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Risultati del fit cinematico

Utilizzando gli ingredienti descritti nelle precedenti sezioni, abbiamo implementato un fit unbinned di massima Likelihood che utilizza le informazioni sulla massa e sulla cinematica dei decadimenti e lo abbiamo applicato simultaneamente ai campioni CF e DCS selezio- nati con i tagli riportati nel Cap. 5.4. Ricordiamo che le parametrizzazioni usate nel fit richiedono che la traccia da B ed una da D0 abbiano superato la selezione del trigger. Gli intervalli di fit sono fissati a [5.17, 5.60] GeV/c2 per la massa, [8, 30] GeV/c per l’impulso totale e [−0.8, 0.8] per α. La luminosit`a integrata del campione `e pari a L = 2.4 fb−1

Visto che questo fit non prevede ancora l’utilizzo dell’informazione della perdita di energia per ionizzazione (dE/dx), che permette di discriminare in modo corretto π da K, abbiamo nuovamente fissato le condizioni imposte al precedente fit di sola massa, cio`e che il rapporto tra la frazione di eventi B → D0CFK e B → D0CFπ sia:

R = N (B −→ D0 CFK−) + N (B+→ D 0 CFK+) N (B−→ D0 CFπ−) + N (B+→ D 0 CFπ+) = 0.0684 ± 0.0043 (5.7) e che la frazione di eventi B → DDCS0 K sia zero.

Con questo fit abbiamo ottenuto un numero di eventi CF pari a 4511 ±31, con il quale, sempre utilizzando il valore RADS trovato da Belle [21], ci aspettiamo di vedere un numero di eventi DCS pari a 15.

Il numero trovato `e 22 ± 7, in accordo con quello aspettato. La significativit`a del segnale `e di 3.6σ. Calcolando RADS otteniamo:

RADS(π) = (4.9 ± 1.5) · 10−3

nuovamente in accordo con il valore trovato da Belle, entro l’errore che `e puramente statistico e non tiene conto delle incertezze sistematiche.

Rispetto al precedente risultato con il taglio sullo pseudo Likelihood Ratio abbiamo dimezzato il numero di eventi e per questo la risoluzione `e pi`u grande di un fattore√2.

Dal nostro fit possiamo ottenere anche un valore per l’asimmetria CP del canale B → D0DCSπ. A questo stadio iniziale dell’analisi, il risultato viene mantenuto “blind”, ma la risoluzione pu`o invece essere quotata ed `e:

5.6. Risultati del fit cinematico Ricordando che il risultato ottenuto da Belle `e:

AADS(π) = −0.023 ± 0.218(stat) ± 0.071(syst)

notiamo come la nostra incertezza statistica sia molto vicina a quella di Belle.

Riportiamo nelle Fig. 5.22 e 5.23 la proiezione in massa del fit rispettivamente sui campioni CF e DCS. ] 2 mass [GeV/c π 0 D 5.2 5.25 5.3 5.35 5.4 5.45 5.5 5.55 5.6 2

Frequency per 8.6 MeV/c

0 200 400 600 800 1000 -(+)

π

0

D

-(+)

B

-(+)

K

0

D

-(+)

B

-(+)

π

*0

D

-(+)

B

total

combinatorial background

Mass Projection

Figura 5.22: Proiezione in massa del fit di massima Likelihood con le informazioni sulla massa e

sulla cinematica per il campione CF. In verde abbiamo riportato il decadimento B− → D0π, in

blu B−→ D0K, in magenta B→ D0∗π, in rosso la somma di tutti i contributi ed in nero il

fondo combinatorio.

Notiamo come adesso le proiezioni siano in accordo con i dati, sia nel campione CF, dove, per la maggiore statistica sarebbe pi`u facile vedere discrepanze, che nel campione DCS. Questo ci dimostra l’affidabilit`a del fit che abbiamo implementato e la bont`a delle parametrizzazioni utilizzate per le distribuzioni dei dati.

Abbiamo quindi dimostrato che per ottenere un risultato quantitativamente pi`u preciso `e necessario aggiungere ulteriori informazioni al fit. Esso pu`o risultare di non immediata

] 2 mass [GeV/c π 0 D 5.2 5.25 5.3 5.35 5.4 5.45 5.5 5.55 2

Frequency per 12.9 MeV/c

0 2 4 6 8 10 12 -(+)

π

0

D

-(+)

B

-(+)

π

*0

D

-(+)

B

total

combinatorial background

Mass Projection

Figura 5.23: Proiezione in massa del fit di massima Likelihood con le informazioni sulla massa e

sulla cinematica per il campione DCS. In verde abbiamo riportato il decadimento B−→ D0π, in

magenta B−→ D0∗π, in rosso la somma di tutti i contributi ed in nero il fondo combinatorio.

comprensione e sicuramente di maggiore complessit`a, ma, come abbiamo visto, `e anche pi`u efficiente.

Capitolo 6

Conclusioni

I

l risultato di questo lavoro di tesi `e stata la ricostruzione, per la prima volta ad un collisionatore adronico, del decadimento Doppio Cabibbo Soppresso B− [K+π]

D π−, in un campione di 2.4 fb−1 di dati raccolti dall’esperimento CDF II al collisionatore Tevatron del Fermilab.

Utilizzando una selezione ottimizzata basata su uno pseudo Likelihood Ratio ed un fit unbinned di Massima Likelihood dello spettro in massa, `e stato ricostruito un campione di 41 ± 12 eventi B−→ [K+π]

D π−, con una significativit`a di 3.9 σ.

Il numero di eventi stimato `e circa la met`a del pi`u grande campione attualmente dispo- nibile [21]. Calcolandone il rapporto di branching fractions con il decadimento Cabibbo Favorito B− → [K−π+]D π− si ottiene: RADS(π) = BR(B−→ DDCS0 π−) + BR(B+→ D0DCSπ+) BR(B−→ D0 CFπ−) + BR(B+→ D 0 CFπ+) = (3.7 ± 1.1) · 10−3 . L’incertezza da noi quotata `e solo quella statistica, ma ci aspettiamo, in base a prece- denti misure effettuate su campioni simili [47], che le incertezze sistematiche non abbiano un impatto significativo nella misura.

Questo valore `e in accordo con la misura pubblicata dalla collaborazione Belle [21]: RADS(π) =



3.40+0.56−0.54(stat)+0.13−0.21(syst)· 10−3 .

Notiamo come l’errore statistico da noi trovato sia pi`u grande di quello ottenuto dall’esperimento Belle, a causa della minore statistica presente nel nostro campione.

Abbiamo quindi implementato un fit di Massima Likelihood pi`u completo ed accurato, che include l’informazione cinematica del decadimento, e lo abbiamo applicato ad un

sottocampione di dati, ricostruito con tagli semplificati.

Questo fit ha portato ad una misura pi`u accurata, anche se con minore statistica, e ad un valore di risoluzione sull’asimmetria pari a:

AADS(π) = xxx ± 0.29 .

Pur lavorando su met`a del campione a disposizione, abbiamo ottenuto una risoluzione sull’asimmetria paragonabile a quella raggiunta dall’esperimanto Belle, che `e pari a:

AADS(π) = −0.023 ± 0.218(stat) ± 0.071(syst) .

Questo lavoro di tesi ha quindi dimostrato la reale fattibilit`a di questo genere di analisi anche ad un collisionatore adronico, quando sia disponibile un buon sistema di tracking ed un trigger selettivo.

Queste misure contribuiranno a determinare in modo pi`u accurato l’angolo γ, attual- mente ancora soggetto ad una notevole incertezza, migliorando la nostra comprensione sulla violazione di CP.

In particolare, includendo nel fit anche l’informazione del dE/dx, ed applicandolo al- l’intero campione di dati selezionati con lo pLR, ci aspettiamo di poter eseguire una misura di branching fractions e di asimmetria CP di qualit`a comparabile con le migliori misure esistenti.

Ci aspettiamo inoltre, grazie alla separazione tra π e K fornita dal dE/dx, di essere in grado di misurare, o comunque porre un limite, anche sul decadimento ancora pi`u raro B−→ D0

DCSK−.

Ancora pi`u interessante sar`a il risultato con i 6-8 fb−1 di dati previsti per i prossimi due anni a CDF.

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