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3. RISULTATO DELL’ANALISI DEI RISCHI

3.7. RISCHI PER LA SALUTE E CONSEGUENTI INTERVENTI

Facendo riferimento ai rischi standard previsti dalla normativa vigente, durante l’analisi dei rischi per la salute dei lavoratori, si è riscontrata l’esistenza di rischi relativamente a:

Rif. tipologia rischio

15. esposizione ad agenti chimici 17. esposizione ad agenti biologici 22. microclima termico e ventilazione 23. illuminazione

24. carico di lavoro fisico 25. lavoro ai video terminali 26. stress lavoro-correlato

mentre non sono stati evidenziati rischi relativamente a:

Rif. tipologia rischio

16. esposizione ad agenti cancerogeni 18. esposizione a rumore

19. esposizione a vibrazioni

20. esposizione a radiazioni (ionizzanti o non ionizzanti) 21. climatizzazione locali di lavoro

3.7.15. Esposizione ad agenti chimici

Docente, Collaboratore scolastico

Situazione: Vengono impiegati dai collaboratori scolastici dei prodotti detergenti e sanificanti atti alla pulizia dei locali. Il loro quantitativo è minimo e il tempo di esposizione è basso.

Rischi: Rischio di patologie respiratorie per inalazioni di sostanze dannose;

Rischio di allergie e dermatiti per contatto diretto con prodotti chimici;

Possibile intossicazione dovuta ad inalazione dei prodotti per la pulizia.

I.R. = 3 x 2 = 6 P. = 3 RISCHIO MEDIO-BASSO

Interventi:

Utilizzare gli appositi guanti ed indumenti protettivi durante le operazioni di pulizia;

Conservare le sostanze per esigenze igienico-sanitarie, per un quantitativo massimo di 20 litri, in appositi armadi dotati di bacino di contenimento.

Raccomandazioni:

Conservare i solventi utilizzati nei loro contenitori originali, senza travasarli in altri recipienti;

Attenersi alle istruzioni presenti sul prodotto soprattutto per quanto riguarda le modalità di diluzione;

Non mescolare tra di loro i prodotti;

Non fumare, bere o mangiare durante l’utilizzo dei prodotti per la pulizia;

In seguito all’emanazione del Regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento Europeo, che apporta sostanziali modifiche alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele, l’istituto si attiverà per richiedere alle ditte fornitrici dei prodotti le nuove schede di sicurezza aggiornate;

3.7.16. Esposizione ad agenti cancerogeni

Rischio non presente

Per quanto riguarda il fumo passivo, In ottemperanza al disposto del D.Lgs.

81/2008 TITOLO IX Capo II - PROTEZIONE DA AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI

• preso atto che l'Organizzazione Mondiale della Sanità e lo IARC (International Agency for Research on Cancer) hanno stabilito che il fumo passivo è un agente cancerogeno accertato;

• considerato che Il D.Lgs. n. 81/2008 " obbliga a valutare tutti i rischi presenti sul posto di lavoro e ne prevede per i cancerogeni, se possibile, l'eliminazione;

• considerato che le norme in vigore prescrivono il divieto di fumo in tutti i luoghi di lavoro, le procedure per l’accertamento delle infrazioni, la nomina di personale incaricato di procedere all’accertamento delle infrazioni, le caratteristiche della segnaletica indicante il divieto di fumo (legge n. 584 dell'11 novembre 1975; direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 dicembre 1995; art. 52, comma 20, della legge n. 448 del 2001; art. 51 della legge 16 gennaio 2003, n. 3; accordo Stato-Regioni del 24 luglio 2003; decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 dicembre 2003; circolare del Ministero della Salute 17 dicembre 2004).

Il datore di lavoro (dirigente scolastico):

• ha disposto il divieto di fumo in tutti i locali della scuola.

• Ha esteso il divieto di fumo a tutte le aree esterne di pertinenza

• ha nominato gli incaricati all'osservanza della norma, all’accertamento e alla contestazione delle infrazioni.

L’informazione in merito al divieto di fumo è stata effettuata mediante apposizione di cartelli conformi a quanto indicato nell’allegato 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 dicembre 2003.

3.7.17. Esposizione ad agenti biologici

Docente, Collaboratore scolastico, Docente di sostegno

Situazione: L’esposizione al Rischio Biologico può porsi come potenziale pericolo e la via di trasmissione può essere per contatto con alunni, servizi igienici, rifiuti, e utensileria varia o acqua dei servizi proveniente da acquedotto comunale o per via aerea in quanto il rapporto con l’utenza (bambini) è diretto.

Non è da escludere che durante lo svolgimento dell’attività scolastiche, ed in particolar modo quella didattica (insegnamento), soprattutto per le attività che comportano un maggior contatto con il discente (attività di sostegno), il docente, docente di sostegno ed in certi casi anche il collaboratore scolastico, potrebbero trovarsi in contatto con agenti biologici di tipo infettivo derivanti da patologie da raffreddamento o similari, in particolari periodi dell’anno, essendo gli ambienti caratterizzati da un certo grado di affollamento.

Le attività previste non comportano la deliberata intenzione di operare con agenti biologici. Un rischio moderato é presente nelle seguenti attività:

pulizia dei servizi igienici (collaboratori scolastici),

assistenza ai minori (insegnanti e collaboratori scolastici),

interventi di primo soccorso (addetti al pronto soccorso ed eccezionalmente insegnanti e collaboratori scolastici).

AGENTI BIOLOGICI POTENZIALMENTE PRESENTI

Batteri Stafilococchi, Streptococchi, Enterobatteri Legionelle Virus

Virus causali di Varicella, Morbillo, Rosolia, Parotite, Mononucleosi, Influenza, Raffreddore, Gastroenteriti, Virus responsabili di influenza, affezioni delle vie respiratorie

Funghi Alternaria Alternata, AspergillusSpp.

Endoparassiti Enterobius Vermicularis (Ossiuri) Ectoparassiti Pidocchi, acari della sabbia

Allergeni Pollini, Allergeni indoor della polvere (Acari, Muffe, Blatte, Animali Domestici)

FONTI DI PERICOLO BIOLOGICO

- Impianti aeraulici e idrici in cattivo stato di manutenzione - Arredi e tendaggi

- Polvere

VIE DI ESPOSIZIONE

- Inalazione di bioaerosol

- Contatto con superfici o oggetti contaminati - Contatto con soggetti potenzialmente infetti

Rischi:

Infezioni batteriche (scarlattina, otiti, faringiti), infezioni virali (varicella, morbillo, rosolia, parotite, influenza, mononucleosi, raffreddore), allergie, elmintiasi, dermatosi, pediculosi, disturbi alle vie respiratorie.

Pericolo di infezioni da microrganismi (virus, batteri, parassiti, muffe) appartenenti al gruppo 1 fino al gruppo 3, secondo l’allegato XLVI del D.Lgs. 81/08.

I.R. = 2 x 3 = 6 P. = 3 RISCHIO MEDIO-BASSO

Raccomandazioni:

Per garantire la salubrità ambientale è necessario:

Formazione e sensibilizzazione sulle corrette prassi igieniche;

Sorveglianza sanitaria (soprattutto su soggetti sensibilizzati e/o allergici);

Profilassi vaccinale (se disponibile);

Adeguate procedure di pulizia degli ambienti:

o I pavimenti devono essere sistematicamente puliti e periodicamente disinfettati;

o L’arredamento (banchi, sedie, cattedre, lavagne) devono essere sistematicamente spolverati e puliti in quanto strumenti di lavoro su cui si deposita facilmente la polvere, acari, pollini che possono causare irritazioni alle vie respiratorie nonché reazioni allergiche.

o Particolare cura ed attenzione deve essere dedicata dai preposti alla pulizia e disinfezione dei sanitari tramite l’uso di guanti di gomma e

camici in quanto si ravvisa il rischio di contrarre infezioni da Salmonella, virus, epatite A e B, etc.;

o I telai delle finestre, i cornicioni, i davanzali non devono essere imbrattati da guano di volatili;

Monitoraggi ambientali periodici per controllare la qualità dell’aria, delle superfici e della polvere;

Le pareti ed i soffitti non devono ravvisare la presenza di muffe e/o aloni indici di penetrazioni d’acqua;

Impegno nel mantenere un microclima confortevole, quindi: ventilazione e idoneo numero di ricambi d’aria;

Adeguata manutenzione degli impianti aeraulici e idrici;

L’attività di primo soccorso agli allievi deve essere fatta dagli insegnanti o altro personale individuato a tale mansione secondo modalità opportune ed utilizzo di guanti in lattice, onde evitare l’eventuale trasmissione di malattie;

Assicurarsi che tutti gli strumenti metallici contundenti (forbici, compassi, taglierini, etc.) siano sottoposti a buona manutenzione e pulizia; possono essere veicolo di spore di Clostridium tetani;

Programmare interventi di sanificazione in caso si ravvisi la presenza di topi, scarafaggi, formiche, mosche, ragni, rispettivamente responsabili delle leptospirosi, tumefazioni, allergie ed infezioni;

Particolare attenzione richiedono: insegnanti di discipline che prevedono l’utilizzo di laboratori microbiologici; soggetti particolarmente suscettibili (immunodefedati, sensibilizzati o allergici), donne in gravidanza.

Le vie di circolazione esterna e ogni luogo esterno in cui si svolgono attività ludiche e motorie, devono essere sorvegliati, qualora siano presenti bottiglie, oggetti contundenti, siringhe, etc., deve essere previsto il divieto e attivare le misure di protezione;

Si ricorda che, ai sensi del D.Lgs. 181/2003 (art.13), è opportuno indicare che l’acqua somministrata è stata trattata e gassata ed è bene dichiarare all’ASL la presenza del suddetto impianto di gassificazione.

3.7.18. Esposizione a rumore

Dal sopralluogo è emerso che non sono presenti sorgenti significative di rumore e pertanto il datore di lavoro non procederà alla misura strumentale dei livelli di rumore cui i lavoratori e i bambini sono esposti.

All’interno dell'edificio non vi sono impianti o macchine che possano produrre livelli equivalenti di rumorosità superiori a 80 dB(A). Il locale più rumorosi risultano le zone usate come aree di svago a causa delle urla degli allievi ( e degli eventuali rumori derivanti dagli attrezzi ludici, come i rumori impulsivi dei palloni all’interno della palestra).

Rischio non presente

3.7.19. Esposizione a vibrazioni

Non sono presenti sorgenti significative di vibrazioni, sia HAV sia WBV. Da ciò si evince che la struttura, nella situazione attuale, relativamente al rischio vibrazioni non si deve procedere a ulteriori verifiche.

Rischio non presente

3.7.20. Esposizione a radiazioni (ionizzanti o non ionizzanti) Nella struttura non sono presenti sorgenti di radiazioni ionizzanti.

Rischio non presente

3.7.21. Climatizzazione locali

Nella struttura non è presente un sistema di climatizzazione, la temperatura nei locali viene regolata da il sistema di riscaldamento. Per la ventilazione dei locali si sfrutta quella naturale, ottenuta con l’apertura delle finestre poste in modo tale da garantire una adeguata aerazione naturale.

Rischio non presente

3.7.22. Microclima termico e ventilazione

Docente, Collaboratore scolastico, Docente di sostegno

Situazione: Il riscaldamento del fabbricato viene effettuato tramite un impianto centralizzato a gas metano. In ogni aula sono presenti caloriferi regolabili. Per la ventilazione dei locali si sfrutta quella naturale, ottenuta con l’apertura delle finestre. Le dimensioni e la disposizione delle finestre è tale da garantire una sufficiente illuminazione e aerazione naturale.

Rischi: Insorgenza di malattie da raffreddamento;

malesseri di varia gravità per esposizione a calore.

I.R. = 2 x 1 = 2 P. = 3 RISCHIO MEDIO-BASSO

Interventi:

Garantire, nel periodo invernale, una temperatura nelle aule compresa tra i 18 e i 22 gradi centigradi e un umidità relativa compresa tra il 45% e il 55%;

Raccomandazioni:

Prestare attenzione agli sbalzi di temperatura dovuti al passaggi fra ambiente chiuso e ambiente aperto, soprattutto nella stagione invernale;

Non stazionare sulle correnti d’aria, chiudere porte o finestre che provocano correnti;

Assicurarsi che non siano presenti bolle d’aria nei termosifoni. Si consiglia di effettuare le operazioni di sfiato almeno una volta all’anno, prima del periodo di attivazione dei termosifoni.

3.7.23. Illuminazione

Docente, Collaboratore scolastico, Docente di sostegno

Situazione: Le vie di transito e le aree di lavoro hanno un livello di illuminazione artificiale adeguato. Le dimensioni e la disposizione delle finestre è tale da garantire una sufficiente illuminazione e aerazione naturale.

Rischi: Patologie da affaticamento visivo.

Scarsa visibilità durante l’esodo in fase di emergenza

I.R. = 2 x 1 = 2 P. = 4 RISCHIO MEDIO-BASSO

Raccomandazioni:

Verificare il corretto funzionamento delle luci di emergenza presenti nelle vie di esodo e provvedere alla sostituzione delle lampade guaste;

In caso di illuminazione naturale insufficiente dotarsi di adeguata illuminazione artificiale.

3.7.24. Carico di lavoro fisico

Docente, Collaboratore scolastico, Docente di sostegno

Situazione: La tipologia di lavoro comporta la necessità di movimentare carichi, soprattutto durante le operazioni di pulizia e durante gli eventuali spostamenti di arredi, a questo proposito gli operatori sono attrezzati con un carrello per il trasporto del materiale. E’ inoltre possibile che si verifichi affaticamento fisico per prolungato stazionamento in piedi.

Le mansioni svolte più di frequente sono riassumibili in:

• sorveglianza generica

• pulizia manuale a secco pavimenti

• pulizia manuale a umido pavimenti

• pulizia banchi e scrivanie

• pulizia vetri

• produzione fotocopie

Rischi: Disturbi all’apparato muscolo-scheletrico;

I.R. = 2 x 2 = 4 P. = 3 RISCHIO MEDIO-BASSO

Interventi:

Verificare che i carichi superiori a 25 kg per gli uomini e ai 20 kg per le donne vengano movimentati da due o più persone o tramite l’ausilio di mezzi meccanici;

Effettuare delle pause lavorative ad intervalli di tempo costante, quando si effettua lo stesso lavoro per diverse ore consecutive;

Il personale di assistenza è esposto a operazioni che comportano una movimentazione manuale dei carichi (Titolo VI D.Lgs. 81/2008), che probabilmente necessita di sorveglianza sanitaria in quanto può comportare lesioni dorso-lombari, legate anche alla movimentazione manuale del bambino, il quale non è oggetto inanimato, pertanto le condizioni ergonomiche non sempre sono favorevoli;

Inoltre durante le attività di pulizia e di sistemazione dei locali, gli addetti possono trasportare e sollevare carichi di peso differente. Tali operazioni potrebbero richiedere l'applicazione di sforzi fisici significativi. Si ritiene pertanto necessario attivate la sorveglianza sanitaria come prevenzione.

È stato predisposto da parte del medico competente un adeguato programma di sorveglianza sanitaria.

Raccomandazioni:

I carichi devono essere movimentati per brevi periodi e per brevi distanze o lasciando adeguati periodi di riposo all'addetto;

I materiali debbono consentire una presa efficace per poter garantire una movimentazione in sicurezza;

Il carico da movimentare deve essere collocato in posizione tale da non richiedere di dover essere maneggiato a distanza dal tronco o con una torsione/inclinazione dello stesso; lo sforzo fisico necessario alla movimentazione non deve presentare rischi di lesioni dorso-lombari, richiedere torsioni del tronco e movimenti bruschi, richiedere di assumere posizioni instabili del corpo;

L'entità dei carichi trasportati deve essere adeguatamente gestita in funzione della lunghezza del tragitto;

Il personale cerchi di organizzarsi il lavoro alternando, qualora possibile, le diverse attività in modo da evitare lavori ripetitivi o che obblighino per lungo tempo a mantenere posizioni scomode.

3.7.25. Lavoro ai video terminali

Situazione: Il personale e gli alunni non lavorano ai videoterminali per più di 20 ore settimanali, essendo adibito anche ad altre mansioni che non richiedono la presenza continuativa davanti al computer. I docenti fanno uso del videoterminale e l’impiego del VDT avviene per periodi brevi e alternato da attività che permettono di evitare la ripetitività e la monotonia delle operazioni e riducono l'affaticamento fisico e mentale. Considerati i limitati tempi di esposizione di ciascuno dei docenti all'uso del VDT, risulta trascurabile la presenza di rischi per la vista e per gli occhi. Nessun dei soggetti ricade nella situazione di cui all’art. 173 comma c del D.Lgs. 81/2008 e nella situazione di cui all’art. 175, comma 3 del D.Lgs. 81/2008.

Nessun Rischio non presente

3.7.26. Stress lavoro-correlato

Docente, Collaboratore scolastico, Docente di sostegno

Situazione: in certe situazioni lavorative può crearsi affaticamento mentale e fisico che porta alla formazione di patologie da stress per il lavoratore. Tali situazioni si possono riscontrare quando vengono svolti lavori affaticanti mentalmente,orari di lavoro non regolari o eccessivi (superlavoro), quando si verifica il mobbing.

Rischi: Insorgenza di stress mentale e fisico, con conseguenze anche gravi sulla salute dell’individuo (insorgenza di malattie gastrointestinali, dermatologiche, cardiovascolari…).

I.R. = 2 x 2 = 4 P. = 3 RISCHIO MEDIO-BASSO

Interventi:

Monitorare l’andamento dello stress lavoro correlato ogni 2 anni;

Sottoporsi a visita medica in caso di insorgenza di malattie che potrebbero essere collegate a stress lavorativo;

Raccomandazioni:

Coinvolgere il personale nel processo decisionale;

Lavorare regolarmente, senza accumulare mole di lavoro da dover poi svolgere in breve tempo;

Rispettare il diritto ai giorni di ferie e festività;

Effettuare la valutazione del rischio stress lavoro correlato.

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