Scuola secondaria
6.3 Risultati delle simulazioni
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Figura 61 – Esempio avvio della simulazione
79 6.3.1 Valutazione dei tempi di completamento
Terminate le simulazioni, nelle tabelle successive sono stati riassunti i tempi massimi di completamento per ogni tipologia di uscita. Inoltre, è stato operato un confronto dei tempi delle classi che sono state aggiunte o che sono state ricollocate nelle loro aule nelle simulazioni. Infine è stato determinato il valore di RSET di ogni plesso.
Scuola primaria
Tabella 15 - Confronto tempi massimi di esodo, per uscita, dei tre diversi scenari, scuola primaria
Scuola primaria Classe Uscita
Scenari
S. Reale S. Atteso S. Ottimizzato
P. tmax [s] P. tmax [s] P. tmax [s]
2B(P) C_2 1 147,3 1 162,8 - -
1B(P) C_1 - - - - 2 192,6
4B(P) C_5 1 152,8 1 157,4 1 159,9
5C(P) D 2 186 - - - -
5B(P) D - - 2 164,8 2 164,8
Nello specifico:
Uscita C_1: nello scenario ottimizzato si nota un significativo aumento del tempo massimo di completamento per quanto riguarda il raggiungimento delle le uscite coincidenti con l’ingresso della scuola primaria. Questo aumento è dovuto al fatto che, nell’ultimo scenario, la classe 1A è stata ricollocata nella propria aula situata al piano secondo. Di conseguenza, l’aumento del tmax è dovuto all’aggiunta di una classe usufruente della scala C_A, con conseguenti rallentamenti e obblighi di precedenza per le altri classi.
Uscita C_5: nonostante l’aggiunta della 5C, situata al secondo piano, non sono stati riscontrati particolari aumenti di tempo di completamento: questo perché, al momento di impegnare la scala C_B, la classe ha trovato il percorso libero e, di conseguenza, non ha generato sostantivi rallentamenti delle altri classi.
Uscita D: dopo aver riassegnato alla 5C l’uscita corretta, i tempi di completamento dell’uscita D sono diminuiti come previsto.
Tabella 16 – Confronto tempi di completamento dei tre diversi scenari, casi particolari, scuola primaria
Scuola primaria
Classe Uscita
Scenari
S. Reale S. Atteso S. Ottimizzato
P. tmax [s] P. tmax [s] P. tmax [s]
1A(P)
Sala
riunioni T 38,1 T 38,1 - -
C_1 - - - - 2 154,9
80 Poiché al momento della prova di evacuazione la 1A si trovava a piano terra nella sala riunioni, intenta a svolgere una lezione di attività motoria, nei primi due scenari sono stati riscontrati dei tempi di completamento molto bassi. Diversamente, nello scenario ottimizzato, essendo stata ricollocata nella sua aula al secondo piano, è stato rilevato un ragionevole aumento di tempo, comprensibilmente dovuto all’aumento della distanza da percorrere.
Scuola secondaria I grado
Tabella 17 – Confronto tempi massimi di esodo, per uscita, dei tre diversi scenari, scuola secondaria
Scuola secondaria di I grado
Classe Uscita
Scenari
S. Reale S. Atteso S. Ottimizzato
P. tmax [s] P. tmax [s] P. tmax [s]
1F(S) B 2 133,9 2 115,8 2 115,8
2E(S) A 2 177,6 2 169,8 2 193,7
Nello specifico:
Uscita B: rispetto allo scenario reale, notiamo una leggera diminuzione del tmax
di completamento sia nello scenario atteso che in quello ottimizzato, conseguente alla correzione del comportamento della classe 1F, la quale, durante la prova di evacuazione, aveva sbagliato uscita allungando il percorso di esodo e, di conseguenza, protraendo il tempo di completamento.
Uscita A: l’aumento del tempo di completamento, che si è riscontrato nello scenario ottimizzato, è dovuto all’aggiunta di due classi che, non essendo presenti nell’edificio durante la prova di evacuazione, hanno rappresentato un carico di affollamento in meno nella scala A.
Tabella 18 – Confronto tempi di completamento dei tre diversi scenari, casi particolari, scuola secondaria
Scuola secondaria di I grado
Classe Uscita
Scenari
S. Reale S. Atteso S. Ottimizzato
P. tmax [s] P. tmax [s] P. tmax [s]
HC_1(S) A
1 135,3
1 -
1 -
B - 91,6 91,6
3A(S) B_2
1 30,5
1 30,5
T 45,2
3A_Ins(S) B_4 59,1 59,1 -
2A(S) B_4 - - - - T 62,4
3E(S) A - - - - 2 130,4
81 Da questo ulteriore confronto notiamo come si siano verificati dei cambiamenti di tempi per quanto concerne attori:
HC_1: nello scenario atteso, è stata assegnata all’insegnante di sostegno del primo piano, la corretta uscita di emergenza. Questo ha comportato, una diminuzione del tempo di completamento, dovuta ad una minor distanza da percorrere.
3A: nel caso reale e atteso, la 3A ha ottenuto dei tempi molto bassi dovuti al fatto che, al suono della campanella, si trovava già in prossimità del corpo scala, ad eccezione del secondo insegnate che, andato a recuperare i moduli di evacuazione nell’aula a piano terra, ha impiegato quasi il doppio del tempo rispetto al resto della classe per raggiungere l’uscita di emergenza.
Diversamente, nello scenario ottimizzato, l’aumento di tempo di completamento è dovuto alla ricollocazione dell’intera classe nell’aula di appartenenza a piano terra.
2A e 3E: entrambe le classi, al momento della prova, non erano presenti all’interno dell’edificio e, di conseguenza, non hanno preso parte all’evacuazione. Per questo motivo compaiono esclusivamente nello scenario ottimizzato nel quale, come spiegato in precedenza, si è cercato di ricreare un quadro che fosse il più generico possibile.
Determinazione del tempo richiesto per l’esodo RSET
Per ogni scenario è stato riportato il valore massimo di tempo di completamento, coincidente con quello di RSET, ovvero il tempo richiesto per permettere l’evacuazione in sicurezza dall’edificio. Il rapporto tecnico ISO/DTR 16738 :2009 lo definisce come la somma dei seguenti tempi:
tdet: corrisponde al tempo di rivelazione, fortemente dipendente dalla scelta progettuale del sistema di rivelazione;
ta: corrisponde al tempo che intercorre tra la rivelazione dell'incendio e la diffusione dell'informazione agli occupanti;
tpre: corrisponde al tempo necessario agli occupanti per svolgere una serie di attività che precedono il movimento vero e proprio verso il luogo sicuro.
det a pre trav
RSET t t t t [ ]s
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Figura 63 - Schema semplificato della caratterizzazione di RSET14
Generalmente, quindi, è corretto affermare che questi valori vengono ricavati dalle simulazioni impostando dei tempi di pre-movimento che, a loro volta, sono ricavati dalle tabelle fornite dall’ISO/DTR 16738:2009. Tuttavia, il progettista può assumere differenti valori sulla base di analisi più accurate. In questo caso, nello specifico, i tempi di pre-movimento di ogni classe sono stati ricavati direttamente dalle riprese della prova di evacuazione e, successivamente, inseriti nel modello di simulazione, ottenendo così, oltre ai valori di RSET, quelli del ttra. Per quanto riguarda invece il tdet e il ta, sono stati considerati nulli, in quanto riferiti ad una prova di evacuazione.
Scuola primaria
Tabella 19 – Confronto valore di RSET di ogni scenario, scuola primaria
Scuola primaria
Scenario Classe Uscita P. Tempi [s]
tdet+ta tpre ttra RSET
Reale 5C(P) D 2 0 0,07 185,925 186
Atteso 5B(P) D 2 0 0,08 164,725 164,8
Ottimizzato 1B(P) C_1 2 0 25,00 167,60 192,60
14 Fonte: ISO/DTR 16738 – Fire-safety engineering – Technical information on methods for evaluating behaviours and movement of people
83 Nello scenario ottimizzato il tempo di RSET risulta essere il maggiore tra i tre: questo valore trae spiegazione dal fatto che, nella simulazione, è stata aggiunta una classe al secondo piano, con conseguenti rallentamenti a danno della classe 1B.
Scuola secondaria di I grado
Tabella 20 – Confronto valore di RSET di ogni scenario, scuola secondaria
Scuola secondaria di I grado
Scenario Classe Uscita P. Tempi [s]
tdet+ta tpre ttra RSET
Reale 2E(S) A 2 0 0,13 177,48 177,60
Atteso 2E(S) A 2 0 0,05 169,75 169,80
Ottimizzato 2E(S) A 2 0 83,68 110,03 193,70
Analogamente a quanto riscontrato per la scuola primaria, anche in questo caso, nello scenario ottimizzato, il tempo di RSET risulta essere il maggiore tra i tre, poiché sono state aggiunte 3 classi alla simulazione.
Figura 64 – Scenario Reale riferito all’intero edificio – Grafico occupanti/tempo
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Figura 65 – Scenario Atteso riferito all’intero edificio – Grafico occupanti/tempo
Figura 66 - Scenario Ottimizzato riferito all’intero edificio – Grafico occupanti/tempo
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Capitolo 7
Simulazione di esodo di progetto
Lo scopo di questo capitolo è stato quello di individuare, per entrambi i plessi scolastici, gli scenari di esodo più critici, ai quali successivamente applicare due differenti piani di evacuazione: quello attualmente vigente e quello, invece, progettato per ottimizzarne l’esodo. Questo modus operandi ha permesso di osservare come il progetto del nuovo piano di evacuazione sia stato, in un certo senso, verificato direttamente sulle scuole prese in esame, attraverso una prova di evacuazione reale. Ciò che differenzia, infatti, questo lavoro deriva dal fatto che, generalmente, i piani di evacuazione vengono testati tramite software di simulazione di esodo che si avvalgono di parametri iniziali derivanti da rapporti tecnici o normative standard. In questo caso, invece, il monitoraggio della prova di evacuazione ha fornito i dati di partenza necessari per la creazione di una simulazione critica a cui poter applicare un piano di emergenza ad hoc del quale si è potuta verificare l’efficienza rispetto a quello già esistente. La base di partenza degli scenari critici, che verranno trattati nei prossimi paragrafi, è stato lo scenario ottimizzato analizzato nel precedente capitolo il quale, a suo volta, è basato sul caso reale.