Il rischio di mercato ricomprende tutta una serie di rischi legati a delle condizioni di incertezza riconducibili all’andamento dei tassi di interesse e di cambio, fino ai prezzi dei valori mobiliari.
Queste entità variabili si riflettono sulle imprese che presentano un asset che si compone di valori mobiliari.
“Nell’approccio finanziario la gestione del rischio assicurativo è in funzione del portafoglio finanziario e l’impresa di assicurazione viene considerata, principalmente, come un intermediario finanziario e, in via subordinata come un’impresa produttrice del bene copertura assicurativa: l’impresa di assicurazione contraendo la passività (riserve tecniche) presso il pubblico e impiegando, sistematicamente, le risorse così raccolte in attività finanziarie, viene a svolgere una vera e propria attività di intermediazione finanziaria.”1
Il rischio di mercato prende forma per un mismatching, inteso come una contrapposizione di due grandezze: gli impieghi e le fonti. Questa
1
52 contrapposizione provoca un’esposizione rischiosa in relazione ai tassi di interesse, alla liquidità o al credito.
5.1 – Il rischio di tasso di interesse
In linea di massima, il rischio di interesse è collegabile all’attività di intermediazione finanziaria, e consiste nel mismatching tra le scadenze degli impieghi e della raccolta, e dalla rinegoziabilità e modificabilità dei tassi di interesse.
In relazione al rischio di tasso di interesse ci sono molteplici fonti, in contrasto tra loro. “Non esiste un’uguaglianza di visioni sul concetto suddetto: il management ha una percezione diversa di tale rischio in relazione allo specifico ambito pratico in cui l’azienda opera, dai prodotti trattati, ai servizi forniti alla clientela.”1
Possiamo però incentrare il discorso su due filoni di pensiero riconducendo il rischio di tasso di interesse su due approcci:
a) Approccio del valore economico b) Approccio degli utili correnti.2
Il primo dei due approcci si fonda sulle oscillazioni che le variazioni inattese dei saggi di interesse generano nel patrimonio economico dell’intermediario.
Il tutto è rapportato alla struttura per scadenza dei tassi di interesse che influenza il valore del patrimonio netto attraverso il loro impatto sul valore attuale dei flussi di cassa dell’attivo e del passivo.
Nel secondo caso, l’approccio degli utili correnti, misura la sensibilità dei margini finanziari alle variazioni dei tassi di interesse, mediante la quantificazione dell’impatto indotto dai cambiamenti nelle strutture di questi ultimi.
1
Management of Interest Rate – B.Leach 2
Basta considerare i pensieri della tipica impostazione aziendalistica dove è possibile considerare due visioni: la prima è la visione economica, mentre la seconda è la visione finanziaria.
53 Il rischio, che si manifesta nella non corrispondenza tra i flussi derivanti dalle attività e i flussi derivanti dalle passività, si concretizza in più modalità:
1) La differenza tra i flussi riguarda la tempistica; questo comporta un problema di rifinanziamento o di reimpiego.
2) La differenza non sta nella durata delle voci opposte in bilancio ma nei criteri che ne regolano i flussi; ad esempio si applica un tasso costante per le attività che vengono finanziate con debiti ai quali si applica un tasso variabile.
3) Un altro possibile problema può essere dato dalla non coincidenza tra le scadenze periodiche di pagamento; in altre parole non coincidono le date delle scadenze di revisione dei tassi.
4) Un ultima disuguaglianza si può trovare nei parametri di riferimento, come ad esempio di parametri di indicizzazione; un esempio può essere l’indicizzazione delle attività al rendimento dei BOT, e delle passività al tasso RIBOR.1
Inoltre è bene sottolineare che sussiste una sensibilità peculiare ai parametri di mercato delle poste attive rispetto a quelle passive.2
5.2 – Il rischio di liquidità
La liquidità è la capacità di far fronte agli obblighi accordati nei tempi e nelle modalità definite contrattualmente.
È una caratteristica fondamentale per la sopravvivenza di una società di qualsiasi tipo, ma nelle compagnie di assicurazione ha una funzione ancora più marcata.
1
Nell’ultimo caso, però, il rischio di tasso di interesse si presenta in misura più attenuata rispetto alle casistiche sopracitate.
AA.VV. – Manuale di Gestione Assicurativa – CEDAM 2003 – Padova 2
Un ulteriore effetto può essere quello del funding: cercare una compensazione delle variazioni del tasso caratterizzante l’attivo con quelle del passivo. La diversa sensibilità alle due componenti rende però più difficoltosa la praticabilità di questa azione oltre ad una prima approssimazione.
54 Venendo in possesso in anticipo di ingenti quantità di mezzi, un’impresa ha la possibilità di investire queste risorse da utilizzare come garanzia dei propri impegni.
I sinistri possono verificarsi in qualsiasi momento, per questo motivo è importante che l’assicurazione possa far tornare in forma liquida gli investimenti effettuati nel minor tempo possibile di modo da far fronte ai costi generati dall’evento dannoso; in questo modo si evita di intaccare il proprio capitale e il proprio equilibrio economico.
Il rischio di liquidità deriva dall’asincronia delle scadenze che crea un’incertezza temporale sulle entrate e sulle uscite monetarie, il ché si traduce nell’impossibilità di far fronte ai propri impegni.
Per proteggersi da ogni problematica attinente alla gestione della liquidità, è importante impostare delle corrette strategie finanziarie a medio/lungo termine.
5.3 – Il rischio di prezzo
Sempre facendo riferimento alla gestione patrimoniale finanziaria, il rischio di prezzo si configura come le variazioni che colpiscono il pricing dei titoli, “a seguito di sfavorevoli movimenti delle variabili di mercato”.1
Questo tipo di rischio si può riscontrare sia in relazione ai titoli azionari, sia in relazioni ai titoli obbligazionari.2
Prendiamo in prima analisi il caso dei titoli azionari e distinguiamo tra:
a) Rischi sistematici; sono generati dalle variazioni che intercorrono nell’intera area economia o, in altre parole, in tutto il sistema. Vi rientra il rischio di mercato e risulta di difficile gestione e prevedibilità, l’unico sistema che può essere adottato come misura preventiva può essere la
1
AA.VV. – Manuale di Gestione Assicurativa – CEDAM 2003 – Padova 2
Il rischio di prezzo per i titoli obbligazionari presenta una variazione dei prezzi più contenuta rispetto al caso dei titoli azionari.
55 diversificazione in mercati internazionali o tramite l’utilizzo del mercato dei derivati.1
b) Rischi specifici; le variazioni che interessano questi rischi sono caratteristici dell’impresa emittente o del settore di appartenenza. Fa parte di questa categoria il rischio di credito e per fronteggiarlo è sufficiente un’efficace strategia di diversificazione del proprio portafoglio.2
Nonostante le variazioni siano più contenute, anche nel caso dei titoli obbligazionari è possibile individuare il rischio di prezzo. Questo si configura attraverso le variazioni nella struttura per scadenza dei tassi di interesse e la relativa diminuzione del corso dei titoli.3 Il caso delle obbligazioni si configura in uno sfasamento temporale tra le scadenze dei tassi di interesse, il quale comporta anche una diminuzione del corso dei titoli.
L’inflazione, le crisi economico-politiche hanno sempre dei riflessi sui titoli, che siano azioni o obbligazioni; in quest’ultimo caso, è possibile tutelarsi tramite il ricorso ai prodotti derivati come interest rate swamp, futures, option, ecc.
5.4 – Il rischio di cambio
Si riscontra quando vengono effettuati degli investimenti in valuta estera. Questi investimenti vengono iscritti in bilancio al cambio corrente, ma è un valore non stabile. Con il tempo il tasso di cambio si modifica, riflettendosi sulla valutazione da iscrivere in bilancio.
Le coperture più utilizzate e più semplici risultano essere i contratti di cambio a termine (futures)4 e le opzioni (currency option)5.
1
Principi di finanzia aziendale – R.A.Brealey 2
Composizione eterogenea per natura e provenienza del gruppo di attività suddetto. AA.VV. – Manuale di Gestione Assicurativa – CEDAM 2003 – Padova
3
AA.VV. – Manuale di Gestione Assicurativa – CEDAM 2003 – Padova 4
I contratti a termine sono contratti stipulati tra due parti che si impegnano a scambiarsi uno specifico bene ad un prezzo e ad un tempo prefissato. Distinguiamo tra:
- Spot; scambio di valute con due giorni, lavorativi, di consegna dopo il deal - Out right; stessa operazione con segno inverso e con tre giorni di consegna. 5 Si tratta di un diritto a comprare (call option) o a vendere (put option) in una certa valuta.
56 5.5 – Il rischio di inflazione
Consiste nella possibilità che la moneta perda il suo potere d’acquisto.
Il processo inflattivo provoca una svalutazione delle passività e attività finanziarie rispetto alle attività reali.
Gli effetti che tale rischio può provocare in un’impresa dipende dalla struttura della situazione patrimoniale dell’impresa stessa.
Questo rischio risulta essere di ostacolo al mantenimento di una struttura di bilancio equilibrata per gli intermediari con assets che presentano una scadenza oltre il breve termine.