I principali aggregati patrimoniali ed economici
SEZIONE 2 – RISCHI DELLE IMPRESE DI ASSICURAZIONE
Ramo Vita
2.1 Rischi assicurativi
Informazioni di natura qualitativa
I rischi assicurativi tipici del settore “Vita” fanno riferimento all’assunzione, alla riservazione e ai riferimenti demografico-attuariali. Le strategie e le politiche per il loro contenimento sono assunte dagli organi amministrativi della Compagnia di assicurazione; le attività di coordinamento e di controllo sono svolte dalle funzioni della Capogruppo interessate.
La Compagnia di Assicurazione Chiara Vita, in coerenza alla circolare Isvap (N. 577/D), avente per oggetto “Disposizioni in materia di sistema dei controlli interni e gestione dei rischi”, al fine di Garantire la separazione delle responsabilità operative e governare al meglio il processo decisionale, si avvale di un’attività di consulenza specializzata per la misurazione e valutazione dei rischi legati all’attività dei rami vita individuando proprie metodologie che saranno costantemente aggiornate dalla Società stessa.
Il controllo del rischio di riservazione avviene attraverso il rispetto delle procedure poste in essere. Il calcolo delle riserve matematiche utilizza formule attuariali implementate nei programmi meccanografici dalla Compagnia e del centro elaborazione dati della società di outsourcing
“Universo Servizi”. Le riserve matematiche per premi puri del portafoglio diretto sono calcolate con metodo prospettivo e tenendo conto di tutti gli obblighi futuri, in maniera puntuale (contratto per contratto), secondo le Basi Tecniche (tavole di mortalità - tasso tecnico di interesse) e le formule attuariali descritte nelle comunicazioni sistematiche presentate all'ISVAP.
L’Ufficio Attuariato della Compagnia effettua controlli trimestrali di dettaglio, in occasione del calcolo delle riserve matematiche funzionali alle chiusure, selezionando campioni rappresentativi di polizze di tutte le tariffe commercializzate ed eseguendo ricalcoli manuali per un successivo confronto con gli output informatici.
La Compagnia, coerentemente ai principi di prudenza che ne caratterizzano l’attività, ha adottato trattati di riassicurazione nel rispetto delle linee guida previste dalla Circolare ISVAP n. 574/2005.
In conformità a quanto previsto dal provvedimento ISVAP 1801/2001, la Società ha provveduto a utilizzare un modello di simulazione della redditività prospettica della gestione separata in essere al 30/6/2007; in particolare si è fatto ricorso ad un software interno Sofia di Apl Italiana. L’analisi di dettaglio è stata svolta sulla totalità della Gestione separata Remunera più al netto dei titoli e polizze del FIP oggetto della operazione di scissione, in ossequio alle modalità di attuazione emanate dall’Isvap con provvedimento del 10 novembre 2006 n. 2472. Il modello di rendimento prevedibile implementato segue un principio di funzionamento che replica la struttura e le caratteristiche gestionali della Compagnia. L’analisi del portafoglio titoli avviene attraverso la mappatura dei flussi di cassa generati alle date future. L’analisi del portafoglio polizze non è stata eseguita con metodo analitico ma aggregando in modo opportuno le polizze aventi caratteristiche omogenee (tariffa, sesso, tasso garantito, durata residua, antidurata) in model point; lo sviluppo dei flussi futuri del portafoglio passivo è stato effettuato mediante l’applicazione del metodo ricorrente contabile. Dal confronto tra il tasso impegnato ed il vettore ridotto dei rendimenti prospettici, non risulta necessario costruire la riserva di cui al comma12, art. 25 Dlgs 174/95, con riferimento alla gestione separata Remunera Più.
Per quanto concerne la componente di rischio demografico, in ossequio agli orientamenti espressi dall’ISVAP, sono state costituite le riserve aggiuntive ai sensi del comma 14 art. 25 del Decreto Legislativo n° 174/95, utilizzando quale base tecnica la tavola di mortalità IPS55, proiettata e selezionata per generazioni, così come desunta dallo studio eseguito dall’ANIA ed adottando la metodologia suggerita dall’ANIA (comunicazione Ass.Vita 42 del 16/12/1999) nel pieno rispetto dei principi attuariali formulati dall’Ordine Nazionale degli Attuari, così come riconosciuti dallo stesso
Gruppo Banco Desio
72 organo di controllo con circolare del 08/02/2000. Più in particolare, tale riserva aggiuntiva, calcolata esclusivamente per il prodotto “Fip PreviDesio Più” con coefficienti di conversione in rendita garantiti al raggiungimento dell’età pensionabile, è stata calcolata come valore attuale medio alla data di bilancio dell’incremento alla scadenza contrattuale del valore capitale delle rendite che deriva dall’impiego delle più aggiornate basi tecniche demografiche.
2.2 Rischi finanziari
Informazioni di natura qualitativa
I rischi potenziali fronteggiati dalla Compagnia sono in massima parte di natura finanziaria. Le politiche finalizzate alla gestione dei rischi finanziari sono state definite con il coinvolgimento delle funzioni della Capogruppo interessate, in modo da assicurare una minima esposizione per la Compagnia. L’estensione dei rischi finanziari si rapporta agli attivi della gestione separata e agli investimenti delle risorse “libere” destinate alla copertura delle riserve tecniche di puro rischio.
Infatti, i prodotti di tipo unit linked e index linked prevedono prestazioni direttamente collegate al valore corrente degli attivi a copertura, che la Compagnia detiene senza riconoscere garanzie finanziarie all’assicurato. Garanzie che potrebbero essere rappresentate da rendimenti minimi, coperture dal default degli emittenti o strutture derivate cedute.
La Compagnia si è dotata di politiche di investimento che, coerentemente ai principi di prudenza, definiscono le linee guida delle strategie di investimento nella Gestione Separata, in termini di asset allocation strategica e tattica e i limiti operativi in termini di utilizzo di titoli immobilizzati, strumenti derivati e strutturati (Provv. ISVAP N. 893 del 18 Giugno del 1998 e Provv. ISVAP N. 297 del 19 luglio 1996).
La Compagnia si è dotata di metodologie di Asset and Liability Management (A.L.M.) ed esegue analisi di Stress Test deterministiche atte a valutare e misurare i rischi con tecniche di valutazione coerenti tra rischi assicurativi e rischi di mercato. In questo ambito sono state definite le metodologie per la misurazione dei rischi individuati e sono stati implementati i relativi modelli sia per valutare l’entità dell’impegno assunto dalla Compagnia in termini per i portafogli di polizze tradizionali, sia per effettuare l’analisi dei flussi di cassa dell’attivo e del passivo della Gestione Separata collegata ai prodotti rivalutabili al fine di monitorare l’eventuale rischio di liquidità e l’eventuale livello di mismatching.
Relativamente al rischio di mercato il principale fattore d’incertezza è il tasso d’interesse degli investimenti, che si collega alla possibilità di adempiere all’obbligazione di performance minima riconosciuta ai sottoscrittori di polizze rivalutabili (il cosiddetto “minimo garantito”). Le attuali condizioni del mercato dei capitali consentono di fronteggiare agevolmente questa garanzia. In conformità a quanto previsto dal Provvedimento Isvap n° 1801/2001 nonché dalle prescrizioni dello IFRS4 sul test d’insufficienza delle riserve, si è calcolata la redditività prospettica della gestione separata, tramite l’utilizzazione di un modello di simulazione che valuta sia gli attivi che i passivi. Da tale simulazione non è emersa la necessità di assorbimento di capitale libero ovvero della necessità di costituire eventuale riserva aggiuntiva.
Le verifiche degli impatti sulla situazione finanziaria sono eseguite con analisi di Stress Test mediante scenari alternativi di shock di tasso di interesse di mercato e azionario, di spread di credito e shock legati alla dinamica dei riscatti e delle uscite di contratti assicurativi dal portafoglio di riferimento.
Al fine di contenere il rischio di credito si è indirizzato l’investimento in titoli verso emittenti ad elevato merito creditizio (Investment Grade); a tal fine il 93% circa dei titoli obbligazionari in portafoglio ha rating S&P maggiore o uguale ad A+, non vi sono titoli privi di rating.
Il rischio di liquidità fa riferimento al possibile riscatto delle polizze d’importo rilevante investite nella gestione separata ed è contemperato dalla capacità di pronto smobilizzo di parte degli attivi a copertura. L’Area Finanza della Compagnia, basandosi su analisi di tipo ALM, ottimizza il raccordo tra i flussi di liquidità dell’attivo e del passivo. Il portafoglio annovera, comunque, titoli prontamente liquidabili a fronte di possibili riscatti d’importo sensibile. L’appartenenza totalitaria al Gruppo Banco Desio agevola il reperimento di risorse nel caso di eventuali, quanto improbabili, esigenze di risorse che non dovessero essere immediatamente soddisfatte con il ricorso a vendite su mercati.
La Compagnia si sta attivando nel processo di determinazione dell’Embedded Value, volto a determinare il valore intrinseco della società. Tale strumento si rivela utile per prendere decisioni a livello manageriale sia per lo sviluppo di nuovi prodotti e sia per determinare la remunerazione della rete di vendita. L’analisi dei possibili scenari di valutazione dell’embedded value fornisce uno strumento per identificare le fonti che generano valore e per poter agire nel modo più idoneo sulle leve che le influenzano.
Ramo Danni
2.1 Rischi assicurativi
73 Informazioni di natura qualitativa
Chiara Assicurazioni è stata autorizzata il 26 ottobre 2006 ad esercitare l’attività assicurativa sul ramo danni, con provvedimento ISVAP n.2470 pubblicato sulla G.U. del 3 novembre 2006, ed ha iniziato la commercializzazione dei prodotti nel gennaio 2007. Relativamente all’area prodotti, sono stati studiati e realizzati i prodotti collettivi e individuali in riferimento ai seguenti rami, come definito all'art.2 comma 3 del D.lgs 209/2005 (Codice delle Assicurazioni): 1.Infortuni, 2. Malattia, 8.
Incendio ed elementi naturali, 9. Altri danni ai beni, 13. R.C. Generale, 16. Perdite pecuniarie di vario genere. Sono in via di definizione i prodotti di ramo 18. Assistenza.
La Compagnia, attraverso il coordinamento ed il controllo delle strutture funzioni della Capogruppo interessate, sta sviluppando un progetto di Risk Management al fine di identificare, misurare e controllare i fattori di rischio mediante specifici modelli, strumenti e indicatori con l’obiettivo di presidiare i rischi di natura tecnica secondo quanto definito a livello strategico ed operativo e in coerenza con la Circolare ISVAP n. 577/D.
Gruppo Banco Desio
74 INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO