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6.1. AMEGLIA

6.1.1. RISULTATI

Per quanto riguarda l’area di rilascio di Ameglia dove, come sopra specificato, sono stati introdotti 200 maschi e 100 femmine di N. typhlocybae a fine aprile 2003, è emerso un primo interessante dato relativo alla capacità di dispersione del neodrino nello stesso anno del rilascio, corrispondente ad una distanza massima di 752 metri (vedi Fig. 23). Questo valore è di gran lunga superiore a quanto fino ad oggi riportato in letteratura per popolazioni di neodrino analoghe a quelle impiegate (di provenienza Connecticut) (Girolami e Mazzon, 2001), mentre concorda con i dati riguardanti popolazioni dello stesso insetto di provenienza texana (Lucchi et al., 2002).

Fig. 26 - Rappresentazione dell’area di monitoraggio di Ameglia nell’anno 2003. I rettangoli rossi rappresentano gli edifici, la striscia azzurra il fiume Magra, le macchie di colore azzurro i punti di monitoraggio. Le aree colorate in giallo, arancio e verde esprimono una diversa numerosità del campione.

Nell’occupazione del territorio a partire da un unico punto di rilascio, N. typhlocybae ha mostrato di non risentire in modo determinante della mancanza di continuità vegetazionale riuscendo, in breve tempo, a superare la barriera rappresentata dal fiume Magra che in quel punto raggiunge una larghezza di circa 150 metri (Fig. 27).

L’anno successivo (ottobre 2004), invece, sono stati rinvenuti i bozzoli del Driinide su tutto il territorio comunale da 0 fino a 300 mt sul livello del mare (vedi Fig. 28).

Fig. 27 - Foto aerea di una parte del territorio comunale di Ameglia in corrispondenza del punto di rilascio di N. typhlocybae.

Nel gennaio del 2004, esaminando dieci germogli in ciascuno dei 262 punti di rilevamento, sono stati rinvenuti 265 bozzoli, dei quali 123 pieni (77 su pittosporo e 46 su rovo) e 142 vuoti (122 su pittosporo e 20 su rovo). Nel complesso sono stati riscontrati più bozzoli su pittosporo (in media più di uno per punto analizzato, considerando sia bozzoli pieni sia vuoti) che su rovo (meno di uno per punto). Come si può evincere dalla tabella 3, su pittosporo prevalgono i bozzoli vuoti mentre su rovo quelli pieni. Il numero massimo di

Fig. 28 - Rappresentazione tridimensionale dell’area di monitoraggio che nel 2004 ha interessato tutto il territorio comunale di Ameglia. I rettangoli rossi rappresentano gli edifici, la striscia azzurra il fiume Magra, le macchie di colore azzurro i punti di monitoraggio. Le aree colorate in giallo, arancio e verde esprimono una diversa numerosità del campione.

bozzoli vuoti e pieni (rispettivamente Bv e Bp) rinvenuti su un germoglio (N° max B/G) è pari a 11 su pittosporo e a 4 su rovo.

Anche a parità di punti esaminati su ciascuna specie vegetale una maggiore percentuale di bozzoli vuoti è stata osservata su pittosporo (77% contro 23% su rovo), mentre quelli pieni sono risultati equamente distribuiti tra le due specie vegetali (48% su pittosporo, 52% su rovo).

Tab. 3 - Campionamenti condotti nel gennaio 2004 ad Ameglia (A) su pittosporo e rovo. Le stazioni di campionamento (Punti) sono suddivise in base alla specie vegetale considerata (P = pittosporo; Ro = rovo) e al tipo di bozzoli rinvenuti (Bv = bozzoli vuoti; Bp = bozzoli pieni). (N° G/Pc), numero di germogli visionati per ciascun punto di monitoraggio; (N° min B/G, N° medio B/G; N° max B/G), rispettivamente numero minimo, medio e massimo di bozzoli rinvenuti per ciascun germoglio; (Somma B/tot Pc), la somma di bozzoli rinvenuti in tutti i punti di campionamento; (N° medio G con B/Pc), il numero medio di germogli con bozzoli per punto campionato.

Località Periodo Punti vegetale Specie B G/Pc N° min B/G N° max B/G N° medio B/G B/tot Pc Somma N° medio G con B/Pc

169 P Bv 10 0 11 0,07 122 0,50 169 P Bp 10 0 3 0,05 77 0,38 Gennaio 2004 169 P Bv Bp 10 0 11 0,12 199 0,69 93 Ro Bv 10 0 2 0,02 20 0,20 93 Ro Bp 10 0 4 0,05 46 0,39 A Gennaio 2004 93 Ro Bv Bp 10 0 4 0,07 66 0,48

Nel luglio 2004, in occasione del monitoraggio del fitofago, l’area di indagine è stata estesa ed è andata a interessare 374 punti di campionamento (237 su pittosporo e 137 su rovo), rispetto ai 262 dell’anno precedente.

Dalla tabella 4 si può evincere come l’infestazione di M. pruinosa sia notevolmente eterogenea, variando da classi di infestazione 0 a classi di infestazione 4, tuttavia la classe media è pari a circa 1, che significa meno di cinque forme preimmaginali osservate su ciascun germoglio. Il Rincote sembra non avere preferenze tra pittosporo e rovo, mentre, come è stato possibile osservare nel corso dei rilevamenti, certamente predilige le piante che sono situate in aree più ombreggiate e umide. In entrambe le specie vegetali la

metà dei germogli esaminati appariva infestato da M. pruinosa, anche se la classe media di infestazione (Classe media M/G) risultava contenuta (<1).

Tab. 4 - Campionamenti condotti nel luglio 2004 ad Ameglia (A). Le stazioni di campionamento (Punti) sono suddivise in base alla specie vegetale considerata (P = pittosporo; Ro = rovo). Si ricorda che il rilievo è finalizzato a suddividere le forme preimmaginali di M. pruinosa in classi di numerosità (0 = assenza di forme preimmaginali; 1 = da 1 a 5 individui; 2 = da 6 a 10 individui; 3 = da 11 a 20 individui; 4 = più di 20 individui). Sono riportati il numero di punti monitorati per ciascuna specie vegetale (Punti); il numero di germogli rilevati per ciascun punto di campionamento (N° G/Pc); la classe di infestazione minima (Classe min M/G), massima (Classe max M/G) e media (Classe media M/G) ottenuta considerando tutti i germogli analizzati; il numero medio di germogli infestati per punto campionato (N° medio G infestati/Pc).

Nell’ottobre del 2004 nei 478 punti di rilevamento sono stati rinvenuti, visionando dieci germogli per punto, 1943 bozzoli, dei quali 792 pieni (442 su pittosporo e 350 su rovo) e 1151 vuoti (853 su pittosporo e 298 su rovo) (Tab. 5).

Come si può notare, il numero di bozzoli riscontrati su pittosporo (in media 4,5 per punto campionato) è superiore a quelli rinvenuti su rovo (in media 3,4 per punto campionato). Su pittosporo prevalgono nettamente i bozzoli bivoltini (66% di bozzoli vuoti), mentre su rovo risultano leggermente più numerosi i bozzoli monovoltini (54% di bozzoli pieni). La percentuale dei primi, a parità di punti esaminati su ciascuna specie vegetale, risulta sempre maggiore su pittosporo (65% contro il 35% del rovo), ma in modo leggermente inferiore rispetto all’anno precedente, mentre la percentuale di bozzoli monovoltini si mantiene quasi equamente distribuita tra le due piante (45% su pittosporo, 55% su rovo). Inoltre, in entrambe le specie vegetali, in media, sono rinvenibili bozzoli su 1-2 germogli rispetto ai 10 analizzati per ciascun punto.

Località Anno Punti vegetale N° G/PcSpecie min M/G Classe max M/G Classe media M/G Classe N° medio G infestati/Pc

237 P 10 0 4 0,87 5,31

A 2004

Tab. 5 - Campionamenti condotti nell’ottobre 2004 ad Ameglia (A) su pittosporo e rovo. Le stazioni di campionamento (Punti) sono suddivise in base alla specie vegetale considerata (P = pittosporo; Ro = rovo) e al tipo di bozzoli rinvenuti ( Bv = bozzoli vuoti; Bp = bozzoli pieni). (N° G/Pc), numero di germogli visionati per ciascun punto di monitoraggio; (N° min B/G, N° medio B/G; N° max B/G), rispettivamente numero minimo medio e massimo di bozzoli rinvenuti per ciascun germoglio; (Somma B/Pc), somma di bozzoli rinvenuti in tutti i punti di campionamento; (N° medio G con B/Pc), numero medio di germogli con bozzoli per punto campionato.

Relativamente all’ entomofago, nel secondo anno di monitoraggio vi è stato un aumento considerevole sia nel numero medio di bozzoli per germoglio che nel numero medio di germogli con bozzoli per punto campionato.

Lo studio della relazione tritrofica “pianta ospite–fitofago–entomofago” ad Ameglia ha previsto, per il Driinide, l’esame degli stessi punti considerati nel precedente rilevamento estivo: in totale 374 , dei quali 237 su pittosporo e 137 su rovo.

Dall’osservazione della tabella 6 è possibile rilevare la presenza di M. pruinosa sulla metà dei germogli osservati (5/10), a differenza di quella di N. typhlocybae, riscontrata solo su un germoglio ogni dieci (1/10). Il dato risulta comunque interessante considerato il tempo esiguo che l’entomofago ha avuto a disposizione per riprodursi e diffondersi dal momento del primo rilascio.

Località Periodo Punti vegetale Specie B G/Pc N° min B/G N° max B/G N° medio B/G B/tot Pc Somma N° medio G con B/Pc

289 P Bv 10 0 24 0,30 853 1,55 289 P Bp 10 0 13 0,15 442 0,99 Ottobre 2004 289 P Bv Bp 10 0 32 0,45 1295 1,75 189 Ro Bv 10 0 8 0,16 298 1,03 189 Ro Bp 10 0 8 0,19 350 1,05 A Ottobre 2004 189 Ro Bv Bp 10 0 13 0,34 648 1,44

Tab. 6 - Campionamenti eseguiti a luglio e a ottobre 2004 ad Ameglia, suddivisi in base alla specie vegetale considerata (P = pittosporo; Ro = rovo). Nella parte superiore della tabella sono riportati le stazioni monitorate (Punti) per ciascuna specie vegetale; il numero di germogli rilevati per ciascun punto di campionamento (N° G/Pc); la classe di infestazione minima (Classe min M/G), massima (Classe max M/G) e media (Classe media M/G) ottenuta considerando tutti i germogli analizzati; il numero medio di germogli infestati per punto campionato (N° medio G infestati/Pc). Nella parte inferiore della tabella sono riportati il numero minimo (N° min B/G), massimo (N° max B/G) e medio (N° medio B/G) di bozzoli rinvenuti tra tutti i germogli analizzati e il numero medio di germogli con bozzoli per ciascun punto di campionamento (N° medio G con B/Pc).

L’analisi dei semivariogrammi relativi alla media delle classi di infestazione di M. pruinosa ha evidenziato l’esistenza di un’alta variabilità casuale (vedi Tab. 7). Per questo si è ritenuto opportuno far ricorso al modello di interpolazione IDW per la creazione di una mappa a chiazze di colore (vedi Figg. 29-30-31).

Tab. 7 - Analisi dei semivariogrammi per le medie delle classi di infestazione relative a neanidi e ninfe di M. pruinosa rilevate nel 2004 nell’area di Ameglia (A) su piante di pittosporo (P), rovo (Ro) ed entrambe le specie vegetali (P Ro). Sono messi in evidenza il grado di correlazione (Mean), il livello di variabilità casuale (Nugget), il livello di variabilità spaziale (Partil sill), il rapporto tra la variabilità casuale e quella totale (Nugget/Sill), la distanza minima (Minor range) e quella massima (Major range) alla quale si osserva correlazione e la direzione lungo la quale si osserva maggiore correlazione (Direction).

Località Anno vegetale Specie Mean Nugget Partial sill Nugget/Sill Major range Minor range Direction 2004 P Ro 0,86 0,37 0,31 0,54 165,80 113,15 336,50 2004 P 0,86 0,30 0,43 0,41 244,00 191,50 338,80 A 2004 Ro 0,84 0,60 0,14 0,81 1354,00 233,43 341,80

Località Anno Punti vegetale Specie M N° G/Pc min M/G Classe max M/G Classe media M/G Classe N° medio G infestati/Pc

237 P M 10 0 4 0,87 5,31

137 Ro M 10 0 4 0,84 5,04

Punti Specie

vegetale B N° G/Pc N° min B/G N° max B/G N° medio B/G N° medio G con B/Pc

237 P Bv 10 0 24 0,28 1,38 237 P Bp 10 0 13 0,14 0,90 237 P Bv Bp 10 0 32 0,42 1,56 137 Ro Bv 10 0 8 0,14 0,88 137 Ro Bp 10 0 8 0,16 0,82 A 2004 137 Ro Bv Bp 10 0 13 0,30 1,20

Dall’analisi dei risultati derivanti dalla correlazione non parametrica tra la media delle classi di infestazione di neanidi e ninfe di M. pruinosa e il numero medio di bozzoli pieni (Bp) e vuoti (Bv) di N. typhlocybae rilevati su pittosporo (P) e rovo (Ro) è stata ottenuta una buona correlazione, come evidenziato dall’indice di significatività (P-level) (Tab. 8).

Tab. 8 - Correlazione non parametrica relativa all’anno 2004 ad Ameglia tra la media delle classi di infestazione di neanidi e ninfe di M. pruinosa (Media N) e il numero medio di bozzoli pieni (Media Bp) e vuoti (Media Bv) o entrambi (Media di Bv Bp) di N. typhlocybae rilevati su pittosporo (P), rovo (Ro) e su entrambe le specie vegetali (P Ro). Sono messi in evidenza il numero di punti campionati su pittosporo (N°), il coefficiente di correlazione di Spearman (R di Spearman) e l’indice di significatività (P-level). Quanto minore è il valore del P-level, tanto maggiore risulta la significatività della relazione tra le due variabili: * = <0,1; ** = <0,01; *** = <0,001.

Località Anno vegetale Specie Var1 Var2 N° (Spearman) R P-level

P Ro Media Bv Bp Media N 374 0,46 ** P Media Bv Media N 237 0,42 ** P Media Bp Media N 237 0,35 ** Ro Media Bv Media N 137 0,47 ** A 2004 Ro Media Bp Media N 137 0,45 **

Media di bozzoli pieni e vuoti

Fig. 29 - Rappresentazione della rete di monitoraggio di Ameglia nell’anno 2004. I cerchi neri evidenziano i punti di monitoraggio su pittosporo e rovo. La colorazione della mappa dal giallo al marrone indica la crescente media delle classi di infestazione di M. pruinosa (0= assenza di infestazione, 1= da uno a cinque individui, 2= da sei a dieci individui, 3= da undici a venti individui, 4= più di venti individui per germoglio). La dimensione dei cerchi risulta direttamente proporzionale al numero medio di bozzoli di N. typhlocybae rinvenuti nei punti di monitoraggio.

Fig. 30 - Rappresentazione della rete di monitoraggio di Ameglia nell’anno 2004 su pittosporo. I cerchi neri evidenziano i punti di monitoraggio su pittosporo e rovo. Nella figura a sinistra sono messi in evidenza con cerchi di dimensione crescente i bozzoli vuoti di N. typhlocybae rinvenuti nei punti di monitoraggio, mentre in quella a destra i bozzoli pieni.La colorazione della mappa dal giallo al marrone indica la crescente media delle classi di infestazioni di M. pruinosa.

Fig. 31 - Rappresentazione della rete di monitoraggio di Ameglia nell’anno 2004 su rovo. Nella figura a sinistra sono messi in evidenza con cerchi di dimensione crescente i bozzoli vuoti di N.

6.1.2. DISCUSSIONE

¾ Diffusione spaziale dell’entomofago

A sei mesi dal rilascio l’entomofago è stato rinvenuto a circa 750 mt di distanza. La grande mole di punti analizzati fa presumere che tale distanza sia stata quella massima raggiunta dal Driinide, tuttavia il rinvenimento di alcuni bozzoli vuoti nei punti di monitoraggio più lontani lasciano pensare che alcuni individui siano riusciti a occupare aree anche più distanti.

Già a partire dal primo anno alcuni bozzoli sono stati raccolti al di là del fiume Magra. Il fiume si estende in quella zona per 150 mt circa da sponda a sponda, motivo per il quale, supponendo che la diffusione sia stata totalmente di tipo attivo, porterebbe ad attribuire al Driinide, perlomeno alle femmine, doti di abili volatrici. Questa ipotesi sembrerebbe avvalorata dal fatto che la vegetazione presente nell’area di lancio viene periodicamente potata da addetti comunali, trasportata in container chiusi, adibiti al contenimento di materiale organico, e successivamente bruciata.

A 18 mesi dal rilascio il neodrino è stato rinvenuto su tutto il territorio comunale da 0 a 300 mt s.l.m, ad oltre 2500 mt dal punto di rilascio. Il dato ha confermato la notevole capacità di diffusione sul territorio dell’insetto, già riscontrata in precedenti indagini.

¾ Relazione spaziale fitofago-entomofago

Dai dati rilevati nei due anni di monitoraggio è stato possibile evidenziare una buona correlazione tra fitofago ed entomofago. Una correlazione che risulta tanto maggiore, come era da attendersi, nei punti nei quali il fitofago era presente ad elevate densità.

¾ Relazione tritrofica piante ospiti-fitofago-entomofago

A livello metodologico il campionamento delle due specie vegetali si è rivelato assai utile perché è stato possibile evidenziare una più elevata quota di popolazione bivoltina di N. typhlocybae su pittosporo rispetto al rovo.

6.2. MARINA DI CARRARA

6.2.1. RISULTATI

Nell’area di Marina di Carrara è stata studiata la relazione trofica ‘metcalfa-neodrino’ su pittosporo negli anni 2003 e 2004 ed è stata valutata la distribuzione dei due insetti rispettivamente a due e tre anni dalla data del primo rilascio dell’entomofago.

Dalla osservazione dei 53 punti di rilevamento nel 2003 e dei 48 nel 2004, sono state rilevate in entrambi gli anni tutte e cinque le classi di infestazione relative alle forme preimmaginali di M. pruinosa, anche se, come è evidenziato nella tabella 9, la media (Classe media M/G) risulta molto più alta nel 2003. Nel 2004, anche se numero di individui di M. pruinosa osservati è inferiore rispetto all’anno precedente, il numero medio di germogli infestati per punto campionato (N° medio G infestati/ Pc) risulta maggiore.

Tab. 9 - Campionamenti estivi eseguiti negli anni 2003 e 2004 a Marina di Carrara su pittosporo. Per ciascuna stazione di campionamento (Punti) sono riportati, il numero di germogli osservati (N° G/Pc); la classe di infestazione minima (Classe min M/G), massima (Classe max M/G) e media (Classe media M/G) ottenuta considerando tutti i germogli analizzati; il numero medio di germogli infestati per punto campionato (N° medio G infestati/Pc).

Sia nel 2003 che nel 2004 si è potuta evidenziare una maggiore presenza di bozzoli di neodrino nei punti nei quali si erano rilevate delle alte infestazioni di M. pruinosa durante i rilevamenti precedenti. Sia il numero medio di bozzoli per germoglio (N° medio B/G) che il numero medio di germogli con bozzoli per punto campionato (N° medio G con B/Pc) è risultato inferiore nel 2004 (Tab. 10).

Località Anno Punti N° G/Pc min M/G Classe max M/G Classe media M/G Classe N° medio G infestati/Pc

2003 53 4 0 4 0,95 2,15

MC

Tab. 10 - Campionamenti condotti in autunno 2003 e 2004 a Marina di Carrara (MC) su pittosporo. Le stazioni di campionamento (Punti) sono suddivise in base al tipo di bozzoli rinvenuti ( Bv =

bozzoli vuoti; Bp = bozzoli pieni). (N° G/Pc), numero di germogli visionati per ciascun punto di monitoraggio; (N° min B/G, N° medio B/G; N° max B/G), rispettivamente numero minimo medio e massimo di bozzoli rinvenuti per ciascun germoglio; (Somma B/ tot Pc), la somma di bozzoli rinvenuti in tutti i punti di campionamento; (N° medio G con B/Pc), il numero medio di germogli con bozzoli per punto campionato.

Dall’analisi dei semivariogrammi è stata evidenziata una buona correlazione spaziale di M. pruinosa (Tabella 11) e ciò ha permesso di far ricorso, come tecnica di interpolazione, al Kriging (Tabella 12), ottenendo così “macchie previsionali" anche distanti dal punto campionato. Nonostante nel 2004 il rapporto tra la variabilità casuale e totale (Nugget/Sill) risulti maggiore che nel 2003, osservando la tabella 12 si può notare come l’errore medio di predizione (MPE) risulti minore e il grado di affidabilità (P-level) maggiore nel secondo anno di indagine. Da evidenziare, inoltre, la maggiore correlazione esistente per fasce parallele alla costa (Figura 32).

Tab. 11 - Analisi dei semivariogrammi per le medie delle classi di infestazione relative a neanidi e ninfe di M. pruinosa rilevate negli anni 2003 e 2004 nell’ area di Marina di Carrara (MC). Sono messi in evidenza il grado di correlazione (Mean), il livello di variabilità casuale (Nugget), il livello di variabilità spaziale (Partil sill), il rapporto tra la variabilità casuale e quella totale (Nugget/Sill), la distanza minima (Minor range) e quella massima (Major range) alla quale si osserva correlazione e la direzione lungo la quale si osserva maggiore correlazione (Direction).

Località Anno Mean Nugget Partial sill Nugget/Sill Major

range Minor range Direction 2003 1,60 0,31 0,60 0,34 514,94 79,14 302,70 MC 2004 0,42 0,17 0,18 0,49 413,56 157,90 305,20

Località Anno Punti B N° G/Pc N° min B/G N° max B/G N° medio B/G B/tot Pc Somma N° medio G con B/Pc

53 Bv 4 0 6 0,44 93 1,09 53 Bp 4 0 3 0,16 34 0,55 2003 53 Bv Bp 4 0 6 0,60 127 1,30 48 Bv 10 0 4 0,14 71 1,02 48 Bp 10 0 3 0,07 33 0,59 MC 2004 48 Bv Bp 10 0 7 0,22 104 1,18

Tab. 12 - Parametri del modello di interpolazione Kriging applicati alla media delle classi di infestazione di M. pruinosa per gli anni 2003 e 2004 nell’ area di Marina di Carrara (MC). Sono messi in evidenza l’errore medio di predizione (MPE), il numero di punti campionati (N°), il coefficiente di correlazione di Spearman (R Spearman) e l’indice di significatività (P-level). Quanto minore è il valore del P-level, tanto maggiore risulta la significatività della relazione tra le due variabili: * = <0,1; ** = <0,01; *** = <0,001.

Località Anno interpolazione Modello di MPE N° (Spearman) R p-level

2003 Kriging 0,047 53 0,38 **

MC

2004 Kriging 0,016 48 0,48 ***

Dallo studio della correlazione non parametrica tra fitofago ed entomofago è stata riscontrata l’esistenza di una relazione diretta, in termini numerici, tra le due popolazioni. La maggiore presenza dell’entomofago è stata sempre riscontrata nelle siepi con 100% di germogli infestati e classe di infestazione pari a 3 o a 4. Come si può osservare nella tabella 13 il livello di significatività (P-level) della relazione tra la media di bozzoli di N. typhlocybae (Var1) e la media delle classi di infestazione di M. pruinosa (Var2) è molto migliore nel 2004, in particolare quando sono stati considerati i bozzoli sia pieni che vuoti (Media Bv Bp).

Tab. 13 - Correlazione non parametrica relativa agli anni 2003 e 2004 a Marina di Carrara tra la media delle classi di infestazione di neanidi e ninfe di M. pruinosa e il numero medio di bozzoli pieni (Media Bp) e vuoti (Media Bv) o entrambi (Media Bv Bp) di N. typhlocybae rilevati su pittosporo. Sono messi in evidenza il numero di punti campionati su pittosporo (N°), il coefficiente di correlazione di Spearman (R di Spearman) e l’indice di significatività (P-level). Quanto minore è il valore del P-level, tanto maggiore risultà la significatività della relazione tra le due variabili: * = <0,1; ** = <0,01; *** = <0,001.

Località Anno Var1 Var2 R (Spearman) P-level

Media Bv Media N 53 0,26 0,05 Media Bp Media N 53 0,15 0,26 2003 Media Bv Bp Media N 53 0,27 * Media Bv Media N 48 0,35 * Media Bp Media N 48 0,31 * MC 2004 Media Bv Bp Media N 48 0,40 **

Mettendo a confronto le immagini relative ai due anni di campionamento (Figura 32) si può notare come il Driinide svolga, nel breve periodo, un’efficace azione repressiva nei confronti delle popolazioni di M. pruinosa (aree marrone scuro nel 2003 diventano di colore marrone chiaro nel 2004) e come tenda successivamente a spostarsi in aree limitrofe presentanti pullulazioni ancora importanti del flatide.

Fig. 32 - Rappresentazione della rete di monitoraggio di Marina di Carrara negli anni 2003 e 2004. I cerchi neri ( ) evidenziano i punti di monitoraggio. La colorazione della mappa dal giallo al marrone indica la crescente media delle classi di infestazioni di M. pruinosa. La dimensione dei cerchi azzurri risulta direttamente proporzionale alla media del numero di bozzoli aperti e chiusi di N. typhlocybae rinvenuti nei punti di monitoraggio normalizzata per il valore massimo. Nel 2004 si può osservare una forte diminuzione dell’infestazione, con conseguente abbassamento della classe di infestazione massima rinvenibile per punto da, 4 a 2.

Fig. 33 - Rappresentazione della rete di monitoraggio di Marina di Carrara nell’anno 2004. I cerchi neri ( ) evidenziano i punti di monitoraggio. La colorazione della mappa dal giallo al marrone indica la crescente media delle classi di infestazioni de M. pruinosa. La dimensione dei cerchi risulta direttamente proporzionale alla somma del numero di bozzoli di N. typhlocybae rinvenuti nei punti di monitoraggio: quelli rossi indicano la somma dei bozzoli vuoti, mentre quelli azzurri la somma dei bozzoli pieni.

Infestazione di Metcalfa per germoglio Somma di bozzoli pieni Somma di bozzoli vuoti

6.2.2. DISCUSSIONE

¾ Relazione spaziale fitofago-entomofago

Dai dati dei monitoraggi svolti negli anni 2003 e 2004 è stato possibile desumere un’alta correlazione tra fitofago ed entomofago. In particolare è stata evidenziata una efficace azione repressiva messa in atto dal Driinide particolarmente nelle aree dove la popolazione preimmaginale di M. pruinosa risultava più consistente.

A livello metodologico e come era da attendersi il campionamento di 10 germogli di pittosporo per punto (anno 2004) rispetto a 4 (anno 2003) ha permesso di descrivere meglio il fenomeno mantenendo invariate le dimensioni della rete di monitoraggio.

6.3. MARINA DI MASSA

6.3.1. RISULTATI

Come a Marina di Carrara, anche nell’area di studio di Marina di Massa negli anni 2003 e 2004 è stata osservata la relazione trofica metcalfa-neodrino su pittosporo ed è stata valutata la distribuzione dei due insetti a due e tre anni dalla data del primo rilascio del Driinide.

Nel luglio 2003 e 2004 sono stati monitorati 52 punti, ma mentre nel primo anno sono stati considerati quattro germogli per punto, nel secondo anno sono stati portati a dieci.

Dai dati relativi al 2004 si può constatare una infestazione diffusa: circa la metà dei germogli campionati mostravano una moderata presenza del flatide, testimoniata dal valore della classe di infestazione, sempre inferiore a uno (Tab. 14).

Tab. 14 - Campionamenti estivi eseguiti negli anni 2003 e 2004 a Marina di Massa su pittosporo. Per ciascuna stazione di campionamento (Punti) sono riportati, il numero di germogli osservati (N° G/Pc); la classe di infestazione minima (Classe min M/G), massima (Classe max M/G) e media (Classe media M/G) ottenuta considerando tutti i germogli analizzati; il numero medio di germogli infestati per punto campionato (N° medio G infestati/Pc).

Località Anno Punti N° G/Pc min M/G Classe max M/G Classe media M/G Classe N° medio G infestati/Pc

2003 52 4 0 4 1,02 2,52

MM

2004 52 10 0 4 0,75 4,81

Nel 2003 il rilievo autunnale è stato eseguito a inizio ottobre. I bozzoli vuoti sono risultati maggiori (56% dei bozzoli rinvenuti) e maggiormente distribuiti sui germogli analizzati

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