6. MATERIALI E METODI
7.1. Risultati delle analisi di campioni biologici
Otto campioni (PNAB_01, PNAB_06, PNAB_08, PNAB_15, PNAB_20, PNAB_22, PNAB_26, PNAB_27), sui 27 totali, presentavano alleli che non sono mai stati rilevati nelle popolazioni di stambecco; complessivamente 22 dei 30 microsatelliti impiegati presentavano alleli non riconducibili a stambecco e per gli altri 8 il genotipo era mancante. È quindi ipotizzabile che tali campioni non appartengano a stambecchi, ma ad una specie affine. Ad un primo riscontro sembrano non essere di caprini, perché gli alleli non corrispondono con alleli che sono stati trovati per la specie caprina; in ogni caso questi otto campioni sono stati esclusi da ulteriori analisi. È stato inoltre escluso il campione PNAB21 dato che ha presentato molti genotipi mancanti. Due campioni (PNAB_12 e PNAB_13) hanno presentato lo stesso genotipo ai 30 microsatelliti e altri due campioni (PNAB_05 e PNAB_14) hanno presentato lo stesso genotipo in 29 dei 30 microsatelliti. Sulla base della probabilità di identità di due fratelli il numero atteso di individui con lo stesso genotipo multilocus è solo 0,001 per la popolazione Adamello Brenta. Si può quindi ragionevolmente presumere che i due individui siano stati campionati due volte e sono stati quindi esclusi i campioni PNAB_13 e PNAB_14 da ulteriori analisi. In definitiva sono stati sedici i campioni rimasti per le analisi genetiche.
I microsatelliti analizzati, una volta effettuata la correzione per i confronti multipli, erano tutti in equilibrio di Hardy-Weinberg per la popolazione Adamello Brenta. Il dato indica quindi l’assenza di sottostrutture di popolazione (Tabella 7.1).
43 Microsatellite Eterozigosi osservata Eterozigosi attesa
P dopo correzione Holm BM302 0,4 0,41579 1 OarVH3 NA McM152 0,625 0,62702 1 MAF209 NA TGLA12 0,4375 0,61492 1 SR-CRS 0,0625 0,0625 1 JMP29 0,5 0,46169 1 OarFCB 0,125 0,22581 1 McM173 0,66667 0,56322 1 MAF36 0,125 0,12097 1 SR-CRS 0,6875 0,6129 1 BM4505 0,5 0,48387 1 OarFCB 0,125 0,12097 1 BM415 0,5625 0,46573 1 MILSTS 0,5625 0,58669 1 ILSTS2 0,25 0,22581 1 OarFCB 0,6875 0,69758 1 CSSM47 0,375 0,48589 1 OARHH3 0,64286 0,59259 1 MAF70 0,125 0,12097 1 OarAE5 0,25 0,41129 0,64 INRABE 0,1875 0,1754 1 TGLA10 0,66667 0,6046 1 URB058 0,125 0,22581 1
Tabella 7.1 Eterozigosi attesa ed osservata per ogni microsatellite utilizzato
L’eterozigosi attesa è risultata pari a 0,37 per la popolazione Adamello Brenta (tabella 7.1). Questo valore può considerarsi basso, anche comparandolo ad altre popolazioni di stambecco; solo la popolazione svizzera di Oberbauenstock presenta un valore più basso. Peraltro questa popolazione è piuttosto piccola ed ha vissuto quattro colli di bottiglia in serie presentando il più basso valore di eterozigosi attesa di tutte le popolazioni svizzere analizzate (Biebach e Keller 2009).
La popolazione dell’Adamello Brenta ha un numero standardizzato di alleli pari a 2,4. Questo valore si colloca a metà del range di altre popolazioni stambecchi analizzati.
44 Popolazione N Na (Numero alleli) AR (Ricchezza allelica) He (Eterozigosi attesa) Albris 61 2,5 2,3 0,41 Aletsch 36 2,9 2,5 0,47 Br Rothorn 39 2,6 2,4 0,48 Gran Paradiso 55 2,9 2,6 0,46 Oberbauenstock 30 2,2 2,0 0,35 Pleureur 29 2,7 2,3 0,41 Schwarzmönch 32 2,7 2,5 0,48 Wetterhorn 19 2,3 2,2 0,41 Adamello Brenta 17 2,6 2,4 0,37
Tabella 7.2 Numero alleli e eterozigosi attesa per alcune popolazioni di Stambecco presenti nell’Arco Alpino
Tutti i confronti a coppie dell’indice Fst tra le popolazioni analizzate erano significativi (tabella 7.3). I valori di Fst oscillano tra 0,03 (tra le due popolazioni svizzere Aletsch e Schwartzmonch) e 0,20 (tra la Adamello Brenta e le popolazioni svizzere Oberbauenstock e Wetterhorn).
Confronto Fst Albri s Aletsc h Br Rotho rn Gran Paradi so Ober bauensto ck Pleure ur Schwa rz Monch Wett er horn Adamel lo Brenta Albris 0,00 Aletsch 0,09 0,00 Br Rothorn 0,11 0,07 0,00 Gran Paradiso 0,09 0,05 0,12 0,00 Oberbauenst ock 0,07 0,15 0,18 0,14 0,00 Pleureur 0,15 0,06 0,16 0,09 0,19 0,00 Schwarzmon ch 0,08 0,03 0,07 0,06 0,14 0,08 0,00 Wetterhorn 0,14 0,07 0,12 0,11 0,17 0,13 0,08 0,00 Adamello Brenta 0,12 0,11 0,18 0,08 0,20 0,14 0,14 0,20 0,00 Tabella 7.3 Confronto a coppie dell’indice Fst
Le due popolazioni svizzere che hanno mostrato la più elevata differenziazione dalla popolazione Adamello Brenta (tabella 7.3) hanno subito una forte deriva genetica dovuta sia al fatto che la loro creazione è venuta a seguito di colli di bottiglia in serie sia alla ridotta dimensione delle popolazioni. Come atteso dalla storia della reintroduzione dello stambecco nel
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comprensorio Adamello Brenta la popolazione ha una bassa differenziazione genetica rispetto a molte popolazioni dell’Arco Alpino.
Figura 7.4 – Plot multidimensionale dell’indice Fst tra le nove popolazioni analizzate
La struttura genetica è influenzata inoltre dalla distribuzione spaziale delle colonie che la compongono e quindi dalla possibilità che i soggetti hanno di avere degli scambi genici tra le diverse colonie. Le grosse difficoltà che gli esemplari trovano nel muoversi, soprattutto nel periodo riproduttivo, verso altri branchi per l’accoppiamento potrebbero essere una delle cause di peggioramento di questa situazione, situazione evidenziata dal fatto che ogni anno in primavera vengono ritrovati, nei canaloni dove si accumula la neve invernale, carcasse di stambecchi che presumibilmente hanno trovato la morte travolti dalle slavine nel momento in cui stavano attraversando i costoni innevati alla ricerca di nuovi territori da colonizzare e di femmine per l’accoppiamento. Tuttavia l’Ente Parco, nel corso degli anni, ha effettuato operazioni di monitoraggio utilizzando la tecnica del radiotracking, seguendo
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gli spostamenti di alcuni animali provvisti di radiocollare con trasmettitore GPS. Tali lavori hanno evidenziato che gli animali delle due neocolonie sono spesso in contatto tra loro ma anche con le limitrofe colonie del versante lombardo dell’Adamello e in modo più sporadico verso nord con le popolazioni presenti nel Parco Nazionale dello Stelvio. Tali spostamenti da parte di alcuni soggetti, si presume, abbiano in passato contribuito ad un ricambio genetico avvenuto in maniera naturale, ma se questi scambi genici non sono avvenuti la fitness della specie andrebbe a peggiorare ulteriormente, portando a dover programmare nuove operazioni per la conservazione della specie. L’opzione più plausibile per migliorare tale condizione è data da operazioni di restocking da effettuare in una o in entrambe le colonie del Parco; ciò potrebbe essere messo in pratica con la cattura e la successiva liberazione di alcuni, anche solamente due, esemplari provenienti da popolazioni già sottoposte ad analisi genetiche ed il cui corredo genetico sia il più diverso possibile della colonia di destinazione.
47 8. CONCLUSIONI
Il presente studio ha messo inizialmente in risalto le difficoltà tecniche che si possono incontrare effettuando operazioni di campionamento di animali selvatici a quote molto elevate. Difatti su un totale di 27 campioni raccolti ben 8 sono stati, per motivi differenti, scartati in fase di analisi e successiva elaborazione dei risultati.
Passando poi ai risultati dell’analisi genetica si è osservato come la popolazione di stambecco dell’Adamello Brenta presenti un livello di variabilità genetica piuttosto ridotto. Questa ridotta variabilità può essere un segnale di una ridotta fitness della popolazione e sarebbe quindi opportuno monitorare la situazione genetica nel corso degli anni a venire per capire se si tratti di un fenomeno in aumento o se i livelli di variabilità sono stabili pur se ridotti.
Qualora si constatasse un peggioramento della situazione dovrebbe pensare ad interventi di restocking di nuovi soggetti nei territori del Parco, da effettuare con soggetti provenienti da popolazioni il più lontano possibile a livello genetico.
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52 RINGRAZIAMENTI
Le pagine di questa tesi le dedico ai miei genitori che hanno sempre creduto in me supportandomi e sopportandomi durante questi tre anni, ai miei nonni che ad ogni esame superato si facevano scappare la lacrimuccia dall’emozione. Al Professore Riccardo Bozzi che mi ha seguito in maniera attiva nella stesura della tesi. Ai miei amici tutti, che mi hanno sempre detto che ciò che stavo studiando era una cosa fantastica, era il mio mondo e che non avrei mai dovuto mollare! Ma come avrei potuto mollare quest’avventura?? E voi due?? I migliori compagni di studio e di merende Giovanni e Francesco, ne abbiamo combinate tante ma sin dal primo anno siamo stati una squadra fortissima e vi ringrazio per le grasse risate che con la vostra parlata toscana mi avete fatto fare!! Ai ragazzi dell’ufficio fauna del Parco Naturale Adamello Brenta, con il loro mentore Andrea Mustoni, sempre pronti a mettersi in gioco, aiutare insegnare e anche ridere in compagnia. Come durante quelle super cene fatte in foresteria con il guardaparco Michele, Marco dell’ufficio fauna e poi Enrico e Marta con i quali ho condiviso l’appartamento durante il mese e mezzo di tirocinio.
Una grazie veramente di cuore a tutti coloro che mi sono stati vicino in questi tre anni.