• Non ci sono risultati.

10. Modellazione dell’esodo con Pathfinder

10.5 Risultati

Dalle simulazioni delle configurazioni sopra definite si sono ottenuti risultati utili a fornire suggerimenti per migliorare il piano di emergenza relativo a OGR-Cult.

Configurazione A1.a

Dalla simulazione relativa alla configurazione A1.a si è ottenuto che le 4620 persone presenti evacuano la struttura in 13 minuti e 25 secondi ed in particolar modo l’ultima sala ad essere completamente vuota è la Sala Fucine (Fig. 114).

FIGURA 114. Tempi di evacuazione configurazione A1.a.

Inoltre si è ricavato il flusso, ovvero il numero di persone al secondo, che attraversano ciascuna apertura (Fig. 115, Fig. 116 e Fig. 117).

FIGURA 115. Flusso persone evacuate dalle uscite al Binario 1.

Grafico flusso persone – Uscite Binario 1

Locale Minuti Binario 1 08:09 Binario 2 07:11 Binario 3 08:40

Duomo 06:58

Sala Fucine 13:25 Tempo evacuazione

Grafico occupanti - tempo

127

.

FIGURA 116. Flusso persone evacuate dalle uscite al Binario 3.

FIGURA 117. Flusso persone evacuate dalle uscite alla Sala Fucine.

Dai tre grafici sopra riportati (Fig. 115, Fig. 116 e Fig. 117) si ricava che le uscite maggiormente utilizzate durante l’evacuazione sono la 1_8, 4_3 e la 4_7 (Fig. 118).

FIGURA 118. Uscite interessate da maggiori flussi.

Dalla stessa simulazione è anche possibile osservare come si sviluppa nel tempo la densità degli occupanti nelle varie sale (Fig. 119, Fig. 120, Fig. 121). A circa 90 s si iniziano a creare

Grafico flusso persone – Uscite Sala Fucine Grafico flusso persone – Uscite Binario 3

128

delle zone in cui si evidenzia un incremento localizzato della densità di affollamento che tende a persistere, con localizzazioni diverse, fino a 460 s momento in cui ha evacuato più del 80 % degli occupanti.

FIGURA 119. Densità occupanti a 90 s.

FIGURA 120. Densità occupanti a 230 s.

FIGURA 121. Densità occupanti a 460 s.

129

Infine è possibile valutare che gli occupanti ubicati nella zona sud-est della Sala Fucine sono coloro che evacuano per ultimi, impiegando tempi superiori a 500 s (Fig. 122).

FIGURA 122. Tempi di uscita configurazione A1.a.

Configurazione A1.a con uscite 1-23 e 4-9 disponibili

Successivamente si è considerata la simulazione della configurazione A1.a con le uscite 1_23 e 4_9 aperte per verificare la presenza di differenze durante l’esodo. In primo luogo, si è osservato che l’evacuazione dell’intera manica si è ridotta a 12 minuti e 15 secondi e in seguito che la concentrazione di occupanti di fronte alle uscite della Sala Fucine è diminuita rispetto allo scenario precedente (Fig. 123, Fig. 124 e Fig. 125).

FIGURA 123. Densità occupanti a 90 s con uscite 1_23 e 4_9 aperte.

130

FIGURA 124. Densità occupanti a 230 s con uscite 1_23 e 4_9 aperte.

FIGURA 125. Densità occupanti a 460 s con uscite 1_23 e 4_9 aperte.

In seguito, è stato possibile osservare che anche i tempi di uscita sono diminuiti, dal momento che non è più presente una concentrazione di persone nella zona sud-est della Sala Fucine con tempi di esodo superiore a 500 s (Fig. 126).

Figura 126. Tempi di uscita simulazione con uscite 1_23 e 4_9 aperte.

131 Configurazione B2.a

Successivamente si è analizzata la configurazione B dalla quale si sono ottenuti tempi minori di esodo (9 minuti e 35 secondi) dal momento che gli occupanti erano solamente 1870 (Fig. 127).

FIGURA 127. Tempi di evacuazione configurazione B2.a.

Anche per questa configurazione è stato analizzato il flusso attraverso le uscite (Fig. 128, Fig. 129).

FIGURA 128. Flusso persone evacuate dalle uscite al Binario 1.

Locale Minuti Binario 1 09:00 Binario 2 08:15 Binario 3 09:35 Duomo 07:45 Tempo evacuazione Grafico occupanti - tempo

Grafico flusso persone – Uscite Binario 1

132

FIGURA 129. Flusso persone evacuate dalle uscite al Binario 3.

Confrontando i flussi attraverso le uscite ubicate al Binario 1 e 3 sia nella configurazione A1.a che nella B2.a si rileva che le uscite maggiormente sfavorite sono la 1_8 e la 4_3.

Inoltre, paragonando i tempi di evacuazione della sala Duomo e i flussi attraverso le sue due uscite tra le configurazioni, si evidenzia come la presenza di un maggior numero di persone con disabilità incida sul tempo di evacuazione. Infatti la configurazione B presenta un aumento del 10% del tempo di evacuazione per la sala ed inoltre i maggiori picchi di deflusso si sviluppano attorno ai 200 e ai 300 s e non a 100 s come nella configurazione A (Fig. 130).

FIGURA 130. Flussi attraverso le uscite del Duomo nella configurazione A (grafico a sinistra) e B (grafico a destra).

Configurazione senza individui disabili

L’ultima configurazione analizzata è stata quella con individui privi di disabilità.

Nonostante l’affollamento sia quello massimo, pari a 4620 persone, si è ricavata una notevole riduzione del tempo di evacuazione totale (Fig. 131).

Grafico flusso persone – Uscite Binario 3

133

FIGURA 131. Tempi di evacuazione configurazione senza disabili.

Anche per questa simulazione si è valutato il flusso attraverso le uscite e si è osservato che quelle caratterizzate dal passaggio di un maggior numero di persone sono la 1_8, 4_3 e la 1_18 (Fig. 132, Fig. 133 e Fig. 134).

FIGURA 132. Flusso persone evacuate dalle uscite al Binario 1.

FIGURA 133. Flusso persone evacuate dalle uscite al Binario 3.

Locale Minuti Binario 1 07:54 Binario 2 05:26 Binario 3 07:54 Duomo 06:58 Sala Fucine 12:50 Tempo evacuazione

Grafico occupanti - tempo

Grafico flusso persone – Uscite Binario 1

Grafico flusso persone – Uscite Binario 3

134

FIGURA 134. Flusso persone evacuate dalle uscite alla Sala Fucine.

A seguito di queste simulazioni è possibile dedurre le principali problematiche che possono insorgere durante l’evacuazione della Manica Nord delle OGR. Quando le sale sono riempite con il massimo affollamento e con una percentuale rilevante di disabili (configurazione A1.a e A1.a con accessibili le uscite 4_9 e 1_23) la prima criticità che nasce è sicuramente legata all’elevato numero di persone che si concentrano in determinate uscite, mentre la seconda deriva dalla creazione di zone con elevata densità di persone. Dalle ultime due simulazioni (la B e quella priva di disabili) invece si evidenzia come la presenza di persone con disabilità all’interno della struttura influisca sull’esodo di tutti gli occupanti presenti provocando rallentamenti. Dal momento che non è possibile agire sulla velocità, occorre agire sui tempi di pre-movimento mediante la realizzazione di segnali che comunichino l’emergenza in maniera multisensoriale.

Per tutte queste problematiche messe in luce una soluzione potrebbe essere quella di introdurre una segnaletica interna al fabbricato, costituita da pannelli con messaggi scritti, in grado di indirizzare gli occupanti verso le uscite più vicine. Analogamente a quanto previsto dalla Circolare del Ministero dell’Interno, del 18 luglio 2018, relativa alla direttiva sui modelli organizzativi e procedurali per garantire alti livelli di sicurezza in occasione di manifestazioni pubbliche, si potrebbe suddividere l’ambiente interno in settori e indirizzare le persone all’uscita più vicina in relazione al settore in cui sono ubicate (Fig. 135).

FIGURA 135. Esempi di zone in cui suddividere la Manica Nord e di direzioni di uscita per gli occupanti.

Grafico flusso persone – Uscite Sala Fucine

135

Questa soluzione potrebbe aiutare a gestire maggiormente i flussi, suddividendoli in maniera più equa tra le varie uscite, riducendo in tal modo anche il tempo di evacuazione.

Inoltre, come già ipotizzato a seguito delle analisi dei questionari, oltre alla segnaletica interna, si potrebbe fare affidamento anche sull’introduzione di schermi che indirizzino le persone. Questa potrebbe essere la soluzione ideale in quanto sarebbe possibile riprodurre video o immagini in grado di cambiare a seconda della destinazione d’uso della sala proprio perché, come precedentemente affermato101, la Manica Nord è un ambiente dinamico che varia la disposizione interna degli arredi a seconda dell’evento e pertanto l’utilizzo di una segnaletica fissa potrebbe non essere sempre la soluzione ottimale. Il tutto, per essere il più inclusivo possibile, dovrebbe essere accompagnato da messaggi vocali non registrati ma forniti in tempo reale e specifici per ogni sala per agevolare il deflusso di persone verso l’esterno.

Tutte queste soluzioni devono essere realizzate tenendo ben presente che, come si evince dagli scenari rappresentati, gli occupanti maggiormente in pericolo sono coloro ubicati sotto il palco nella zona centrale della Sala Fucine e di conseguenza per favorirne un esodo più tempestivo è necessario agire su una rapida ed intuitiva comunicazione dell’uscita da adottare.

Inoltre si è osservato che tra le persone con disabilità quelle che si trovano in una situazione di maggiore pericolo sono quelle in sedia a rotelle e quelle con disabilità cognitiva, di conseguenza per agevolarne l’evacuazione diviene indispensabile agire sulla presenza di personale formato ad assisterle durante le situazioni emergenziali. In particolar modo il personale dovrebbe essere a conoscenza di tutte le prese individuate dai Vigili del Fuoco102 per aiutare le persone con disabilità motoria, mentre per assistere le persone con disabilità cognitiva dovrebbe avere sempre a disposizione immagini che aiutino a spiegare quali azioni intraprendere per mettersi in salvo. Infine, a livello gestionale, un’ulteriore misura che potrebbe essere adottata per favorire l’esodo degli individui più vulnerabili, potrebbe essere quella di adibire alcune aree, come le zone vicino al palco ma laterali e vicine alle uscite di emergenza, esclusivamente alle persone con disabilità. Trovandosi in una posizione più avvantaggiata, l’evacuazione potrebbe essere più tempestiva.

101 Si rimanda a § 9.1.

102 Si rimanda a § 6.1.

136