un grazie anche ad Alice C., a Francesca, a Elisa, a Mila e Laura, presenze discrete. Senza di loro questo periodo sarebbe stato più buio. Infine, grazie ai miei genitori, per aver accettato sempre le mie scelte e per essere sempre e comunque al mio fianco.
A mia nonna, che mi ha lasciato durante questi anni, ma che è sempre presente in me.
A mia nipote Matilde, per aver pronunciato il mio nome in un giorno d'estate.
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