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I test ANOVA, condotti sui parametri Δ_Slope, Δ_Ass_Post e Δ_Rel_Post, non hanno evidenziato nessuna differenza significativa tra gli eventi, ciò rivela che nessun evento influisce sulle variabili in ingresso più degli altri; ciò può voler dire sia che nessun evento ha effetto sul tracciato, sia che tutti gli eventi hanno effetto sul tracciato con egual intensità, tuttavia questa seconda ipotesi è meno plausibile dell’altra. L’assenza di differenze significative, può essere dovuta alla mole di dati non abbastanza consistente e diversa a seconda del tipo di evento considerato o ad una elevata variabilità delle risposte a ciascun evento.

La maggior quantità di dati corrisponde al seguente caso di studio:

9 – spostamento da posizione supina a posizione seduta; intervallo = 5;

evento non isolato:

in cui abbiamo 36 rilevamenti; al contrario, in altri casi, soprattutto in quelli con intervallo = 5 minuti ed evento isolato, abbiamo un numero di misure molto minore.

t-Test: Δ_Slope

I t-Test invece rivelano risultati più interessanti; nelle figure 29, 31 e 32 sono riportate delle tabelle riassuntive con i casi di studio e i livelli di significatività. E’ stato preso come riferimento per discriminare la rilevanza di un caso di studio, il valore p≠0 piuttosto che p>0 oppure p<0, in quanto indica intrinsecamente una discriminazione più forte (t-Test a due code).

I t-Test sono stati inizialmente eseguiti con livello di significatività α = 0,05, dove α rappresenta la probabilità di commettere un errore di tipo I, ovvero di respingere erroneamente H0 nel caso in cui H0 sia in realtà vera, e successivamente nei casi con esito positivo, sono stati ripetuti prima con α = 0,01 e poi con α = 0,001.

Figura 28: Livelli di significatività: legenda.

In figura 29 è riportata la tabella riassuntiva riguardante la variabile Δ_Slope; le colonne (da sinistra verso destra) riportano rispettivamente:

il tipo di evento; l’intervallo di tempo;

la condizione di evento isolato o non isolato; la media;

la deviazione standard; il numero di campioni;

il valore di significatività per Δ_Slope ≠ 0; il valore di significatività per Δ_Slope > 0; il valore di significatività per Δ_Slope < 0.

Come si può notare dalla tabella vi è solamente un valore significativo, in corrispondenza dell’evento isolato “11 – spostamento da posizione supina a laterale”, con intervallo di tempo = 2 minuti; il fatto che si presenti una significatività solamente in questo caso e in nessun altro, non aiuta a confermare pienamente il risultato; analizzando ulteriormente questo caso particolare, si nota che il test indica una significatività per Δ_Slope < 0, che rappresenta un calo della pendenza. Utilizzando il metodo della sovrapposizione dei tracciati è possibile visualizzare l’andamento medio e mediano:

Figura 30: media (a destra) e mediana (a sinistra) degli andamenti relativi all’evento 11 nell’intervallo di 2 minuti.

Gli andamenti medi e mediani (relativi all’intervallo di 2 minuti) confermano il calo della pendenza (che in questo caso è positiva), anche se non in modo evidente; in sostanza queste due analisi sono coerenti tra loro e suggeriscono che questa variazione comporti un decremento della pendenza nel segnale RBV; il fatto che soltanto il caso “evento isolato, intervallo=2” sia significativo può indicare che l’influenza dell’evento si manifesti entro 2 minuiti dal verificarsi dell’evento e che negli altri casi sia mascherata da effetti provocati da altri eventi.

t-Test: Δ Assoluto e Δ relativo

In figura 31 e 32 sono riportate le tabelle per le variabili Δ_Ass e Δ_Rel:

Figura 32: Tabella riassuntiva delle analisi per mezzo di t-Test relative a Δ Relativo.

Confrontando direttamente i risultati tra queste due variabili, si possono notare subito delle significatività ricorrenti, in dettaglio sugli eventi:

1. paziente beve acqua; 2. paziente beve caffè;

3. spostamento da posizione supina a posizione a gambe alzate; 4. spostamento da posizione supina a posizione laterale;

I risultati mostrano che, in tutti i casi, le significatività descrivono lo stesso effetto: Δ_Ass > 0, Δ_Rel > 0, a significare che il Δ post-evento (cioè il calo volume ematico misurato) è significativamente maggiore di quello pre-evento, indicando quindi un calo di volume ematico (vero o artefattuale che sia) indotto dall’evento in esame.

1. Paziente beve acqua:

La significatività non è delle più alte (α = 0,05) ed è presente solo in uno dei 4 casi; bisogna comunque tenere conto del basso numero di campioni nel caso di evento isolato e intervallo = 5 (10 campioni), e del fatto che in 2 minuti l’effetto dell’evento possa non essersi ancora verificato, in quanto l’assunzione di liquidi necessiti di più tempo perché gli effetti si possano manifestare.

Figura 33: media e mediana degli andamenti relativi all’evento 5 – paziente beve acqua nell’intervallo di 10 minuti.

In questo caso sono stati riportati gli andamenti medi e mediani nell’intervallo di 10 minuti. Gli andamenti suggeriscono che il segnale, in seguito all’evento tenda a compiere una risalita, in disaccordo con il significato di Δ > 0, che indicherebbe invece un decremento del volume ematico. L’aumento del grado di idratazione del paziente è un dato di fatto, questo porta a pensare che il parametro Δ non sia del tutto

rappresentativo dell’effetto dell’evento sul tracciato, in particolare nei casi in cui si verifichi una risalita del segnale RBV.

2. Paziente beve caffè:

Purtroppo per questo caso di studio, è possibile trarre conclusioni basandosi su una quantità esigua di dati (solamente 8 campioni). Nonostante ciò c’è una forte corrispondenza tra il Δ_Ass e il Δ_Rel (entrambi > 0), sia nel caso in cui l’intervallo sia di 5 minuti, che nel caso in cui sia di 2 minuti, ed è presente una significatività forte (α = 0,01), come si può notare in figura 31, in corrispondenza del caso di evento non isolato, intervallo = 5 minuti.

Figura 34: media e mediana degli andamenti relativi all’evento 6 – paziente beve caffè nell’intervallo di 10 minuti.

Anche in questo caso sono stati riportati gli andamenti medi e mediani nell’intervallo di 10 minuti. Anche qui i tracciati suggeriscono che il segnale, in seguito all’evento tenda a compiere una risalita. Il caffè dovrebbe avere proprietà di vasocostrizione, e secondo le ipotesi, già citate sopra, di J. J. Dasselaar3, dovrebbe favorire il mescolamento dell’ematocrito proveniente da zone in cui è presente in maggior

                                                                                                               

3  J.  J.  Dasselaar  et  al.  [1]:  Measurements  of  RBV  changes  during  HD:  merits  and  limitations.  

quantità, provocando una discesa nel segnale RBV. Questa teoria, in disaccordo con i risultati qui ottenuti, in realtà è riferita all’ingestione di cibi, e alla vasocostrizione dei vasi splenici; è dunque possibile che i due casi si possano considerare diversi tra loro, e che l’assunzione di caffè possa provocare una vasocostrizione dei vasi periferici con uno spostamento di fluidi plasmatici verso la circolazione centrale, causando una diluizione del sangue, interpretata dal sensore come un aumento di volume ematico; questo fenomeno è dunque un artefatto verificatosi in risposta all’evento, in quanto l’incremento del volume ematico è solo “apparente”, non reale. Anche in questo caso, il comportamento del segnale riportato nei grafici medio e mediano è in disaccordo con i risultati del t-Test, che invece suggeriscono un calo di volume ematico, questo ci porta a pensare che i casi in cui il segnale tende a risalire non sono ben rappresentati dai parametri Δ_Ass e Δ_Rel.

3. Spostamento da posizione supina a posizione a gambe alzate (Trendelenburg): In questo caso di studio la correlazione è piuttosto debole, in quanto risulta significativo solamente un caso di studio (evento non isolato, intervallo = 5), anche se presente in entrambi i casi (Δ_Ass > 0 e Δ_Rel > 0).

Figura 35: media e mediana degli andamenti relativi all’evento 13 – spostamento da posizione supina a posizione a gambe alzate (Trendelenburg) nell’intervallo di 5 minuti.

E’ noto che la posizione di Trendelenburg è utilizzata come manovra di sicurezza in caso di ipotensione, in quanto permette uno shift di fluidi dalle zone periferiche (gambe) alla circolazione centrale, aumentando il ritorno venoso e favorendo il mantenimento della pressione sanguigna. Questo dato di fatto è nettamente in disaccordo con quanto mostrato dai grafici di andamento medio e mediano, che suggeriscono invece un decremento del volume ematico. E’ da puntualizzare il fatto che ai pazienti non è stata fatta eseguire la manovra di Trendelenburg vera e propria, ma più semplicemente uno spostamento in alto delle gambe (circa 45 °) con l’ausilio del letto ospedaliero; questo movimento meno accentuato può avere conseguenze meno definite. Tuttavia è possibile che la manovra porti ad un incremento di ematocrito nel punto di misura, interpretato dall’apparecchiatura come un calo di volume ematico; questa ipotesi è in accordo con gli andamenti mostrati dai grafici medi e mediani, e dai risultati del t-Test. E’ da puntualizzare che anche questo decremento registrato, non è reale, ma è un artefatto dovuto all’interpretazione della variazione di ematocrito.

4. Spostamento da posizione supina a posizione laterale:

Questo evento è quello che presenta il maggior numero di casi significativi, e il più alto livello di significatività, sempre nella direzione Δ_Ass > 0 e Δ_Rel > 0:

relativamente a Δ_Ass risulta:

evento non isolato, intervallo 5 minuti: significatività molto alta (α = 0,001); evento non isolato, intervallo 2 minuti: significatività alta (α = 0,01);

evento isolato, intervallo 5 minuti: nessuna significatività, probabilmente non rilevata per il basso numero di campioni (7 campioni);

mentre relativamente a Δ_Rel risulta:

evento non isolato, intervallo 5 minuti: significatività alta (α = 0,01); evento non isolato, intervallo 2 minuti: significatività alta (α = 0,01);

evento isolato, intervallo 5 minuti: nessuna significatività, probabilmente per lo stesso motivo di cui sopra;

evento isolato, intervallo 2 minuti: significatività normale (α = 0,05);

Figura 36: media e mediana degli andamenti relativi all’evento 11 – spostamento da posizione supina a posizione laterale, nell’intervallo di 5 minuti.

I tracciati medio e mediano nell’intervallo di 5 minuti sottolineano un repentino decremento della pendenza, compatibile con i risultati del t-Test. E’ tuttavia inusuale che l’andamento del segnale pre-evento sia crescente; per conferma sono stati riportati i grafici relativi ad un intervallo di tempo maggiore (20 minuti), nei quali si può notare che l’andamento generale è decrescente, e che l’andamento crescente non notato in precedenza è dovuto solamente all’irregolarità del segnale.

Figura 37: media e mediana degli andamenti relativi all’evento 11 – spostamento da posizione supina a posizione laterale, nell’intervallo di 20 minuti.

Interpretare il meccanismo che porta questo cambio di posizione a provocare un decremento nel segnale RBV non è immediato; ricordiamo che per comodità il paziente effettuava il cambio di posizione dallo stesso lato del corpo in cui erano inseriti gli aghi di prelievo e restituzione del sangue; questo può essere in qualche modo significativo e fornire una linea guida nell’interpretazione dei risultati.

In base ai risultati si può elaborare una prima ipotesi secondo la quale sembra che questo particolare spostamento provochi un calo apparente di volume ematico, che potrebbe essere dovuto a un temporaneo aumento della concentrazione dell’ematocrito.

Un ragionamento inverso porta a elaborare una teoria differente che induce a pensare che lo spostamento da posizione supina a laterale causi uno shift di fluidi dall’alto verso il basso (ovvero verso il braccio dove sono posizionati gli aghi), provocando una diluizione dell’ematocrito e un aumento apparente del volume ematico, inoltre dato il coinvolgimento diretto della zona dove sono inseriti gli aghi, si è portati a pensare che le conseguenze si manifestano subito dopo il verificarsi dell’evento.

Di sotto riportiamo i grafici degli andamenti medi e mediani relativi a un intervallo di 2 minuti:

Figura 38: media e mediana degli andamenti relativi all’evento 11 – spostamento da posizione supina a posizione laterale, nell’intervallo di 2 minuti.

Da questi grafici si può notare un lieve decremento della pendenza.

Le due ipotesi formulate sono in disaccordo tra loro, ma il grado di significatività mostrato dai risultati e la mole di dati (18 e 14 campioni), sembra confermare marcatamente la prima ipotesi.

Conclusioni

Il monitoraggio del volume ematico in emodialisi è attualmente possibile grazie all’impiego di sensori non invasivi che rilevano la variazione di volume ematico relativo, un parametro che riflette l’entità dell’ultrafiltrazione e del refilling plasmatico.

Obiettivo del presente studio era quello di valutare l’effetto di determinati eventi intradialitici sul segnale RBV, seguendo un protocollo di studio applicato in sedute di emodialisi, che prevedeva l’esecuzione di cambiamenti posturali da far compiere al paziente e la registrazione di tutti gli eventi verificatisi durante la seduta, come ad esempio l’assunzione di cibi e bevande, la presenza di sintomi o la somministrazione di farmaci.

Inizialmente è stata considerata una lista di 33 eventi diversi, in un secondo momento sono stati esclusi tutti gli eventi accaduti in misura troppo limitata per poter effettuare uno studio significativo. L’analisi statistica è stata condotta basandosi su 3 parametri principali: Δ_Slope strettamente legato alla variazione di pendenza, Δ_Rel, calcolato in corrispondenza del primo minimo dopo l’evento, che rappresenta una misura di calo volume ematico, e analogamente Δ_Ass, calcolato invece in corrispondenza del minimo assoluto presente all’interno dell’intervallo considerato.

L’analisi di Δ_Ass e Δ_Rel ha evidenziato 4 eventi con effetti particolarmente significativi rilevabili sul segnale RBV:

1. paziente beve acqua; 2. paziente beve caffè;

3. spostamento da posizione supina a posizione gambe alzate; 4. spostamento da posizione supina a posizione laterale;

Gli eventi “spostamento da posizione supina a posizione gambe alzate” e “spostamento da posizione supina a posizione laterale”, possono causare un

decremento apparente del volume ematico, probabilmente causato dallo shift di fluidi tra compartimenti.

Analizzando gli eventi “paziente beve acqua” e “paziente beve caffè” sono emerse diverse discrepanze tra i risultati dei test statistici e gli andamenti mostrati dai grafici medi e mediani; ciò porta a pensare che, nei casi in cui l’evento comporti un incremento del volume ematico, i parametri Δ_Ass e Δ_Rel non siano del tutto rappresentativi dell’influenza dell’evento sul segnale e per questo motivo i risultati evidenziati dai test statistici relativi a questi parametri vanno interpretati con particolare attenzione.

Maggior rilevanza è stata data all’analisi di Δ_Slope, la quale mostra solamente un risultato significativo: “spostamento da posizione supina a posizione laterale”.

Come anche mostrato dai risultati di Δ_Ass e Δ_Rel, questo evento sembra provocare un calo apparente del volume ematico, anche se il meccanismo con cui questo avviene non è ancora chiaro.

Lo studio ha dunque confermato quanto riportato da studi presenti in letteratura, limitatamente all’effetto dell’assunzione di liquidi, mentre di più difficile interpretazione è l’effetto prodotto dallo “spostamento da posizione supina a posizione laterale”, plausibilmente correlato al fenomeno dello shift di fluidi fra i compartimenti.

Comprendere la morfologia del segnale RBV e l’effetto degli eventi intradialitici su di esso, rimane di estrema importanza ai fini di un corretto monitoraggio del paziente e dell’utilizzo di tale segnale in complessi sistemi di biofeedback.

Appendice

Protocollo  

 

Studio  della  morfologia  del  segnale  di  variazione  percentuale  di  

volume  ematico  in  emodialisi  

 

Il  seguente  protocollo  indica  un  procedimento  da  eseguire  nel  corso  di  una  seduta  dialitica,   al   fine   di   identificare   eventuali   correlazioni   tra   particolari   andamenti   del   segnale   ‘variazione   del   volume   ematico   percentuale’   e   rispettive   azioni   eseguite   dai   pazienti,   che   potrebbero  influenzare  la  misura  del  segnale,  ad  esempio:  

 

• semplici  cambi  di  posizione  come  il  portarsi  da  posizione  supina  a  posizione  laterale  o   ortopnoica  (seduta)  e  viceversa;  

 

• l’ingestione  di  bevande  o  alimenti  con  proprietà  di  vasocostrizione,  ad  esempio  acqua,   te,  caffè,  cioccolato,  liquirizia.  

 

In  particolare  è  importante  la  posizione  del  paziente  nei  momenti  iniziali  della  seduta,  in   quanto  potrebbe  influire  sulla  misura  iniziale  del  volume  ematico  che  funge  da  riferimento   per  tutti  i  valori  rilevati  in  seguito.  E’  quindi  necessario  modificare  la  posizione  del  paziente,   di  seduta  in  seduta,  al  momento  delle  misurazioni  iniziali  del  segnale  di  volume  ematico,  e   successivamente  confrontare  i  dati  per  rilevare  differenze  significative.  

 

In   seguito   si   fanno   eseguire   al   paziente   le   azioni   di   interesse,   con   l’accortezza   di   lasciar   trascorrere  tempo  tra  un’azione  e  l’altra,  in  modo  da  permettere  agli  effetti  sul  segnale  di   esaurirsi   e   non   sovrapporsi   tra   loro.   Contemporaneamente   registrare   i   precisi   istanti   di   tempo   in   modo   da   poter,   in   seguito,   sincronizzare   l’andamento   del   segnale   con   la   lista   di   eventi.  

 

Può   essere   importante   annotare   anche   l’eventuale   visita   del   medico   e   le   misurazioni   di   pressione.  Questi  eventi  possono  indurre  cambiamenti  nel  paziente  (ansia,  agitazione),  e  di   conseguenza  provocare  un  cambiamento  nell’andamento  del  segnale.  

 

Lo   studio   prevede   il   monitoraggio   di   10   sedute   di   dialisi,   annotando   i   parametri     caratteristici   dei   pazienti   (sesso,   età,   tipologia   di   accesso   vascolare,   peso,   stato   cardiovascolare)  e  della  seduta.  

 

Eventi  

 

o a  1  h  dall’inizio  portarsi  da  posizione  supina  a  seduta;   o 15  min.  dopo  portarsi  da  posizione  seduta  a  supina;   o 15  min.  dopo  portarsi  da  posizione  supina  a  laterale;   o 15  min.  dopo  portarsi  da  posizione  laterale  a  supina;   o 15  min.  dopo  portarsi  da  posizione  supina  a  seduta;   o 15  min.  dopo  portarsi  da  posizione  seduta  a  supina;   o 15  min.  dopo  alzare  le  gambe;  

SESSO  ___________________________________________________      

TIPO  DI  DIALISI  _______________________________________     DATA  DI  NASCITA______________________________    

TIPO  DI  FILTRO________________________________________    

PESO  INIZIO  DIALISI  (Kg)   __________________________   CALO  PESO  (Kg)________________________________  

   

PESO  FINE  DIALISI  (Kg)   __________________________    

CALO  PESO  ORARIO  (Kg/h)   __________________________    

FLUSSO  SANGUE  ______________________________________    

DURATA  DIALISI  (min)  _______________________________    

CONDUCIBILITA’  TOTALE  (mS/cm)  _________________    

MODALITA’  PRELIEVO  SANGUE  _____________________     ACCESSO  VASCOLARE  ________________________________       Peso  secco  (Kg)  ______________     Altezza  (cm)  __________________     BMI  ____________________________                

INFO  sul  RICIRCOLO____________________________________________________________________________________________    

INFO  sul  CONCENTRATO_______________________________________________________________________________________    

INFO  sulla  TERAPIA____________________________________________________________________________________________     STATO  CARDIOVASCOLARE___________________________________________________________________________________       N°  macchina  ARTIS______________        

INFO  sul  BAGNO  di  DIALISI     QD=__________________     Na=__________________     HCO3=_______________     Cond=________________     K=____________________  

In  caso  di  HDF  On-­‐Line    

FLUSSO  INFUSIONE  ___________________________    

VOLUME  TOT  INFUSIONE_____________________    

 

In  caso  di  AFBK    

POSIZIONE  DEL  PAZIENTE    

DURANTE  LE  MISURAZIONI  INIZIALI    

 

EVENTI  PAZIENTE  

 

Anti-­‐trendelemburg  (testa  su  –  gambe  giù)   Beve  

Caffè   Cefalea   Crampi   Dorme  

Giramenti  di  testa   Eritropoietina   Fine  della  flebo   Fisiologica  

Flebo  di  amminoacidi   Flebo  di  glucosio   Infusione  EMAGEL   Infusione  potassio  

Lamenta  dolora  alle  braccia   Lamenta  dolore  alle  gambe   Mangia  

Movimento  accidentale  braccio   Nausea  

Parla  

Prelievo  per  emogas-­‐analisi   Singhiozza  

Starnutisce   Suda  (ha  caldo)   Tachicardia  

Terapie  personali  paziente  (infusioni)   Tossisce   Trendelenburg   Abbassamento  testa           EVENTI  SEDUTA    

Allarme  aspirazione  arteria   Allarme  fine  eparina  

Allarme  pressione  venosa   Attacco  aghi  

Attacco  linee   Bolo  eparina   By  pass  

Disattivazione  UF  minima   Distacco  aghi  

Distacco  linee   Fine  dialisi   Inizio  dialisi  

Interruzione  dialisi  

Lavaggio  aghi  con  fisiologica   Misura  pressione  

Modifica  calo  peso  orario   Modifica  calo  peso  totale   Modifica  conc.  Sodio   Modifica  conducibilità   Modifica  flusso  infusione   Modifica  flusso  sangue   Modifica  infusione  eparina   Modifica  peso  secco  

Modifica  temperatura  dializzato   Modifica  VE/CP  

Modifica  velocità  pompa  

Restituzione  finale  da  linee  a  paziente   Ripresa  dialisi  

Stop  calo  peso   Stop  flusso   UF  minima  

 

EVENTI  PRE  -­‐  DIALISI  

Pressione  pre-­‐dialisi  

 

 

 

INTRA  -­‐  DIALISI  

TEMPO  

EVENTI  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Listati Matlab

Creazione_scheda_seduta clc clear all load s;s load PAZIENTI

disp('Inserire 1 per azzerare il contatore delle sedute')

s=input('Inserire s per continuare ad aggiungere sedute nuove ');

disp(' INSERIMENTO DATI SEDUTA')

Nome_paziente=input('Inserire il nome del paziente ','s'); Sesso=input('Inserire il sesso del paziente (M/F) ','s'); Data_dialisi=input('Inserire la data della seduta ','s'); Data_nascita=input('Inserire la data di nascita ','s'); TD={'BD';'HDF On-line';'AFB'};

disp('Inserire la tipologia di dialisi');

% selezione del tipo di dialisi e inserimento delle informazioni in % base alla tipologia di dialisi specificata

Tipo_dialisi=TD(input('digitare 1 per BD, 2 per HDF On-line, 3 per AFB ')) if strcmp(Tipo_dialisi,'BD')==0

Flusso_infusione_orario=input('Inserire il flusso di infusione e specificare unit‡ di misura (mL/min oppure L/ora) ','s');

Flusso_infusione_finale=input('Inserire il flusso totale finale infuso (Litri) ','s');

if strcmp(Tipo_dialisi,'AFB')==1

Tipo_sacca_infusione=input('Inserire il tipo di sacca di infusione ','s'); else Tipo_sacca_infusione='/'; end else Flusso_infusione_orario='/'; Flusso_infusione_finale='/'; Tipo_sacca_infusione='/'; end

Tipo_filtro=input('Inserire il tipo di filtro utilizzato ','s'); Altezza=input('Inserire l''altezza del paziente (cm) ');

Peso_secco=input('Inserire il peso secco del paziente (Kg) ');

Peso_paziente_iniziale=input('Inserire il peso del paziente a inizio seduta ','s');

Peso_paziente_finale=input('Inserire il peso del paziente a fine seduta ','s');

Calo_peso_tot=input('Inserire il calo peso totale impostato (Kg) ','s'); Calo_peso_orario=input('Inserire il calo peso orario (Kg/ora L/ora ) ','s'); BMI=Peso_secco/((Altezza/100)^2);

Flusso_sangue=input('Inserire il flusso del sangue impostato (mL/min) ','s'); Durata_dialisi=input('Inserire la durata della seduta (minuti) ','s');

QD=input('Inserire il flusso del bagno di dialisi (QD) (mL/min) ','s'); Ricircolo=input('Inserire informazioni sul ricircolo ','s');

N_macchina=input('Inserire il numero della macchina Artis utilizzata nella seduta ','s');

Concentrato=input('Inserire eventuali informazioni sul concentrato utilizzato ','s');

disp('Inserire informazioni sul bagno dialisi') Na=input('Na= ','s');

HCO3=input('HCO3= ','s');

Cond=input('Conducibilit‡= ','s'); K=input('K+= ','s');

Terapia=input('Inserire informazioni sulla terapia ','s');

Posizione_inizio_seduta=input('Inserire la posizione del paziente a inizio seduta ','s');

Stato_cardiovascolare=input('Inserire eventuali informazioni sullo stato cardiovascolare del paziente ','s');

PAZIENTI{1,s}=[Nome_paziente;Sesso;Data_dialisi;Data_nascita;Tipo_dialisi;Flusso _infusione_orario;Flusso_infusione_finale;Tipo_sacca_infusione;Tipo_filtro;Altez za;Peso_secco;Peso_paziente_iniziale;Peso_paziente_finale;Calo_peso_tot;Calo_pes o_orario;BMI;Flusso_sangue;Durata_dialisi;QD;Ricircolo;N_macchina;Concentrato;Na ;HCO3;Cond;K;Terapia;Posizione_inizio_seduta;Stato_cardiovascolare;]; save('PAZIENTI','PAZIENTI') Scheda(s); Inserimento_dati_sedute_OK; Import_dati(s); s=s+1; save('s','s') Inserimento_dati_seduta_OK clc eval(['seduta',int2str(s),'=zeros(1,32);']); % Inizializzo le variabili press={};ev=1;fine=0; % sedutaN, press, ev, fine

for i=1:33 % Inizializzo i contatori k a 1 eval(['k',int2str(i),'=1;']) % end %

press{k19}=input('Inserisci i valori di pressione e battito cardiaco pre-seduta ','s'); paziente=PAZIENTI{s}; cpo=str2num(paziente{15}); while ev~=0 EVENTI_SEDUTA

disp('Inserire fine per terminare');

ev=input('Inserisci il numero corrispondente all''evento da inserire '); if ev~=0

ora=input('Inserisci l''ora in cui l''evento si Ë verificato ');

if ev==19 % inserimento valori di pressione

press{k19+1}=input('inserisci i valori di pressione e battito cardiaco ','s'); % e valori battito cardiaco

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